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Dalle pagine del Corriere della Sera,Ernesto Galli della Loggia: “UDC, il partito galleggiante”

Consiglio vivamente a chi non l’avesse già letto di leggersi l’editoriale di Ernesto Galli della Loggia sul Corriere della Sera. Primo perchè il giornale è il Corriere della Sera e secondo, perchè il messaggio dell’editoriale è diretto al mondo politico e a quello economico. Chi mi ha preceduto, il giornale online Linkiesta, commenta l’editoriale con “E il Corriere della Sera rade al suolo quel nulla di Casini”.

E non solo. Anche il ministro Passera e la Marcegaglia ricevono non proprio dei complimenti dalle pagine del Corriere della Sera. “Personaggi come Passera e Marcegaglia,privi di qualunque vera immagine pubblica che non sia quella di sedicenti “tecnici”, mentre in realtà si tratta di titolari di cospicui redditi d’impresa che li destina piu’ che altro ad essere soggetti di un rilevante conflitto d’interessi.” Ma la demolizione dell’UDC è impietosa e senza chance di rettifica. Della Loggia afferma che l’UDC è il partito “dell’inconsistenza politica” e non in grado di parlare il “linguaggio delle cose da fare”. Insomma Casini è sul viale del tramonto perchè non è statto capace di proporre idee innovative e svincolate da un modo di far politica legato a classi dirigenti locali inette e rapaci. E il pensare di galleggiare affidandosi ai vari Passera e Marcegaglia non porta nessun risultato;anche perchè Casini non è in grado d’intercettare i voti in uscita dal PDL e dalla Lega. Questo il messaggio politico.

 Dall’editoriale emerge anche un chiaro segnale di rottura dei vecchi rapporti tra i poteri che hanno determinato fino ad oggi gli equilibri nel mondo economico e bancario. Ecco spiegato il siluro a Passera e Marcegaglia. Tradotto per Siena significa questo: il Brandani (alleato di Ceccuzzi) non ha più nessun ruolo nel mondo delle nuove relazioni nel mondo della banche e per chi non riesce a capirlo, spiegategli che è finito il vecchio-modello gestionale interno e il sistema dei rapporti esterni anche per la banca MPS. Uno di quelli che non ha capito il nuovo vento è il capo della segreteria unica di Profumo e Viola, l’ex segretario di Mussari, riconfermato, Valentino Fanti. Non credo che sia sostenibile, in virtù degli aiuti di Stato alla banca, che il segretario del presidente e a.d. della banca MPS faccia campagna di sostegno per il politico Ceccuzzi (dentro e fuori la banca). Che si fa, si ricomincia? Come mai Viola e Profumo non sostituiscono il Fanti? Forse perchè Profumo (Viola no) ascolta molto il Fanti e gli va dietro sulle proposte di presenziare alle iniziative sul territorio che guarda caso sono tutte riconducibili al PD?

Al prossimo editoriale e buona lettura.

 Albus Silente

Il negazionismo,la bagarre sul riordino delle province e la posizione politica del Montesquieu di Pontedera

Partiamo dal Montesquieu di Pontedera. Enrico Rossi senza tanti giri di parole ha bollato la candidatura di Matteo Renzi alla primarie del PD citando Massimo Cacciari. Ecco la posizione aggiornata delMontesquieu di Pontedera:

“Per gli appassionati dell’argomento due parole su Renzi: in fondo del discorso di Verona resta solo l’appello agli elettori del centrodestra perché lo votino alle primarie del centrosinistra. Sull’argomento vi propongo il commento di Massimo Cacciari: “Come diavolo fa Renzi a chiedere il voto del Pdl? Non corre per il Pd? Siamo alle barzellette, alla farsa, alla pochade. Non si può fare quello che fa Renzi. Siamo un paese in preda dei pazzi. É come se Obama avesse chiesto i voti dei repubblicani alle primarie per battere i candidati del suo stesso partito. É un’arlecchinata, una buffonata assoluta”.

Il Montesquieu di Pontedera ha tanti difetti, ma è un politico che frequenta il web con la pagina facebook e il sito internet e non scivola nelle patetiche quanto inutili iniziative volte a delegittimare la rete e chi naviga o esprime posizioni diverse. Lui risponde puntualmente e non perde tempo con la caccia alle streghe; non risponde a tutto, ma a differenza di alcuni suoi compagni di partito 2.0 in rete ci sa stare. Detto questo e non è poco ci tocca evidenziare quel qualcosa che stride sia nelle posizioni di Renzi sia in quelle del Montesquieu.

Il Montesquieu di Pontedera cita Cacciari che definisce la campagna delle primarie di Renzi “un’arlecchinata, un buffonata assoluta”. Può darsi, forse sì forse no, a noi questo non interessa, sono problemi interni al PD.

Però caro Montesquieu di Pontedera e caro Matteo Renzi non è stata un’arlecchinata e una buffonata assoluta la vostra uscita (identica) alla festa del PD senese a sostegno di Ceccuzzi? Sì, e anche esagerata. Voi avete fatto due chiaccherate di primarie, di buona politica e lotta ai privilegi e poi vi siete sdraiati ad esaltare un tizio che in ordine ha: lasciato il comune di Siena con un disavanzo di oltre 16 milioni di euro, ha partecipato politicamente con un ruolo di primo piano alla distruzione di patrimonio della fondazione e banca MPS, ha sostenuto attivamente la nomenclatura che ha dissestato l’università di Siena e sempre il vostro amato Ceccuzzi era a quella cena con Del Mese (agli arresti) a Salerno nel 2006. Non vi sembra, qui sì, di aver partecipato a una buffonata assoluta?

Riordino delle province. Abbiamo letto che il PD senese si sta mobilitando per impedire l’abolizione della provincia di Siena e invita tutti alla mobilitazione con questi slogan: “Una mobilitazione per chiedere al Governo e al Parlamento di bloccare il progetto di riordino della Province e per discutere su come sia possibile dar vita ad una riforma organica che porti a reali vantaggi per i territori. Da settimane, ormai, stiamo denunciando l’inadeguatezza della riforma ed ora abbiamo deciso di confrontarci con le forze politiche, economiche, sociali e con tutti i cittadini.” Ma voi del PD con chi ve la prendete? La legge che voi contestate è stata votata dal PD, dai parlamentari del PD eletti a Siena (Rosy Bindi e Susanna Cenni) dall’UDC di Brandani e dal governo da voi sostenuto. Prima votate le leggi e poi, siccome siete dei politici scomposti e bugiardi, pretendete anche di mobilitare i cittadini. Perchè non mobilitate il sedere e abbandonate la politica? Perché non vi mobilitate per cercare di rimediare non a tutti, ma almeno a qualcuno dei disastri che ha combinato il vostro comagnuccio Ceccuzzi e la sua cricchetta di dissestatori cespugli del PD inclusi? La provincia di Siena si potrà salvare solo attraverso un accordo con le altre province, altrimenti con l’applicazione della legge dello Stato la provincia chiude. La legge da voi votata. Chi ci mandate a trattare con Arezzo e Grosseto? I grandi comunicatori della Robespierre?La legge da voi votata.

Il negazionismo. Finchè il negazionismo è praticato da qualche buffone messo lì su internet a tentare di contrastare il nostro blog o a cercare di smascherare Zorro la cosa non preoccupa affatto. I numeri son numeri e la matematica non è una buffonata. Quando il negazionismo è praticato da chi ha ruoli politici importanti o pretende di raggiungere ruoli istituzionali la cosa preoccupa molto.

Non facciamo tante discorsi. Solo la lista dei disastri, risultati dalla gestione del PD:

  • Università di Siena dissestata per oltre 200 milioni di euro;

  • Comune di Siena con un disavanzo certificato dal Commissario per oltre 16 milioni di euro;

  • Fondazione e banca MPS con il patrimonio distrutto e coi debiti fino alle orecchie con soggetti pubblici e privati;

  • Il Santa Maria della Scala nelle condizioni che tutti possono vedere.

  • Al personale tecnico-ammistrativo dell’università è stato tagliato il salario accessorio

  • Vogliamo parlare di Siena Biotech?

Una catastrofe; e se a questo aggiungiamo la crisi nel settore privato la catastrofe è ancora più grande. Perchè non vi informate sulla quantità di partite IVA, negozi e aziende chiuse nel senese dal 2007 a oggi? Tirate fuori i numeri!! E se a questo aggiungiamo un altro possibile bubbone del settore privato con perdite di bilancio esagerate (si parla di diversi milioni di euro), ancora da verificare attentamente, con i relativi rischi occupazionali, altro che congiuntura internazionale.

Questa è la fotografia dell’attuale realtà senese. O forse qualcuno pensa di nasconderla all’infinito? Forse sarà il caso di fermarsi e pensare alle famiglie e alle aziende invece di inseguire le poltrone? Pardon, un dato positivo in tutta questa crisi c’è: l’agenzia Robespierre (agenzia che gestisce la comunicazione del PD senese) nel 2010 ha avuto un’appalto della provincia di Siena per 260 mila euro. Senza considerare gli incarichi negli altri comuni della provincia. Ecco perchè per loro la crisi non esiste.

Quindi, il giornalista iscritto all’albo Alessandro Lorenzini (collaboratore della Robespierre), continui pure con Elio Fanali a negare la realtà e a perder tempo contro Fratello Illuminato; non importa,  le cose serie si affrontano in altri ambiti e le famiglie i numeri li vivono direttamente. Poi magari quando i dipendenti dell’università senza l’accessorio e i disoccupati perchè le aziende hanno chiuso, troveranno difficoltà per i mutui, bollette e spese per i figli, verranno a chiedere lumi a Elio Fanali sul perchè continuate a raccontare le novelle e a negare la realtà. Così per capire come mai dite che va tutto bene. Per descrivere questa campagna negazionista tornano utili le parole di Massimo Cacciari: “É un’arlecchinata, una buffonata assoluta”.

 

Boldrake contro Pacozinga

Ci mancava solo lui; ora il gioco prende il giusto ritmo. Udite udite!! Tra gli inseguitori di Fratello Illuminato c’è anche Boldrake (per le cronache dissestatrici Maurizio Boldrini). Scusa una domanda Boldrini: cosa ti manca? Invece di telefonare a destra e a sinistra per chiedere informazioni su Fratello Illuminato o additare tizio pittosto che caio e poi partecipare ai vertici dove vengono redatte le liste dei nomi (i più assurdi) perchè non riporti quei 26 mila euro nelle casse dell’università relativi ai libri non autorizzati in onore di Luigi Berlinguer? Pensi anche di aver ragione? Riporta i soldi e smettila di intrallazzare con la politica e nei locali di Via Roma 56. Facciamo una bella cosa Boldrini così la smetti di rompere le balle a destra e sinistra. Noi ti facciamo una bella denuncia penale sull’acquisto dei libri non autorizzati e su alcune chicche che ancora non abbiamo pubblicato (sai niente di una consulenza di 90 mila euro a una certa Orn….?); così poi ti informiamo dell’esposto e scoprirai alcuni nomi di Fratello Illuminato. Sempre che non arrivi qualcuno prima di noi a denunciarti. Non ti vergogni almeno un pochino Boldrake? Riposati e non scontrarti con Pacozinga.

Dopo il famoso scontro tra i due robot spaziali Godrake e Mazinga, per i cieli di Siena lo scontro finale tra Boldrake e Pacozinga: Boldrake armato di scopino da 67 euro e Pacozinga di palettina per escrementi con puntatore laser.

A tutto vino

Poi si lamentano degli sberleffi e dell’aumento dell’antipolitica e del perchè la gente s’incazza.Sentite cosa combinano con il vino. Facciamo una premessa: noi siamo per il consumo equilibrato del vino; naturalmente dopo aver guidato e dopo aver scritto gli articoli. Per altri il vino invece…

Il vino piu’ famoso è quello comprato da Schiavone allo Squero durante il pranzo con Bettini:

I documenti contabili sarebbero stati modificati, occultati o smarriti. Oppure palesemente inventati come nel caso del pranzo tra Schiavone (rinviato a giudizio) e Bettini a Lo Squero di Rimini, un pranzo motivato “col coordinamento della ricerca”, ma in realtà per la Finanza “è un evento personale”. Di sicuro, ad esempio, sono state acquistate di 30 bottiglie di vino fatte passare per materiale di cancelleria”. Due docenti coerenti con la morale accademica del loro gruppo di riferimento: per loro era normale spacciare il vino per cancelleria.

Di gente fantasiosa che parla di enoteche l’abbiamo trovata nel gruppo regionale del PD della Regione Lazio:E non entriamo nel merito della pessima gestione della Polverini. Imbarazzo bipartisan nel consiglio regionale del Lazio.

Il Corriere della Sera-Roma ha intervistato il capogruppo del PD della Regione Lazio in relazione alle spese esagerate dei gruppi consiliari senza distinzione. La risposta di Esterino Montino a questa domanda merita una citazione di livello; compete alla grande con la cancelleria di Schiavone.

La domanda del giornalistaScusi, ma 4.500 euro per i regali di Natale in un’enoteca? E i 41 mila a Teleuniverso? Vi comprate le interviste come i grillini?

Risposta di Montino: «A Natale abbiamo fatto regali ai bambini senza reddito, un atto di solidarietà. E nel contributo a realtà informative locali, lontane, che con la crisi rischiano di spegnersi, non c’è niente di male. Comunque: dai manifesti ai convegni, dalle cene ai regali, abbiamo usato quei soldi per attività politica, senza mai assegni o cash, noi».

Dentro un’enoteca che genere di regali avete comprato per i bambini senza reddito? Sinceramente ci lascia perplesso l’acquisto di regali per bambini senza reddito all’interno di un’enoteca. Qui qualcuno beve molto e sicuramente non sono i bambini senza reddito.

L’iper-attivo economista Angelo Dringoli

Il nostro caro Angelo, cantava Lucio Battisti! Alla facoltà di economia di Siena di Angeli ce ne sono ben due. Il Cricca ovviamente è quello più famoso, ma da un po’ di tempo anche l’altro luminare dell’economia, Angelo Dringoli, si sta ritagliando spazi nell’agone politico. Così, semplicemente, per marcare l’autonomia della banca dalla politica sulla scia della famosa discontinuità ceccuzziana. Famoso per aver votato molte ormai famose delibere nel cda con il branco di dissestatori capitanato da Loriano Bigi, Angelo Dringoli, è ritornato alla ribalta con la nomina nel cda della banca MPS. Una nomina che ha riempito di gioia sia l’esperto di trasporti Alberto Brandani sia il mitico capo dell’opposizione Gabriele Corradi. Un’opposizione talmente estrema che per un soffio non si stava trasformando in appendice della maggioranza ceccuzziana. Però non tutto è perduto. Poche sere fa l’economista Dringoli era in ottima compagnia politica a cena. Al tavolo oltre al membro del cda della banca MPS c’erano Gabriele Corradi, Romolo Semplici con altri esponenti di Pietra Serena. Una riunione più che una cena. Ora noi vi raccontiamo la nostra versione; se qualcuno la ritiene errata non abbiamo problemi ad ospitare rettifiche o smentite. Il Dringoli in accordo con Ceccuzzi e Brandani sta cercando di dare una mano a Corradi e Romolo Semplici per organizzare una lista per le prossime elezioni. Una lista che al primo turno si presenterà autonomamente cercando di indebolire il fronte delle liste civiche e delle attuali opposizioni e al secondo turno sosterrà Ceccuzzi. Oppure se riusciranno ad impedire il ballottaggio, un premio non verrà negato di sicuro. Insomma , il solito vizietto teso ad impedire il ricambio dell’attuale sistema che ha dissestato la città. E siamo a conoscenza anche di altre riunioni quindi se mandate le smentite e le rettifiche cercate di essere convincenti; non con noi, ma con quei cittadini che liberamente vi avevano seguito. Il giochino di dare una mano a Ceccuzzi era emerso durante le votazioni in consiglio comunale e stranamente da un po’ di tempo tutti i comunicati di Pietra Serena non citano mai il Ceccuzzi come responsabile politico del disastro senese, ma si limitano a generici attacchi o al massimo citano solo il Mussari. Ma un membro del cda della banca partecipa alla formazione delle liste?

P.S. Una domandina tecnica per il suo doppio ruolo di membro del CdA di MPS e di docente dell’Ateneo al Prof. Dringoli: cortesemente può verificare se il CdA dell’Ateneo ha ratificato la convenzione sulla due diligence (ahahahahahahahahahahahaha) firmata da Banca e Ateneo? Grazie.

C’era un giudice in Uzbekistan

L’Uzbekistan è una Repubblica ex Unione Sovietica dell’Asia centrale. La lingua ufficiale è l’uzbeco e la capitale è Tashkent. Prima dell’uscita dalla galassia ex sovietica dalle parti di Tashkent c’era un giudice di provata fede al regime in dissoluzione. Un giudice del sistema: prima con la nomenclatura ex stalinista e successivamente con gli oligarchi in ascesa nel periodo di Eltsin. Quel giudice fino alla fine giudicava con pene dure la povera gente e stranamente copriva e mandava assolti i fidati degli oligarchi. La magistratura inquirente lavorava e richiedeva le pene e il giudice respingeva e proteggeva i malfattori. E nel contempo gli oligarchi le tentavano tutte per far trasferire i magistrati inquirenti. La posizione del giudice venne scoperta dalla società civile dell’epoca che solo grazie agli interventi della comunità internazionale e ad una massiccia campagna d’informazione riuscirono a costringerlo ad andare in pensione. Poi il regime crollò e l’Uzbekistan conquistò l’autonomia per diventare uno Stato a tutti gli effetti. Una storia di regimi ma soprattutto una storia di libertà e di una società civile che si oppose alla corruzione e agli intrallazzi degli oligarchi nel funzionamento della giustizia. Una storia da raccontare, cosi per cambiare argomento nel fine settimana.

 

Tra Roberto D’Agostino e Vittorio Sgarbi noi ci schieriamo con D’Agostino. Tra la Cultura e Sgarbi i culturali del PD senese preferirono Sgarbi

In questi giorni sul sito Dagospia impazza una polemica a distanza tra Vittorio Sgarbi, Rocco Siffredi e Oliviero Toscani. Un dibattito a tre di alto livello culturale che la nostra inviata Ester Cicala segue con attenzione; soprattutto le esternazioni di Rocco Siffredi.

La dichiarazione che più di tutti ha colpito la nostra Ester è quella del critico d’arte (noi a Siena abbiamo Gilberto Madioni) Vittorio Sgarbi:

«Vedo, da parte di due “cripto checche” come Oliviero Toscani e Rocco Siffredi, uno spasmodico interesse per il mio uccello, che non hanno mai visto. Addirittura Siffredi cita Petra Sherbach, una pornostar pentita di 20 anni fa; basterebbe che, invece di parlare di quello che non conosce, chiedesse informazioni, come hanno fatto i due guardoni de “La Zanzara”, a Vittoria Risi, la quale ha raccontato quello che ha visto, con serenità e intelligenza. Ma la sua testimonianza, nel mondo di questi morbosi e curiosi delle scopate altrui, in quanto non denigratoria, viene trascurata.Suggerirei pertanto, a Toscani e a Rocco Siffredi, di farsi i cazzi loro e non i miei,anche perché io continuo a divertirmi, come ho sempre fatto, dove Siffredi lavora: per questo l’ho definito, oggettivamente, “operaio del sesso”, perché lui lavora dove io mi diverto. Forse per questo si preoccupa di me, mentre io non mi occupo di lui»

La lettura di queste dichiarazioni dal profilo estetico e culturale elevato ha rinverdito nella memoria di Carneade la famosa mostra affidata a Sgarbi e allestita al Santa Maria della Scala “Arte, Genio e Follia. Il giorno e la notte dell’artista”. Una mostra voluta con forza dal comunicatore capo di MPS; forse per le frequentazioni mantovane. Correva l’anno 2009 e correva anche il fiume di erogazioni. Oggi corre il 2012 e al posto delle erogazioni corre la crisi. Piu’ che l’arte e il genio in questi anni parecchia follia. E i risultati purtroppo si vedono e non sono edificanti. Lasciamo perdere la “follia” di aver chiamato Sgarbi a Siena; lasciamo perdere. Anche perchè Sgarbi in questi giorni è impegnato nel dibattito culturale con Rocco Siffredi. Se si chiamasse Siffredi per coprire i buchi di bilancio?

Cronaca di un dibattito sellato

Faceva parecchio freddo ieri sera alla Lizza e il povero Carneade, che è piuttosto avanti con l’età, non ce l’ha mica fatta ad arrivare in fondo all’incontro organizzato dai sellati sul Santa Maria della Scala. Però ha resistito un paio d’orette e ne ha sentite di tutti i colori, cosa che invece non ha fatto il disboscatore compulsivo Cannamela, che ha preferito aggirarsi per i giardini (forse in cerca di vittime frondose da abbattere) piuttosto che ascoltare cose che potrebbero anche tornargli utili in futuro, a volte gli si ripresentasse l’occasione di votare, per esempio, lo statuto di un museo.
Tomaso (una emme sola, sellati, non è difficile…) Montanari ha spiegato a cosa serve il patrimonio (e non “quanto rende”) e altre cosucce di non secondaria importanza come l’articolo 9 della nostra costituzione. Finché siamo rimasti sul generico anche la candidata a tutto Gabriella Piccinni e Roberto Barzanti se la sono cavata. Quando poi il discorso è caduto, inevitabilmente, sul Santa Maria della Scala e sull’Opera del Duomo l’arrampicata di specchi è stata tanto evidente quanto goffa. Mentre qualche erroruccio del passato remoto e di quello prossimo veniva ammesso, di fronte alle responsabilità politiche invece le lingue si inceppavano sempre, più o meno come Fonzie quando non riesce a dire “ho sbagliato”. E mentre Montanari sembrava avere un’idea abbastanza chiara di dove il progetto si era impantanato, cioè nella trasformazione del Santa Maria in un contenitore di mostre, peraltro molte scaciatissime, nella mancanza di un direttore e di una autentica autonomia dell’istituzione dalla politica, gli veniva risposto che la politica era stata distratta forse, ma non certo vorace e che le colpe di questo dissesto sono di tutti (che sarebbe a dire di nessuno). La professoressa Piccinni poi ha aperto il dibattito scegliendo fior da fiore e “nominando” stile Grande Fratello quelli che dovevano alzarsi e parlare: come un soldatino Fabio Gabbrielli ha obbedito e insieme hanno rivangato i bei tempi delle loro ricerche sullo
spedale concludendo, l’uno, che il Santa Maria era l’ospedale più studiato d’Europa, l’altra che era il “meglio” studiato d’Europa. È intervenuto anche l’ex rettore Anna Carli (con tanto di apprezzabile autocritica) che ha riconosciuto gravi colpe alla giunta Cenni per aver riportato il museo all’interno del Comune e ha attribuito un’ancora  più grande responsabilità del declino al peso sempre maggiore della società strumentale della Fondazione MPS Vernice (senza nominarla, però) concordando, sembrerebbe, con il cittadino semplice Ceccuzzi che, catapultato com’è noto su Siena l’anno scorso da un altro sistema solare, ha scoperto quanto fossero brutti e cattivi quelli che erano in Comune prima di lui e i dirimpettai di Palazzo Sansedoni. Carneade ha però ascoltato con vero piacere una lavoratrice, ora in cassa integrazione, che ha saputo mostrare orgoglio, dignità e un sincero amore per il Santa Maria della Scala. E poi il freddo birbone ha avuto la meglio e se ne è andato via. Provateci voi a stare più di due ore all’addiaccio con il chitone e i sandali!

Carneade

Qui qualcuno è convinto di essere ancora in UNIONE SOVIETICA o nel CILE di PINOCHET o nel mandamento di qualche boss. Non funziona così!

Il fatto che a qualcuno o a molti il blog Fratello Illuminato stia sulle palle non significa che il blog Fratello Illuminato sia illegale o commetta reati. Prima precisazione.

Il fatto che uno supponga o immagini nomi o cognomi non significa che i nomi e cognomi siano quelli. Anzi qualcuno da diverso tempo spara nomi a casaccio. Seconda precisazione.

Arriviamo al dunque. I comunicatori dell’agenzia Robespierre (prenda nota presidente Bezzini) in primis la titolare, da qualche giorno stanno facendo circolare la voce che a breve sveleranno l’identità di Fratello Illuminato. A breve sveleranno l’identità di Fratello Illuminato? Come, quando e attraverso cosa, forse tramite una seduta spiritica?

Sulla bacheca facebook del collaboratore dell’agenzia Robespierre, tal Alessandro Lorenzini, la titolare della medesima agenzia ha lasciato questo commento il 10 settembre 2012 alle 10:54 (abbiamo salvato la pagina quindi evitate di cancellarlo):

Lisa Cresti era meglio c’erano le mezze stagioni. Ps. Stai a vedere quanto ci vorrà perchè il fratellone o il maestro giacomo si esprimano contro di noi??? dai dai.. forniteci ulteriori sicurezze.. il cieco odio vi sta portando a sbagliare.. nomi e cognomi sono vicini a essere svelati.. ci vuole pazienza ma poi saranno pubblicati anche quelli. e quindi “Ride bene chi ride ultimo”, vale anche ai Cavalieri mascherati, psico – comici del web..

 Innanzitutto nei vostri confronti non proviamo alcun tipo di sentimento, anche perchè della vostra vita privata come degli altri non ce ne frega un bel niente. Questo blog si occupa esclusivamente di argomenti e soggetti che hanno rilevanza pubblica. Figuriamoci se sprechiamo le nostre energie fisiche e mentali per odiare qualcuno, soprattutto voi. Via per favore scendete dal piedistallo. Detto questo facciamo altre precisazioni.

Qui non siamo in Unione Sovietica dove il partito era tutto: dal governo alla magistratura. Qui siamo in Italia, uno Stato dell’Europa. E non siamo nemmeno nel Cile di Pinochet dove la polizia segreta controllava e faceva sparire la gente. E non siamo nemmeno nel mandamento di qualche boss dove regna la mafia. Ci siamo capiti o vi si spiega meglio?

Nomi e cognomi sono vicini a essere svelati? Signora Cresti si rende conto di quello che scrive o pensa di essere titolare di compiti che spettano alla Polizia Postale o all’Autorità Giudiziaria o forse il suo lavoro di portavoce del presidente dell provincia Bezzini, pagato con i soldi dei contribuenti, lo trascorre dietro al blog Fratello Illuminato?

Avanti svelate i nomi e i cognomi e illustrate pubblicamente anche come siete arrivati alle vostre conclusioni. Non potete fare alcun nome perchè nessuno dei membri della redazione o dei collaboratori di Fratello Illuminato è stato raggiunto da segnalazioni o controlli ufficiali e nemmeno citato dalla Polizia Postale o dalle Autorità Giudiziaria dello Stato ITALIANO. Vi è chiaro il concetto?

Vi ricordiamo inoltre che in Italia e in Europa è vietato lo spionaggio delle poste elettroniche, dei telefoni, dei computer e della rete web senza autorizzazione degli organi competenti. Vi è chiaro questo punto?

Vi ricordiamo inoltre che per procedere contro chi utilizza la rete servono le autorizzazioni delle autorità competenti e noi crediamo, anzi siamo sicuri, che nessun funzionario della Polizia Postale si mette a controllare e poi riferisce a voi nomi e cognomi di chi utilizza il web. Su questo siamo sicuri altrimenti il funzionario rischia procedimenti a suo carico.

Ride bene chi ride ultimo? Noi non ci troviamo niente da ridere sui disastri compiuti in città dal partito per il quale vi occupate di comunicazione. Signora Cresti le sembra di aver ragione? Prima hanno fatto il disastro, poi hanno cominciato a coprire le tracce ma sul più bello sono stati mandati a casa. E ancora pensano che la città sia proprietà privata dell’agenzia Robespierre. Invece di perder tempo con Fratello Illuminato guardatevi intorno e vergognatevi fra tutti delle macerie che avete lasciato ovunque. Un giorno se verremo chiamati dall’Autorità Giudiziaria o dalla Polizia Postale, anche se noi non riteniamo ci siano elementi per queste convocazioni, affronteremo l’argomento. Tutto il resto sono solo chiacchere e vi consigliamo di smetterla prima che qualcuno la querela la presenti nei vostri confronti.

Di questo clima abbiamo già informato la sede internazionale del blog per valutare un’iniziativa massiccia a livello nazionale e internazionale per denunciare certi sistemi di intimidazione e certi comportamenti lesivi della libertà di pensiero e di espressione. E meno male che gestite la comunicazione per un partito che si dichiara democratico.

Pensate invece alle richiesta di rinvio a giudizio per 14 persone per la vicenda dell’aereoporto di Ampugnano, per i 10 dell’elezione del rettore e chissà che non salti fuori anche la richiesta per i 18 indagati per il dissesto dell’università. E il problema di Siena sarebbe Fratello Illuminato? E qualcuno eviti di andare in giro a dire che è pronta la rappresaglia per quelli di Fratello Illuminato. Mantenetevi sereni e state calmini. Vi è chiaro il concetto?

Da oggi tutta la rete e quindi tutti sono a conoscenza di questo sistema. Come mai vi scaldate così tanto? Forse avete paura possa saltare fuori altri disastri compiuti in questi anni?

 Questi sono i soliti meccanismi per intimidire chi dissente e per frenare l’opinione pubblica. I tempi sono cambiati e oggi i cittadini sono imbestialiti nel vedere il proprio reddito ridursi, i negozi e le aziende chiudere e le prestigiose istituzioni in dissesto. Fuori i nomi e i cognomi; sì, ma dei dissestatori.

 “La mafia non è affatto invincibile; è un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine. Piuttosto, bisogna rendersi conto che si può vincere non pretendendo l’eroismo da inermi cittadini, ma impegnando in questa battaglia tutte le forze migliori delle istituzioni.”

(Giovanni Falcone – un giudice ucciso per difendere i diritti dei cittadini e lo Stato)

PS. Cari cittadini avete capito dove finiscono i soldi pubblici dell’amministrazione provinciale di Siena? Qui http://shamael.noblogs.org/?p=5793

Qui ci sono dei furbini che è il caso si diano una regolata

Allora veniamo a conoscenza del fatto che ci sono in giro dei furbini che spargono falsità sulle possibilità di rintracciare chi commenta questo blog. Ricordiamo a questi furbini alcune cosette:

1) qui non si sono mai commessi reati né si ha intenzione di commetterli;

2) se fosse vero che c’è gente che si dà da fare per mettere sotto controllo questo blogghetto ricordiamo che esiste un art. 21 della Costituzione della Repubblica Italiana ed una cesta di leggi che proteggono la libertà di espressione del pensiero;

3) che i furbini che – anche sui social network – millantano di pubblicare i nomi di chi gestisce questo blog (cosa della quale comunque ce ne cale dal poco al punto) rischiano comunque di sparare delle cazzate e di beccarsela LORO una bella querela.

Insomma fatevelo dire furbini: siete pietosi. E comunque tecnicamente è una pirlata anche soltanto pensarla la cosa. Ah un’altra cosa: anche le compagnie telefoniche sono soggette alla legge. Questo per chiarire.
Se poi qualcuno si spaventa può sempre dare un’occhiata qui e così poi dorme tra due guanciali.
Buona serata a tutti salve che a qualche stronzo. Lasciamo a voi il dubbio su chi siano questi stronzi. Loro lo sanno.