Gennaio 14th, 2013 — Note redazionali
Il nostro Montesquieu di Pontedera, al secolo Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana è un virtuoso della politica e ogni tanto spolvera vere e proprie gemme di provocazione politica. Una delle sue memorabili gemme riguarda l’attuale presidente di MPS Alessandro Profumo, ex amministratore delegato di Unicredit e indagato nell’inchiesta Brontos. Nel 2010 il nostro Montesquieu sulla bacheca facebook scriveva: “Conosco personalmente Alessandro Profumo che ho incontrato qualche volta e mi ha fatto un’ottima impressione. Da lui ho anche avuto utili consigli per il programma di governo della Toscana. Poiché c’è chi gli offre di guidare la coalizione del centrosinistra voglio fargli anch’io una proposta: gli offro l’assessorato ai trasporti della Regione Toscana. A condizione che doni la sua liquidazione di 40 milioni al trasporto pubblico locale toscano, penalizzato da tagli del governo per 150 milioni”. “Non me ne voglia l’assessore Ceccobao, ma per recuperare un po’ di risorse …”.
Il Montesquieu è un grande!!! Comunque preso atto che con il piffero Profumo ha donato o donerà la sua liquidazione alle casse della Regione (sognare è un buon esercizio politico!!) siamo a constatare due aspetti tra le dichiarazioni del Montesquieu: Profumo ha dato “utili consigli per il programma di governo della Toscana” e sempre Profumo prima della nomina, sempre dalle parole di Enrico, risultava quasi organico al PD. Vicinanza e appartenenza, non da iscritto ma politica, che lo stesso Profumo ha manifestato con la presenza fisica partecipando all’iniziativa politica dell’11 gennaio al Teatro Dal Verme di Milano del centrosinistra lombardo. Profumo è l’unico presidente di banca in carica che partecipa ad iniziative politiche di parte. Altro che politica fuori dalla banca come lui stesso aveva dichiarato. Forse la stessa politica fuori dalla banca come quel bonificio di pubblicità pagato da MPS per la festa del PD ceccuzziano senese. Ed è forse questo il motivo che spinge i seguaci del Ceccuzzi a sostenere che Profumo è schierato con loro. Ad maiora.
P.S. Una domanda: ma quali sono stati i famosi “utili consigli per il programma di governo della Toscana” che Profumo ha dato al Montesquieu?
Gennaio 14th, 2013 — Note redazionali
Alcuni nostri lettori hanno scritto dei commenti al nostro post http://shamael.noblogs.org/?p=6671#comment-64919
Commenti pieni di riflessioni e interrogativi importanti, alcuni dei quali meritano supplementi d’indagine.
Scrive un commentatore anonimo: “O com’è che altre Università tipo Unimore (http://www.unimore.it/ammissione/immaisc.html) o la Sapienza (http://www2.uniroma1.it/infostat/facolta.php?aa=2013&lk=1) pubblicano online i dati delle iscrizioni di quest’anno? A Siena non solo non ci sono i dati (io non riesco a trovarli, ma forse non sono capace), ma nemmeno i toni ‘trionfalistici’ degli anni scorsi in cui si sottolineavano i numeri delle immatricolazioni, che cofermavano la ‘qualità’ e l’eccelenza’ nonostante tutti i problemi. O come mai?”
Ci scrive poi il sig. Foffo dell’Acqua Borra:”sprechi come quello della doppia sala macchine, una per le biblioteche (SBA) e una per l’ateneo (Q.it). O le migliaia di euri per il progetto dei quotidiani su monitor touch screen che sarebbero dovuti essere nelle varie biblioteche … monitor “scomparsi” dopo qualche giorno dalla loro installazione … o i soldi per il piano di scannerizzazione con tanto di Hassemblad da diverse decine di migliaia di euro per fare le foto ai libri … o i tanti Apple da oltre 1000€ l’uno disseminati negli uffici ed usati solo per leggere le email …”
Il commento di Kutuzov:”Considerato, fra l’altro, che questo ultimo e la mestrina hanno beneficiato dell’effetto del prepensionamento di quasi cento docenti (e anche, diciamolo, di qualche decesso)?………………………….. se togliete cinque docenti in un corso di laurea dove ce n’erano quaranta, non succede niente; se togliete cinque docenti dove ce n’erano ventiquattro, chiude perché cadono i fantasmagorici e pirotecnici “requisiti minimi di docenza”. Se escono di ruolo o crepano cinque docenti in un settore disciplinare dove ce n’erano ventitre, il settore sopravvive: se ne togliete cinque dove ve n’erano…cinque (e considerando che in molti settori ce n’è uno solo) , quell’area scientifica, quella materia, spariscono. Se fra dieci anni assumeranno cinque o sei associati (magari tutti in settore!) non cambierà niente. Vi sembra questo il modo di riformare l’università, soprattutto sapendo dove e come si sono fatte assunzioni in maniera scriteriata?”
Gennaio 14th, 2013 — Note redazionali
Una volta che partecipi al cerchio magico e decidi di aderirci fedelmente la realtà fuori dal cerchio non ti appartiene, vivi un’altra dimensione: quella del capo e assecondi il capo ad occhi chiusi. Dai rituali primitivi al cerchio magico della politica moderna. Anche a Siena il crollo del groviglio armonioso ha determinato da una parte una presa di coscienza diffusa dei disastri compiuti in città e dall’altra i reduci del groviglio,quelli più aggrovigliati,si sono stretti intorno a colui che per anni è stato ed è il loro referente politico;e sommando i reduci del groviglio con “i ragazzi del capo” otteniamo il cerchio magico di Franco Ceccuzzi. Il ragionamento dei membri del cerchio magico più o meno è il seguente” noi siamo i migliori,dobbiamo difendere le nostre rendite di posizione,dei disastri della città a noi non ce ne frega niente e il povero Franco è la capra espiatoria per tutti”. Ed è proprio questo cerchio magico che ha provocato il commissariamento del Comune, che ha generato lo scontro continuo e le divisioni in città e soprattutto questi del cerchio magico non hanno nessuna idea di futuro per la città,anzi non pensano al futuro della città ma esclusivamente alle proprie rendite di posizione;arrivando addirittura a negare o a mistificare la realtà. Di oggi l’esempio “massimo” del politichese politicante applicato al bugiardesimo politico:l’articolo del cerchiomagichista ex capogruppo del Ceccuzzi,il mancato presidente del gas Massimo Bianchi. Un articolo che manifesta il solco profondo tra questi politicanti e una sana e corretta azione amministrativa;quindi la dimostrazione che non sono in grado di amministrare la città. Seguite attentamente la performance del gasatissimo Massimo Bianchi.Il 27 novembre 2012 la Corte dei Conti deposita la bocciatura del bilanco previsionale 2012 del Comune di Siena e la Corte scrive” La mancata previsione in bilancio di adeguati stanziamenti tali da garantire l’equilibrio nell’esercizio, ivi compresa la quota necessaria per il finanziamento del disavanzo sostanziale, accertato nuovamente dall’ente con le risultanze del rendiconto 2011, contrasta con i principi contabili di veridicità ed attendibilità richiamati dall’art. 162 del Tuel e costituisce e per tanto una grave irregolarità contabile, che richiede l’adozione di specifiche misure di adeguamento e costante monitoraggio delle revisioni di bilancio”. Che cosa scrive il Bianchi per commentare la decisione della Corte? Praticamente scrive che grazie a loro (per loro s’intede Ceccuzzi e company) i conti del Comune venivano salvaguardati. Diamine!!! La Corte scrive “ivi compresa la quota necessaria per il finanziamento del disavanzo sostanziale, accertato nuovamente dall’ente con le risultanze del rendiconto 2011” e il Bianchi continua ad asserire che stava lavorando per salvaguardare i conti del Comune.Vabbè, questi hanno ancora la solita faccia di bronzo finalizzata alla presa in giro dei cittadini.Esattamente come quel fenomeno del Criccaboni che avevano affermato “il risanamento va avanti e i conti sono migliorati” e poi scopri che il risanamento non è mai partito e i conti peggiorano. Per il cerchio magico il mondo è fantastico; da fantasylandia a ceccuzzylandia.Diciamo le cose come stanno: Ceccuzzi non è in grado di amministrare la città e dimettendosi ha dimostrato che di fronte ai problemi scappa;lui era abituato a gestire politicamente tutto perchè aveva la copertura del sistema istituzionale senza ricoprire ruoli e aveva deciso di occupare la poltrona di sindaco non per amministrare la città ma per controllarla per meri scopi di gestione politica del sistema;con lo stesso modus operandi con il quale insieme al Mussari hanno concordato e gestito tutto negli ultimi 11 anni. E non è una coincidenza che tutti gli amici del Mussari sono schierati con il Ceccuzzi,compreso il vice-principe del foro Fabio Pisillo e tal proposito rinnoviamo la domanda: quanti incarichi ha avuto o ha ancora in essere l’avvocato Pisillo con il Comune di Siena e l’importo complessivo degli incarichi?Crediamo non sia difficile rispondere a questa domanda.Come ulteriore conferma che Ceccuzzi,quando ricopriva la carica di sindaco pensava ad altro piuttosto che ad amministrare ,ci sarebbe una chicca che circolava dalle parti del Comune.Sembrerebbe che Ceccuzzi avrebbe proposto(quando era sindaco) al Tribunale di Siena di istituire una sezione del corpo di Polizia Municipale con ruolo di polizia giudiziaria sempre all’interno del tribunale.Sempre dalle voci circolanti sembrerebbe che dal Tribunale la risposta alla richiesta del Ceccuzzi è stata negativa.No,ci mancava soltanto questa con tutte le inchieste aperte,considerando che Ceccuzzi è stato interrogato in merito ad alcune inchieste,cosi come riportato dai giornali.Non bisognerebbe persarle nemmeno certe proposte. La capra espiatoria insieme al suo piccolo cerchio magico hanno deciso di sfidare la città e la realtà ripresentandosi per tentare di occupare il Comune.Quelli più vispi sanno benissimo che il Ceccuzzi non farà il sindaco ma nel cerchio magico non intendono capacitarsi di questa prospettiva e quindi preferiscono alzare il livello dello scontro a danno della città per perpretare il loro disegno. E infatti è partita la macchina per screditare tutti,compreso il Valentini e il suo comitato di sostegno.E le mettono anche per iscritto certe cose.
C’era un volta il cerchio magico (cit. del giugno 2013)
Gennaio 11th, 2013 — Note redazionali
Noi siamo sicuramente irriverenti, aggressivi e maleducati, però le domande che facciamo sono lecite e di solito basate su documenti ufficiali che chiunque, sforzandosi un po’ ed avendone interesse per davvero può reperire e leggere. Ora abbiamo letto il bilancio previsionale dell’Ateneo e quello, preliminare, di chiusura dell’anno scorso (che sarà approvato molto più avanti) e non ci tornano i conti. Passi per l’aumentare continuo del disavanzo di amministrazione. Non ci vuole certo l’economista Riccaboni (buahahahaha) per spiegarci che quello fisiologicamente aumenta perché l’Ateneo si porta dietro i risultati negativi degli anni scorsi. Ma quello di esercizio, soprattutto il previsionale per il 2013 che prevede un disavanzo di 19 milioni è una follia! Ma come è possibile che sia superiore, in previsione, a quello pre Riccaboni? Considerato, fra l’altro, che questo ultimo e la mestrina hanno beneficiato dell’effetto del prepensionamento di quasi cento docenti (e anche, diciamolo, di qualche decesso)? D’accordo che l’FFO viene regolarmente diminuito, ma non è possibile che venga diminuito tanto da annullare i risparmi avuti coi soli prepensionamenti, per non parlare del vergognoso taglio delle cooperative, dei precari della didattica e della ricerca, degli assegni di ricerca, dei dottorati di ricerca, del blocco TOTALE del turn-over, della mobilità (volontaria) del personale tecnico amministrativo.
E allora ci vengono dei dubbi. Non sarà che gli iscritti sono parecchi di meno? Dove sono le cifre relative alle iscrizioni? Non sarà che si sputtanano quattrini scioccamente e per gli amici degli amici? Non sarà che si comprano programmi del cazzo (che rapporti ci sono per esempio fra l’ex direttore amministrativo di Bologna ora maestrina condannata dalla Corte dei conti Ines Fabbro e il CINECA con sede a Bologna?) a prezzi spropositati? E poi ancora: ma la relazione dei Revisori dei Conti dov’è? Possibile che nessuno l’abbia letta? E i consiglieri di amministrazione che ci stanno a fare lì? Insomma qui non torna niente e noi non possiamo naturalmente che continuare a deprecare la totale assenza della politica dalla questione, il che – in campagna elettorale è ben strano, se ci si pensa. A parte la Lega e Sinistra per Siena qui stanno tutti zitti su questa penosa vicenda che si trascina da anni senza che se ne veda la luce. A noi sembra una cosa enorme, ma evidentemente va bene così a tutti.
A noi no però, quindi insistiamo sull’argomento. Prima o poi qualcuno ci spiegherà qualcosa o sarà costretto a farlo da autorità preposte, sempre che la smettano col sonnifero e accolgano la nostra petizione per rimpolpare gli organici della Lizza.
Gennaio 11th, 2013 — Note redazionali
La prima caratteristica che accomuna Franco Ceccuzzi, Silvio Berlusconi e Angelo Criccaboni è la teoria della congiura contro di loro. Ceccuzzi si è dimesso (si è dimesso!!) per una congiura ordita perchè stava discontinuando (ahahaah) e i congiurati sarebbero il presidente del consiglio regionale e quei consiglieri comunali che erano all’opposizione; però si è dimesso lui. E comunque il bilancio non era votabile. Silvio Berlusconi si è dimesso per colpa di una congiura internazionale (stavolta non di stampo giudaico-massonico); però si è dimesso lui. Criccaboni, un vero e proprio bugiardo e dal profilo incompetente a gestire l’ateneo, sostiene di essere vittima di una congiura ordita da Fratello Illuminato. Poi anche se amministra male e l’università è in crisi di liquidà, la colpa è della congiura.
La seconda caratteristica è la pretesa di sentirsi dei messia in terra maledetta; loro nel passato non c’erano e se c’erano coltivavano fiori. Quando si contesta a tutti e tre i fallimenti politici, i disastri compiuti e il ruolo di primo piano, loro,ti rispondono che la colpa è degli altri. Loro c’erano, ma coltivavano fiori.
La terza caratteristica è il bagaglio di bugie e pochezza politica che ripropongono nel tempo con ossessione. Probabilmente avevano visto un bel film e siccome la realtà è diversa, drammaticamente diversa, pur di apparire la sparano sempre più grossa, inventandosi uno slogan al giorno che smentisce lo slogan del giorno precedente.
La quarta caratteristica è di essere attori (chi per coinvolgimento diretto nelle inchieste chi per convolgimenti politici) di un sistema che per un motivo o un altro vede impegnata l’azione della magistratura. Berlusconi ha sempre dato la colpa ai giudici comunisti. Gli altri due non si sono mai pronunciati, pubblicamente.
Ceccuzzi aveva affermato che Antonveneta era l’anima gemella di MPS? Oggi Ceccuzzi è del segno dei pesci.
Berlusconi ha governato? Forse, ma la colpa era dei suoi ministri.
Criccaboni era coinvolto direttamente nella gestione di Piero Tosi? Lui ti risponderà chi è Piero Tosi?
Il trio delle meraviglie.
Berlusconi durante la trasmissione di Santoro ha dichiarato che lui si è dimesso per colpa “dell’acqua alta” come avviene spesso a Venezia.
La citata teoria, a questo punto, ci “consente” di porre un quesito: sono questi tre che sono venuti giù con la piena o sono i cittadini che sono venuti giù con la piena?
La risposta nelle urne.
Gennaio 9th, 2013 — Note redazionali
Abbiamo letto sul blog Il Gavinone http://ilgavinone.blogspot.it/2013/01/gavigossip-ma-che-fine-ha-fatto-fabio.html la notizia che all’udienza davanti al Tribunale civile per il ricorso delle primarie il PD di Siena era rappresentato dall’avvocato Lepri e non dal vice-principe del foro Fabio Pisillo. Siccome siamo attenti osservatori delle gesta del vice-principe, perchè non è facile avere degli avvocati di grido oggi come oggi, e incuriositi dall’assenza abbiamo cercato una sorta di spiegazione per il mancato incarico a Pisillo a tutela del partito dell’economista Giulio “Guido” Carli. Sembrerebbe che il vice-principe non ha accettato l’incarico perchè “avendo avuto e forse ha ancora in essere incarichi con il Comune di Siena” non era opportuno assumere incarichi che riguardassero iniziative di carattere legale su contenziosi per la corsa a sindaco. Se questa giustificazione risultasse vera, come mai il vice-principe non si è posto il problema “della decantazione di 2 anni” quando ha assunto l’incarico di difendere Giuseppe Mussari nell’udienza per l’inchiesta per l’aereoporto di Ampugnano considerato che il Comune di Siena è tra i soci della società aereoportuale, quindi parte lesa nell’inchiesta sulla gara? Andrebbe verificata questa cosa e non sarebbe male, visto che il vice-principe del foro ha aderito all’associazione 53100 che sostiene Ceccuzzi, conoscere quanti incarichi ha avuto o ha ancora con il Comune di Siena e l’importo complessivo degli incarichi; incarichi ovviamente pagati con i soldi dei contribuenti.
Gennaio 8th, 2013 — Note redazionali
Ci stiamo domandando oziosamente se alla Lizza, più precisamente in Viale Franci, siano sotto col personale perché non ci pare possibile, anzi ci sembra una cosa enorme che su tutti i fronti, ma in modo particolare su quello dell’Università sia ancora tutto fermo quando siamo entrati nel QUINTO, DICASI QUINTO ANNO dalla scoperta del dissesto (settembre 2008). 270 milioni di dissesto, elezioni del Criccaboni irregolari, lettere strapiene di abuso di ufficio, taglio ingiustificato degli stipendi di varie categorie, traffici immobiliari loschi e ambigui, ristrutturazione dei mutui (con danno eventuale erariale annesso) sbandierata e poi mai effettuata, denunce di ogni genere sui vertici dell’Ateneo, rilancio e risanamento sbandierato e MAI effettuato. Insomma cosa devono fare i due assi dell’inconcludenza e dell’inciucio perché si veda qualcosa muoversi dal Palazzo di Giustizia? Vi devono trombare le mogli? Devono rubare le caramelle ai vostri figli. Ditecelo e noi vediamo di provvedere. Non vorrete mica venire a dirci della campagna elettorale, per caso? Perché questa sarebbe la seconda che impedisce a costoro di muoversi. Fra l’altro noi condividiamo in toto quanto affermato in questo ottimo articolo di Giovanni Grasso http://ilsensodellamisura.com/2013/01/08/i-quattro-candidati-a-sindaco-di-siena-conoscono-la-situazione-di-degrado-etico-amministrativo-e-politico-in-cui-versa-luniversita-di-siena/. Per non parlare di altro: Antonveneta, Ampugnano e così via. Fratello Illuminato lancia una petizione popolare perché mandino un po’ di lavoratori al Tribunale per dare una mano a quei poveri magistrati sepolti dalle inchieste. Vediamo se li aiutiamo. Ne hanno evidentemente bisogno. A noi basterebbe vedere qualche Carabiniere a consegnare qualche foglio in Banchi di Sotto. Neanche all’epoca del dissestatore dei dissestatori ci hanno messo tanto. Ci vuole veramente un muso di bronzo ad andare avanti anni inerti di fronte ai distruttori in qeusto modo.
P.S. A proposito di università ci viene riferito che l’ottimo estensore di odi ai dissestatori nonché esperto di caldarrostai del’epoca degli Antonini e degli Enobarbi Maurizio Bettini andrebbe in pensione. Al che spunta dal cuore una domanda che dovrebbe assillare anche Gabriellone Mancini: ma i 76.000 euro della Fondazione per l’atlante antropologico del mondo antico che fine hanno fatto? C’è questo atlante (senza dubbio utilissimo, soprattutto se nel frattempo questi devastatori della cultura e dell’istruzione distruggono e vaporizzano la filosofia, la logica matematica, la matematica tout court e così via)?
Gennaio 7th, 2013 — Note redazionali
La farsa nella farsa:il caso emblematico dei sellati senesi. Il gruppo di SEL di Siena cresce per volontà dei famosi geni dissestatori di università e infatti prima il Cannamela e poi D’Onofrio non hanno perso tempo con gli atti di stima nei confronti del Criccaboni. Ma prima di approdare alle rive dissestanti del Criccaboni, i sellati omaggiavano i vari Piero Tosi e il loro mentore di fiducia, quel Maurizio Boldrini di Via Roma 56. D’Onofrio oltre a essere la foglia di fico del Ceccuzzi nelle farlocche primarie in stile Bulgaria anni 50, rappresenta a pieno titolo quel gruppo che negli anni ha messo sotto scacco Università e Ospedale. E non è affatto un caso che D’Onofrio da sempre è vicino alla nota Jolanda Cei Semplici e ai vari medici di stretta osservanza stiglianese. A questo aggiungiamo che il capo senese di SEL è quel docente tosiano-criccaboniano Luciano Li Causi e il cerchio si chiude. E infatti tutti quei docenti filodissestatori negli anni hanno agito con i loro tentacoli infilandosi nei vari partiti e siccome SEL di Siena era ed è funzionale al groviglio ceccuzziano, stanno spendendo le energie per sellare D’Onofrio in funzione filoceccuzziana. Non ultimo,il sostegno di SEL per estromettere Valentini dalle primarie. Se a questo aggiungiamo che Li Causi e altri docenti sellati, proprio per evitare che nei vari livelli (regionali e nazionali) di SEL arrivi il quadro autentico della realtà senese hanno tentato e tentano di oscurare un altro simpatizzante di SEL che non approva il groviglio, quel docente senese Alberto Olivetti. Siamo sempre alle solite: nel gruppo del Ceccuzzi e dentro SEL di Siena i dissestatori e i filodissestatori di ateneo condizionano la politica cittadina. In definitiva vogliono continuare a dissestare, con Ceccuzzi e con la foglia di fico D’Onofrio.
Gennaio 7th, 2013 — Note redazionali
Un partito serio valuta e ascolta la volontà dei propri iscritti e non manipola la realtà. Questa volta sul caso candidatura Manciulli, segretario PD della Toscana, i vertici del partito romano hanno preferito ascoltare il vento che soffia in Toscana. Manciulli era il prescelto per fare il capolista alla camera per le elezioni politiche ma ieri lo stesso con un bel gesto ha rinunciato. Motivi nobili? No, la gente è incazzata e stavolta i militanti e gli elettori del PD hanno preteso il rispetto del voto espresso alle primarie in Toscana con la vittoria di Renzi e quindi con la sconfitta del gruppo dirigente guidato da Manciulli. A questo punto Manciulli è stato costretto a scendere dalla vespa del Montesquieu di Pontedera.
Chi invece ha deciso di buttare in mare la volontà degli iscritti e degli elettori delle primarie è il gruppo dirigente del PD senese. Anche a Siena aveva stravinto Renzi, ma l’uomo del Manciulli, l’ex sindaco fallimentare Ceccuzzi ha blindato la sua candidatura ed è montato sul calesse dell’economista Giulio “Guido” Carli. Beati loro!!
Settimana scorsa, invece, sembrerebbe che l’amministrazione provinciale di Siena guidata dal leader dell’ape megafonata Bezzini abbia conferito un altro incarico di ben 150 mila euro alla solita agenzia di partito Robespierre. E’ vero o non è vero? Qui ci trovate le puntate precedenti http://shamael.noblogs.org/?p=5793
In attesa delle buffonarie un minimo di decenza please.
Gennaio 7th, 2013 — Note redazionali
Sull’ora crepuscolare lo spirito dei Veglianti compatisce la sorte degli umani. Tace l’universo conosciuto al momento in cui Vespero il luminoso scompare dalla volta celeste inabissandosi nell’emisfero meridionale segnando i cicli alterni della morte e della resurrezione dell’anima. La notte ridesta le ombre dello smarrimento, l’angoscia ed il gelo per un orizzonte temporale che va disperdendo la propria essenza. Piangano i cieli e pianga la terra il perduto senso dell’Uomo, si dolgano coloro che hanno immolato l’alto senso etico al mercimonio dell’individuum, del NON divisibile. Ed ora che la Stella regredisce, che si ricovera nell’insondati abissi, quale sorte spetterà ai mortali? Dove dimorerà l’autentica sostanza incorporea ora che si è obliterato il senso critico ed il senso dell’universalità, ora che va disperdendosi la Fratellanza e che l’uguaglianza ha perduto ogni significazione? Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta, non donna di province, ma bordello! (Purgatorio VI, 76-151). E l’accorato appello è all’euritmia, alla comunione di intenti e di fini, alla solidarietà che sola rende liberi.
Fate che la morte vi colga vivi.
Maestro Uriel