Febbraio 5th, 2013 — Note redazionali
A Siena esiste un modo di dire molto chiaro, “se non reggi la gugliata, stai a casa”. Secondo voi a chi potrebbe essere riferito in questo caso?
E’ notizia del tardo pomeriggio di ieri, che il sig. Ceccuzzi abbia dato mandato al suo legale (chi ?) di querelare l’associazione “Confronti” e la Lega Nord di Siena.
Ora, in quest’ultimo caso, la faccenda assume toni veramente preoccupanti, sembra infatti che la Lega abbia diffuso un volantino in cui si fa il riassunto dell’ascesa a Siena di Mussari Giuseppe, arrivando al sillogismo “Pd=Ceccuzzi=Mussari”, che nei fatti storici, fatta salva ogni offesa personale, non racconta niente di tanto trascendentale.
Sempre per essere chiari, qui la querela non c’entra proprio niente. Si tratta di sana e pura propaganda politica, che un candidato a sindaco dovrebbe semplicemente accettare e semmai ribattere con argomenti, che evidentemente non ha. Dove sta allora la tanto decantata possibilità di confronto “anche aspro”, dice qualcuno, ma che garantisca tutta una serie di informazioni ai cittadini?
A me pare, che si stia semplicemente tentando d’intimidire qualcuno, mandare un messaggio del tipo di quello espresso qualche giorno fa dal segretario del Pd Besrani “chi mi attacca sulla banca lo sbrano”. A voi cari lettori le dovute conclusioni.
Qui è evidente invece un altro aspetto, secondo me. Il sig. Ceccuzzi non “regge la gugliata” ed allora si affida a tutte quelle pratiche che normalmente si mettono in atto quando non si ha più niente da dire e quindi non si regge più il confronto politico, perchè non abituati al dissenso, alla protesta, al fatto che le persone la pensino diversamente da te e che non possano accettare che un candidato a sindaco “riveda”, così disinvoltamente, la propria storia politica. Insomma se non regge la gugliata caro sig. Ceccuzzi, torni a casa, si veda un bel film, mangi qualcosa, si rilassi, che tanto qui non intimorisce nessuno. Forse qui non si rende conto di quello che è successo e lei non mi pareva che fosse in Tibet nel frattempo, o no?
E questo è un altro problema. Grosso.
P.s. Domani alla Tuberosa avremo una nuova cena di quelli che piacciono tanto alla gente che piace, vale a dire i mitici ed inossidabili di 53100………che bello!! a quando una bella tavolata “sotto le logge”? Poi vi racconteremo…….
Bastardo Senza Gloria
Febbraio 5th, 2013 — Note redazionali
Ovviamente il cantore del groviglio armonioso, Stefano Bisi,esattamente quel groviglio che distrutto Siena, oggi pubblica l’ennesima disinformazione:le dichiarazioni di D’Alema.
Lo sponsor del Ceccuzzi,Massimo D’Alema dichiara:E’ evidente che non i partiti che, non c’entrano nulla, ma le istituzioni senesi hanno il potere di nomina di determinati rappresentanti. Quello però che viene dimenticato è che sono state proprio le istituzioni senesi, il sindaco in primo luogo che per questo si è giocato il posto e tuttavia il Pd non lo ha sbugiardato ma ricandidato, a volere il cambiamento ai vertici della banca e portare le carte in procura chiedendo che si facesse piena luce sulla vicenda”.
Prima falsità storica: Ceccuzzi si è dimesso volontariamente e solo dopo aver tentato di formare una nuova maggioranza e il bilancio che aveva presentato non poteva essere approvato. O forse D’Alema pretende di far votare bilanci non conformi?
Seconda falsità storica: le istituzioni che nominano erano e sono tutte in mano a uomini con tessera del PD.
Terza falsità e abnorme cazzata: non sono stati né uomini del PD né Ceccuzzi e nemmeno le istituzioni locali che hanno portato le carte in procura per fare piena luce. Sulle divise quando hanno fatto il blitz c’era scritto Guardia di Finanza e non Guardia del PD. E comunque se si aspettavano i vertici delle istituzioni locali in procura non ci sarebbe mai arrivato niente. A leggere i giornali in procura semmai vengono convocati e non perché hanno denunciato le porcate compiute.
Cambia musica caro D’Alema!!!!
Febbraio 5th, 2013 — Note redazionali
Si rimane perplessi quando ci tocca leggere le polemiche tra magistrati. Bruti Liberati accusa alcune procure di indagare violando le competenze territoriali; altri magistrati invocano l’intervento del CSM contro i propri colleghi. Morale della storia: nessun responsabile dei danni paga e le inchieste si allungano nei giornali e nei tempi. E all’improvviso si scopre che alcuni piani del Tribunale di Siena non sono a norma, parola del presidente del Tribunale.
Nel frattempo, mentre giornali e politici si rincorrono tra gossip giudiziari e scontri ideologici, la città di Siena, i cittadini, pagano sulle loro vite lavorative e quotidiane, i disastri colposi di una classe dirigente voluta e sostenuta dal groviglio armonioso e da una combinazione di politica, giornalismo locale servile e interessi finanziari speculativi.
La prima istituzione dissestata è stata l’università di Siena: i responsabili a piede libero e ai loro posti e a rimetterci i lavoratori con tagli di stipendio e cassa integrazione e la didattica. E magari qualche ex procuratore della repubblica dopo la pensione ha goduto anche della nomina da parte degli enti senesi nel cda di qualche società.
Poi è arrivato il disastro MPS: danno per la banca, per i dipendenti e danno patrimoniale per fondazione e per il territorio. Sanzionato qualcuno? No.
L’unico processo che inizierà sarà quello a Salerno, l’11 settembre, sul crac del pastificio Amato http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/1-ceravamo-tanto-amato-ecco-il-sistema-montepaschi-allopera-in-campania2-per-ingraziarsi-lallora-50378.htm
Magari tra 50 anni ci scriveremo un libro per individuare i responsabili.
Febbraio 4th, 2013 — Note redazionali
Alla fine degli anni 80 una band demenziale, Sandro Oliva and the Blue Pampurio’s, esordì con un pezzo che si intitolava “Dio c’è ed è primo in classifica” (http://www.youtube.com/watch?v=dSA3KFaoM8I). Bene, parafrasiamo il titolo di quel pezzo e diciamo: Fratello Illuminato c’è ed è primo in classifica. A pochi minuti dall’evento possiamo infatti farvi vedere le foto dell’arrivo di Giuseppe Mussari e del viceprincipe del foro Pisillo in Procura della Repubblica. Badate bene che non si tratta di sciacallaggio (che non ce ne frega proprio niente, tanto ormai il danno è fatto e i due non sono certo i soli a dover rispondere), ma la galleria mette in evidenza una singolarità.
Mancano, in queste foto, diversi soggetti. Li elenchiamo:
1) I Senesi incazzati che, alieni per carità da ogni violenza che noi ripudiamo in toto, però notifichino a ai due la propria incazzatura;
2) Tutti i miracolati da Beppino a manifestare la loro solidarietà al pover’uomo che tanto bene ha fatto alla città in primis ed a loro in secundis;
3) Svariati giornalisti con tanto di tesserino dell’Ordine dei Giornalisti in bella mostra a riprendere un evento che, insomma, qualche significato per Siena ce l’ha.
Buona visione
La redazione e l’inviato specialissimo di Fratello Illuminato
Febbraio 3rd, 2013 — Note redazionali
In settimana cercherò di approndire con le dovute documentazioni le esternazioni di Giovanni Consorte sui rapporti politici tra Bologna e Siena e non solo, in merito alla vicenda BNL; concentrandomi anche sul ruolo politico che in quel periodo ha avuto nella vicenda il piddino Franco Ceccuzzi.
Che cosa succede a Siena e cosa si muove intorno al terzo gruppo bancario? Leggendo le dichiarazioni di tre protagonisti,Profumo, Ceccuzzi e Rosy Bindi,emerge una subalternità del politico Ceccuzzi rispetto alle strategie dell’ex ad di Unicredit,oggi presidente di MPS, Alessandro Profumo (attendiamo notizie ufficiali dall’inchiesta della procura di Trani sui derivati).
Emerge inoltre, grazie alle rivelazioni dell’onorevole Rosy Bindi(presidente del PD), un disegno chiaro:rompere il legame tra banca MPS e la città di Siena; come se gli errori e i danni sono frutto solo di un eccesso di localismo e non di eccessi di cretineria politica e gestionale e banditismo finanziario. E’ innegabile che la chiusura locale del passato ha pesato e non poco nelle scelte strategiche della banca e soprattutto della fondazione MPS, ma quello che sta venendo fuori,ed è ancora poco, rappresenta quel sistema marcio e degenerato cresciuto all’ombra del vizio diabolico della politica di voler condizionare e controllare la gestione operativa delle banche e utitizzare il patrimonio delle fondazioni per meri scopi di sopravvivenza del consenso elettorale. A Siena è successo questo.
Nella scorsa campagna elettorale l’ex sindaco Ceccuzzi aveva imposto alla fondazione mai e poi mai sotto la soglia del 51% e fu sempre lo stesso Ceccuzzi (come ricavato dalla rassegna stampa) che nel passato insieme al suo partito ad aver imposto l’intoccabilità della quota di partecipazione della fondazione nell’azionariato della banca. Chi per disegni ben precisi,chi per palese incompetenza chi per evidente cretineria non si erano resi conto che stavano uccidendo la fondazione e il legame secolare con il territorio. Dovevano,invece,operare con astuzia e competenza per una diversa partecipazione della fondazione e la stessa fondazione doveva lavorare per un assetto della banca, equilibrando il ruolo di banca commerciale e con la funzione di soggetto a sostegno del territorio.
I disastri di oggi e l’incosistenza della fondazione a gestire i futuri passi della banca sono i risultati di un classe dirigente locale incompetente e funzionale a disegni di potere;disegni che mal si conciliano con l’esigenza europea e nazionale di un modello trasparente e funzionale di sistema creditizio e finanziario. “Tu mi lasci portar via la banca e io ti appoggio nell’avventura politica”.
Credo che sia arrivato il momento di operare un’azione di trasparenza diffusa e di ridare credibilità al sistema delle banche, e quindi Bankitalia dovrebbe chiedere le dimissioni di tutti quei banchieri indagati,rinviati a giudizio o con condanne.
Rompere l’asse Profumo-Ceccuzzi-Bindi significa salvaguardare banca MPS da nuove soluzioni di potere autoreferenziale e significa ristabilire un sano e rinnovato rapporto tra politica,territorio e sistema creditizio.Profumo si dimetta dalla presidenza di MPS; la presenza dell’amministratore delegato Fabrizio Viola rende già stabile e autorevole la banca.Per la presidenza di MPS occore una figura di garanzia per il territorio e la società civile e per i vari livelli istituzionali dello Stato.
Albus Silente
Febbraio 2nd, 2013 — Note redazionali
SALERNO – Il Monte Paschi di Siena e il suo presidente Giuseppe Mussari, ora al centro di una maxi inchiesta sui derivati nella quale il numero uno dell’istituto di credito è accusato di truffa, hanno gestito importanti affari anche a Salerno. Uno di questi, probabilmente il più rilevante, è legato al gruppo Amato e all’omonimo pastificio – tra i più grandi in Italia, già sponsor della Nazionale di calcio nel 2006 – che nei mesi scorsi alcuni imprenditori hanno salvato in extremis dal fallimento. Mussari e Mps sono menzionati nei faldoni dell’inchiesta della magistratura salernitana – senza essere iscritti al momento nel registro degli indagati – che ha portato il pm Vincenzo Senatore ad accusare i vertici del gruppo Amato, alcuni imprenditori e l’ex presidente della Commissione parlamentare Finanze, Paolo Del Mese, per presunte operazioni illecite. Richiedendo, proprio per quest’ultimo e per Simone Labonia, anche l’arresto. Provvedimento sul quale la Corte di Cassazione dovrà pronunciarsi il prossimo 11 febbraio: ironia della sorte nello stesso giorno di avvio del processo al Tribunale di Salerno.
LA VICENDA – Il pastificio Amato, vicino al fallimento e protagonista di un investimento complicato per la trasformazione del suo vecchio stabilimento in centro direzionale e residenziale su progetto griffato Jean Nouvel, ottiene un finanziamento di 27 milioni di euro da un pool di banche. Sedici milioni e 968mila euro sono del Monte Paschi di Siena. Soldi che sono garantiti dall’istituto di credito a una immobiliare del gruppo Amato all’epoca dei fatti – nel 2008 – appena costituita e poi si scoprirà interamente controllata da una società off-shore di Malta. Questo stesso finanziamento però, qualche tempo prima, altre banche non l’avevano concesso ritenendo l’operazione finanziaria troppo rischiosa. Per il Monte Paschi, invece, non è così. E i magistrati ritengono che Mps abbia garantito fiducia agli Amato grazie a Del Mese.
VIAGGIO A SIENA – Ad accompagnare gli Amato da Mussari a Siena è proprio Paolo Del Mese. E per i magistrati l’ex deputato avrebbe incassato soldi per favorire questa operazione. inoltre, sempre secondo gli inquirenti, il presidente della Commissione Finanze sarebbe riuscito ad inserire uno dei suoi uomini più vicini, l’avvocato Simone Labonia, nel giro Mps. Tant’è che Labonia è stato, per un periodo, procuratore speciale della Consum.it: una società del gruppo Mps. Un altro uomo di Del Mese invece, il consigliere provinciale Antonio Anastasio, nella stessa controllata di Monte Paschi diventa addirittura membro del consiglio di amministrazione. Ma in quel ruolo Anastasio rimane fino al 2008, quando si dimette – come rivela lo stesso beneficiato in una deposizione resa ai magistrati – su consiglio dello stesso Del Mese: «A suo dire – racconta l’indagato – la permanenza in tale incarico costituiva un ulteriore ostacolo alla concessione del mutuo». Quello che poi sarebbe stato garantito agli Amato.
LA CENA IN COSTIERA AMALFITANA – Mussari sembra avere un feeling particolare con Paolo Del Mese e con Salerno. Anche perché il numero due della Commissione Finanze, presieduta dall’ex democristiano salernitano, è Franco Ceccuzzi. Parlamentare del Pd ma anche ex sindaco di Siena. Alla cena, come hanno raccontato alcuni indagati nel corso delle deposizioni, furono invitati e parteciparono numerosi esponenti politici e imprenditoriali di rilievo di Salerno. La conviviale fu organizzata, nella sua villa in costiera amalfitana, da Giuseppe Amato. Pare su input di Del Mese. Che vi partecipò insieme a Mussari e Ceccuzzi. Tra i tanti invitati anche il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca.
Felice Naddeo 29 gennaio 2013 (modifica il 30 gennaio 2013)
http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/salerno/notizie/cronaca/2013/29-gennaio-2013/mussari-salerno-cosi-montepaschifinanzio-amato-poi-indagati-crac-2113762522373.shtml
Febbraio 2nd, 2013 — Note redazionali
Sindacalisti montepaschini in carriera sulla riva giusta. Prendiamo il caso del cgillino-montepaschino Calosi, grande sostenitore della gestione Mussari-Vigni e ceccuzziano di ferro. Con il nuovo corso (nuovo nel senso di nuove persone) della gestione Ilaria Dalla Riva, capo delle risorse umane del gruppo MPS, il cgillino-montepaschino Calosi, forse perchè ha suscitato un fascino professionale particolare agli occhi della signora Dalla Riva, ha fatto un salto di qualità e di prestigio nella carriera montepaschina: è stato promosso capo delle risorse umane di MPS a Firenze (circa tremila dipendenti sotto di lui). Nel segno di quella continuità tra una parte del sindacato, la politica e la gestione della banca.
La continuità di Profumo. Apprezziamo il timido impegno dell’ ad di MPS Fabrizio Viola nel cercare le soluzione giuste per risanare la banca e renderla discontinua nella gestione rispetto al passato.. Non ci convince affatto il ruolo tra la continuità gestionale e le palesi convergenze politiche con Ceccuzzi, del sig. Alessandro Profumo. Del resto il rinviato a giudizio Profumo (già questo la dice lunga sulla discontinuità) nella famosa trasmissione di Lucia Annunziata aveva chiesto la riconferma di Mussari alla guida dell’Abi, così come ha riconfermato i collaboratori di Mussari nei posti chiave nella gestione della banca: da Valentino Fanti, David Rossi, Pompei, Antonio Marino. E non è sfuggio a nessuno il bonifico del novembre 2012 di banca MPS per pagare la pubblicità per la festa del PD senese, considerando anche le parole di apprezzamento politico dello stesso Profumo nei confronti del responsabile politico di quanto successo a Siena negli ultimi 13 anni, Franco Ceccuzzi. Illuminatevi alla svelta.
La telefonata di Lorenzo Frediani socio di Astrea. Poteva mancare il Criccaboni? No! Interessante telefonata tra il docente dell’università di Siena Lorenzo Frediani socio di maggioranza della società Astrea e il rettore abusivo Criccaboni: una telefonata inquietante che svela il modus operandi di certi soggetti. Telefonate di Frediani (Astrea) a Riccaboni nel 2010: 10 novembre 2010 (ore 10:09): fissano un incontro per il 19 novembre (alle ore 10.00) con il nuovo direttore amministrativo e la ragioneria dell’università per procedere – dopo aver controllato i conti – alla programmazione di un fondo immobiliare o vendita dei beni dell’Unisi; 22 novembre 2010 (ore 09:53): una voce maschile chiama Riccaboni e lo mette sull’avviso di non discutere con nessuno nel dettaglio del piano di risanamento, visto che ci sono dei problemi in arrivo come la mancata corresponsione del contributo di 8 milioni di euro da parte della regione che mette a rischio il pagamento degli stipendi per dicembre; 22 novembre 2010 (ore 09:57): una voce maschile riprende il discorso interrottosi precedentemente e gli fa presente che mancano i soldi per pagare gli stipendi di dicembre. Riccaboni propone di far ricorso alle anticipazioni di cassa e la voce maschile precisa che al 31 dicembre le anticipazioni di cassa devono essere portate a zero. Se bisogna percorrere quella strada, la voce maschile dice che va richiesto un incontro a Mussari e a Marino per vedere se la fanno percorrere. Non è una cosa semplice anche perché le tredicesime vanno pagate il 12 o il 13. Riccaboni dice che ci vuole pensare e si accordano di sentirsi domattina. Per rinfrescare la memoria http://ilsensodellamisura.com/2011/12/31/quando-lo-sciacallaggio-parte-dai-vertici/ e per ricordare che Criccaboni e Fabbro hanno commesso un abuso d’ufficio http://shamael.noblogs.org/?p=5958.
I tanti “misteri” sul fronte giudiziario. Apprendiamo dall’articolo di Franca Salvatici sulla Repubblica di oggi che il processo di Appello contro l’assoluzione di Acampa da parte del giudice di Siena Monica Gaggelli non parte perchè dagli uffici del tribunale di Siena non hanno trasmesso il ricorso della procura a Firenze. Dicono che il tutto è determinato dalla mancanza di personale. Per trasmettere un fascicolo quanti addetti occorrono? Lo portano a mano verso Firenze il fascicolo e forse pesa troppo che servono 10 persone? Perchè il ministro della giustizia Paola Severino non chiede chiarimenti al presidente del tribunale di Siena? Abbiamo l’impressione che con la scusa della mancanza di personale tentino di ostacolare il lavoro della procura. Solo un’impressione?
Febbraio 1st, 2013 — Note redazionali
La redazione di Fratello Illuminato apprende con SODDISFAZIONE il verdetto di assoluzione pronunciato dal Tribunale di Siena nei confronti dell’ERETICO. Una doppia soddisfazione: L’ERETICO grazie al lavoro professionale di uno dei migliori penalisti, l’avvocato Luigi De Mossi, è riuscito a dimostrare la sua innocenza e la sentenza ripristina la giusta libertà d’informazione che dovrebbe essere condivisa con apprezzamenti nei confronti dell’ERETICO anche dai giornalisti iscritti all’albo.
La redazione di Fratello Illuminato approfitta dell’occasione per porre l’accento, soprattutto verso il Capo dello Stato e il presidente del consiglio ancora in carica, sulla grave indiscrezione circolata su alcuni organi d’informazione; ci riferiamo all’indiscrezione sul possibile incarico per la difesa del sig. Giuseppe Mussari, in qualità di avvocato difensore all’attuale ministro della giustizia Paola Severino http://www.liberoquotidiano.it/news/personaggi/1173625/Mps–l-indiscrezione–il-ministro-Paola-Severino-avvocato-di-Mussari.html
La redazione di Fratello Illuminato auspica un’immediata smentita in merito all’indiscrezione pubblicata da parte dello stesso ministro della giustizia o meglio ancora una presa di posizione a garanzia della separazione dei poteri dello Stato da parte del Presidente della Repubblica, anche in virtù delle notizie apparse in questo articolo http://espresso.repubblica.it/dettaglio/quando-mussari-voleva-volare/2199199/10/2. Far circolare notizie circa l’incarico di avvocato difensore da affidare all’attuale ministro della giustizia per difendere l’ex presidente di MPS Giuseppe Mussari, proprio in merito all’inchiesta sulle vicende di MPS e considerato il rapporto diretto del governo tramite i famosi bond con la banca stessa è di una gravità inaudita; e a tutt’oggi non risultano smentite da parte del governo e quindi la situazione impone un’immediata presa di posizione da parte del Presidente della Repubblica a tutela della separazione dei poteri in condizione di evidente conflitto e un’immediata presa di posizione da parte del CSM a tutela dei magistrati di Siena che con questa notizia potrebbero essere esposti a pressioni mediatiche improprie. Invitiamo anche le forze politiche ad intervenire a tutela dei cittadini che con notizie del genere potrebbero avvertire errate o inesistenti (speriamo) commistioni tra i poteri.
Ci siamo espressi con chiarezza o no?
Nelle foto, Raffaele Ascheri, il noto penalista Luigi De Mossi e il ministro Severino.
Febbraio 1st, 2013 — Note redazionali
Fratello Illuminato ha molte convinzioni, alcune forse non condivisibili, altre incontestabili. Di queste ultime fanno parte sicuramente le seguenti:
1) Angelo Riccaboni occupa abusivamente il posto di rettore dell’Ateneo di Siena;
2) Angelo Riccaboni, Ines Fabbro e l’entourage (=cricca) dei due costituiscono un conglomerato di incapacità e incompetenza come raramente si trova in natura tanto da apparire creato in laboratorio;
3) Sono anche dei mentitori da competizione e degli sbruffoni che millantano di procedere speditamente sulla via del risanamento e invece devastano quel poco che c’è rimasto da devastare del martoriato Ateneo;
4) Oltretutto nascondono tutti i documenti alla visione pubblica sia quelli che denunciano la loro incompetenza e incapacità sia quelli che, sostengono loro, mettono in rilievo l’incisività della loro azione.
Altra convinzione di Fratello Illuminato è che i giornalisti locali mettono in mostra un’approssimazione e una cialtroneria imbarazzante. Cosa fanno infatti i sedicenti giornalisti? Pubblicano le smentite di Criccaboni SENZA mettere l’articolo che smentisce (e senza verificare, ovviamente, che Criccaboni smentisca a ragion veduta).
Ora: per arginare questa pericolosa e ormi assodata tendenza al groviglio armonioso di questi ambigui personaggi Fratello Illuminato entra di prepotenza nell’agone tra giornalisti del Giornale, del Fatto e i due campioni dell’insulsaggine e, con un’operazione trasparenza iniziata ieri con la pubblicazione del verbale dei Revisori dei Conti, mette online anche gli atti del bilancio previsionale al centro della polemica. Così i cittadini, che vedono sputtanare malamente una marea di soldi pubblici e leggono sui giornali (si fa per dire) di polemiche di cui non possono capire il senso, potranno farsi la loro idea e toccare con mano chi ha ragione: Meletti o il Criccaboni? Il Fatto Quotidiano o Criccaboni?
Scarica gli atti di bilancio dell’Ateneo più dissestato del mondo
Finalmente anche tu, cittadino comune o povero docente escluso dalla cricca o povero dipendente universitario sottoposto alle angherie di questi macellai potrai fare l’economista e disquisire di bilanci di enti pubblici!!! E sicuramente non potrai sparare più cazzate di quelli che si affannano a smentire questo e quello.
Ma c’è di più!!! Siccome il Criccaboni si vanta di aver ricevuto una lettera di complimenti da Grilli, vediamo se Grilli – prima di mandarla – aveva letto questo simpatico documento qui
Andamento liquidità in presenza o meno della ristrutturazione dei mutui con MPS
dal quale si evince chiaramente che con la ristrutturazione dei mutui nel 2019 vai sotto di 46 milioni, senza vai sotto di 82.
D’altro canto vogliamo ricordare, visto anche il cataclisma della banca MPS, che il Criccaboni è stato consigliere di amministrazione di Banca Toscana CONTRO il parere della Margherita locale, ma con l’endorsement di Franco Marini (la politica via dalle banche!!!) e poi consigliere di amministrazione di MPS France dove si faceva fare i bilanci con le colonne colorate perché sennò non ci capiva nulla. Con tutto il rispetto, caro Prof. Catturi, in questo caso ha proprio pisciato fuori dal vaso.
Restiamo in trepidante attesa dei seguenti documenti:
1) stato delle immatricolazioni in questo anno (aspettiamo ancora un po’ poi ce lo procuriamo da soli e lo pubblichiamo);
2) lettera di complimenti del Ministro Grilli;
3) Convenzione con Banca MPS tanto strombazzata sulla due diligence (AHAHAHAHAHAHAHAH!!!!);
4) parere favorevole del MEF e del MIUR alla ristrutturazione dei mutui;
5) parere favorevole del board della Banca al congelamento dei mutui contratti con l’Ateneo (BUAHAHAHAHAHHA!!!)
o in alternativa
LETTERA DI DIMISSIONI IRREVOCABILI DI ANGELO RICCABONI E INES FABBRO
o, ancora in alternativa
Provvedimento della Procura della Repubblica (così si ditraggono un po’ da questa estenuante maratona per il MPS) di sollevamento dai rispettivi incarichi di Rettore (abusivo) e DA (incompetente e condannata dalla Corte dei Conti).
Saluti
La redazione di Fratello Illuminato
Febbraio 1st, 2013 — Note redazionali