Il gruppo dirigente del PD senese capitanato dall’ex sindaco fallimentare e dall’economista Giulio “Guido” Carli e il partito dei sellati guidati da Berni e D’Onofrio,in perfetto stile partenopeo anni gaviani,hanno impedito a Bruno Valentini di partecipare alle primarie.E infatti Bruno Valentini ha dichiarato:”La città e il mio partito sono in piena emergenza democratica, con un gruppo dirigente asserragliato e appiattito sulle posizioni del candidato, al momento unico, Franco Ceccuzzi. Questi dirigenti locali si sono posti contro i propri iscritti e militanti, che in pochi giorni hanno firmato in oltre 1500 per sostenermi. Oggi a rischio è il futuro della coalizione, la credibilità del Partito Democratico e la vittoria alle prossime amministrative”.
E non solo: le primarie ceccuzziane-gaviane sono una farsa e i due partiti della coalizione (Riformisti e Siena Futura) hanno lasciato soli quel che resta del PD senese e il partito dei sellati di D’Onofrio.
E’ il momento per i senesi di punire nelle urne il PD senese che ha dissestato la città sotto le gestioni Ceccuzzi e Mussari.
”La città e il mio partito sono in piena emergenza democratica, con un gruppo dirigente asserragliato e appiattito sulle posizioni del candidato, al momento unico, Franco Ceccuzzi. Questi dirigenti locali si sono posti contro i propri iscritti e militanti, che in pochi giorni hanno firmato in oltre 1500 per sostenermi. Oggi a rischio è il futuro della coalizione, la credibilità del Partito Democratico e la vittoria alle prossime amministrative”
Gennaio 7th, 2013 — Note redazionali
Evitiamo un’ulteriore sciagura al paese:mai e poi mai Giuliano Amato presidente della Repubblica. Sostieni e diffondi l’appello pubblico per evitare questa sciagura
Gennaio 5th, 2013 — Note redazionali
Ha svenduto la tradizione socialista e laica riciclandosi ovunque; è stato uno dei peggiori presidenti del consiglio e da sempre uno dei migliori politici trasversali. Tra la fondazione che gestisce insieme a Massimo D’Alema e Astrid che gestisce insieme a Franco Bassanini, il pensionato d’oro coltiva l’ambizione di prendere il posto di Giorgio Napolitano. Invece di arrecare un’altra sciagura al Paese sostenete l’appello per bloccare l’eventuale candidatura di Giuliano Amato al Quirinale. Per cortesia,un minimo di decenza.
P.S. Nella foto il dottor sottile insieme a Piero Tosi capo dei dissestatori dell’università di Siena.
Se Valentini si affida a Roberto Bozzi ricomincia il solito groviglio. Quindi primarie farsa a Siena?
Gennaio 5th, 2013 — Note redazionali
Sul fatto che Roberto Bozzi è un fedelissimo del Ceccuzzi che funge da quinta colonna nel gruppo che sostiene Bruno Valentini noi siamo sicuri. Il legame con Ceccuzzi si fortifica quando lo stesso Ceccuzzi insieme a Luca Bonechi costruirono tutte quelle condizioni per far vincere le primarie a Bozzi contro il Porcellotti per la candidatura a sindaco di Castelnuovo Berardenga. Ieri sera ecco la trovata ceccuzziana: far pronunciare Roberto Bozzi. E infatti il Bozzi scrive: ”Pierluigi Bersani e Matteo Renzi si sono incontrati a Roma per discutere della campagna elettorale. “La nostra forza è essere un grande partito popolare e pluralista, con tanti protagonisti e c’è una sintesi che cerchiamo di portare fuori dal politicismo, sulle cose reali, la moralità pubblica, il lavoro, il welfare” Se questo si fa a livello nazionale, perchè a Siena non si può fare. Bruno Valentini e Franco Ceccuzzi. Uno che ha appoggiato Matteo Renzi, l’altro Pierluigi Bersani, ma con grande rispetto l’uno dell’altro. Primarie vere, aperte, partecipate. Ognuno con il proprio punto di vista e le ricette per uscire dalla crisi, ma con una base comune di valori e un orizzonte comune. E dopo assieme a lavorare a prescindere di chi vince e di chi perde…sicuramente vince Siena…”
Se Bruno Valentini e il suo comitato considera Franco Ceccuzzi una “risorsa” per la città dopo tutto quello che è successo,allora,risulta chiaro che le primarie tra Valentini e Ceccuzzi sono una farsa ed entrambi lavorano per conservare il solito groviglio. E poi sinceramente,ci vuole fantasia a paragonare Ceccuzzi a Bersani. Evidentemente al Bozzi la fantasia non manca,nemmeno per farsi condannare dalla Corte dei Conti.
La città non ha bisogno di inciuci e finte dialettiche. Il PD è il partito che ha affossato università,banca e fondazione e per recuperare credibilità o rompe con il groviglio oppure rompe con gli elettori. Meditate cittadini.meditate.
Ma quanto dura ancora questa intollerabile presa per i fondelli? CHe intervengano il Montesquieu di Pontedera e il Mazzarino di Calamoresca
Gennaio 5th, 2013 — Note redazionali
Ci vediamo costretti a richiedere l’ntervento dei due allegri compagni in foto per chiedere che facciano cessare questa intollerabile pagliacciata che si sta svolgendo a Siena. Ma Rossi e Manciulli sono dello stesso partito del Ceccuzzi, Carli, Valentini e via discorrendo o questi a Siena fanno razza a sé? Premesso che le primarie le fanno solo negli Stati Uniti per eleggere il candidato ALLA PRESIDENZA DEGLI STATI UNITI e che quindi questo “strumento di partecipazione democratica” in Italia viene utilizzato impropriamente anche per nominare il candidato alla residenza del Circolo Arci di Ponte a Bozzone; premesso altresì che con tutte le deroghe (vero Rosy) e le caselle già riempite (vero Manciulli?) lo strumento viene ulteriormente snaturato e dileggiato, premesso tutto questo a Siena la vogliamo fare finita con questa incredibile pagliacciata oppure dobbiamo continuare ancora per molto? Ma smettetela che siete ridicoli!!! Poi, non esistono gli organi provinciali, regionali e nazionali? E allora intervengano e facciano cessare questa presa per il culo. Vogliono candidare Ceccuzzi? E candidino Ceccuzzi, il nuovo che avanza, e poi stiano a vedere che succede. Tanto non c’è più niente da depredare e anche ai livelli regionali forse hanno qualche problemino. Almeno così Rossi e Manciulli possono continuare a girare in vespa col piattino in mano per riempire i buchi che in Regione sono dappertutto, vedi ASL di Massa (460 mlioni), tutte le altre ASL i cui debiti si aggirano per tutte intorno ai 10 milioni di euro, l’Università di Siena in mano a Criccaboni & Fabbro che continuano a raccontare frottole sul risanamento e sul blocco dei mutui (a proposito: si potrebbe rendere pubblica la relazione dei Revisori dei Conti? Con il loro parere non solo sul bilancio di previsione, ma anche sugli esuberi, sugli immobili, sulle sedi distaccate?). Insomma basta con questa storia. Siamo convinti che i cittadini si siano stufati, come noi, di questa cialtronata senza fine.
P.S. Ma gli illustri personaggi cui è demandata l’intellighenzia del partito (Barzanti, Boldrini, Barni, Flores, Sapia, Piccinni) che fine hanno fatto? Come mai non ci inondano più delle loro perle di saggezza e coi loro pistolotti? Comunque per le elezioni, anche primarie, andate a chiedere un parere a Bettalli, Comporti e a tutta la commissione e al seggio che nel 2010 ha gestito l’elezione del Criccaboni. Loro un consiglio ve lo sanno dare di sicuro, visto come sono andate le cose …
Qualche domandina per saperne di più
Gennaio 3rd, 2013 — Note redazionali
Dunque dunque: ci giunge notizia CERTISSIMA E DOCUMENTATA che vengano invitati dei professori universitari a delle cene organizzate dal Ceccuzzi riteniamo per esercitare una captatio benevolentiae nei loro confronti sul lato elettorale. Niente di illecito sia chiaro. Però, c’è un però. Da chi ricevono gli inviti questi signori docenti universitari? Da Ceccuzzi? NO!!! Dalla sua organizzatrice Daniela Bellucci. Dove lavora Daniela Bellucci? All’università. E dove per la precisione? All’Ufficio Congressi o come cacchio si chiama ora. Considerato tutto ciò le domande:
1) Ma questi inviti li fa in orario di lavoro? E sì col permesso dell’amministrazione (Criccaboni & Fabbro)?
2) Ma non è che per caso attinge ai dati dell’Ateneo? No perché siccome è già successo alle scorse elezioni che una dipendente candidata col Ceccuzzi mandava le mail a tutto il personale con la rubrica dell’Ateneo (per non parlare di quelli del Comune e della Provincia e, addirittura della Banca MUssari condiscendente e coadiuvante) ricordiamo che ci sono delle leggi piuttosto severe in merito.
3) La domanda delle domande. La madre di tutte le domande. La domanda delle cento pistole. Il domandone. Queste cene CHI LE PAGA?????????
Se le paga il Ceccuzzi di tasca sua, tutto a posto. Se invece, hai visto mai, venissero pagate con i soldi del PD diremmo che forse gli iscritti (dissidenti e critici compresi) forse avrebbero qualcosa da dire, o almeno ci auguriamo ce lo abbiano.
Siccome, fra l’altro, non è che proprio ‘sti soldi siano gestiti trasparentemente (nonostante la presenze di un economista di vaglia come Giulio “Guido” Carli e di una tesoriera a cui Keynes, Modigliani, Friedman fanno una pippa, Carolina Persi) ci piacerebbe tanto che si desse adito a risposte della massima concisione & sintesi. Infatti qui il politichese non c’entra. La domanda è chiara: LE CENE ELETTORALI DEL CECCUZZI CHI LE PAGA? STOP.
Ricordiamo anche questo sgradevole episodio, tanto per ribadire che dubbi ce ne sono a bizzeffe:
Ester Cicala. Prima del tempo piazzi il Piazzi alla fondazione MPS?
Gennaio 3rd, 2013 — Note redazionali
Oggi mi sento leggermente economista; una donna della sexy economy. Sprigiono tutto il mio acume economico e supero di molte lunghezze i ben noti analisti economici sulla piazza. La pare che mi risulta difficile vestire è quella del comunicatore-mega-lungoteverino; ruolo ben ricoperto dall’illustre supercomunicatore di MPS David Rossi. Lui sì che non demorde e non dimentica la sua vocazione a sostegno del candidato-scandidabile Franco Ceccuzzi. L’ultima, in ordine di tempo, genialata comunicativa del superRossi è quella di aver suggerito al suo amico giornalista di Milano Finanza Luca Gualtieri di lanciare la candidatura di Alessandro Piazzi come prescelto dal Ceccuzzi alla presidenza della fondazione MPS. Ma cosa piazzi il Piazzi prima di aver piazzato un sindaco?
Ci sarà molto da riflettere cari Profumo e Viola quando arriverà il momento di analizzare e approfondire la gestione economica dell’area comunicazione e delle sponsorizzazione e pubblicità, soprattutto quelle in piena autonomia del superRossi. E forse non è nemmeno un caso, direi poco furbi, che i soliti giornali locali continuano a concedere spazio quotidiano in abbondanza al candidato-scandidabile Franco Ceccuzzi. Del resto il superRossi pretenderebbe di vivere da dominus della comunicazione senese (ottimi risultati, bravo bravo!!) ma non si rende conto che Cristoforo Colombo da un bel pezzo ha già scoperto l’America. Chissà altri cosa hanno scoperto nel centro-sud-america, non ai tempi di Colombo ma oggi?
Besos calienti da Ester Cicala ……
Lavare con Perlana o cambiare abbigliamento? Primi vagiti di un movimento diffuso di cambiamento a Siena con la speranza che il cittino non resti nella culla del lupo
Gennaio 2nd, 2013 — Note redazionali
Vi ricordate la pubblicità della Perlana con quel famoso slogan “E’ nuovo? No, lavato con Perlana”, funzionale ad enfatizzare la promessa di Perlana di mantenere tutti i capi delicati così morbidi da farli sembrare nuovi? Ecco nella politica senese la tendenza alla lavatrice è alquanto diffusa; ma siamo sicuri che per risollevare una città dilaniata dai dissesti e dalla cattiva politica la soluzione è un lavaggio dei “vestiti” usati o la vera soluzione, sempre per il bene della comunità, è un nuovo capo d’abbigliamento? Almeno provate a cambiare il “vestito” più importante.
Il Ceccuzzi è fin troppo superato dai tempi e fin troppo complice di quel groviglio che ha messo in ginocchio la città, dall’università alla banca senza dimenticare le altre istituzioni, per permettersi il lusso di presentarsi come il “nuovo”,pur con tutte le lavatrici possibili; così come quel noioso del suo portavoce, Giulio “Guido” Carli, che passa il tempo a scrivere di primarie, partecipazione e suggestivi panorami politici, dimenticandosi dei danni e delle macerie che hanno lasciato. E a questo punto sarebbe interessante capire fino in fondo se Bruno Valentini e il suo gruppo numeroso di sostenitori intendono andare avanti con il cambio del “vestito” o allungare il dosaggio del Perlana nella lavatrice. Per capirci: Valentini in virtù anche delle dichiarazioni dure e precise contro Ceccuzzi e l’attuale gruppo dirigente del PD senese lavora per un congresso di partito o per la rinascita di Siena o più precisamente, è una lotta dai destini interni o effettivamente stavolta non ripropongono il teatrino “alzo il prezzo e poi mi accodo”? Anche perchè, in base a un sondaggio riservato che abbiamo visionato da fonti romane, i margini di una vittoria di un candidato del PD senese alle prossime elezioni comunali non ci sono più, sia con il Ceccuzzi che con il Valentini; fermo restando che il sondaggio con il nome del Valentini è superiore di 15 punti percentuali quello con il nome del Ceccuzzi. Spetta a chi si propone come alternativa fuori dal PD consolidare questo dato del sondaggio e non attraverso un processo politico ideologico ma con la consapevolezza piena che Siena si gioca il proprio futuro e senza la conclusione definitiva dell’era Mussari-Ceccuzzi all’orizzonte c’è solo l’ombra del passato. Per far questo occorre una svolta veloce nella scena politica occupata dal solo confronto,anzi scontro, dentro il PD. Naturalmente senza protagonismi e senza imposizioni:la città necessità di una svolta urgente e chi ha intrapreso la strada della rottura con il passato eviti di pretendere di dettare l’agenda.Il passo della rottura con il groviglio non è poca cosa ma è importante distinguere il ruolo di portatori d’acqua con il ruolo di portatori di novità. Siena sta attraversando un momento difficile quindi molta umiltà e lungimiranza. E non sottovalutate la situazione contabile delle istituzioni e la cifra della crisi economica generale.Come del resto taluni sottovalutano la portata di quanto si sta muovendo fuori dalla dimensione politica.
Il treno è partito e se stavolta deraglia, deraglia tutta la città.
In “suo onore” all’università di Siena era arrivato un decreto ingiuntivo; si è fatto sistemare il figlio nel cda di banca Antonveneta: il garante dei garanti Luigi Berlinguer. Effettivamente a Siena c’è un’emergenza democratica e anche la necessità di pulizia per i danni commessi. Ed ecco spuntare l’altro suggeritore del Ceccuzzi
Dicembre 30th, 2012 — Note redazionali
Abbiamo letto il comunicato dell’associazione Confronti
http://www.ilcittadinoonline.it/news/155711/_Confronti__non_partecipa_alle_primarie.html
con il quale annunciano di non partecipare alle primarie del PD per la scelta dei parlamenti e scrivono “Il PD precipita verso una rotta irrecuperabile e che a noi non appartiene”. Infine aggiungono: complici non mancano, sia la Commissione regionale di garanzia e maggiormente la commissione nazionale di Garanzia”. Ve ne siete accorti ora del ruolo di parte del garante dei garanti Luigi Berlinguer? Rinfreschiamo la memoria a tutti. E a proposito di commissione di garanti, ma l’avete letto il nome del garante senese per le primarie dei parlamentari del PD? Noi sì, e ci siamo accorti che il dominus del PD senese, come del resto lo è sempre stato, è il garante dei garanti Luigi Berlinguer; e infatti qui a Siena il garante è una delle creature politiche dal garantissimo, nientepocodimenoché Giovanni Sapia. Del soggetto menzionato potete leggere tutto qui http://shamael.noblogs.org/?p=5736
Ritorniamo al garantissimo Luigi. Ex rettore di Siena, ex ministro della pubblica (d)istruzione, ex membro del CSM (anche lì svolgeva il ruolo di garante?) e padre di Aldo Berlinguer nominato da Mussari e Ceccuzzi nel cda di banca Antonveneta. E nel Veneto Luigi Berlinguer è stato eletto europarlamentare per il PD. Oggi Luigi è anche presidente nazionale dei garanti del PD (ma non era crollato il muro di Berlino?).
Ma il vero volto di Luigi, quello reale, quello della gestione “a garanzia ad personam” del potere, emerge dalle vicende disastrose della città di Siena. Luigi Berlinguer quando parlava al telefono con il rettore Criccaboni per assicurarlo che la Gelmini avrebbe firmato il decreto di nomina,si lasciò andare a questa affermazione nei confronti della città di Siena:”Stai attento a questa città”. Avete capito cari senesi la considerazione di questi soggetti ,che hanno fatto carriera grazie a Siena, nei confronti della città? “Stai attento a questa città”. Erano e sono ancora in tempo i senesi a dovere stare attenti a certi personaggi. Ma la vicenda più vergognosa è quella storia dei libri in onore di Luigi Berlinguer ordinati senza autorizzazione da Maurizio Boldrini (altro iscritto al PD e sostenitore di Ceccuzzi) a spese dell’università di Siena. E siccome era una spesa mai autorizzata, l’ateneo senese, giustamente, non aveva mai provveduto al pagamento della fattura alla ditta. A un certo punto la ditta Rubettino scrive all’ateneo per il saldo della fattura e la situazione precipita fino al decreto ingiuntivo che la ditta richiede al tribunale contro l’ateneo senese. Avete capito che dissestatori certi esponenti del PD? Tutto il materiale è stato sequestrato dalla magistratura senese e la vicenda dovrebbe essere sul tavolo della Corte dei Conti. Comunque leggetevi questa storia indecente e vomitevole: http://ilsensodellamisura.com/2011/02/23/universita-di-siena-il-saccheggio-continua/; http://www.lanazione.it/siena/cronaca/2011/02/26/465371-siena_ateneo_crac_sperpera_soldi_paga.shtml
Altra vicenda scandalosa passata sotto silenzio e sfuggita agli occhi attenti della magistratura senese è quella storia del reintegro in servizio di Luigi Berlinguer all’università di Siena attraverso un atto abusivo dell’allora rettore Piero Tosi. Gigi era in pensione e Pierino senza coinvolgere gli organi dell’ateneo firma l’atto di reintegro in servizio. Leggete qui http://shamael.noblogs.org/?p=3065 e qui http://ilsensodellamisura.com/2012/01/27/il-grande-vecchio-e-la-distruzione-delluniversita-di-siena/ e qui http://ilsensodellamisura.com/2011/11/25/esagera-chi-ipotizza-una-voragine-da-600-milioni-di-euro-negli-ultimi-ventisette-anni-nelluniversita-di-siena/ e qui http://ilsensodellamisura.com/2011/03/16/e-ce-chi-entra-in-universita-ne-esce-andando-in-pensione-e-poi-ci-rientra/
Questo è un garante, ma dei propri interessi, di quelli del figlio e del gruppettino ceccuzziano. Ma gli iscritti del PD senese e del resto dell’Italia li conoscono questi trascorsi del garante dei garanti?
A Siena effettivamente c’è una vera emergenza democratica e anche la necessità di una vera e propria opera di verità, non appena terminano le ferie al tribunale di Siena (si spera presto!!). Suggeriamo la lettura di questo intervento del candidato a sindaco Eugenio Neri http://www.ilcittadinoonline.it/news/155708/_Ceccuzzi__discontinuit%C3%A0_o_disconoscimento_della_continuit%C3%A0__.html; la lettura dell’intervento di Antonella Buscalferri http://www.ilcittadinoonline.it/news/155710/Buscalferri___E_ci_tocca_ringraziare_Matteo_Renzi____.html e l’intervento di Bruno Valentini http://www.ilcittadinoonline.it/news/155692/Valentini___Raccoglieremo_le_firme_direttamente_tra_i_cittadini_.html
Chi invece supporta da dietro le quinte il referente dei dissestatori, Franco Ceccuzzi, oltre al garante dei garanti ci sono il solito Mussari e Luca Bonechi, nominato su indicazione del Ceccuzzi alla presidenza della Sansedoni Spa (da qualche parte di trova il bilancio di questa società?). Tra l’altro il Bonechi è uno dei referenti dentro il PD del famoso Angelo Criccaboni.
Insomma cari senesi, per garantire il futuro e preservare la città, liberatevi dei dissestatori e di questa gente affamata di poltrone e di prestigio a spese della comunità.
Buon Anno.
Conferenza Stampa di Fine Anno(anticipata di tre giorni): Dal “solito posto al Montesquieu di Pontedera. Vizi e disastri dell’anno 2012.Riflessioni per un 2013 di rinascita (forse …). E la privatizzazione delle quaglie a che punto è?
Dicembre 28th, 2012 — Note redazionali
Abbiamo deciso di anticipare di tre giorni la consueta conferenza stampa di fine anno e di convocarla alla presenza della stampa cinese (come da foto della conferenza). Siamo vivi e parlanti e quindi come da noi anticipato la previsione dei Maya era una bufala http://shamael.noblogs.org/?p=6560.
In attesa di iniziare la conferenza vi omaggiamo di una canzone in tema con alcuni argomenti che affronteremo http://www.youtube.com/watch?v=hOmVsbhurrI.
Approfittiamo della presenza della stampa cinese per affrontare di petto (meglio di piede) la censura 2.0, da noi battezzata “cretineria 2.0″. Ieri il blog senese Il Gavinone http://ilgavinone.blogspot.it/2012/12/ultim-anche-alla-asl-7-l-libera-passa.html pubblicava la notizia che alla Asl 7 di Siena hanno bloccato la visione dello stesso Gavinone e dell’Eretico, altro famoso blog gestito dallo scrittore Raffaele Ascheri; e a proposito di Asl e sanità ci fa piacere segnalare l’uscita del nuovo libro di Ascheri http://www.lulu.com/shop/raffaele-ascheri/su%C3%A0-sanit%C3%A0-la-sanit%C3%A0-senese-e-toscana-sotto-il-compagno-enrico-rossi/ebook/product-20588736.html.
Forse all’Asl 7 considerano salutare non leggere i blogs? Può darsi e forse più salutare sarebbe un controllo a tappeto da parte della Guardia della Finanza ai bilanci della stessa Asl; un controllino come quello fatto all’Asl di Massa, così per essere sicuri che i conti non siano stati censurati come i blogs. Un bel controllino come di quelli effettuati ai bilanci dell’università di Siena. Orbene,dopo questa nostra presa di posizione,urge immediata censura anche del nostro blog.
Comunque prima dell’Asl, la censura nei nostri confronti e del Gavinone era stata applicata dentro la banca MPS dietro sollecito del mega genio della comunicazione David Rossi http://shamael.noblogs.org/?p=5185 e ci dicono che non aveva gradito questo nostro vecchio intervento http://shamael.noblogs.org/?p=5088
L’altro famoso blog senese il Santo http://ilsantodisiena.wordpress.com/ è fermo perchè qualcuno si è rivolto nei confronti del gestore con dei consigli “amichevoli”; tipo quei consigli che vanno di moda nella serie tv come i Soprano. Detto questo, cari giornalisti cinesi,possiamo tranquillamente affermare che questa censura 2.0 è una cretinata, se consideriamo che le persone usano i cellulari e hanno internet a casa. E speriamo che nei prossimi giorni non salti l’intera connessione internet in tutta la città di Siena. Per completare il quadro, vi informiamo, sempre grazie alle notizie della nostra gola profonda dentro l’ateneo, che dal 1 gennaio 2013, Criccaboni e la condannata Ines Fabbro, avrebbero manifestato l’intenzione di impedire l’accesso dall’università a Fratello Illuminato e al blog del professore Giovanni Grasso, Il Senso della Misura http://ilsensodellamisura.com/
Una breve pausa per raccogliere le domande dei giornalisti e nell’intermezzo un altro omaggio musicale http://www.youtube.com/watch?v=PaSU8hrgPYQ
La domanda del giornalista cinese: 因為他們的行為是個人的私事井和公共機構使用嗎?(traduzione della domanda:perchè si comportano cosi e usano le istituzioni pubbliche come un fatto privato?).
Rispondiamo e poi passiamo alle riflessioni di fine anno. Si comportano così perchè hanno paura della circolazione delle notizie e dello scambio di opinioni; si nascondono dietro formalismi istituzionali, dietro la stronzata contro pseudonimi, etc.etc, perchè sono in malafede, funzionali a un sistema in decadimento; il famoso groviglio armonioso. Mentre dissestatavano la città, attraverso le risorse della banca foraggiavano giornali e le varie forme d’informazione e basta controllare i vecchi bilanci della banca e controllare le pubblicità (vero David Rossi?). Vogliamo parlare della redazione fiorentina del quotidiano la Repubblica che non scrive niente sulla cricca universitaria che ha dissestato l’ex prestigioso ateneo senese? Che non parla di certi processi giudiziari e di inchieste che coinvolgono personaggi del groviglio armonioso (vero Maurizio Bologni??!!)? Vogliamo parlare della pubblicità di MPS a certi settimanali gratuiti palesemente schierati con il fuggitivo Franco Ceccuzzi o ad altri organi d’informazione locale (compresa la tv di Stato e soprattutto di certi programmi gestiti dal giornalista Franco Masoni)? Per anni e anni, mentre i danni venivano compiuti, questa città ha vissuto senza informazione e senza spazi per esprimere libere idee. Oggi ci sono i blogs e siccome non li possono bombardare, o li censurano oppure utilizzano l’arma della querela, anche se non ci sarebbe niente da querelare. E con questo sistema hanno dissestato l’università, affondato la banca e la fondazione e messo in ginocchio la città. Un sistema che non poteva reggere a lungo e infatti sta crollando. La censura, come le minaccine velate, sono il canto del cigno e il vero volto di un gruppetto di distruttori di patrimonio pubblico e civile. ORA BASTA!!!
Altro intermezzo musicale http://www.youtube.com/watch?v=OvY7dY6KvQA
Un 2012 difficile per gli italiani e per i senesi. E speriamo in un 2013 di rinascita.
Il 2012 ha consegnato un quadro economico drammatico su larga scala e un quadro economico difficile per Siena. All’improvviso per i senesi è venuta alla luce al cifra dei danni compiuti negli ultimi anni. Una catastrofe gestionale e una miriade di scelte frutto anche di comportamenti fuori dal contesto della legalità. Purtroppo a Siena abbiamo una magistratura yoga (nel senso di molto meditativa) e dalle varie inchieste aperte, e non sono inchieste banali, nemmeno un processo è iniziato e i responsabili sono sempre ai loro posti o in altri posti indisturbati. Il caso eclatante dell’università è la massima espressione di una meditazione yoga. Qui ci sta bene una battuta, senza offesa per i magistrati: ritornano di moda i magistrati che scendono in politica, ma perchè i magistrati non rimangono fermi nei tribunali e oltre ad infierire sulla povera gente non colpiscono in via definitiva le varie cricche? Così come avviene in molti paesi europei e civilizzati.Per rinfrescare la memoria riproponiamo la lettura della precedente conferenza stampa http://shamael.noblogs.org/?p=6619
Forse la conclusione delle inchieste è calendarizzata a dopo le elezioni? E come mai tutto questo spazio di manovra lasciato nelle mani della cricca universitaria (vero asse portante del sistema marcio in città)? E il ruolo di collante della cricca universitaria (e non ci riferiamo a quell’incompetente del Criccaboni) per l’intero sistema che blocca il cambiamento a Siena non è stato compreso nemmeno da diversi ambienti politici. Peccato,per Siena.
Un altro che ha giocato e sta giocando un ruolo politico pessimo è il Montesquieu di Pontedera, al secolo il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi. E’ li in Regione che passa il tempo a mantenere fermi gli equilibri in ambito sanitario e universitario, principalmente per non mettere in discussione il ruolo dei fedelissimi e dei personaggi funzionali al solito sistema di potere. Prima o poi (forse prima e dipint di blu …) dobbiamo scriverla tutta la storia dei rapporti tra il Montesquieu e il gruppo dei baroni universitari senesi e in particolar modo quella pagina dei rapporti con Jolanda Cei Semplici e di quando quest’ultima con il sostegno dell’allora assessore regionale alla sanità Enrico Rossi, fece fuori tutti quei dirigenti che non prendevano ordini dal partito e dalle varie cricche. E siamo anche documentati. Del resto i personaggi sono sempre gli stessi: il Criccaboni è risaputo che s’incontrava al “solito posto” con Piero Tosi. E il Ceccuzzi frequenta assiduamente il Mussari. Un cerchio magico sulle spalle della comunità.
Tutti quei miliardi bruciati sulle spalle di senesi che fine hanno fatto, come sono stati spesi e chi pagherà per la catastrofe compiuta nei confronti della meravigliosa Siena?
Forse per recuperare qualche milione di euro conviene tirare fuori quel vecchio progetto della privatizzazione delle quaglie. E speriamo che il venditore delle quaglie non sia spagnolo.
Buona fine 2012 e Buon inizio 2013
La patente di verginità politica, la lectio moralizzatrice dell’arcivescovo Buoncristiani e una domanda per i candidati a sindaco di Siena
Dicembre 27th, 2012 — Note redazionali
Il Natale appena lasciato alle spalle è stato un Natale, gioco-forza, dai toni bassi e soprattutto dalle spese basse: in Italia ma anche a Siena. Qui a Siena oltre alla crisi del paese subiamo i danni di scelte e avventure locali che hanno mortificato e macellato il patrimonio economico,culturale e politico. O forse qualcuno pensa di nascondere la testa sotto la sabbia, o altri camuffare la realtà, per continuare a raccontare che “c’è qualche problemino ma la crisi non è seria”?
Qualcuno ci prova e altri ci marciano; ma la crisi non è uno scherzo o una suggestione negativa. La crisi sono quei miliardi di euro dilapidati e scappati anche all’estero per colpa di una classe dirigente in parte in malafede, in parte incapace. Complessivamente una classe dirigente fallimentare e dannosa per la comunità. Ci sono quelli (pochi) che hanno diretto le danze, ci sono quelli che hanno eseguito gli ordini (inconsapevoli dei danni che avrebbero provocato e in alcuni casi consapevoli) e ci sono quelli che quando potevano o hanno sopportato o si sono adeguati al quieto vivere. Chi per un verso chi per un altro ha le colpe di aver dissestato le istituzioni, un tempo prestigiose, che rendevano Siena una città con gli anticorpi per la crisi economica. E se seguiamo alla lettera il parametro delle colpe dirette, indirette o per distrazione, diventa quasi impossibile preparare delle liste per le prossime elezioni amministrative per il rinnovo del consiglio comunale e per l’elezione del sindaco di Siena; elezioni che si svolgeranno in primavera. Una cifra che dovrebbe far riflettere seriamente i senesi e spronarli a superare le diffidenze nei confronti di un percorso serio di verità per quanto successo negli ultimi anni è quella che si ottiene sommando l’importo complessivo delll’operazione Antonveneta e l’importo del dissesto universitario; 17 miliardi + 200 milioni= 17.200.000.000,00 di euro. Come sarebbe e come potrebbe essere Siena con la disponibilità di questa cifra? Con 17 miliardi di euro hanno fatto l’operazione Antonveneta con il risultato di aver quasi affossato la banca, indebitato la fondazione e distrutto praticamente l’economia locale. I disastri dell’università sono sotto gli occhi di tutti. Chi sono gli artefici di questi capolavori del disastro cittadino? Mussari e Piero Tosi soprattutto, con l’appoggio politico intenso di Franco Ceccuzzi; complessivamente il PD di Siena con il sostegno di ambienti extra-partiti e di soggetti che oggi si ritrovano in associazioni come quella fondata da Franco Masoni e Andrea Milani. Poi ci sono anche gli altri; ma le responsabilità importanti sono essenzialemte di Ceccuzzi e Mussari. Chi era al fianco di questi due dovrebbe fare un percorso di chiarimento con la città e svincolarsi, sempre se ha le carte per farlo, dalla gestione dei disastri. Alla città serve un percorso di verità e non un Piazzale Loreto generalizzato. Con il populismo e con la puzza sotto il naso non si risolve niente. E la patente di verginità nessuno è in grado di pretenderla o di darla; nemmeno “qualche giudice” così come descritto nella famosa commedia di Luigi Pirandello “La Patente”. E qui arriviamo alla domanda per i vari candidati e per quelli che arriveranno: con quali risorse ipotizzate di rimettere in carreggiata il Comune e di riflesso contribuire a rimettere in carreggiata l’università, la banca, la fondazione, il Santa Maria della Scala, etc, etc.? Con le frasi scritte a tavolino, con le lacrime di coccodrillo e con le litanie sulla inesistente discontinuità, rimescolate e rimesse in circolazione dal ”non candidato ufficiale” Franco Ceccuzzi non ci resta che piangere; ci scappano delle grasse risate ma il contesto impone solo lacrime.
La sfida per i senesi, intesa come riconquista di un ruolo e di una situazione di normale benessere economico,passa soprattutto da un percorso di verità su quanto successo e sulle reali responsabilità;poi dopo aver acquisito la verità puo’ iniziare la campagna elettorale. E non con i colpi di spugna o con la lectio moralizzatrice come quella che abbiamo letto sui giornali a firma dell’arcivescovo di Siena Antonio Buoncristiani; alla quale nessun politico ha replicato. Il Vaticano è a Roma e non a Siena e anche se dalle parti del Duomo non intedono sentirsi dire certe cose, è difficile dimenticare il pieno sostegno della curia guidata da Buoncristiani al famoso groviglio armonioso e alle scelte della gestione Mussari-Ceccuzzi. Quindi l’arcivescovo invece di mandare messaggi di “quieto vivere” e additare le legittime quanto urgenti prese di posizione contro quel groviglio come elementi di “odio”, dovrebbe partecipare al percorso di verità e di autocritica. Ogni tanto ai fedeli, una presa di posizione chiara da parte della curia senese contro i disastri compiuti e contro i nomi dei responsabili, non dispiacerebbe. Dividere il marcio dal pulito dovrebbe essere una alta missione da veri cristiani e non solo un’opera di verità relegata alla politica e alla magistratura. Noi siamo per tenere fuori dall’agone politico i vertici della curia, ma visto che spesso e volentieri intervengono, quasi a dettare la morale o ad ammonire i dissenzienti o ad elogiare il sistema, perchè non sprecano qualche parola di vicinanza nei confronti di chi ha subito e paga sulla propria pelle i danni del groviglio? O forse le opere di Dio si manifestano in operazioni come banca Antoneveneta? Ai fedeli l’ardua sentenza.
Ci avviciniamo alla fine del 2012 e per ritrovare la giusta dimensione e la normale decenza,la politica senese dovrebbe superare definitivamente quel vizio odioso del “dico e non dico” e “guardiamo avanti e quello che è stato è stato”. Il teatrino in corso sulle primarie del centrosinistra senese per la scelta del candidato riporta lo stesso centrosinistra ai tempi di quel Del Mese che passeggiava come un eroe per le vie cittadine. E comunque ci sembra alquanto assurdo lasciare la scena politica cittadina come esclusiva dello scontro interno al PD. Parlate alla città e non alle nomenclature; e nemmeno tra di voi. Con umiltà.