In “suo onore” all’università di Siena era arrivato un decreto ingiuntivo; si è fatto sistemare il figlio nel cda di banca Antonveneta: il garante dei garanti Luigi Berlinguer. Effettivamente a Siena c’è un’emergenza democratica e anche la necessità di pulizia per i danni commessi. Ed ecco spuntare l’altro suggeritore del Ceccuzzi

Abbiamo letto il comunicato dell’associazione Confronti

http://www.ilcittadinoonline.it/news/155711/_Confronti__non_partecipa_alle_primarie.html

con il quale annunciano di non partecipare alle primarie del PD per la scelta dei parlamenti e scrivono “Il PD precipita verso una rotta irrecuperabile e che a noi non appartiene”. Infine aggiungono: complici non mancano, sia la Commissione regionale di garanzia e maggiormente la commissione nazionale di Garanzia”. Ve ne siete accorti ora del ruolo di parte del garante dei garanti Luigi Berlinguer? Rinfreschiamo la memoria a tutti. E a proposito di commissione di garanti, ma l’avete letto il nome del garante senese per le primarie dei parlamentari del PD? Noi sì, e ci siamo accorti che il dominus del PD senese, come del resto lo è sempre stato, è il garante dei garanti Luigi Berlinguer; e infatti qui a Siena il garante è una delle creature politiche dal garantissimo, nientepocodimenoché Giovanni Sapia. Del soggetto menzionato potete leggere tutto qui http://shamael.noblogs.org/?p=5736

Ritorniamo al garantissimo Luigi. Ex rettore di Siena, ex ministro della pubblica (d)istruzione, ex membro del CSM (anche lì svolgeva il ruolo di garante?) e padre di Aldo Berlinguer nominato da Mussari e Ceccuzzi nel cda di banca Antonveneta. E nel Veneto Luigi Berlinguer è stato eletto europarlamentare per il PD. Oggi Luigi è anche presidente nazionale dei garanti del PD (ma non era crollato il muro di Berlino?).

Ma il vero volto di Luigi, quello reale, quello della gestione “a garanzia ad personam” del potere, emerge dalle vicende disastrose della città di Siena. Luigi Berlinguer quando parlava al telefono con il rettore Criccaboni per assicurarlo che la Gelmini avrebbe firmato il decreto di nomina,si lasciò andare a questa affermazione nei confronti della città di Siena:”Stai attento a questa città”. Avete capito cari senesi la considerazione di questi soggetti ,che hanno fatto carriera grazie a Siena, nei confronti della città? “Stai attento a questa città”. Erano e sono ancora in tempo i senesi a dovere stare attenti a certi personaggi. Ma la vicenda più vergognosa è quella storia dei libri in onore di Luigi Berlinguer ordinati senza autorizzazione da Maurizio Boldrini (altro iscritto al PD e sostenitore di Ceccuzzi) a spese dell’università di Siena. E siccome era una spesa mai autorizzata, l’ateneo senese, giustamente, non aveva mai provveduto al pagamento della fattura alla ditta. A un certo punto la ditta Rubettino scrive all’ateneo per il saldo della fattura e la situazione precipita fino al decreto ingiuntivo che la ditta richiede al tribunale contro l’ateneo senese. Avete capito che dissestatori certi esponenti del PD? Tutto il materiale è stato sequestrato dalla magistratura senese e la vicenda dovrebbe essere sul tavolo della Corte dei Conti. Comunque leggetevi questa storia indecente e vomitevole: http://ilsensodellamisura.com/2011/02/23/universita-di-siena-il-saccheggio-continua/; http://www.lanazione.it/siena/cronaca/2011/02/26/465371-siena_ateneo_crac_sperpera_soldi_paga.shtml

Altra vicenda scandalosa passata sotto silenzio e sfuggita agli occhi attenti della magistratura senese è quella storia del reintegro in servizio di Luigi Berlinguer all’università di Siena attraverso un atto abusivo dell’allora rettore Piero Tosi. Gigi era in pensione e Pierino senza coinvolgere gli organi dell’ateneo firma l’atto di reintegro in servizio. Leggete qui http://shamael.noblogs.org/?p=3065 e qui http://ilsensodellamisura.com/2012/01/27/il-grande-vecchio-e-la-distruzione-delluniversita-di-siena/ e qui http://ilsensodellamisura.com/2011/11/25/esagera-chi-ipotizza-una-voragine-da-600-milioni-di-euro-negli-ultimi-ventisette-anni-nelluniversita-di-siena/ e qui http://ilsensodellamisura.com/2011/03/16/e-ce-chi-entra-in-universita-ne-esce-andando-in-pensione-e-poi-ci-rientra/

Questo è un garante, ma dei propri interessi, di quelli del figlio e del gruppettino ceccuzziano. Ma gli iscritti del PD senese e del resto dell’Italia li conoscono questi trascorsi del garante dei garanti?

A Siena effettivamente c’è una vera emergenza democratica e anche la necessità di una vera e propria opera di verità, non appena terminano le ferie al tribunale di Siena (si spera presto!!). Suggeriamo la lettura di questo intervento del candidato a sindaco Eugenio Neri http://www.ilcittadinoonline.it/news/155708/_Ceccuzzi__discontinuit%C3%A0_o_disconoscimento_della_continuit%C3%A0__.html; la lettura dell’intervento di Antonella Buscalferri http://www.ilcittadinoonline.it/news/155710/Buscalferri___E_ci_tocca_ringraziare_Matteo_Renzi____.html e l’intervento di Bruno Valentini http://www.ilcittadinoonline.it/news/155692/Valentini___Raccoglieremo_le_firme_direttamente_tra_i_cittadini_.html

Chi invece supporta da dietro le quinte il referente dei dissestatori, Franco Ceccuzzi, oltre al garante dei garanti ci sono il solito Mussari e Luca Bonechi, nominato su indicazione del Ceccuzzi alla presidenza della Sansedoni Spa (da qualche parte di trova il bilancio di questa società?). Tra l’altro il Bonechi è uno dei referenti dentro il PD del famoso Angelo Criccaboni.

Insomma cari senesi, per garantire il futuro e preservare la città, liberatevi dei dissestatori e di questa gente affamata di poltrone e di prestigio a spese della comunità.

Buon Anno.

7 comments ↓

#1 Marcello on 12.30.12 at 14:50

http://www.sienafree.it/sport/calcio/44026-mezzaroma-preoccupato-per-momento-mps

#2 Vico on 12.30.12 at 14:53

Per capire il profondo distacco tra il gruppettino ceccuzziano e la realtà leggetevi questa letterina firmata da una ceccuzziana che ovviamente non conosce l’operazione Antoneventa,il dissesto universitario…etc etc…

http://www.sienafree.it/siena/142-siena/44015-nepi-pd-parlare-di-siena-con-toni-costruttivi-e-con-piu-umilta

#3 Bastardo Senza Gloria on 12.30.12 at 20:03

Penso che se non cambieranno le cose e le persone non avranno un sussulto di dignità, ci converrà seguire tutti il consiglio del filmato sotto allegato….
http://www.youtube.com/watch?v=kG3GZShv1Xw

#4 http://www.ilcittadinoonline.it/news/155719/______siamo__siate_dei_colibr_.html on 12.31.12 at 13:02

http://www.ilcittadinoonline.it/news/155719/______siamo__siate_dei_colibr%C3%AC_.html

#5 http://archiviostorico.corriere.it/1996/maggio/19/importanza_chiamarsi_Berlinguer_co_0_9605194881.shtml on 12.31.12 at 13:08

http://archiviostorico.corriere.it/1996/maggio/19/importanza_chiamarsi_Berlinguer_co_0_9605194881.shtml

#6 http://ilsensodellamisura.com/2013/01/02/per-fortuna-ce-ancora-qualcuno-che-ricorda-le-condizioni-in-cui-versa-luniversita-di-siena/ on 01.02.13 at 12:43

http://ilsensodellamisura.com/2013/01/02/per-fortuna-ce-ancora-qualcuno-che-ricorda-le-condizioni-in-cui-versa-luniversita-di-siena/

#7 Espostoperenne on 01.24.13 at 15:50

Ci fu un bel dibattito tempo fa tenutosi nei locali di un negozio appena fuori le mura, alla presenza di persone comuni che a vario titolo avevano avuto a che fare con il mondo culturale di Siena e con le istituzioni preposte al suo governo. C’erano anche due “politici”, se non ricordo male un’assessora regionale ed un rappresentante dell’IDV. L’argomento principale, sintetizzo, era lo “sdegno” per la difficoltà ad intraprendere progetti culturali e sinergie varie, manifestato da quelle piccole realtà importantissime quali associazioni, circoli, gruppi musicali etc che dovevano scontrarsi con i monopoli locali molto “gelosi” e “golosi”; si lamentava per così dire una certa penuria di libertà di espressione, non per una censura imposta, piuttosto per un naturale groviglio armonioso che permeava ogni aspetto della vita; dal quale non si poteva prescindere. Una sorta di grande macchina produttiva dove il “piccolo” inevitabilmente veniva sopraffatto. D’altra parte il “banchetto” era offerto a pochi prediletti. Prese allora la parola il consigliere del CDA di Banca Antonveneta ( forse ancora non lo era) che tenne un’altissima predica, davvero profonda ed accorata. Il picco fu manifestare la nausea, lo sdegno, quasi un dolore somatico per la prassi clientelare in auge a Siena, da sempre.
I termini più usati erano appunto favoritismo, integralismo, cristallizzazione, corporativismo, insomma forse proprio il groviglio armonioso!
Ohibò Ohibò! Propio lui…questa predica.
Chissà cosa avrebbe detto il generico Sempronio.