Siccome ancora non si è capito, allora lo chiediamo: cosa fanno di lavoro i fratelli fiorentini Leonardo e Marco Bassilichi? Fanno impresa oppure la campagna elettorale del Ceccuzzi? I due forse non se ne sono resi conto, ma la fotografia di Marco Bassilichi seduto in platea accanto a Filippo Castellani (che casualmente svolge l’attività di delegato alle pubbliche relazioni del Ceccuzzi e che sempre casualmente è stato assunto dai Bassilichi) all’apertura della campagna elettorale per le primarie del Ceccuzzi, a Siena e a Firenze ha girato parecchio e i commenti tutto sono stati fuorché positivi. La pensino e votino quello che vogliono. Ma considerato che hanno un ruolo pubblico non sarebbe più opportuno che provassero almeno a far finta di tenere la parte di chi vede le cose solo in chiave imprenditoriale e non le mischia di continuo con logiche da bassa bottega politica? Oltretutto dato che i fratelli Bassilichi risiedendo a Firenze, se proprio vogliono fare gli attivisti politici vadano a dare una mano al segretario del Pd della Toscana Andrea Manciulli che in questo momento ne ha tanto bisogno, dati i disastrosi risultati che ha portato a casa.
A leggere i giornali sembra che i Bassilichi potrebbero avere un ruolo nella vicenda delle esternalizzazioni del Monte dei Paschi. Nessuno vuole pensare che i due fratelli fiorentini vogliano usare la loro società come leva politica anche perché sarebbe grave e non poco. Dato che di ceccuzziani ne hanno già assunti diversi in tutti questi anni e specie in alcuni casi non si capisce in base a quali curriculum professionali, se non quello politico, non sarebbe male se spiegassero una volta per tutte e pubblicamente quali rapporti ci sono tra loro e Ceccuzzi, quali rapporti ci sono stati tra loro e Mussari, quali rapporti storicamente ci sono stati in generale tra loro e una certa politica. Oltre che a quali rapporti ci sono tra loro e il Pd senese e se in forma personale o come società compaiono oltre che come sostenitori morali anche tra i finanziatori della campagna elettorale del Ceccuzzi.
Di sicuro sono stati presenti a sue cene senesi di finanziamento, come quella che c’è stata un po’ di tempo fa alla Villa di Vico Alto, ma non sarebbe male se per un gesto di trasparenza pubblica chiarissero un pochino la loro posizione e il loro ruolo di imprenditori amici di una certa politica.
Riceviamo e pubblichiamo: Bassilichi fanno gli imprenditori o i politici?
Gennaio 21st, 2013 — Note redazionali
Cittadini senesi non andate a votare alle primarie farlocche del partito ceccuzziano e dei sellati di scorta. Leggetevi le conversazioni tra il garante di fiducia di Ceccuzzi,il famoso Luigi Berlinguer e l’abusivo Criccaboni: nelle parole di questi due il disprezzo per la città e le istituzioni. Ecco perchè a Roma il garante tutela le manovre ceccuzziane nel Pd senese
Gennaio 19th, 2013 — Note redazionali
Luigi Berlinguer, garante dei garanti del PD nazionale, è colui che tutela le manovre del Ceccuzzi dentro il PD ed è il grande regista delle scelte politiche locali senesi; e fu proprio Luigi Berlinguer che nel 2001 creò le condizioni per l’ascesa di Mussari alla presidenza della fondazione MPS. E non dimenticatevi il ruolo del sultano nelle vicende dell’università di Siena. Di seguito leggetevi le conversazioni tra Luigi Berlinguer e Angelo Riccaboni intercettati dall’autorità giudiziaria. Disertate le primarie farlocche gestite da questi personaggi.
Conversazione del 3/11/2010
Riccaboni chiama Luigi Berlinguer e gli chiede se ha ricevuto la nota che ha trasmesso. Berlinguer risponde di sì. Aggiunge che ha interessato la CRUI per deve prendere posizione e che ha appuntamento con Lei (il Ministro Gelmini?!). Berlinguer chiede notizie sullo stato delle indagini e Riccaboni risponde che sono stati sentiti gli studenti e che ci sono 4 iscritti nel registro degli indagati tra cui Comporti e Gaeta. Berlinguer dice che tutto ciò non può bloccare la nomina del nuovo Rettore e ribadisce che domani c’ha un incontro con Lei e che la stessa gli ha detto che sarà risolutivo. Chiede a Riccaboni se ha parlato con Massimo Egidi e Riccaboni risponde di sì ma non è stato un incontro produttivo perché Egidi ha altro a cui pensare per il momento. I due si salutano.
Conversazione del 4/11/2010
Chiama Luigi Berlinguer dice di aver parlato con il Ministro e Sandro Schiesaro – e che loro sono molto pessimisti sul futuro dell’Università di Siena in relazione al bilancio – suggerisce di tenere un atteggiamento soft con il Ministro – Aggiunge che la persona più pessimista è Tommasi – Berlinguer dà la colpa di tutto ai suoi successori. Lo invita a prendere provvedimenti anche drastici per salvare l’Università. Termina dicendo “stai attento a questa città”.
P.S. Ricordatevi che il figlio di Luigi Berlinguer, quello del Campo delle idee, Aldo, è stato nominato da Mussari su richiesta di Ceccuzzi nel cda di Banca Antonveneta.
Analisi del rapporto tra banca MPS e territorio senese. Perchè mancano le risorse? E come mai Profumo e Viola non rimuovono dall’incarico il capo della comunicazione David Rossi?
Gennaio 19th, 2013 — Note redazionali
Sponsorizzazioni si sponsorizzazioni no? Non è un dilemma ma un problema concreto per banca MPS. Un problema che deriva dai disastri gestionali precedenti all’arrivo di Viola e Profumo alla guida di MPS; e chi c’era a divulgare il verbo di Mussari alla comunicazione e a gestire le sponsorizzazioni,soprattutto quelle in autonomia? Il solito genio della comunicazione e referente dei comunicatori ceccuzziani, colui che in motoscafo ha attraversato il Tevere(ovviamente sponsorizzato da MPS) il genio David Rossi. Segnaliamo due cifre su tutti(basta leggere bilanci della banca): dal 2007 al 2011 le risorse destinate all’area comunicazione gestita da David Rossi e soprattutto l’importo complessivo che a noi risultava essere intorno a 355 milioni di euro e altra cifra(minore),nel settembre 2012(pochi mesi fa) la notizia di un pagamento da parte di banca MPS per la pubbicità alla festa del PD senese in fortezza(leggete qui http://www.linkiesta.it/blogs/trenta-denari/montepaschi-paga-pubblicit%C3%A0-alla-festa-del-pd-di-siena ). Vogliamo parlare della pubblicità da parte di MPS ai giornaletti online e ai settimanali cartacei che stranamente sono gestiti dagli amici del genio David Rossi e in alcuni casi lo stesso,in passato, aveva rapporti diretti anche di lavoro con chi ha ruoli nel settimanale cartaceo.Vogliamo parlarne di queste spese o Profumo e Viola hanno deciso di recidere il rapporto con il territorio partendo da una cifra irrisoria per la banca: quella per le contrade? Il primo vero segnale da dare, cari Profumo e Viola, è la rimozione dal ruolo che ricopre del genio David Rossi, il comunicatore del “no comment”.
Ma perchè le risorse di MPS sono finite? Sono finite per colpa di una gestione disastrosa e dolosa (vedi acquisto Antoneventa e la notizia dei derivati), per non parlare di tutto il resto. Chi ci rimette da questo passato gestionale disastroso:i dipendenti della banca e la comunità senese (vedi l’indebitamento della fondazione MPS).
E cosa ti combina il genio della comunicazione? Oltre al fatto che è impegnato(non ufficialmente) per la campagna elettorale del Ceccuzzi,oltre al fatto che passa il tempo a “tramare” contro gli avversari del Ceccuzzi, oltre al fatto che il genio David Rossi è il commensale di fiducia dell’associazione 53100, quella del giornalista di Stato Franco Masoni e dell’architetto delle poesie russe, oltre a tutto questo, il genio dispensa consigli giornalistici ai giornali locali su come scrivere gli articoli. Così gestiva la comunicazione ai tempi del Mussari così continua con Profumo. Ma il genio è vittima di un complotto dei blog, poverino!!
La domanda per Profumo e Viola è la seguente: perchè non verificate la gestione delle risorse impegnate in precedenza,anche quelle di diretta autonomia del genio Rossi, e solo dopo intervenite per regolare il rapporto con il territorio? Ad esempio perchè non verificate quante sponsorizzazioni per i giornaletti online o per le trasmissioni gestite dall’amico del genio Rossi,il giornalista di Stato Franco Masoni.Perchè a settembre 2012 la banca MPS si impegna a sponsorizzare la festa del partito di Ceccuzzi?
Il leit motiv del genio David Rossi ai tempi del Mussari era “spendi e spandi e noi siamo i migliori e si comanda noi.Stiamo verificando con i disastri compiuti quanto erano bravi. Oggi, Profumo e Viola sono “prigioneri” del groviglio armonioso tanto amato da David Rossi?
P.S. Non siamo a Berlino ma a Siena quindi le voci girano alla svelta, quindi calma molta calma e cari geni cercate di smetterla con “i ricerchini” e le pressioni improprie alle persone. Noi siamo qui!!!
Questa sera tutti a cena appassionatamente con il 53100 che dalla Valdipugna con furore appoggia il Ceccuzzi
Gennaio 18th, 2013 — Note redazionali
Questa sera in una nota località alle porte di Siena si riuniranno a cena gli inventori del 53100 e tutte le persone che hanno aderito all’invito di questa “lista civica” di noti concittadini che piacciono alla gente che piace. Ma chi saranno mai questi “cittadini insoddisfatti” che andranno a cena? In base ai severi criteri di selezione del “votante” imposte per le primarie del “Sel-Sinistra”, ci dovrebbero essere tutte quelle persone che non rientrano in quella categoria e vale a dire la maggioranza dei senesi, come hanno dimostrato tutti coloro che sono stati a firmare per il sig. Valentini.
Ma ancora più interessante sarà sapere gli argomenti di rilancio della città proposti dal gota del “groviglio armonioso”, che come si augurava il sig. Bisi nella passata trasmissione “Report” , sta cercando tramite queste “liste civiche” di rafforzarsi ed andare in soccorso del vincitore delle primarie del “Sel-Sinistra” vale a dire il sig. Ceccuzzi. Si va dunque dal vecchio “soccorso rosso” al nuovo “soccorso postale”, sperando poi strada facendo, di non avere bisogno del “soccorso stradale” per raccattare tutti quei “rottami” lasciati sull’asfalto dallo scontro frontale che sta per accadere in tutto il “Sel-Sinistra” e cioè la guerra a chi si sgancia per primo dalle scelte fatte da coloro che hanno governato fino ad oggi. Loro stessi. Si proprio così si stanno dissociando da loro stessi. Ma li avete sentiti su tutti i media e i social network? Si stanno appropriando di tutti gli argomenti politici di quelli che fino ad oggi hanno fatto opposizione al sistema, ma ci rendiamo conto?
Allora care “casalinghe insoddisfatte”, cari “cassaintegrati incazzati”, cari “ggiovani in cerca di occupazione”, cari “dipendenti Mps in bilico”, stasera se pensate che qualcuno vi dica delle novità vi sbagliate di grosso. State a casa dalle vostre donne e dai vostri uomini, con i vostri figli se li avete e guardatevi un bel film. A teatro andate al costone, costa poco e ci sono rappresentazioni più divertenti.
Cominciamo a dare un segnale forte, che certi atteggiamenti da groviglio armonioso e da “sistema Siena” ci hanno stancato, per usare un eufemismo, ora basta scherzare con la gente.
Per chi invece è ostinato o vuole comunque “scroccare” una cena, vi invito quando parleranno di “rilancio della cultura, come volano economico per tutta la città” a una bella risata, che fa bene allo spirito e fa digerire, e quando invece parleranno di “riqualificazione edilizia” andrà bene anche un “ruttino” sommesso non troppo rumoroso ma tanto per far capire l’antifona. Buon appetito.
Bastardo Senza Gloria
Le anomalie del sistema politico senese: dalle promesse di D’Onofrio e Vendola per una grande pasticceria passando per il banchiere di Spoleto fino all’intervento a scoppio ritardato di un certo De Vivo.Santorini nuova meta turistica?
Gennaio 18th, 2013 — Note redazionali
Finalmente abbiamo scoperto il punto qualificante della proposta elettorale del sellato D’Onofrio:aprire una grande pasticceria a Siena. Ieri un confuso, quanto poco preparato sulla situazione senese,Vendola è intervenuto annunciando la “rivoluzione dolce” dell’anestesista prestato alla politica Pasquale D’Onofrio. La sfilata politica “Dolce e Gabbati”.Dopo averla dissestata insieme al Ceccuzzi,oggi i sellati propongono di investire nella filiera dei dolciumi per far ripartire Siena? Non male come idea;una rivoluzione dolce ci starebbe bene ma attenzione al colesterolo. Era in vacanza a Santorini,il sellato Vendola,quando Ceccuzzi,Mussari,Tosi,Criccaboni e company hanno portato la città di Siena sul baratro?
Nell’era del “non banchiere” per eccellenza alla presidenza dell’Abi Giuseppe Mussari,ecco il ritorno sulla scena delle banche dell’alleato storico di Ceccuzzi a Siena,Alberto Brandani. Il professore della Val D’Elsa che insieme a Luigi Berlinguer consiglia e aiuta da sempre l’ex sindaco fuggitivo Ceccuzzi è stato nominato presidente della Banca di Spoleto(partecipata da banca MPS). Brandani oltre essere noto per quelle famose traversie giudiziari ai tempi del suo ruolo in MPS è colui che durante l’acquisto di banca Antonveneta scrisse un lungo articolo per esaltare l’operazione, in perfetta coerenza con le parole del fuggitivo Ceccuzzi che aveva definito Antonveneta “anima gemella” di Mps. Ma il Brandani da banchiere di “comprovata esperienza” aggiunse molto di piu’ sull’operazione Antonveneta,sfoderando le sue “alte”qualità da fine economista dichiarando testualmente: “Strategia ok, il gruppo sa i vantaggi e gli oneri, il mercato premierà”.Che dire,un fine economista e un banchiere di “comprovata esperienza”; resta da capire quel mercato che ha premiato MPS per l’acquisto di Antonveneta. Forse quello del mercoledi alla Lizza?
Altra chicca della confusione politica è l’articolo pubblicato oggi sul corriere di Siena a firma del renziano (o ex) Roberto De Vivo che senza giri di parole conferma il proprio sostegno all’amico Ceccuzzicon argomentazioni confuse,come giustamente evidenziate dal commentatore del corriere di Siena sotto l’articolo del fedelissimo del Ceccuzzi. Il motivo dell’articolo del renziano (o ex) De Vivo? Forse voleva sconfessare il ruolo di Bruno Valentini? Ma Valentini non ha mai dichiarato di candidarsi a sindaco in quota renziana,anzi molti dei sostentori di Valentini erano nei comitati pro-Bersani.Quindi il tentativo di De Vivo contro Valentini a favore di Ceccuzzi è stato un flop.Semmai viene fuori proprio l’incoerenza dello stesso De Vivo:voleva rottamare e oggi si ritrova a sostenere proprio quel gruppo che ha distrutto la città.
Per completare la nostra disamina vi proponiamo la lettura del comunicato dell’associazione Confronti pubblicato sul Cittadino Online:
“Domenica 20 gennaio abbiamo deciso di non partecipare alle primarie truffa organizzate dalla banda Ceccuzzi – lo annuncia l’associazione Confronti di Siena -. Non saranno primarie aperte dove i cittadini potranno scegliere il loro candidato. Saranno solo un inganno per Siena per legittimare la vecchia politica e il suo leader massimo: Franco Ceccuzzi, che prima è scappato da Sindaco e ora che è senza seggiola vuole tornare a riprendersi quel potere che pensa essere suo. Non partecipare sarà un segnale importante che si farà sentire forte a Siena e in Toscana. Prima delle primarie è necessario sapere perché Ceccuzzi è scappato dal Comune lasciandolo in mano al Commissario visto che la Corte dei Conti ha definitivamente stabilito che il bilancio del Comune era sbagliato e che i consiglieri che hanno votato contro avevano ragione. E anche il giudice Bernardini, nel motivare la sua sentenza per il ricorso presentato contro il regolamento delle primarie di domenica prossima dove si contesta che le regole sono arbitrarie e tese a escludere per favorire l’unico candidato Ceccuzzi, testualmente scrive: ” In effetti la disciplinata esclusione (per alcuni versi vaga e indeterminata così da divenire arbitraria) dall’elettorato attivo e passivo non appare conforme al principio di eguaglianza ed alle regole democratiche (tra le quali vi è la libertà di manifestazione del pensiero, ivi compresa la libertà di opinione oltre che il diritto di critica)”. Un modo chiaro per legittimare il voto contrario al bilancio. Allora perché l’ex Sindaco se ne è andato?
Per due motivi. Il primo: voleva le mani libere per continuare a coprire gli scandali che hanno distrutto il Monte dei Paschi di Siena e aiutare Giuseppe Mussari a rimanere Presidente dell’ABI. Una strategia di continuità nella gestione della finanza senese che vuole far pagare il prezzo degli “inciuci” del passato ai lavoratori. E dato che per farlo c’è bisogno di trovare un colpevole ecco che iniziano le grandi manovre per le alleanze. Non a caso arriva la nomina di Alberto Brandani a Presidente della Banca di Spoleto, uomo della discontinuità e che con la giustizia ha avuto problemi come deputato del Monte dei Paschi di Siena. Ora è chiaro il rapporto Brandani-Ceccuzzi collaudato da tempo. E l’UDC? E’ lì a testimoniarlo.
Il secondo: Ceccuzzi sapeva tutto, forse troppo, sul bilancio del Comune di Siena che era in dissesto. Come sapeva che in caso di dissesto la legge vieta l’elezione del Sindaco per 10 anni. Allora la strategia è stata semplice: faccio un bilancio falso, accuso gli altri di tradimento, mi dimetto e lascio a gestire il dissesto ad un Commissario. Una volta che il Commissario ha rimesso a posto i conti ritorno per fare il Sindaco senza intoppi.
E dopo tutto questo – concludono da Confronti – c’è ancora qualche cittadino di Siena che pensa sia il caso di andare a votare alle primarie di domenica prossima? Sicuramente non noi”.
Chi sono i vacanzieri per Santorini? http://www.ilcittadinoonline.it/news/156213/MPS__le_perdite_milionarie_del_Progetto_Santorini.html
Un articolo sulla vicenda del crack del pastificio Amato di Salerno:”AMATO/11: un incontro top-secret con … ? … oltre i nomi noti per arrivare al RE !!”…..”Fin qui nulla questio se non ci fosse stato un problema, l’altissimo funzionario del MPS avrebbe preteso la presenza di un personaggio eccellente al di sopra di tutto e di tutti.”
Gennaio 17th, 2013 — Note redazionali
Il nostro blog ha seguito e sta seguendo costantemente la vicenda della bancarotta fraudolenta dell’ex pastificio Amato di Salerno e ci siamo conservati un articolo pubblicato su Il Quotidiano di Salerno il 15 luglio 2012.Su questa vicenda sono usciti diversi articoli nei giornali locali di Salerno e in alcuni quotidiani nazionali,e a Siena solo sul Cittadino Online e ad oggi nessuno di questi articoli è stato smentito dai soggetti citati. Per la cronaca il giorno 11 febbraio 2013 inizia il processo per la bancarotta fraudolenta del pastificio Amato e sul banco degli imputati c’è anche il famoso amico di Ceccuzzi,l’ex parlamentare Paolo Del Mese (a Salerno il GUP ha fissato velocemente la data del processo e non come accade in altri tribunali si rinvia di mese in mese … o no?). E con l’inizio del processo forse molte notizie verranno aggiornate con la mole di documenti che a quel punto saranno di dominio pubblico. Di questa vicenda è importante ricordare la famosa cena del 2006 a Salerno tra Franco Ceccuzzi,Mussari, Paolo Del Mese e i proprietari del fallito pastificio.
Ecco l’articolo de Il Quotidiano di Salerno a firma di Aldo Bianchini
“SALERNO – Amici lettori, ho sempre detto che a me non piace la cronaca perché prediligo l’inchiesta, per andare avanti con i tempi e prevedere gli accadimenti. La cronaca delle ultime ore potrete leggerla con comodo su tutti i giornali o ascoltarla anche da alcune tv locali (non tutte!!). Il nome di Piero De Luca è rimbalzato prepotentemente sulla scena del “crack Amato” per una serie di intrecci ampiamente annunciati. Se leggete le precedenti 10 puntate di questa storia ne capirete di più. La combine, che potrebbe avere ricadute e interessi di natura giudiziaria, ormai è chiara e non più cancellabile. Il problema è un altro, se c’è una combine di natura affaristico-speculativa deve esserci necessariamente anche un grande regista, ovvero un “grande vecchio” o meglio ancora “un Re”. Dalle amicizie politiche o personali, più o meno conclamate, passare alle “combine” non è un fatto automatico né facilmente dimostrabile sul piano giudiziario. Dall’amicizia per arrivare ad altro, ipotizzando chissà quali scenari nefasti, ce ne passa di acqua sotto i ponti. Ed è meglio fermarsi qui. Ma vi ho detto in apertura che a me piace fare un giornalismo d’inchiesta. Ed allora eccola subito la notizia che nessun organo di stampa ha ancora riportato e che è già approdata in Procura, all’attento esame del pm Vincenzo Senatore, esperto in reati di natura finanziaria. Negli atti d’indagine ci sarebbero concreti elementi per risalire ad una riunione top-secret che si sarebbe svolta in casa di don Peppino Amato qualche tempo fa. Si sarebbe dovuto discutere del futuro dello stabilimento (futuro inteso come attività produttiva e occupazionale!!) e dei finanziamenti necessari per l’abbattimento del vecchio stabilimento e per la costruzione di alcune centinaia di appartamenti da vendere a libero mercato. Una grossa speculazione edilizia bella e buona con guadagni stratosferici. Sarebbe stato organizzato, quindi, un tavolo di concertazione con almeno “cinque ospiti eccellenti” oltre lo stesso “don Peppino” oramai con l’acqua alla gola. Segreto assoluto sui nomi dei partecipanti. Dalle fitte maglie del riserbo istruttorio sarebbero filtrate però alcune indiscrezioni; a quel tavolo imbandito anche con un capretto al forno con patate (antico vizietto del cavaliere Amato!!) avrebbero preso posto un rappresentante dei francesi della Energy Plus, un politico in grado di tessere importanti rapporti ed equilibri tra il MPS e il Comune di Salerno, un altro rappresentante della famiglia Amato, forse il giovane Mario Del Mese, e un altissimo funzionario del Monte dei Paschi di Siena (MPS) che avrebbe dovuto garantire l’investimento, cioè avrebbe dovuto sganciare i soldoni. Così Amato si sarebbe salvato, e tutto sarebbe ritornato nell’alveo della legalità. Fin qui nulla questio se non ci fosse stato un problema, l’altissimo funzionario del MPS avrebbe preteso la presenza di un personaggio eccellente al di sopra di tutto e di tutti. Necessari, quindi, i buoni uffici del politico tessitore di rapporti. In pratica la presenza del “personaggio eccellente” doveva essere necessaria a garantire tutta l’operazione anche perché buona parte dell’ex pastificio Amato è stata costruita con i fondi ex legge 219/81 con conseguente immodificabilità della destinazione del suolo, pena l’acquisizione di tutta l’area da parte del Comune. Alla fine, dopo intense trattative, l’ospite arriva alla riunione top-secret. Un piccolo ma decisivo passaggio a vuoto? Chissà!! Chi era l’ospite sconosciuto? Chi ha dato la dritta alla Procura in questa direzione? Al momento è difficilissimo rispondere, ammesso che la riunione sia stata davvero effettuata e che a quella riunione ci sia stato veramente presente anche il misterioso personaggio eccellente. In Procura sembrano non avere dubbi e si sussurra che martedì 17 luglio, in sede di riesame, il pm Senatore (che ha ribadito la sua richiesta di custodia cautelare in carcere per gli indagati) passerà all’attacco per avere conferma sull’identità dello sconosciuto personaggio e per concretizzare le accuse contro tutti gli altri. Un fatto sembra comunque certo in merito al ruolo giocato dal giovane Mario Del Mese che, in poco tempo, era diventato il grand-commis di tutte le operazioni finanziario-economico-edili-imprenditoriali che facevano capo al Comune di Salerno. Nei mesi scorsi ho rivolto ripetutamente le famose “sette domande” a don Peppino Amato, se avesse fatto tesoro di quelle domande forse oggi la vicenda non sarebbe precipitata in modo irreversibile. Oggi vorrei porre tre domande al Comune di Salerno, intendendo per Comune tutti quelli che a vario titolo frequentano il secondo piano di Palazzo di Città. 1) “C’è qualcuno tra tutta questa gente che possa dichiarare, in tutta buona fede, di non aver mai visto il giovane Mario Del Mese fare anticamera al secondo piano ?”; 2) “C’è qualcuno che può dichiarare di non aver mai visto sostare per ore Mario Del Mese nella stanza di Paolo DonatoAntonio ?; 3) “C’è qualcuno che può negare la presenza più o meno assidua, senza anticamera, dell’on Paolo Del Mese al secondo piano ?”. Non vorrei scoprire che il povero Paolo DonatoAnonio sia stato silurato dal suo incarico proprio per questa strana vicenda. Alla prossima.”
P-S. Da ricordare anche questo di articoli http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/economia/2011/10-settembre-2011/societa-amato-mistero-super-mutuo-1901497927699.shtml
Un articolo di oggi su Repubblica.it: ”I derivati di Deutsche Bank per oscurare le perdite del Monte dei Paschi”
Gennaio 17th, 2013 — Note redazionali
Riportiamo fedelmente l’articolo pubblicato su Repubblica.it senza commentarlo.
“MILANO – Deutsche Bank avrebbe disegnato un derivato per il Monte dei Paschi di Siena al picco della crisi finanziaria per oscurare le perdite della banca più vecchia del mondo. Nel 2008 la più importante banca tedesca avrebbe prestato circa 1,5 miliardi di euro al Monte dei Paschi attraverso una transazione chiamata Progetto Santorini: il fine sarebbe stato quello di aiutare la banca a mitigare una perdita di 367 milioni di euro della banca su un contratto derivato precedente e chiuso sempre con Deutsche Bank. Dell’operazione, se ne sarebbe occupato il banchiere Dario Schiraldi. Secondo un gruppo di sei analisti che hanno analizzato i documenti, la banca senese aveva scommesso perdendo sul valore dei titoli di Stato italiani.
Lo scorso dicembre, il Tribunale di Milano ha accusato quattro banche, tra cui la stessa Deutsche Bank, guidata da Anshu Jain, di aver frodato il Comune di Milano attraverso un contratto derivato di interest rate swap. Da Francoforte la banca ha fatto sapere di aver seguito nell’operazione i loro rigidi criteri interni di condotta e che il cliente ha avuto i propri advisor finanziari. Il Monte dei Paschi non ha commentato, ma non ha nemmeno mai reso pubblico nulla nei suoi bilanci. L’operazione ha comunque ottenuto il via libera del Global Market Risk Assessment Committee di Deutsche Bank, riconducendo così la responsabilità ultima del progetto Santorini allo stesso Jain e al capo dell’investment banking Colin Fan.(Bloomberg)”
Il sistema economico senese è in difficoltà anche per il venir meno delle risorse sul territorio da parte della Fondazione e Banca MPS? Perchè allora non chiedere al Santander di costituire il Monte dei Baschi di Siena? E i soldi dirottati a Salerno? La lettura del periodo politico di Ceccuzzi e di quello gestionale di Mussari passa attraverso i numeri e questi numeri accusano pesantemente queste gestioni
Gennaio 17th, 2013 — Note redazionali
Il ristretto gruppo dirigente del PD senese e quello di SEL rappresentato da D’Onofrio hanno sulle spalle e nella coscienza la responsabiltà di aver sostenuto fino in fondo un sistema deleterio per la città; quel sistema che ha dilapidato ingenti risorse economiche, messo in ginocchio (non metaforico) università, banca, fondazione, Comune e il sistema economico senese. Questa è l’amara realtà, tutto il resto sono chiacchere e indecenti prese in giro nei confronti dei cittadini. Chi sostiene Ceccuzzi e D’Onofrio, di fatto, condivide le pessime gestioni che hanno dissestato e rovinato il patrimonio economico, culturale e sociale della città. Un groviglio di politici incapaci, personaggi avidi e gruppetti impegnati per il proprio tornaconto e mai una scelta finalizzata al supremo interesse cittadino.
Parliamo dei numeri e delle responsabiltà. L’operazione Antonveneta è costata al Monte dei Paschi complessivamente la cifra di 17 miliardi di euro: una cifra esagerata, non giustificale sotto nessun punto di vista che ha impoverito MPS e la città e ha arricchito il venditore, in questo caso la banca spagnola Santander. A gestire la banca durante questa operazione c’era Giuseppe Mussari e a guidare le danze politiche a sostegno dell’operazione c’era Franco Ceccuzzi. Ci chiediamo con che faccia questo Ceccuzzi gira per la città e ci chiediamo con che coraggio e senso del rispetto verso la comunità coloro che sostengono Ceccuzzi condividono i disastri compiuti. Forse sperano in nuove soddisfazioni personali derivanti dall’utilizzo parassitario del poco che resta? Non andate a cercare altri nomi: nell’operazione Antoneventa Ceccuzzi e Mussari hanno guidato in prima linea le danze. A questo punto non rimane,visto che molti si lamentano del fatto che MPS chiude i rubinetti, di chiedere al Santander di intervenire per sostenere il sistema economico senese costituendo con quei 17 miliardi una nuova banca ispirandosi per il nome ai Paesi Baschi spagnoli: fondando il Monte dei Baschi di Siena.
Mancano i soldi a Siena? E allora perchè non chiedete a Ceccuzzi che ci faceva nel 2006 insieme al Mussari alla cena a Salerno insieme a Paolo Del Mese e ai propietari del fallito pastificio saleritano e come mai MPS ha dirottato risorse economiche nei confronti di quel pastificio che in quel momento era già in una situazione gestionale tale da non poter accedere a finanziamenti bancari? Chi ha deliberato dentro MPS quel sostegno? Perchè Ceccuzzi era a quella cena? Ve lo ricorate, vero, l’ingresso nella scena senese di quel Del Mese amico di Ceccuzzi? E degli amici di Del Mese inseriti nelle società del Monte? Si ritorna sempre al solito punto: Ceccuzzi è sempre presente e non altri politici senesi.
Il Comune di Siena è stato commissariato per l’incapacità gestionale contabile del Ceccuzzi e ci sono i numeri a testimoniarlo e addirittura gira voce della presenza di un ispettore ministeriale in Comune a controllare diverse cosette.
La città è in ginocchio e le risorse economiche assenti e quelle poche non tali da far ripartire velocemente l’economia. E a tal proposito è alquanto imbarazzante il silenzio della magistratura senese, salvo assistere ai continui rinvii delle udienze da parte del giudice; e forse si continua con i rinvii? E perchè la comunità nel suo insieme paga le colpe di pochi e quei pochi non vengono sanzionati?
Ad maiora.
Ma quale legalità: quella delle chiacchere propagandistiche o quella sostanziale? Chi partecipa al convegno: Criccaboni,Ines Fabbro, Bettalli e la compagnia pessima che ha distrutto e continua a distruggere l’ateneo? Perchè non avete invitato il Bigi e il Tosi per leggere dei testi estratti dal codice penale? Per la serata del convegno vi proponiamo un testo da far leggere al Criccaboni mentre la Fabbro mima i reati per farsi condannare dalla Corte dei Conti
Gennaio 17th, 2013 — Note redazionali
Abbiamo letto in ritardo che l’ateneo di Siena ha organizzato un convegno sulla legalità insieme a Avviso pubblico, Campo&Controcampo, Comune di Monteroni d’Arbia, Europe Direct, “Libera” Siena, Libreria La Zona, Provincia di Siena, Topi Dalmata. Sugli altri promotori niente da dire, anzi tanto di cappello e tanti ringraziamenti per la lotte per la legalità, ma sui vertici dell’ateneo di cose da dire ce ne sono tante da riempire i tribunali. La legalità? Hanno divorato con atti barbarici, delinquenziali e in forma associativa tra di loro un prestigioso ateneo e diversi responsabili del dissesto di oltre 200 milioni di euro sono ancora ai loro posti. Il direttore amministrativo Ines Fabbro, pensionata e condannata dalla Corte dei Conti, con un contratto sballato, sarebbe l’esempio della legalità? Il Bettalli indagato per le elezioni del Criccaboni eletto a direttore di dipartimento e nel senato accademico? Carlo Bruni indagato per una gara truccata sempre al suo posto? Il Criccaboni e la Fabbro che hanno cancellato con un atto incivile e fuori legge il salario accessorio ai lavoratori? Sono questi i prestigiosi esempi della cultura della legalità? Sono questi? Ci fanno sorridere le parole del docente criccaboniano Luca Verzichelli: “Il nostro Ateneo per questo anno accademico ha deciso di lavorare sulla legalità insieme ad altri importanti partner, promuovendo occasioni di approfondimento di temi dall’alto valore civile”. L’alto valore civile? Quale? Quello dei 18 indagati per il dissesto e i 10 per le elezioni del rettore? Le manfrine tra Criccaboni e Tomasi o tra Criccaboni e Lorenzo Frediani? Questi sarebbero gli esempi dell’alto valore civile?
La propaganda è facile farla con la parola legalità ma nei fatti non la praticate. Vergogna!! E vergognatevi per i danni commessi verso l’ateneo e di riflesso all’intera comunità. Vergogna!!
I magistrati senesi che cosa ne pensano dell’alto valore civile e del principio di legalità che rappresentano i dissestatori e il Criccaboni che ancora indisturbati tengono sotto assedio dissestante e di cricca l’ex prestigioso ateneo? Perchè i magistrati senesi non partecipano al convegno insieme a un plotone di carabinieri e finanzieri cosi finalmente liberano l’ateneo dalla moosa della cricca?
Dobbiamo continuare?
Ecco alcuni esempi di cultura della legalita: http://shamael.noblogs.org/?p=6001; http://shamael.noblogs.org/?p=4184; http://shamael.noblogs.org/?p=5958 (per il resto basta visitare il nostro blog).
Per il convegno vi proponiamo la lettura di questi testi per rappresentare ai giovani come funziona il dispezzo istituzionale e la cultura degli intrallazzi.
Una mail da spam elettorale e la risposta di UN GENIO: FredMan
Gennaio 14th, 2013 — Note redazionali
Ricevo da Franco Ceccuzzi sulla mia posta elettronica:
“Carissimo, Ti invito a partecipare lunedì 7 gennaio alle ore 15:30 nella sede del Circolo di Fontebecci Siena nord a un incontro propedeutico alla realizzazione di un evento che veda coinvolte e rappresentate le realtà culturali del territorio per porre la cultura e la creatività al centro della nostra strategia di cambiamento.
La cultura e la creatività ci liberano dalla paura dandoci la capacità di sperare e ritenere possibile, ci mettono in grado di dare risposte nuove a nuovi problemi sollevandoci dall’esasperato appiattimento sul presente, ci rendono liberi di creare insieme il nostro futuro.
Ti aspetto, un cordiale saluto.
Franco Ceccuzzi”
Rispondo a Franco Ceccuzzi dalla mia posta elettronica:
“Egregio Signor Ceccuzzi,
grazie dell’invito che, peraltro, declino con decisione e fermezza.
Non mi interessa proprio ascoltare la voce di quella parte politica che, per una perversa mistura di egoismo ed incapacità (unite ad una discreta ed evidente dose di miopi interessi personali), ha portato questa città all’inesorabile disastro.
Sono convinto che chi ha generato il problema non possa e, per decenza e pudore, non debba essere proposto come la soluzione al problema stesso.Ho guardato con attenzione il video della Sua conferenza del 17 Dicembre scorso e sono convinto che, solo nei primi 69 secondi del video, la persona che introduce l’incontro illustri sufficienti motivi per cui Lei avrebbe fatto meglio a non candidarsi.
Augurandole democraticamente buon lavoro e, altrettanto democraticamente, auspicandomi dal profondo un Suo insuccesso, La saluto cordialmente e La invito ad eliminarmi dalla mailing list in cui, peraltro, mai ho richiesto di venire incluso.
Cordialmente,
Dott. Federico Marconi”