C’era un giudice in Uzbekistan

L’Uzbekistan è una Repubblica ex Unione Sovietica dell’Asia centrale. La lingua ufficiale è l’uzbeco e la capitale è Tashkent. Prima dell’uscita dalla galassia ex sovietica dalle parti di Tashkent c’era un giudice di provata fede al regime in dissoluzione. Un giudice del sistema: prima con la nomenclatura ex stalinista e successivamente con gli oligarchi in ascesa nel periodo di Eltsin. Quel giudice fino alla fine giudicava con pene dure la povera gente e stranamente copriva e mandava assolti i fidati degli oligarchi. La magistratura inquirente lavorava e richiedeva le pene e il giudice respingeva e proteggeva i malfattori. E nel contempo gli oligarchi le tentavano tutte per far trasferire i magistrati inquirenti. La posizione del giudice venne scoperta dalla società civile dell’epoca che solo grazie agli interventi della comunità internazionale e ad una massiccia campagna d’informazione riuscirono a costringerlo ad andare in pensione. Poi il regime crollò e l’Uzbekistan conquistò l’autonomia per diventare uno Stato a tutti gli effetti. Una storia di regimi ma soprattutto una storia di libertà e di una società civile che si oppose alla corruzione e agli intrallazzi degli oligarchi nel funzionamento della giustizia. Una storia da raccontare, cosi per cambiare argomento nel fine settimana.