Settembre 18th, 2012 — Note redazionali
Prima di entrare nel merito dell’argomento due notazioni di altra natura.
1) LA SPESA REGIONALE IN ITALIA È AUMENTATA DI 90 MILIARDI L’ANNO IN 10 ANNI GRAZIE ALLA RIFORMA di FRANCO BASSANINI- GIULIANO AMATO(quello che prende 31 mila euro di pensione al mese)
2) IL RETTORE ABUSIVO ANGELO (C)RICCABONI AI TEMPI DEL MASSIMO DISSESTO UNIVERSITARIO ERA: PRESIDENTE DEL CRESCO, PRESIDENTE DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE E DELEGATO ARETINO.
Ora l’argomento del giorno.(alle risposte possono partecipare anche Matteo Renzi, il Montesquieu di Pontedera, Rosy Bindi, Roberto Barzanti, Susanna Cenni, Antonio Giudilli, Mauro Marzucchi, Leonardo Tafani e i sellati da Cannamela a Vendola)
Partiamo dal fondo.
A) Durante l’intervista alla festa del PD senese(anno 2012) il cittadino semplice Franco Ceccuzzi nel rispondere alla domanda del giornalista Stefano Bisi sui rapporti con Paolo Del Mese ha dichiarato: “ Non ho nulla da nascondere o da temere!” (poi elogia il lavoro svolto con Del Mese e parl della vicenda Unipo-BNL) “ Ho avuto la possibilità di lavorare intensamente con il presidente della commissione(commissione parlamentare)… c’era una pressione per fare l’operazione Unipol-BNL(chi erano i pressatori?)e non prendiamo ordini da Roma(ovviamente Alessandro Profumo è stato scelto dal circolo Arci di Badesse!!)….quello che gli è accaduto mi dispiace molto(a noi per niente dopo aver letto del crac)” Qui il video dell’intervista pubblicato sul seguitissimo blog Il Santo
http://ilsantodisiena.wordpress.com/2012/09/06/rubrica-video-ceccuzzi-spiega-i-suoi-rapporti-con-paolo-del-mese-arrestato-per-crac-del-pastificio-amato/
Due considerazioni. Durante l’intervista Ceccuzzi non ha mai affermato che Del Mese ha raccontato falsità durante l’interrogatorio reso ai magistrati; Ceccuzzi esalta la resistenza al’operazione Unipol-BNL perchè lui insieme al Mussari hanno fatto l’operazione Antonveneta. Un bel capolavoro!
B) Ritorniamo alle dichiarazioni rese da Paolo Del Mese al PM di Salerno (oggi agli arresti domiciliari) in merito ai rapporti con Franco Ceccuzzi e Giuseppe Mussari(siamo al settembre 2006): “Vengo avvicinato dal cavaliere Amato nel 2006 e mi chiese di parlare e organizzai una cena a casa del cavaliere Amato in costiera. C’era tutta la famiglia Amato (anche Antonio che viaggia sulla barca di 20 metri e che sto pensando di querelare), Mussari, Ceccuzzi e il sindaco De Luca”…….”Presentai Amato a Mussari, io non ho mai partecipato a una riunione tecnica per il famoso pool, ho sempre parlato con ilpresidente Mussari che era mio amico”…..”Ho inserito(prima o dopo la cena?), tramite Ceccuzzi, Anastasio nella Consumit.(società del gruppo MPS)”
C) Una breve rinfrescatina dei primi esiti dell’inchiesta(fissate i nomi):”Le misure cautelari ai domiciliari riguardano Giuseppe Amato, amministratore di fatto della fallita «Antonio Amato spa», Mario del Mese, amministratore di fatto della «Ifil C & D srl», Antonio Anastasio, consigliere provinciale e capogruppo del PdL Principe Arechi, Simone Labonia, avvocato, già presidente della società comunale di cartolarizzazione «Salerno Patrimonio», e Paolo Del Mese, ex deputato ed ex presidente della commissione Finanza della Camera, con un passato (durante il governo Andreotti) di sottosegretario alle Partecipazioni statali e un presente da vicesegretario nazionale dei Popolari Udeur.
D) Che cosa accade tra il 2006(anno della cena a Salerno) e il 2007. Dalle riflessioni del GIP(non è uno pseudonimo ma un Giudice di Salerno):”A dimostrazione di tutto ciò ci sarebbe, tra l’altro, l’operazione con cui il 1 marzo del 2007 viene stipulato un atto di pegno e quietanza finale tra la Banca Monte dei Paschi di Siena e la Amato Re srl, relativo ad un finanziamento fondiario di 16 milioni di euro accordato, poi, il 29 dicembre 2006. Il Gip che riconosce come questo finanziamento sia stato accordato a condizione onerosissime per l’intera famiglia Amato, e pur dicendosi “non in grado di giudicare la valenza economica del progetto imprenditoriale, né quanto l’azienda fosse in grado di gestire autonomamente il suo business, né ancora quanto il piano finanziario ipotizzato potesse avere una fondata aspettativa di realizzo”, ritiene che sia “alquanto strano” che una banca abbia potuto finanziare per decine di milioni una società neo costituita, dotata di un capitale sociale di appena 10mila euro e con il solo impegno alla sottoscrizione di capitale in aumento da parte dei soci per 5 milioni di euro. In questa operazione avrebbe fatto da mediatore proprio l’ex parlamentare Paolo Del Mese, mettendo in contatto il Cavaliere Giuseppe Amato, capostipite della famiglia e della società, con il presidente dell’istituto di credito costando alla famiglia ingenti somme di denaro.”
E) Sul quotidiano La Città di Salerno scrivono:”SimoneLabonia deve tutto a Paolo Del Mese. Lo segue quando è parlamentare, consulente presso la sua segreteria a Roma. E’ un professionista con pochi anni di carriera, ma viene pagato con cifre elevatissime dagli Amato. Dal luglio 2008 al maggio 2010 ha incassato ben 829mila euro dalla società, per consulenze non meglio chiarite. Per i finanzieri la somma sale a un milione di euro. Una parcella da 450mila euro gli viene corrisposta a fronte di una relazione di appena tre pagine, tra l’altro con dati redatti da altri professionisti. E’ chiaro per i magistrati che Labonia sia stato imposto agli Amato proprio da Del Mese, nell’ambito di quei “favori” che l’ex deputato vantava. L’incarico ricoperto alla commissione finanze, presieduta da Del Mese, apre la carriera di Labonia, fino a prima dello scandalo Amato anche presidente della società del Comune “Salerno Patrimonio”.
E’ stato ed è ancora procuratore speciale e consulente dei più grandi gruppi bancari d’Italia, da Unicredit, al Monte dei Paschi di Siena, dall’Intesa San Paolo alla Banca della Campania. “ (data dell’articolo giugno 2012)
Oltre ad Anastasio anche questo Labonia riceve incarichi da MPS. Tutte coincidenze?
LE DOMANDE
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Che ci facevano l’allora parlamentare e dirigente del PD senese Franco Ceccuzzi insieme a Giuseppe Mussari(al tempo ai vertici di MPS) a quella cena a Salerno e visto che Ceccuzzi dice che non ha niente da nascondere, perchè non ci dice di cosa hanno parlato durante la cena? Il PD senese e i partiti della coalizione erano a conoscenza della cena(ovviamente prima delle giornalate salernitane)?
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Chi ha proposto e poi nominato e affidato incarichi ad Anastasio e Labonia nel gruppo MPS di Siena?
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Le cifre dei finanziamenti dati da MPS corrispondono al vero, ci sono altri finanziamenti al pastificio, chi ha autorizzato i finanziamenti e in base a quale criterio in materia di erogazione del credito? Per la Banca D’Italia è tutto regolare?
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I membri del cda di MPS di quel periodo erano a conoscenza dei finanziamenti al pastificio Amato e delle proposte di nomina di Anastasio e dell’incarico di Labonia?
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Le forze politiche senesi(tutte) non hanno niente da dire su queste vicende, i sindacati nemmeno, le istituzioni nemmeno, l’azionista della banca la fondazione MPS non intende chiedere chiarimenti? Nessuno presenta interrogazioni in consiglio provinciale,regionale e in parlamento?
E ora l’aggiornamento sull’inchiesta giudiziaria sul crac del pastificio Amato.“Pericolo di fuga, pericolo di inquinamento delle prove e di reiterazione dei reati: le motivazioni della richiesta di carcere contro la quale oggi(17 settembre 2012) gli avvocati difensori hanno presentato istanza. Una contromisura senza la quale la decisione di giudici salernitani diverrebbe in poco tempo esecutiva. La Corte di Cassazione dovrà risolvere la controversia tra difesa e Procura, l’udienza molto probabilmente sarà fissata in autunno. Gli indagati, secondo quanto emerso dalle indagini dei finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria, avrebbero sottratto nel corso degli anni ingenti quantità di denaro dal patrimonio della fallita Antonio Amato, per un valore di circa 10 milioni di euro, ma l’attività avrebbe riguardato anche altri 47 milioni (questi milioni dovrebbero essere quelli dei finanziamenti delle banche)di euro distratti dal patrimonio della società. L’inchiesta vede indagate altre 32 persone.”(i nuovi coinvolti nell’inchiesta del crac dello storico pastificio sono professionisti, e non solo salernitani)
Nel frattempo la città di Siena veniva dissestata in tutte le sue istituzioni. Perchè la banca guidata dal PD quei soldi erogati per un pastificio in fallimento non li ha erogati alle aziende senesi?
Settembre 18th, 2012 — Note redazionali
Distratto dalle vicende di Mediobanca con una possibile uscita di scena dell’attuale amministratore Alberto Nagel e dallo scontro in atto per il controllo del gruppo RCS avevo trascurato una quasi notizia che interessa i senesi: il futuro dello scalo aereoportuale di Ampugnano sito nel comune di Sovicille. Lo scalo è rimbalzato alle cronache per la nota vicenda giudiziaria che vede 14 richieste di rinvio a giudizio e soprattutto perchè tra i 14 nomi c’è quello dell’attuale presidente dell’ABI Giuseppe Mussari. Lasciando per un momento da parte l’aspetto giudiziario,; nel contempo sarebbe auspicabile una valutazione delle perdite dell’attuale società e delle risorse bruciate per inseguire il famoso ampliamento. Mi auguro che i soci pubblici della società non perderanno altro tempo e quindi inizino a preparare i dovuti passaggi per costituirsi parte civile nel processo, ricordandovi che le perdite che hanno subito i soci pubblici vanno segnalati alla Corte dei Conti. Funziona cosi negli enti pubblici seri. Fate un po’ voi. Vi accennavo della quasi novità. Dai rumors fiorentini giunge voce che lo scalo di Ampugnano verrà gestito dalla società che gestisce l’aereoporto di Firenze. Ancora non è chiaro se attraverso la fusione delle due società(di Ampugnano e di Firenze) o se quella di Ampugnano chiude con il successivo passaggio della gestione dello scalo a Firenze. Comunque ci sarà una società unica per i due aereoporti con un’amministratore unico e per il ruolo sono buone le quotazioni dell’Ing. Claudio Boccardo. Prima di far spiccare il “volo” verso Firenze controllate bene le perdite e le responsabilità di chi ha gestito fino ad oggi.
Albus Silente
Settembre 18th, 2012 — Note redazionali

Probabilmente non lo condividiamo per niente il futuro. Ma la cosa più grave è che non condividiamo neanche il passato e tanto meno il presente. Infatti di fronte a un abusivo e dissestatore di tal fatta nel Regno Unito avevano riempito l’ateneo di agenti in tenuta antisommossa di Scotland Yard e poi avevano mandato l’abusivo a pescare flounders (volgarmente: sgombri, non sappiamo se ci siamo spiegati) alle isole Orcadi. Invece qui fa il rettore. Che vuoi condividere? E il Bisi gli fa pubblicità (il Times invece avrebbe chiamato l’MI6, vedi alle volte le differenze).
Settembre 17th, 2012 — Note redazionali
La legge sulla spending review prevede che il riordino delle province verrà chiuso da un atto legislativo di iniziativa governativa. Il Governo,entro 60 giorni dalla legge di conversione (cioe’ il 6 novembre), provvederà al riordino sulla base delle proposte regionali. In assenza di accordo il governo procederà direttamente. Dopo giornate di fibrillazioni e scontri epocali il riordino delle province toscane si avvia al traguardo con un riassetto che la redazione di Fratello Illuminato ha “intuito”.
Come da legge verrà abolita la provincia di Firenze che si trasformerà in città metropolitana, probabilmente e i futuri rappresentanti istituzionali probabilmente veranno eletti con l’elezione diretta. Firenze area metropolitana è un punto fermo. Rispetto alle dieci province attuali ne resteranno solo 4: Livorno, Grosseto, Arezzo e Prato. O eventualmente Prato assorbita dall’area metropolitana di Firenze. Su questo fronte la discussione è ancora in corso. La nuova provincia di Grosseto assorbirà Siena e probabilmente anche la Val di Cornia.
Le legge inoltre autorizza l’accorpamento dei comuni e addirittura autorizzerebbe i comuni a cambiare provincia in base al nuovo riordino; ovviamente quelli collocati vicino al perimetro del nuovo riassetto. Ricordiamo inoltre, come precisato dal ministro, che con il nuovo riassetto il capoluogo delle nuove province è determinato dal numero di abitanti.
In definitiva come ha ricordato il ministro Filippo Patroni Griffi i criteri della legge non si cambiano”. Anche il presidente Enrico Rossi: «Non mi sembra ci sia grande disponibilità a derogare dai criteri fissati. C’è apprezzamento per la proposta delle aree vaste, anche se c’è da risolvere il nodo di Firenze città metropolitana. Sulla provincia di Arezzo, alla quale mancherebbe una manciata di abitanti per restare autonoma, il governo sta facendo le opportune verifiche»
Settembre 17th, 2012 — Note redazionali
Per la vicenda del famoso crac del pastificio Amato di Salerno che potete rileggervi,
qui http://shamael.noblogs.org/?p=5491
qui http://lacittadisalerno.gelocal.it/cronaca/2012/07/19/news/amato-la-cena-col-banchiere-e-de-luca-1.5430346
qui http://shamael.noblogs.org/?p=5830
si attende la decisione della Cassazione . A partire da oggi saranno presentate le istanze contro la decisione del Tribunale del Riesame di ‘spedire’ in carcere Paolo e Mario Del Mese, Giuseppe Amato jr e Simone Labonia, finiti ai domiciliari nell’ambito dell’inchiesta sul crac Amato. L’ appello del pm Vincenzo Senatore che voleva i quattro presunti faccendieri in carcere anzichè ai domiciliari era stato accolto dai giudici del Tribunale del Riesame per una serie di motivi: pericolo di fuga, pericolo di inquinamento.
Arresti domiciliari o carcere il dato dell’inchiesta non cambia: i giudici hanno permesso agli inquirenti di portare avanti l’inchiesta e non è poco in un paese dove spesso le inchieste sui dissesti e la distruzione di patrimonio pubblico rallentano o finiscono nel dimenticatoio.
Sul piano politico tardano invece le risposte e le prese di posizione dei partiti a cui sono iscritti, non tanto le persone coinvolte nell’inchiesta ma coloro che frequentavano gli arrestati.
Settembre 17th, 2012 — Note redazionali
Si terrà il prossimo 14 dicembre davanti al gup del tribunale di Siena l’udienza preliminare che dovrà decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio dei membri della commissione elettorale e del seggio elettorale che seguirono le elezioni del rettore dell’Università Angelo Riccaboni nel 2010.
Anche la Corte dei Conti ha aperto un’indagine su presunte indennità non dovute e ha chiesto la costituzione in mora dei direttori amministrativi addetti alle operazioni e possibili responsabili del danno erariale.
Siamo in attesa delle risultanze dell’altra inchiesta sul buco finanziario di 200 milioni di euro.
Un’ottima tempistica per siglare convenzioni con Criccaboni. Domanda: le professionalità le ricercate tra i docenti del Master Gints (ti ricorda qualcosa caro Cricca?), tra quelli che andavano al Polo Grossetano o verso Astrea?
Rinfreschiamo la memoria.(telefonata tra il docente di economia di Siena Lorenzo Frediani e il Cricca dove parlano di fissare anche un incontro con il vicedirettore di MPS Antonio Marino)
Telefonate di Frediani (Astrea) a Riccaboni nel 2010(intercettazione della polizia giudiziaria)
– 4 novembre (ore 16:26): una voce maschile chiede conferma sulla nomina. Si accordano di vedersi tra un po’ in facoltà.
– 4 novembre (ore 19:04): una voce maschile chiama per congratularsi per la nuova nomina e chiede insistentemente un incontro prima dei festeggiamenti per parlare del loro progetto.
– 10 novembre 2010 (ore 10:09): fissano un incontro per il 19 novembre (alle ore 10.00) con il nuovo direttore amministrativo e la ragioneria dell’università per procedere – dopo aver controllato i conti – alla programmazione di un fondo immobiliare o vendita dei beni dell’Unisi.
– 18 novembre 2010 (ore 09:42): un uomo chiama Riccaboni e gli chiede conferma per l’indomani alle 10 con il direttore amministrativo. Riccaboni conferma.
– 22 novembre 2010 (ore 09:53): una voce maschile chiama Riccaboni e lo mette sull’avviso di non discutere con nessuno nel dettaglio del piano di risanamento, visto che ci sono dei problemi in arrivo come la mancata corresponsione del contributo di 8 milioni di euro da parte della regione che mette a rischio il pagamento degli stipendi per dicembre. La linea diventa disturbata…
– 22 novembre 2010 (ore 09:57): una voce maschile riprende il discorso interrottosi precedentemente e gli fa presente che mancano i soldi per pagare gli stipendi di dicembre. Riccaboni propone di far ricorso alle anticipazioni di cassa e la voce maschile precisa che al 31 dicembre le anticipazioni di cassa devono essere portate a zero. Se bisogna percorrere quella strada, la voce maschile dice che va richiesto un incontro a Mussari e a Marino per vedere se la fanno percorrere. Non è una cosa semplice anche perché le tredicesime vanno pagate il 12 o il 13. Riccaboni dice che ci vuole pensare e si accordano di sentirsi domattina.
– 1 dicembre 2010 (ore 09:52): Angelo viene chiamato da un uomo che gli suggerisce di aumentare il numero delle persone che lavorano nella ragioneria perché sono in uno stato di criticità, almeno finché le cose non girano. Riccaboni si appunta la cosa. L’interlocutore dice che poi con calma devono vedere come riorganizzare l’università ma questo deve essere un provvedimento da prendere subito. Riccaboni dice che ne parlerà con la Fabbro.
http://ilsensodellamisura.com/2011/12/31/quando-lo-sciacallaggio-parte-dai-vertici/
PS. Sono finite le ferie in certi uffici?
Settembre 16th, 2012 — Note redazionali
Ci sarebbe una curiosità all’interno del Monte dei Paschi. Quando Mussari prese atto che per lui la riconferma al Monte dei Paschi era cosa impensabile e l’arrivo di Fabrizio Viola era alle porte, l’ex presidente del Monte fece un gesto plateale (come era sua abitudine) nei confronti del nuovo arrivato.
Gli cedette il suo capo segreteria Valentino Fanti. Ma il gesto non nasceva da un improvviso moto di generosità. Tutt’altro. Il “regalo” aveva un senso ben diverso e Valentino Fanti, uomo di fiducia del Mussari, venne immediatamente dato a Fabrizio Viola come suo capo della segreteria con il compito di essere l’anello di collegamento tra Mussari/Ceccuzzi.
Peraltro il Fanti, quando il Mussari gli comunicò lo spostamento, si lamentò perché voleva fare il responabile dell’area che si occupa della gestione dei grandi gruppi. Ma la disciplina di partito ha prevalso e, infatti, oggi il Fanti è fortemente impegnato come garante interno al Monte dei Paschi per il suo amico Franco Ceccuzzi e pare stia personalmente contattando soprattutto alcuni dirigenti e responsabili di settore per farsi da tramite con Ceccuzzi mettendo addirittura a disposizione il suo cellulare aziendale per essere chiamato per eventuali richieste di incontro.
Viene da chiedersi: ma Fabrizio Viola è proprio certo di volerlo tenere in quel delicatissimo ruolo? E’ proprio sicuro che il suo capo segreteria non stia sfruttando quella posizione e la vicinanza a certe posizioni per fare campagna elettorale? Le domande sorgono spontanee proprio per il periodo particolare e in virtù degli aiuti chiesti allo Stato, quindi con risorse di tutti i cittadini. Di tutti i cittadini e non di una parte politica.
Diamo un suggerimento al Dottor Viola, occhi ben aperti, se vuole davvero tagliare con le storture del passato; Valentino Fanti in quel ruolo non può stare. Io sono qui che metto in ordine i fogli sparsi sui miei tavolazzi (perdonatemi sono di Bologna, ho la casa a Milano, lavoro all’estero e mi sfuggono le zeta) e rifletto sul fatto che una banca normale deve obbligatoriamente rompere questo sistema. Altrimenti gli errori del passato si ripresenteranno. O forse non si vogliono affrontare fino in fondo, magari facendo pesare tutto sul futuro dei dipendenti mentre i soliti noti continuano indisturbati?
Albus Silente
Settembre 16th, 2012 — Note redazionali
Consiglio vivamente a chi non l’avesse già letto di leggersi l’editoriale di Ernesto Galli della Loggia sul Corriere della Sera. Primo perchè il giornale è il Corriere della Sera e secondo, perchè il messaggio dell’editoriale è diretto al mondo politico e a quello economico. Chi mi ha preceduto, il giornale online Linkiesta, commenta l’editoriale con “E il Corriere della Sera rade al suolo quel nulla di Casini”.
E non solo. Anche il ministro Passera e la Marcegaglia ricevono non proprio dei complimenti dalle pagine del Corriere della Sera. “Personaggi come Passera e Marcegaglia,privi di qualunque vera immagine pubblica che non sia quella di sedicenti “tecnici”, mentre in realtà si tratta di titolari di cospicui redditi d’impresa che li destina piu’ che altro ad essere soggetti di un rilevante conflitto d’interessi.” Ma la demolizione dell’UDC è impietosa e senza chance di rettifica. Della Loggia afferma che l’UDC è il partito “dell’inconsistenza politica” e non in grado di parlare il “linguaggio delle cose da fare”. Insomma Casini è sul viale del tramonto perchè non è statto capace di proporre idee innovative e svincolate da un modo di far politica legato a classi dirigenti locali inette e rapaci. E il pensare di galleggiare affidandosi ai vari Passera e Marcegaglia non porta nessun risultato;anche perchè Casini non è in grado d’intercettare i voti in uscita dal PDL e dalla Lega. Questo il messaggio politico.
Dall’editoriale emerge anche un chiaro segnale di rottura dei vecchi rapporti tra i poteri che hanno determinato fino ad oggi gli equilibri nel mondo economico e bancario. Ecco spiegato il siluro a Passera e Marcegaglia. Tradotto per Siena significa questo: il Brandani (alleato di Ceccuzzi) non ha più nessun ruolo nel mondo delle nuove relazioni nel mondo della banche e per chi non riesce a capirlo, spiegategli che è finito il vecchio-modello gestionale interno e il sistema dei rapporti esterni anche per la banca MPS. Uno di quelli che non ha capito il nuovo vento è il capo della segreteria unica di Profumo e Viola, l’ex segretario di Mussari, riconfermato, Valentino Fanti. Non credo che sia sostenibile, in virtù degli aiuti di Stato alla banca, che il segretario del presidente e a.d. della banca MPS faccia campagna di sostegno per il politico Ceccuzzi (dentro e fuori la banca). Che si fa, si ricomincia? Come mai Viola e Profumo non sostituiscono il Fanti? Forse perchè Profumo (Viola no) ascolta molto il Fanti e gli va dietro sulle proposte di presenziare alle iniziative sul territorio che guarda caso sono tutte riconducibili al PD?
Al prossimo editoriale e buona lettura.
Albus Silente
Settembre 16th, 2012 — Note redazionali
Partiamo dal Montesquieu di Pontedera. Enrico Rossi senza tanti giri di parole ha bollato la candidatura di Matteo Renzi alla primarie del PD citando Massimo Cacciari. Ecco la posizione aggiornata delMontesquieu di Pontedera:
“Per gli appassionati dell’argomento due parole su Renzi: in fondo del discorso di Verona resta solo l’appello agli elettori del centrodestra perché lo votino alle primarie del centrosinistra. Sull’argomento vi propongo il commento di Massimo Cacciari: “Come diavolo fa Renzi a chiedere il voto del Pdl? Non corre per il Pd? Siamo alle barzellette, alla farsa, alla pochade. Non si può fare quello che fa Renzi. Siamo un paese in preda dei pazzi. É come se Obama avesse chiesto i voti dei repubblicani alle primarie per battere i candidati del suo stesso partito. É un’arlecchinata, una buffonata assoluta”.
Il Montesquieu di Pontedera ha tanti difetti, ma è un politico che frequenta il web con la pagina facebook e il sito internet e non scivola nelle patetiche quanto inutili iniziative volte a delegittimare la rete e chi naviga o esprime posizioni diverse. Lui risponde puntualmente e non perde tempo con la caccia alle streghe; non risponde a tutto, ma a differenza di alcuni suoi compagni di partito 2.0 in rete ci sa stare. Detto questo e non è poco ci tocca evidenziare quel qualcosa che stride sia nelle posizioni di Renzi sia in quelle del Montesquieu.
Il Montesquieu di Pontedera cita Cacciari che definisce la campagna delle primarie di Renzi “un’arlecchinata, un buffonata assoluta”. Può darsi, forse sì forse no, a noi questo non interessa, sono problemi interni al PD.
Però caro Montesquieu di Pontedera e caro Matteo Renzi non è stata un’arlecchinata e una buffonata assoluta la vostra uscita (identica) alla festa del PD senese a sostegno di Ceccuzzi? Sì, e anche esagerata. Voi avete fatto due chiaccherate di primarie, di buona politica e lotta ai privilegi e poi vi siete sdraiati ad esaltare un tizio che in ordine ha: lasciato il comune di Siena con un disavanzo di oltre 16 milioni di euro, ha partecipato politicamente con un ruolo di primo piano alla distruzione di patrimonio della fondazione e banca MPS, ha sostenuto attivamente la nomenclatura che ha dissestato l’università di Siena e sempre il vostro amato Ceccuzzi era a quella cena con Del Mese (agli arresti) a Salerno nel 2006. Non vi sembra, qui sì, di aver partecipato a una buffonata assoluta?
Riordino delle province. Abbiamo letto che il PD senese si sta mobilitando per impedire l’abolizione della provincia di Siena e invita tutti alla mobilitazione con questi slogan: “Una mobilitazione per chiedere al Governo e al Parlamento di bloccare il progetto di riordino della Province e per discutere su come sia possibile dar vita ad una riforma organica che porti a reali vantaggi per i territori. Da settimane, ormai, stiamo denunciando l’inadeguatezza della riforma ed ora abbiamo deciso di confrontarci con le forze politiche, economiche, sociali e con tutti i cittadini.” Ma voi del PD con chi ve la prendete? La legge che voi contestate è stata votata dal PD, dai parlamentari del PD eletti a Siena (Rosy Bindi e Susanna Cenni) dall’UDC di Brandani e dal governo da voi sostenuto. Prima votate le leggi e poi, siccome siete dei politici scomposti e bugiardi, pretendete anche di mobilitare i cittadini. Perchè non mobilitate il sedere e abbandonate la politica? Perché non vi mobilitate per cercare di rimediare non a tutti, ma almeno a qualcuno dei disastri che ha combinato il vostro comagnuccio Ceccuzzi e la sua cricchetta di dissestatori cespugli del PD inclusi? La provincia di Siena si potrà salvare solo attraverso un accordo con le altre province, altrimenti con l’applicazione della legge dello Stato la provincia chiude. La legge da voi votata. Chi ci mandate a trattare con Arezzo e Grosseto? I grandi comunicatori della Robespierre?La legge da voi votata.
Il negazionismo. Finchè il negazionismo è praticato da qualche buffone messo lì su internet a tentare di contrastare il nostro blog o a cercare di smascherare Zorro la cosa non preoccupa affatto. I numeri son numeri e la matematica non è una buffonata. Quando il negazionismo è praticato da chi ha ruoli politici importanti o pretende di raggiungere ruoli istituzionali la cosa preoccupa molto.
Non facciamo tante discorsi. Solo la lista dei disastri, risultati dalla gestione del PD:
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Fondazione e banca MPS con il patrimonio distrutto e coi debiti fino alle orecchie con soggetti pubblici e privati;
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Il Santa Maria della Scala nelle condizioni che tutti possono vedere.
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Al personale tecnico-ammistrativo dell’università è stato tagliato il salario accessorio
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Vogliamo parlare di Siena Biotech?
Una catastrofe; e se a questo aggiungiamo la crisi nel settore privato la catastrofe è ancora più grande. Perchè non vi informate sulla quantità di partite IVA, negozi e aziende chiuse nel senese dal 2007 a oggi? Tirate fuori i numeri!! E se a questo aggiungiamo un altro possibile bubbone del settore privato con perdite di bilancio esagerate (si parla di diversi milioni di euro), ancora da verificare attentamente, con i relativi rischi occupazionali, altro che congiuntura internazionale.
Questa è la fotografia dell’attuale realtà senese. O forse qualcuno pensa di nasconderla all’infinito? Forse sarà il caso di fermarsi e pensare alle famiglie e alle aziende invece di inseguire le poltrone? Pardon, un dato positivo in tutta questa crisi c’è: l’agenzia Robespierre (agenzia che gestisce la comunicazione del PD senese) nel 2010 ha avuto un’appalto della provincia di Siena per 260 mila euro. Senza considerare gli incarichi negli altri comuni della provincia. Ecco perchè per loro la crisi non esiste.
Quindi, il giornalista iscritto all’albo Alessandro Lorenzini (collaboratore della Robespierre), continui pure con Elio Fanali a negare la realtà e a perder tempo contro Fratello Illuminato; non importa, le cose serie si affrontano in altri ambiti e le famiglie i numeri li vivono direttamente. Poi magari quando i dipendenti dell’università senza l’accessorio e i disoccupati perchè le aziende hanno chiuso, troveranno difficoltà per i mutui, bollette e spese per i figli, verranno a chiedere lumi a Elio Fanali sul perchè continuate a raccontare le novelle e a negare la realtà. Così per capire come mai dite che va tutto bene. Per descrivere questa campagna negazionista tornano utili le parole di Massimo Cacciari: “É un’arlecchinata, una buffonata assoluta”.
Settembre 16th, 2012 — Note redazionali

Ci mancava solo lui; ora il gioco prende il giusto ritmo. Udite udite!! Tra gli inseguitori di Fratello Illuminato c’è anche Boldrake (per le cronache dissestatrici Maurizio Boldrini). Scusa una domanda Boldrini: cosa ti manca? Invece di telefonare a destra e a sinistra per chiedere informazioni su Fratello Illuminato o additare tizio pittosto che caio e poi partecipare ai vertici dove vengono redatte le liste dei nomi (i più assurdi) perchè non riporti quei 26 mila euro nelle casse dell’università relativi ai libri non autorizzati in onore di Luigi Berlinguer? Pensi anche di aver ragione? Riporta i soldi e smettila di intrallazzare con la politica e nei locali di Via Roma 56. Facciamo una bella cosa Boldrini così la smetti di rompere le balle a destra e sinistra. Noi ti facciamo una bella denuncia penale sull’acquisto dei libri non autorizzati e su alcune chicche che ancora non abbiamo pubblicato (sai niente di una consulenza di 90 mila euro a una certa Orn….?); così poi ti informiamo dell’esposto e scoprirai alcuni nomi di Fratello Illuminato. Sempre che non arrivi qualcuno prima di noi a denunciarti. Non ti vergogni almeno un pochino Boldrake? Riposati e non scontrarti con Pacozinga.
Dopo il famoso scontro tra i due robot spaziali Godrake e Mazinga, per i cieli di Siena lo scontro finale tra Boldrake e Pacozinga: Boldrake armato di scopino da 67 euro e Pacozinga di palettina per escrementi con puntatore laser.