Vi ricordate la pubblicità della Perlana con quel famoso slogan “E’ nuovo? No, lavato con Perlana”, funzionale ad enfatizzare la promessa di Perlana di mantenere tutti i capi delicati così morbidi da farli sembrare nuovi? Ecco nella politica senese la tendenza alla lavatrice è alquanto diffusa; ma siamo sicuri che per risollevare una città dilaniata dai dissesti e dalla cattiva politica la soluzione è un lavaggio dei “vestiti” usati o la vera soluzione, sempre per il bene della comunità, è un nuovo capo d’abbigliamento? Almeno provate a cambiare il “vestito” più importante.
Il Ceccuzzi è fin troppo superato dai tempi e fin troppo complice di quel groviglio che ha messo in ginocchio la città, dall’università alla banca senza dimenticare le altre istituzioni, per permettersi il lusso di presentarsi come il “nuovo”,pur con tutte le lavatrici possibili; così come quel noioso del suo portavoce, Giulio “Guido” Carli, che passa il tempo a scrivere di primarie, partecipazione e suggestivi panorami politici, dimenticandosi dei danni e delle macerie che hanno lasciato. E a questo punto sarebbe interessante capire fino in fondo se Bruno Valentini e il suo gruppo numeroso di sostenitori intendono andare avanti con il cambio del “vestito” o allungare il dosaggio del Perlana nella lavatrice. Per capirci: Valentini in virtù anche delle dichiarazioni dure e precise contro Ceccuzzi e l’attuale gruppo dirigente del PD senese lavora per un congresso di partito o per la rinascita di Siena o più precisamente, è una lotta dai destini interni o effettivamente stavolta non ripropongono il teatrino “alzo il prezzo e poi mi accodo”? Anche perchè, in base a un sondaggio riservato che abbiamo visionato da fonti romane, i margini di una vittoria di un candidato del PD senese alle prossime elezioni comunali non ci sono più, sia con il Ceccuzzi che con il Valentini; fermo restando che il sondaggio con il nome del Valentini è superiore di 15 punti percentuali quello con il nome del Ceccuzzi. Spetta a chi si propone come alternativa fuori dal PD consolidare questo dato del sondaggio e non attraverso un processo politico ideologico ma con la consapevolezza piena che Siena si gioca il proprio futuro e senza la conclusione definitiva dell’era Mussari-Ceccuzzi all’orizzonte c’è solo l’ombra del passato. Per far questo occorre una svolta veloce nella scena politica occupata dal solo confronto,anzi scontro, dentro il PD. Naturalmente senza protagonismi e senza imposizioni:la città necessità di una svolta urgente e chi ha intrapreso la strada della rottura con il passato eviti di pretendere di dettare l’agenda.Il passo della rottura con il groviglio non è poca cosa ma è importante distinguere il ruolo di portatori d’acqua con il ruolo di portatori di novità. Siena sta attraversando un momento difficile quindi molta umiltà e lungimiranza. E non sottovalutate la situazione contabile delle istituzioni e la cifra della crisi economica generale.Come del resto taluni sottovalutano la portata di quanto si sta muovendo fuori dalla dimensione politica.
Il treno è partito e se stavolta deraglia, deraglia tutta la città.
3 comments ↓
Oltre al perlana bisognerebbe candeggiare bene e senza strapp……
Se si pensa anche a certe associazioni “postali” di soccorso al sig. Ceccuzzi oltre ai lavaggi io consiglierei anche un po di ravviva colori…..così per dargli un pò di vivacità, in fin dei conti l’occhio vuole la sua parte ed essendo tutta bella gente che piace alla gente che piace con un pò di colore si ottiene il massimo….che ne dite di un rosso porpora?…..no??
http://www.youtube.com/watch?v=PY_6HDmAgYM
Valentini, Giusti, Tucci, Vigni contro Ceccuzzi, Monaci e Piccini PL. Una volta per tutte.
Ovvio il ceccuzzi non ha mai lavorato in vita sua e non ha nemmeno un lavoro tutto suo e’ un gerarca di partito peraltro in disgrazia quindi deve necessariamente trovare occupazione. Se per il ceccuzzi e’ legittimo arrabattarsi per una sistemazione non e’ altrettanto legittimo che la gente lo segua e gli dia il voto considerato i danni che ha creato alla citta’ di Siena a meno che uno non abbia il proprio tornaconto(ci siamo capiti?)