Ieri sera Rosaria da Sinalunga meglio conosciuta come Rosy Bindi, presidente del PD nazionale e sponsor di Franco Ceccuzzi,durante la puntata di Porta a Porta ha affermato con riferimento alle vicende di MPS: “Il risultato positivo è che si romperà il legame tra il terzo gruppo bancario e la città di Siena”.
Ah ecco!! Dopo il danno anche la beffa per i senesi; e soprattutto non volendo la Rosy ha svelato il disegno: rompere il legame della banca con la città. Ricordiamo inoltre che la Bindi è una grande amica della moglie di Alessandro Profumo ed è stata tra quelli che hanno voluto Profumo alla guida di MPS. Sulla Bindi rileggetevi questo articolo http://shamael.noblogs.org/?p=5709
A mister Profumo ricordiamo, visto che il presidente si presenta in televisione come un discontinuatore elogiando lo stesso Ceccuzzi, che da quando è arrivato alla guida in banca ha confermato i massimi collaboratori di Mussari: da David Rossi a Valentino Fanti.
Rosy Bindi sponsor di Franco Ceccuzzi a Porta a Porta svela il disegno su Siena affermando con riferimento alle vicende di MPS: “Il risultato positivo è che si romperà il legame tra il terzo gruppo bancario e la città di Siena”. Profumo e Ceccuzzi uniti sotto il segno di Rosy per questo disegno?
Gennaio 31st, 2013 — Note redazionali
Dai Criccaboni, te la diamo noi una mano per fare chiarezza e agire in trasparenza
Gennaio 30th, 2013 — Note redazionali
Il Criccaboni, il rettore più abusivo dell’universo conosciuto, non si smentisce mai. In compenso vorrebbe smentire gli altri. Leggiamo ora la sua smentita sui giornali online (http://www.sienanews.it/2013/01/30/intervento-del-rettore-delluniversita-di-siena-angelo-riccaboni-in-merito-alle-notizie-sullateneo-apparse-oggi-sulla-stampa/). Il signor Criccaboni sale in cattedra e, da economista di vaglia qual’è, smentisce quanto pubblicato dal Fatto Quotidiano. Ma Criccaboni!!! Non era più semplice pubblicare, per meglio smentire questi furfantelli, il verbale? Tanto più che si parla di soldi nostri, in quanto pubblici? Possiamo immaginare perché non l’hai fatto: perché oltre a quello che sostiene il Fatto Quotidiano il verbale sottolinea quanto siete cialtroni e incompetenti. Per esempio sostiene che la relazione accompagnatoria al bilancio fatta dal direttore è compilata coi piedi; che i revisori hanno avuto la documentazione il giorno prima, tanto che non è stato possibile riunirsi a Siena; che avete messo le poste a cazzo di cane e senza la garanzia di copertura; che se putacaso doveste incassare più di quanto previsto quei soldi dovete metterli per coprire il buco e non per fare i gazzillori magnificenti. Ma perché fare un elenco? Perché ritenere che i cittadini siano tutti degli imbecilli che non ci capiscono nulla, che il popolo è bue? E’ questa la considerazione che avete del popolo senese e italiano? Fratello Illuminato ce l’ha parecchio più grande la stima nei confronti dei Senesi e degli Italiani e allora fa una bella cosa: lo pubblica lui questo verbale così chiunque sia interessato se lo legge e se lo capisce da sé. Va bene? Eccolo qua
Scaricatevi e leggetevi il verbale
Ora fai una bella cosa Criccaboni, abusivo che non sei altro: pubblicalo te qualche documento. Pubblica la lettera che dici di aver ricevuto da Grilli dove ti fa i complimenti per questo capolavoro di risanamento. Pubblica la convenzione che hai stipulato col MPS per la due diligence. E occupa il tempo un po’ meglio che a fare riunioncine segrete col Ceccuzzi. Ma non avete di meglio da fare? A noi sembra di sì.
Buona lettura e vediamo cosa ci capite voi, eh.
Il Direttorio della Banca D’Italia aveva chiesto a Mussari e Mancini di dimettersi (anno 2011) e quel politicante senese del sig. Ceccuzzi millanta la discontinuità. Tutte bugie!!
Gennaio 30th, 2013 — Note redazionali
Mistero risolto! Il PD di Siena e l’allora sindaco del PD Franco Ceccuzzi hanno venduto e oggi continuano a vendere una favola:la discontinuità.Purtroppo per il sig. Ceccuzzi la verità emerge in tutte le sue dimensioni:politiche e gestionali.E con oggi abbiamo la conferma del danno e della beffa compiute nei confronti della banca,della fondazione e della città di Siena.
Nel settembre 2011 Bankitalia invia una seconda ispezione a Siena e nel mese di novembre 2011,il direttorio della stessa Bankitalia,convoca a Roma i vertici di banca e fondazione MPS e chiede loro di farsi da parte. Emerge quindi che la discontinuità è stata una mossa della Banca D’Italia e non degli enti locali senesi e nemmeno tantomeno del partito di Ceccuzzi.Merita ricordare che nel 2011 Ceccuzzi continuava ad apprezzare e sostenere la gestione Mussari-Vigni.
Ovviamente il sig. Ceccuzzi ha tentato non appena ha saputo della richiesta del direttorio di vendere fumo negli occhi e accreditarsi come un rinnovatore.Ma agli atti della “storia” ci sono le richieste di Bankitalia e il legame solido tra Ceccuzzi e Mussari.
A Roma in Via del Nazareno dovrebbero fermarsi e prendere le distanze politiche dal sig. Ceccuzzi.
Albus Silente
Tommaso Occami. Massì, mandiamo tutto a tarallucci e vino!
Gennaio 30th, 2013 — Note redazionali
Mi sono divertito a seguire i comportamenti e le dichiarazioni di Beppe Grillo sulla vicenda del Monte dei Paschi e qualcosa non mi torna. Lasciamo perdere le chiacchiere che dicono che il responsabile del movimento cinque stelle a Siena sia stato voluto da Ceccuzzi. Che il padre del grillino ricopra un ruolo importante in Provincia con tutti gli annessi e connessi legati ai rapporti che deve obbligatoriamente tenere. Lasciamo perdere che Grillo come Renzi faccia partire tutti i problemi del Monte dal 1995, ascoltando su questo il suo consigliere esperto di economia: Mauro Aurigi. Che partendo da quella data faccia un piacere all’interpretazione dei fatti che dà “l’innocente” Ceccuzzi. È fin qui nulla di male, si fa per dire. Ma la cosa che ci ha veramente colpito guardando e studiando il filmato in you tube sul suo intervento all’assemblea del Monte è il comportamento subalterno nei confronti di Profumo. Vi pregherei di guardarlo con attenzione e vedrete fin dal comportamento del corpo l’imbarazzo del comico genovese. In più non ha detto quasi nulla se non che Profumo è bravo e capace ma non può ricoprire l ruolo di presidente perché sotto processo per questioni fiscali. Ergo è bravo, capace e mette la sua professionalità a disposizione del Monte per salvarlo nonostante i guai giudiziari, un eroe! Vi vorrei ricordare che non ha mai fatto il nome di Mussari durante l’intera seduta dell’assemblea, strano vero? Esattamente come Bersani e Renzi.
La proposta di ieri poi è scandalosa e di fatto difende la casta dei politici e dei banchieri. Fare una commissione d’inchiesta. Come dire buttiamo tutto nel polverone, un modo per non arrivare mai alla verità. Non c’è mai stata una commissione di inchiesta che dopo anni e anni di indagine abbia sortito qualcosa di positivo. Tanto è vero che Bersani gli ha subito risposto che se ci stanno tutti, anche lui è d’accordo. Capito? Tutti insieme appassionatamente.
Essendo laico e lontano dalla politica mi diverto a far apparire ciò che nel fondo si nasconde se altri vogliono vedere bene altrimenti pazienza.
T.O.
Conferenza stampa. Il groviglio che ha messo alla gogna la città, dissestato Università, Banca e Comune. E le inesattezze e le bugie politiche e giornalistiche. I cittadini di Siena sono parte lesa e la classe dirigente ceccuzziana ha tutte le responsabilità politiche del disastro
Gennaio 29th, 2013 — Note redazionali
Grazie per essere intervenuti a questa conferenza stampa.
Un ragionamento preliminare è d’obbligo prima di entrare nel merito delle vicende che stanno mortificando la città di Siena. E invitiamo i mezzi d’infomazione, quindi i giornalisti nazionali (quelli locali, in maggioranza, sono aggrovigliati e senza le palle per scrivere due righe di verità) a non fare di tutta l’erba un fascio e di spostare la critica sui veri responsabili: smetterla di far passare Siena come una città abitata da dissestatori e quindi ricercare i veri responsabili e il marcio all’interno della classe dirigente politica e amministrativa. Non è giusto riempire di fango una città in maniera indiscriminata. Ci sono documenti, prove e ricostruzioni storiche (basta sforzarsi e alzare il culo dalle scrivanie delle redazioni) che comprovano quello che noi vi stiamo raccontando. Siena è parte lesa e le colpe sono di natura politica e alcune responsabilità sono anche dei troppi anni di silenzio da parte della magistratura e dei mezzi d’informazione.
Smontiamo fin da subito la novella e le bugie sul ruolo di discontinuatore del piddino,ex sindaco fuggitivo e sodale di Mussari, Franco Ceccuzzi. E a tal proposito invitiamo Stefano Fassina (responsabile nazionale del PD), Ugo Sposetti (ex tesoriere dei DS), Massimo D’Alema e il dalemiano Pierferdinando Casini, a chiedere scusa ai senesi e a tutti gli italiani per le bugie politiche raccontate in questi ultimi 5 giorni sulle vicende di MPS e sul ruolo del gestore politico di Siena Franco Ceccuzzi.Nel contempo invitiamo anche alcuni giornalisti,come Sergio Rizzo del Corriere della Sera (anticasta a seconda delle stagioni politiche?) di documentarsi prima di scrivere che Ceccuzzi è colui che ha mandato via Mussari (questa è una mega cazzata galattica!!). Per comprendere e descrivere quello che è successo a Siena dovete uscire dalla beghe della campagna elettorale per il parlamento e documentarvi seriamente e smetterla(alcuni) di vestirvi da pennivendoli del sistema.
Date e documenti alla mano,ecco i ruolo di Franco Ceccuzzi nelle vicende di MPS e caro Bersani,i primi che devi sbranare sono quelli che hanno affossato Siena e anche il tuo partito.
Nel 2001 Franco Ceccuzzi insiema a Franco Bassanini, Luigi Berlinguer (su di lui ci ritorneremo in seguito), Giuliano Amato e Vincenzo Visco decidono tra Roma e Siena di far fuori l’ex sindaco Pierluigi Piccini e nominare Giuseppe Mussari alla presidenza della fondazione MPS. Franco Bassanini (un altro che cade dal pero) su Repubblica racconta una chicca: “Sa chi mi presentò Mussari tredici anni fa,dicendo che sarebbe stato un ottimo presidente della Fondazione? Proprio Franco Ceccuzzi. Avevano le stesse idee su come il Monte avrebbe dovuto muoversi fuori dalle mura.”
Mussari diventa presidente e Ceccuzzi il dominus del partito senese e gestore insieme ai vertici del Comune e della Provincia delle nomine in fondazione, banca e altri enti e partecipate.Poi fu Ceccuzzi che per ben due volte ha preteso la nomina di Mussari alla guida della banca MPS e per la nomina del secondo mandato,quando l’ex sindaco Cenni si oppose proprio al secondo mandato di Mussari alla banca, lo stesso Ceccuzzi insieme al resto del partito imposero la riconferma di Mussari. Il legame tra Ceccuzzi e Mussari è solido,lo stesso Ceccuzzi è testimone di nozze di Giuseppe e nel 2006 l’ex parlamentare Franco Ceccuzzi(informati Fassina!!) insieme a Mussari partecipa alla famosa cena di Salerno insieme a quelli della bancarotta fraudolenta dell’ex pastificio Amato e all’ex parlamentare del partito di Mastella, Paolo Del Mese. Che ci facevano alla cena Ceccuzzi e Mussari insieme? Ecco una breve storia dell’ex pastificio Amato e famosi pennivendoli oggi evitano di scriverci articoli.Ceccuzzi e Mussari a cenahttp://lacittadisalerno.gelocal.it/cronaca/2012/07/19/news/amato-la-cena-col-banchiere-e-de-luca-1.5430346
Paolo Del Mese confessa ai magistrati di Salerno che ha “inserito” un suo sodale in una società di MPS grazie a Ceccuzzi e i vari rapporti economici tra MPS e quelli del pastificio http://shamael.noblogs.org/?p=6367; http://shamael.noblogs.org/?p=6383
Quando nel 2007 le forze di opposizione del Comune di Siena (le liste civiche) si opposero e denunciarono l’operazione Antonveneta,l’allora dominus del partito di maggioranza Franco Ceccuzzi,oltre ad elogiare l’operazione schierò il partito a difesa dei vertici della banca,una forte difesa di Mussari e Vigni(ricercatevi le dichiarazioni del Ceccuzzi e i comunicati del partito e i verbali dei consigli comunali). Arriviamo all’anno 2011 e qui emergono tutte le cazzate sulla discontinuità ed emerge il rapporto tra politica e banca.Procediamo con ordine. Il 12 gennaio 2012 sotto la presidenza Mussari della banca e con Ceccuzzi ancora sindaco,avviene la staffetta consensuale(tra gli applausi di Ceccuzzi,Bezzini e vertici della fondazione per l’ex direttore Antonio Vigni)tra il dimissionario volontario Antonio Vigni(con tanto di buonauscita) e l’attuale ad di MPS Fabrizio Viola.Quindi,Viola,arriva a Siena con Mussari presidente e con Ceccuzzi che sosteneva la presdienza Mussari. Dove sarebbe quesa famosa discontinuità? Paghiamo un viaggio a Santorini a tutti coloro che ci trovano una sola richiesta di dimissioni da parte del PD,di Ceccuzzi e company nei confronti di Mussari e Antonio Vigni.Non vi agitate perchè non trovate niente!
Un passo indietro nel 2011. Il 2 luglio 2011 si dimette il direttore generale della fondazione MPS (azionista della banca) Marco Parlangeli(indagato per la gara dell’aereoporto di Ampugnano) e l’allora sindaco Ceccuzzi impone al posto di Parlangeli, il suo amico Claudio Pieri,attuale direttore della fondazione MPS. Anche Parlangeli va via autonomamente tra gli applausi e con tanto di buonauscita. Ritorniamo nel 2012. Mussari arriva alla scadenza naturale del mandato di presidente di banca MPS tra gli applausi e i ringraziamenti di Ceccuzzi e Bezzini.La discontinuità non esiste e Ceccuzzi solo oggi,con un atteggiamento vergognoso e insostenibile,tenta di scaricare Mussari. Addirittura il fuggitivo Ceccuzzi aveva rilasciato queste dichiarazioni.
Facciamo un altro passo indietro quando alla guida di MPS c’era Mussari e nel cda della banca c’erano due uomini vicini a Verdini: il nobile Guicciardini Strozzi (a proposito che parentela esiste tra il verdiniano e l’attuale segretario del PD senese Niccolò Guicciardini?) e l’avvocato senese,sempre vicino a Verdini, Andrea Pisaneschi.In quel periodo c’era la pax bancaria tra centrosinistra e centrodestra senese e grazie alle nomine,il centrosinistra senese aveva le garanzie di politiche di una precisa assenza di contrasto politico.Questa è storia,una storia del groviglio armonioso.
Ritorniamo alla staffetta amichevole tra Mussari e Profumo alla guida della banca MPS. Alessandro Profumo appena arriva a Siena ringrazia Mussari per il lavoro svolto e addirittura fu lo stesso Profumo che durante la trasmissione di Lucia Annunziata aveva chieso con forza la riconferma di Mussari alla guida dell’Abi.Avete tutti la memoria corta? Ricordiamo inoltre che prima della nomina ufficiale di Profumo da parte dell’assemblea degli azionisti furono sollevate molti dubbi e contrarietà per questa nomina in considerazione del fatto che non era e non è normale nominare un indagato per presunta frode fiscale alla guida di un istituto bancario ma il PD, sempre per quella teoria che loro non c’entrano nulla con la banca, difesero a con forza la nomina di Profumo.E non nel segno della discontinuità,perchè Profumo e Viola appena insediati hanno rincofermato i piu’ stretti collaboratori di Mussari,dal capo della comunicazione David Rossi,al vicedirettore Antonio Marino e il capo della segreteria Valentino Fanti.Tutto nel segno della continuità e nel rapporto tra politica e banca e a testimoniarlo c’è il bonifico di MPS che nel novembre 2012 paga la pubblicità per la festa del PD senese.
Oggi che la bufera giudiziaria e mediatica è esplosa in molti fanno a gara per prendere le distanze da Mussari e vestirsi da discontinuatori. E dove sarebbe la discontinuità? Dove sono gli atti formali di banca,Comune,Provincia e camera di Commercio di Siena con i quali intendono costituirsi parte lesa nei vari procedimenti giudiziari che vedono gli enti senesi e la banca parte lesa? Da nessuna parte.Non ci sono.Anzi ci sono gli applausi e le buone uscite per i manager ela conferma di tutti coloro che hanno partecipato con Mussari alla gestione della banca,compreso l’ex sindaco revisore Marco Turchi che oggi addirittura su indicazione del PD ricopre il ruolo di vicepresidente di MPS.Il partito non c’entra niente, vero Fassina?
Arriviamo alle dimissioni volontarie di Franco Ceccuzzi dalla carica di sindaco.Raccontiamoi fatti cosi la smettete,tra pennivendoli di regime e politici confusi, con la novella del discontinuatore.Il Ceccuzzi si dimette perchè non è stato in grado di presentare un bilancio,visto che si tratta di un ente pubblico, con le dovute coperture finanziarie per essere approvato.E su questo inviatiamo Fassina (sempre che l’economista Fassina non teorizzi il voto anche senza copertura finanziaria dei bilanci comunali) e i giornalisti a leggersi i verbali dei consigli comunali e la deliberazione della Corte dei Conti. Ceccuzzi non presenta un bilancio che possa essere votato e 8 consiglieri di maggiornanza inviatano la giunta a ripresentare un nuovo bilancio. A quel punto Ceccuzzi tenta una pirotecnica strategia politica: forza le mosse e tenta un ribaltone di maggioranza coadiuvato dal referente senese di Casini, il neopresidente della Banca di Spoleto Alberto Brandani e provano a cambiare una parte della maggioranza, per sostituire gli 8 consiglieri del centrosinistra che si opponevano all’approvazione del bilancio. Il ribaltone fallisce miseramente e Ceccuzzi si trova costretto,per i suoi stessi errori, a dimettersi. Risultato: la città è commissariata per colpa del Ceccuzzi e il PD senese è rimasto in mano al cerchio magico ceccuzziano e la gran parte dello stesso partito è in posizione critica nei confronti della dirigenza (vedi le oltre 2000 firme a favore di Bruno Valentini). Più che altro Bersani dovrebbe “sbranare” Ceccuzzi e il suo cerchio magico e non inveire contro altri.Qui ci sono prove,testimonianze,documenti che confermano il ruolo poltiico disastroso di Ceccuzzi e il suo ruolo di dominus nella gestione di tutto.
Altra vicenda di dissesto. Prima di dissestare la banca, un altro manipolo di dissestatori, aveva pensato bene di dissestare l’ex prestigiosa università di Siena e da chi erano sostenuti i vertici dell’ateneo (tutto documentato)? Dal Ceccuzzi. Basta rileggersi gli attestati di stima nei confronti di Piero Tosi. E non solo.Siccome anche Luigi Berlinguer cade dal pero,sarebbe il caso di ricordare che tutti gli uomini che gestivano l’ateneo dopo di lui(Gigi è stato rettore di Siena) erano e sono vicini a lui e alcuni anche iscritti al PD (vero Maurizio Boldrini?). E sarebbe anche il caso di ricordre a Luigi Berlinguer che lui nel 2006 è stato membro del comitato elettorale per il sostegno al candidato sindaco di Siena e non come dice lui, a Siena “facevano loro” e “noi del PD nazionale eravamo estranei.”E la nomina di Aldo,figlio di Luigi Berlinguer,prima nel cda dell’aereoporto di Ampugnano e poi nel cda di banca Antonveneta? Per non parlare dell’attuale rettore abusivo Angelo Criccaboni sostenuto da Ceccuzzi e nominato grazie al ruolo di inciucio tra Luigi Berlinguer e l’ex ministro Gelmini.Comunque su queste vicende e per capire anche i ritardi della magistratura rileggetevi questo http://shamael.noblogs.org/?p=6619 e questo http://shamael.noblogs.org/?p=6628
Ci risentiremo nei prossimi giorni. E i politici romani, compreso quel personaggio di Casini, invece di difendere l’indifendibile e il non mai più sindaco di Siena Franco Ceccuzzi, dovrebbero riflettere su danni commessi a Siena e fare autocritica.
P.S. Nelle foto,Ceccuzzi alle giostre con Paolo Del Mese; Ceccuzzi insieme a Mussari alla festa del PD senese e Ceccuzzi insieme a Mussari e Giuliano Amato.
Conferenza Stampa della redazione di Fratello Illuminato (ovviamente alla presenza della stampa cinese)
Gennaio 28th, 2013 — Note redazionali
Domani nel tardo pomeriggio conferenza stampa della redazione di Fratello Illuminato: ci pensiamo noi a ricostruire la storia che ha portato Siena nelle secche della crisi,con nomi e cognomi e accordi ben precisi.Cosi anche alcuni giornali nazionali invece di raccontarle le vicende a metà o con qualche inessattezza potranno schiarirsi le idee.
Franco Bassanini svela il ruolo di Ceccuzzi e il rapporto del chianino con Mussari
Gennaio 28th, 2013 — Note redazionali
Franco Bassanini (un altro che cade dal pero)oggi su Repubblica racconta una chicca: “Sa chi mi presentò Mussari tredici anni fa,dicendo che sarebbe stato un ottimo presidente della Fondazione? Proprio Franco Ceccuzzi. Avevano le stesse idee su come il Monte avrebbe dovuto muoversi fuori dalle mura.”
Siamo alle comiche: Ugo Sposetti ex tesoriere dei DS afferma: “Mi faccia dire qualcosa su Ceccuzzi. Il vero eroe di quest’operazione è lui, non i magistrati.”- poi aggiunge che “Lì c’era pure il Pci, ma casualmente” e conclude che a Siena c’entrano solo “la massoneria e l’Opus Dei”. Ma i magistrati si fanno prendere in giro da questi personaggi scomposti?
Gennaio 27th, 2013 — Note redazionali
Ci vuole coraggio e una bassa considerazione dei senesi per affermare quello che in un’intervista ha affermato l’ex tesoriere dei DS,oggi PD, Ugo Sposetti:”nel caso del Monte dei Paschi non c’entra la politica, ci sono altri interessi.” La politica c’entra c’entra caro Sposetti e alla grande e smettetela con il grande complotto massonico.Ma come? Scaricate il vostro sponsor giornalistico Bisi?
Sposetti pensa di prendere in giro i cittadini? La gestione di banca MPS è tutta riconducibile alla politica e ad equilibri locali trasversali e la massoneria come affermato di recente dal Gran Maestro Gustavo Raffi “promuove cultura” e a Siena non ha mai gestito niente,semmai tutto è riconducibile a singoli soggetti.Quindi caro Sposetti parla del ruolo del tuo partito nelle nomine di fondazione e banca e nella gestione della dissestata università di Siena. Avete finito di prendere in giro i cittadini.
Ma il massimo il genio della politica Ugo Sposetti lo raggiunge con queste dichiarazioni:”D’Alema dice che il primo a denunciare lo scandalo, Franco Ceccuzzi, ora è il candidato a sindaco. Quindi, il Pd c’entra.Mi faccia dire qualcosa su Ceccuzzi. Il vero eroe di quest’operazione è lui, non i magistrati. Ha rinunciato alla serenità di parlamentare per cercare di salvare la banca e la città. Se c’è un uomo che aveva capito cosa stava succedendo è Ceccuzzi. Gliel’hanno fatta pagare, sa. Mi auguro che ora Siena gli sia riconoscente. E se scrive qualcosa, mando un abbraccio a Franco attraverso lei.”
Avete capito cari magistrati? Il vero eroe è Ceccuzzi. Ma vai in pensione Sposetti e smettila di occuparti di politica senese.
L’intervista di Sposetti si chiude con la richiesta del giornalista “Allora fate chiarezza” e Sposetti che risponde:”Quale chiarezza. Ci dobbiamo suicidare?”
Vi siete suicidati politicamente con la tua intervista caro Sposetti e Ceccuzzi non sarà più sindaco di Siena.
Ecco l’intervista di questo genio http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/1-se-montimer-ha-il-guru-americano-bersani-ha-ingaggiato-direttamente-tafazzi-2-dopo-49956.htm
P.S. Quando ci racconti qualcosa dell’ex pastificio Amato caro Sposetti (eventualmente chiedi a Ceccuzzi)? E mentre Sposetti scarica tutto sulla massoneria, il Bisi è andato a Cagliari per lanciare la sua candidatura a Gran Maestro contro Raffi.
I comunicatori del “sistema Siena”, del “groviglio armonioso” e … il “frullato diffamatorio”
Gennaio 27th, 2013 — Note redazionali
Vorrei davvero e sentitamente non parlare di certe persone. Primo perchè sono molto permalosi, e come tutti i permalosi, non accettano che qualcuno come me gli si contrapponga, secondo perchè è veramente difficile in certe situazioni, e parlo del mio stato d’animo, tenere un atteggiamento di quelli “che hanno studiato dalle orsoline”, ed io tra l’altro non ho studiato dalle orsoline.
Veniamo al punto. Su Siena, sul suo “sistema Siena”, vi sono stati in passato, una serie di approcci mediatici per portare “fuori dalle mura” delle “unicità” che ci contraddistiguevano rispetto ad altre realtà sociali e politiche. Chiaramente scava, scava, si è alzata l’attenzione su certi aspetti della nostra città e del suo oramai famigerato “groviglio armonioso”, che secondo il sig. Bisi andrebbe rinforzato, e che invece secondo me andrebbe “dismesso”. Il sig. Bisi e qualcuno meno seguito di lui, ma sempre con il patentino di giornalista, parlarono in riferimento alla trasmissione “report” di “frullato diffamatorio”, di “barbe finte”, di senesi che si prestavano a questo gioco al massacro di una città.
Allora caro sig. Bisi le vorrei porgere alcune domande.
Secondo lei, di quel “frullato diffamatorio”, cosa non si sarebbe attualmente palesato?
Secondo lei, “le barbe finte” che parlavano di “Alexandria” quanto erano finte?
Riguardo al controllo del Pd sui vertici della banca la pensa come Bersani?
Se no, in quale modo allora s’immaginava di rinforzare il “groviglio armonioso”?
A quei senesi che hanno portato la loro testimonianza per denunciare certi aspetti del “sistema Siena”, pensa di dover chiedere scusa?
Se no, in cosa hanno sbagliato secondo lei?
Spero in una sua solerte risposta.
A…sig. Bisi, una curiosità che mi devo togliere una volta per tutte.
Secondo lei è possibile tenere legalmente un puma?
Se si quanti sono quelli legalmente tenuti a Siena e provincia?
Visto che la sua redazione si è occupata in passato di certe “curiosità” confido anche qui in una sua risposta. Grazie.
Bastardo Senza Gloria
Nomen omen: Campioni!
Gennaio 26th, 2013 — Note redazionali
In questi giorni dominati dalle vicende del Monte dei Paschi, da Beppino che si dimette dall’ABI, dal suo abbandono da parte dei sodali fino a ieri più fedeli, ha rischiato di passare sotto silenzio una notiziola niente male che arriva da Roma. Il candidato alla presidenza della Regione Lazio del Partito Dissestatori Nicola Zingaretti ha infatti presentato con grande enfasi il proprio listino, molto caratterizzato dalla società civile (te pareva) e dall’alto numero di donne presenti. E proprio tra i candidati al Consiglio Regionale, in quota “cultura” come strombazzano tutti i giornali romani, abbiamo il piacere di segnalare l’ingegner Tatiana Campioni, l’ex dirigente (e tuttora funzionario) del Comune di Siena alla quale il sindaco Cenni affidò a fine 2008 la gestione del museo di Santa Maria della Scala. Peraltro la stampa laziale, ingannata dalla biografia fornita dalla signora, parecchio ambigua sull’argomento, la ritiene ancora saldamente alle redini del complesso museale
senese (guardatevi, anche on line, Il Messaggero, Roma domani ecc.). In che condizioni sia stato ridotto il museo nei pochi anni dell’ingegneristica gestione (a 107.000 euro l’anno di compenso) è oggi sotto gli occhi di tutti,ma incurante di ciò “nostra signora dei lavori”, come la battezzò benigno il Venerdì di Repubblica nell’agiografico articolo dedicatole il 26 marzo 2010, grazie ai potenti santi che intercedono per lei nel paradiso veltronian-piddino, è pronta a mettere l’esperienza maturata al servizio della regione Lazio e del suo futuro presidente. In effetti… se non ora, quando?
Roscellino
(pane al pane e vino al vino)