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Marzo 8th, 2012 — Note redazionali
“Per lasciare quella poltrona ha incassato 40 milioni di euro, ma alle spalle si è lasciato migliaia di investitori con azioni crollate da 20 euro a 4 euro. I danni provocati dal manager, adesso in pole position per la guida della Banca Monte dei Paschi al posto dell’uscente Giuseppe Mussari, non hanno lasciato indifferenti Pierre-Henri Leroy, presidente Proxinvest e managing director Ecgs e Sergio Carbonara, titolare di Frontis Governance in partnership con Ecgs, che ritengono che la cifra giusta per l’ex manager sia pari a 7,3 milioni. Per questo con una lettera formale hanno scritto al presidente di Unicredit Dieter Rampl invitandolo a recuperare 32,7 milioni. Un gesto che non metterà a posto i conti, ma sicuramente contribuirà a rinsaldare il rapporto di fiducia tra la banca e gli investitori.”
Così si legge in un sito specializzato in questioni economiche a proposito di Alessandro Profumo. Probabilmente tali informazioni sono bene a conoscenza dei nostri governanti visto che oggi hanno avuto l’onore delle proprie foto accanto a quella dell’ex amministratore delegato di Unicredito. Evidentemente a Ceccuzzi non è bastata la figuraccia fatta con la nomina di Panti e sta facendo di tutto per replicarla. Panti non era stato scelto dal sindaco ma quest’ultimo aveva fatto tutto il possibile per metterci il cappello sopra con un memorabile discorso in consiglio comunale. Storia parallela quella dell’ex Unicredito scelto e voluto da Roma e rivendicato fino alla noia da Ceccuzzi che dovrà sobbarcarsi tutte le conseguenze dell’eventuale scelta: le buone se ci saranno come, probabilmente, le cattive. Proprio non impara mai! Non gli è servita la lezione del Mussari e del Mancini! Il perché di tale comportamento sta probabilmente nella non conoscenza delle vicende nazionali, di pensare che tutto possa essere risolta dalla “forza politica” di un gruppo finanziario come quello senese, gestito, peró, da via Rosi. Con la presunzione di poter piegare i salotti buoni della finanza e di controllare personaggi come Profumo o Caltagirone. Che tale politica non paga si vede bene dalla situazione in cui si trova la Fondazione a causa delle spericolate politiche della banca: gli apprendisti stregoni di provincia creano disastri! Così come il buon senso della massaia senese rivendicato in un manifesto appeso ai muri di Siena a firma comitato per la difesa del Monte. L’argomento riportato dal manifesto è esilarante: si riporta il giudizio negativo di Adam Smith, decontestualizzandolo, sulle società per azioni per sostenere che tutti i mali sono in quella forma giuridica. Come se fosse la struttura societaria di un’azienda a creare problemi e non le persone che la dirigono. Comunque il senso del ragionamento del comitato è di chiudersi nelle nostre cucine senesi e cucinare i nostri piatti sotto la protezione pubblica. Quel pubblico mal sopportato proprio da A. Smith. Ma poi pensandoci bene cosa c’era di più pubblico del Monte dei Paschi fra le grandi banche italiane? Le nomine nella Fondazione erano per la quasi totalità di soggetti pubblici! Evidentemente il teorema del manifesto non torna. Torna invece la gestione e gli apprendisti stregoni che non sono stati capaci di essere all’altezza professionale che un gruppo finanziario come quello senese avrebbe richiesto. Il Ceccuzzi e l’estensore del manifesto sono le due facce della stessa moneta. Una moneta che non paga i cittadini senesi che vengono rigettati pericolosamente indietro che non produce né innovazione, né opportunità. Personalmente non sono né uno storico, né uno specialista, ma questa vicenda mi ricorda quella del Duomo Nuovo con le appendici che voi tutti ben conoscete.
Tommaso Occami
Marzo 8th, 2012 — Note redazionali
Sulle notte della famosa canzone di Antonello Venditti “Notte prima degli esami”, il musicologo di chiara fama ispirandosi alle nefandezze universitarie ha composto un singolo che grazie ai nostri potenti mezzi siamo riusciti a recuperare nottetempo (forse un terzo al solito posto??). Ecco in anteprima il testo:
Notte prima del decreto
Io mi ricordo quattro nanetti con la vanga
e un patologo sulla spalla,
come gli scopini di Via Roma la vita non li spezza,
questa notte è ancora nostra,
come fanno le neutrini con gli occhiali a farsi sposare dai sultani.
Le seghe delle sei non fanno male,
è solo l’ateneo che muore, è solo l’ateneo che muore.
Iconcorsi sono vicini e tu sei troppo lontano dalle Scotte,
tuo padre sembra Vallanzasca e il tuo concorrente è arrosto,
stasera al solito posto, la luna sembra strana
sarà che non ti vedo da una settimana.
Università t’avessi preso prima, le mie mani sul tuo grano
è fitto il tuo bilancio,
e il tuo peccato è originale come i tuoi sindaci revisori,
non fermare ti prego le mie mani
sulle tue casse piene, chiuse come le chiese
quando ti vuoi confessare.
Notte prima del decreto, notte di polizia,
certo qualcuno potevi già portarlo via,
notte di nani e di patologi col cellulare in mano,
notte di magistrati alla finestra, ma questa notte è ancora nostra,
notte di giovani dissestatori di decreti da firmare e di coglioni,
notte di inciuci di poltrone e di ministeri,
notte di cricche e faccendieri,
la contabilità non sarà mai il mio mestiere,
e gli aerei volano alto tra Stigliano e Arcore,
ma questa notte è ancora nostra,
Ines non tremare, non ti posso aiutare, se il dissesto è dissesto.
Si accendono le luci qui a Stigliano
ma quanti nani intorno che mi viene voglia di cagare,
forse confessare, certo un po’ di sgherri
ma con la voglia ancora di dissestare,
se il dissesto è dissesto – se il dissesto è dissesto – se il dissesto è dissesto –
se il dissesto è dissesto – se il dissesto è dissesto …
P.S. Per i nostri lettori più romantici la versione vendittiana.
http://www.youtube.com/watch?v=62QLiWcvSQQ
Marzo 8th, 2012 — Note redazionali
Buongiorno Dott. Fabrizio Rossi, scriviamo con una forma inusitata ed estrosa per rivolgerLe alcune domande formali. Noi abbiamo un problema da risolvere con estrema urgenza e comunque prima della festa del 1 maggio. Il nostro Gruppo Editoriale ha approvato un regolamento che vieta a parenti e fidanzati/e di lavorare all’interno della redazione di Fratello Illuminato. Coincidenza vuole che la nostra portavoce Marianne Franceschi è fidanzata con ilMaestro James; quindi siamo costretti a sollevarla dall’incarico formale. Come avrà intuito siamo alla ricerca di una collocazione lavorativa per Marianne. La fanciulla da mesi culla un desiderio: gli piacerebbe lavorare al Monte dei Paschi presso l’area comunicazione. Non siamo qui a chiedere piaceri o forzature ma solo alcune informazioni per presentare la domanda di assunzione e il curriculum: tutto in maniera trasparente. Poggio e buca fanno pari e istintivamente abbiamo ipotizzato una soluzione: avete assunto la fidanzata del nostro concorrente (il Suo amico Stefano Bisi) e quindi perché no, si potrebbero trovare le soluzioni trasparenti e legittime per accontentare la fidanzata del nostro Maestro James. Provi a pensare la scena quando la mattina le due fidanzate attraversano l’ingresso per recarsi nella stessa area comunicazione: il trionfo dell’amore e del bene comune. In questo modo ci mettete anche in difficoltà e per la legge del contrappasso il Bisi avrebbe la molla per titolare: “La fidanzata di Maestro James assunta al Monte dei Paschi, tiè”. Come avrà notato noi siamo dialoganti e moderati e non ci perdiamo in filosofie barzantiane (quelle che durano ore e ore). Se la strada sopra descritta fosse praticabile si sarebbe fatto bingo: due piccioni con una fava. Marianne a quel punto lavorerebbe al Monte, durante l’orario di lavoro continuerebbe ad aggiornare il blog di Luce e all’uscita prima di andare a casa viene in redazione da noi. Comunque queste sono ipotesi (per quanto riguarda il nostro caso!!) e per non tediarla arriviamo al dunque: come possiamo fare per recapitarLe il curriculum (che di seguito alleghiamo) di Marianne Franceschi?
Curriculum di Marianne Franceschi:
Generalità, titoli di studio ed esperienze lavorative: Fidanzata di Maestro James.
A proposito dott. Rossi, girellando sul web ci siamo accorti di questo:
“Anima sgr in collaborazione con SienaNews.it
http://www.sienanews.it/2012/03/07/video-super-mario-monti-e-la-riduzione-dello-spread/
CAPITALE SOCIALE: € 10.000 I.V. – P.IVA/CF 01190490522 – Registrazione Tribunale di Siena n.683 del 25.6.1999 – Direttore Responsabile Stefano Bisi”
E quindi ci siamo fatti un altro film: forse in futuro nel caso andasse a buon fine l’assunzione di Marianne Franceschi si potrebbe avviare anche una collaborazione tra Anima sgr e il blog Fratello Illuminato, visto che nel cda della stessa Anima (http://www.animasgr.it/IT/Societa/CorporateGovernance/Pagine/CorporateGovernance.aspx) siede come vice presidente Nicola Romito (Vice direttore di MPS ). Così come avviene con Siena News; senza considerare la pubblicità di MPS, sempre come avviene ancora su Siena News. Tutte queste coincidenze sono incredibili, non trova?
Facciamo in modo che trionfi l’amore.
Inno all’amore (San Paolo) tratto dalla Prima Lettera ai Corinti:
“Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli,
ma non avessi l’amore,
sono come un bronzo che risuona
… o un cembalo che tintinna.
E se avessi il dono della profezia
e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza,
e possedessi la pienezza della fede così da trasportare le montagne,
ma non avessi l’amore,
non sarei nulla.
P.S. Oltre a far trionfare l’amore ristabiliamo anche un po’ di decenza.
Marzo 7th, 2012 — Note redazionali
Il programma Scherzi a parte è finito. Il dissesto, le elezioni irregolari del rettore, la gara di Ampugnano, le fucilate di frodo, le continue illegalità di Criccaboni e Fabbro sono solo scherzi montati ad arte da cittadini onesti per passare il tempo ridendo. I veri problemi sono i blog e quei rompicoglioni di cittadini che rivendicano quel minimo di imparzialità nella gestione della legalità. La vicenda Ampugnano? Sotto processo quel cattivo elemento di Raffaele Ascheri. Cinghialopoli? La colpa è di quei tre imbecilli di cinghiali che passavano nella traiettoria delle fucilate. Dissesto universitario? La Guardia di Finanza ha indagato per pura esercitazione. Le elezioni del rettore? Tutte cazzate. Insomma cari cittadini onesti, Scherzi a parte è finito. Si ritorna alla normalità.
Anche noi della redazione nel prendere atto di questo clima sereno nei confronti di coloro che evidenziano le illegalità abbiamo deciso di presentarci spontaneamente alla Procura della Repubblica di Genova per autodenunciarci del dissesto universitario e per abuso dia alcool durante l’orario di lavoro. Andiamo a Genova perché noi abbiamo fiducia nella magistratura indipendente. E poi a Genova, a Firenze, a Perugia hanno già portato a compimento le vere inchieste quindi hanno tempo e uomini per occuparsi di noi.
W L’Italia e W la fica (per le donne della redazione W quello di segno maschile)
Marzo 7th, 2012 — Note redazionali
Lui continua a pavoneggiarsi come al solito per cercare di convincere il potere locale che devono considerarlo come prima e più di prima. Ovviamente stiamo parlando di Stefano “groviglio” Bisi. Non contento dell’assunzione della fidanzata al Monte dei Paschi(a capo del personale l’amico di sempre Fabrizio Rossi) il grovigliatore ha pensato bene di ricominciare con le agiografie formato fotine e con i soliti articoli da fine conoscitore della banca dove lavora la fidanzata(astenersi dal parlarne ??!!). Oggi la fotina del groviglio ha visto bene di dedicarla al guru antibarbari Omar Calabrese: oltre a lamentarsi del furto del tetto d’oro, il semiologo tosiano insieme all’altro filo dissestatori d’ateneo Marcello Flores possono vantare grandi affinità con il grovigliatore. Le fotine utilizzate per esorcizzare la fine del groviglio. Per oggi basta parlare del grovigliatore, ci ritorneremo sopra tra qualche giorno con delle novità.
Il pezzo forte della giornata è il verdiniano Alessandro Nannini. Con ampio spazio sul giornale del Bisi il verdiniano de noantri, millantando di essere il vero oppositore in consiglio comunale, chiede addirittura le dimissioni del consigliere comunale del suo stesso partito, Enrico Tucci. Colpevole a detta del pasticcere per aver sostenuto al congresso del PDL l’avversario del Marig(nani). Noi ci teniamo ben distanti dal PDL ma dopo le dichiarazioni di Alessandro “pro groviglio” Nannini due parole di sostegno al Tucci(pur non conoscendolo personalmente) vogliamo spenderle. Fino a prova contraria l’unico consigliere comunale che tenta di fare opposizione è proprio Enrico Tucci: il verdiniano Nannini non è pervenuto, forse impegnato a rateizzare con la sua azienda il debito con l’università di Siena. Ecco semmai bisognerebbe si dimettesse proprio il Nannini dal consiglio comunale visto che nel cda dell’università che ha deliberato la rateizzazione del debito siede un rappresentate del comune. Cosi funziona il groviglio, cosi parlò Alessandro “pro groviglio” Nannini.
Marzo 6th, 2012 — Note redazionali
Vi ricordate la storiella di cui abbiamo parlato in questo post (http://shamael.noblogs.org/?p=4184)? Vi ricordate anche la famosa lettera di esenzione dalle attività didattiche, commettendo un abuso d’ufficio grosso come una casa, soprattutto se – come riteniamo – l’avesse scritta la nota condannata dalla corte dei conti Ines “maestrina” Fabbro? Non ve lo ricordate? Pazienza … Tanto qualcuno che se ne ricorda in viale Franci ci sarà … Ma un inaspettato aiuto a voi tutti e anche a viale Franci proviene – INCREDIBILE – da Criccaboni & Fabbro medesimi!!! Leggiamo il nuovo statuto dell’Ateneo pubblicato, per l’appunto, nella G.U. n. 49 del 28 (numero particolarmente significativo rispetto a quanto abbiamo detto qui) febbraio 2012:
Articolo 11 (Docenti)
[… omissis …]
4. Il Senato Accademico, sentito il Nucleo di Valutazione d’Ateneo e il Dipartimento di
afferenza, può deliberare una riduzione del carico didattico dei docenti cui siano affidati
incarichi gestionali, secondo le modalità definite nel Regolamento didattico d’Ateneo.
5. Il Senato Accademico, su proposta del Dipartimento di afferenza e sentito il Nucleo di
Valutazione d’Ateneo, può altresì deliberare una riduzione del carico didattico dei docenti
quando svolgano attività di ricerca particolarmente rilevanti, secondo le modalità definite nel
Regolamento generale d’Ateneo.
Ci possono spiegare come conciliano la scrittura di quella lettera con quanto LORO STESSI hanno messo nello statuto, pubblicato è vero solo ora, ma approvato già nel luglio 2011, cioè mesi prima di scrivere quella lettera?
Ricordiamo inoltre che il Senato accademico è composto ad oggi in buona parte da condannati dalla corte dei conti (Fabbro e Bernardi) e/o da inquisiti per falso in atto pubblico (Bettalli e Guerrini). Continuiamo così: facciamoci del male …
E comunque, anche prima dell’autodenuncia teniamo a precisare che la didattica era comunques ESCLUSIVA COMPETENZA del Senato e mai e poi mai del Rettore e figurarsi del Direttore Amministrativo (e quindi cari membri del Senato se non vi volete beccare una bella denuncia per omissione di atti d’ufficio vi conviene sollevare il problema FREDIANI molto velocemente).
Sottolineiamo tutto questo per sollevare un pochino quelli alla Lizza dalla faticosissima ricostruzione della mole impressionante di illegalità messa in piedi dal duo dell’insipienza e dalla cricca di docenti asserviti al suddetto duo.
Chissà perché ci viene in mente questo capolavoro:

Marzo 5th, 2012 — Note redazionali
Chi l’avrebbe mai detto che ci sarebbe stato il ritorno sulle scene della covata dei sellati provenienti dalle parti di Via Roma 56 e dalle corsie ospedaliere di fede tosiana-sempliciana? Qui nessuno; ma Odino (figlio di Borr e dio della guerra e della magia) aveva previsto il ritorno sia del Tenente Colombo su Rete4 sia quello dei sellati, addirittura già prima della seconda era glaciale. Eccoli schierati i sellati di peso: Alessandro “Omar” Cannamela in plancia accanto al Ceccuzzi, Orlando “Terzo genio di Via Roma 56” Paris al comando delle truppe sellate e in consiglio comunale (a difesa della gestione tosiana-sempliciana delle Scotte) il primario Pasquale D’Onofrio. I primi segnali del ritorno dei sellati si sono avuti con il documento lanciato in orbita da Orlando Paris sulle vicende recenti di banca e fondazione (sfidiamo anche Odino nel cercare di capirlo questo documento http://www.ilcittadinoonline.it/news/146166/Sel___Nuove_potenzialit%C3%A0_possono_emergere_dalla_crisi_.html ); successivamente l’assalto del sellato D’Onofrio all’alleata Anna Gioia in commissione sanità e ultima ma non di secondo piano la genialata di Cannamela (con nota illustrativa piena di fuffa del solito Criccaboni) sulla piattaforma internet per i giovani. Ascolta caro Cannamela, i famosi jovani ci sanno già stare su internet e semmai hanno bisogno di un’università gestita da persone serie e di posti di lavoro: la campagna elettorale è finita da un bel pezzo. Ma facciamo un passo indietro: quando sono nati e come i sellati senesi. I sellati prendono forma nottetempo dalle parti di Via Roma 56 dopo l’intuizione del semiologo antibarbari Omar “tetto d’oro” Calabrese. Vi ricordate? Omar Calabrese attraverso il mezzo televisivo aveva accusato i barbari del furto del tetto d’oro dell’Abbazia di San Galgano (poi ci si domanda del perché del tracollo dell’università) dimenticandosi che tra il tempo dei barbari e la costruzione dell’Abbazia ci sono più o meno 5 secoli di differenza (e non c’era nessun tetto d’oro). Dicevamo quindi dell’avvento dei sellati. Come avete capito i sellati sono una costola del sultanato di Stigliano qui rappresentato dai semiologi e dai genii di Via Roma 56. Comunque il massimo del minimo della decenza il nostro sellato Alessandro “Omar” Cannamela l’ha raggiunto il tardo pomeriggio del 4 novembre 2011. Premessina: i sellati che si spacciano come rivoluzionari e difensori dei lavoratori non solo sostengono la gestione tosiana dell’università, ma addirittura hanno approvato il taglio degli stipendi dei lavoratori delle stesso ateneo (VERGOGNA!!). Ritorniamo al 4 novembre 2011. Il sellato scriveva al Criccaboni: “E’ stata dura, ma il primo passo lo abbiamo fatto!” (Avete capito in quanti tramavano sulle spalle dei lavoratori onesti!!)
Naturalmente questa frase arriva dopo la notizia della firma da parte di CriccaGelmini del decreto di nomina (dopo l’interessamento del garante musicologo Luigi) dell’abusivo Criccaboni. Scusa una domanda Canna: è stata “dura” in che senso? Ti riferivi a CriccaGelmini forse (un po’ dura nel capire?) o ti riferivi al fatto che “è stata dura” trascorrere la notte insonne in attesa della firma o forse “è stata dura” prendere per il culo i cittadini senesi? Comunque sia andata è stata dura!! Poi vi lamentate del perché la città è in crisi: con queste fenomeni della politica e dell’accademia è già tanto che non sono ritornati i famosi barbari.
A tal proposito, sulla scorta delle rivelazioni del semiologo Omar giunge voce che i sellati (per aumentare il consenso politico) potrebbero tirare fuori dal cilindro una proposta per mantenere il controllo politico locale sulla banca. Fonti sellate ci comunicano che all’ultimo tuffo potrebbe spuntare il Fondo Barbarox (un fondo finanziario barbaro con il tetto d’oro interamente versato) e lo stesso Fondo sarebbe intenzionato a comprare (con tutto l’oro di San Galgano!!??) non solo il 15%, ma addirittura il 30 % delle azioni della fondazione. Che barbaro destino……..
Marzo 5th, 2012 — Note redazionali
Tempi supplementari o un colpo da Me(o)diano?
Marzo 5th, 2012 — Note redazionali
Si dice che il secondo ‘stianto’ per terra del sindaco Ceccuzzi sia avvenuto proprio mentre il primo cittadino era a fare il tifosone al palazzetto della Mens Sana. A parte un doveroso augurio di rimettersi in sesto, va detto che eventuali e ripetuti cali di zuccheri (almeno questa è la voce che gira insistentemente sulle lastre) forse per il troppo stress dopo appena 10 mesi di mandato, non darebbero grosse rassicurazioni sulla capacità di tenere in mano le varie partite (e non quelle di basket) che la città si trova, suo malgrado, ad avere aperte sul capo.
Ma Ceccuzzi pensa davvero che questo sia il momento giusto per fare il mensanino sfegatato? A parte che evidentemente l’eccesso di tifo non gli ha fatto granché bene alla salute, ma data la complessiva situazione economica della città (due per tutti, Ateneo e Monte dei Paschi) crede che farsi vedere in prima linea accanto a Minucci gli porti tutta questa massa di consenso elettorale? Qualche dubbio sinceramente ci verrebbe.
Non è un segreto che la sponsorizzazione per la Mens Sana e per il Minucci viene data dal Monte.
A proposito, a quanti milioni di euro ammontano i soldini che il Monte dà alla squadra di basket cittadina? E a quanto ammonta lo stipendio che Minucci riesce a ritagliarsi? Immaginiamo che non sia come lo stipendio di un tecnico amministrativo dell’Ateneo o di un cassiere appena assunto al Monte che con i loro stipendi ci campano a mala pena una famiglia. Forse quello di Minucci è un po’ più sostanzioso e di famiglie ce ne potrebbe campare addirittura due.
Non diciamo che le attività sportive non debbano essere sostenute va anche detto, però, che dato il momento non proprio florido che la banca pare stia attraversando (cosa difficile da obiettare visto che ai dipendenti molto probabilmente verranno applicati i contratti di solidarietà con conseguente abbassamento delle buste paga) sarebbe necessario e moralmente opportuno bloccare i rubinetti ai giocattoli.
Se la banca chiede sacrifici salariali ai dipendenti (peraltro in un momento economico che già mette a dura prova i portafogli delle famiglie) sarà il caso che questi stessi sacrifici si comincino per primi a chiedere a chi per anni è stato ben sostenuto dalla banca come lo stesso Ferdinando Minucci.
Populismo? No, semplicemente equità.
Interessante, poi, la curiosità che Raffaele Ascheri nel suo libro, a pagina 192, lancia sul manager della Mens Sana, Minucci; apprendiamo che anche lo stesso Minucci ha lavorato al Monte, ma che per motivi non spiegati (o non spiegabili) ad un certo punto, stando a quanto riportato nel libro, si è dovuto licenziare. Qualcuno, per caso, saprebbe dirci il motivo? Data la consistente cifra di sponsorizzazione che prende la sua Mens Sana proprio da quella banca da cui Minucci dovette licenziarsi, sarebbe interessante e anche opportuno sapere il perché. Magari di questo quesito se ne interessi anche il neo direttore generale Fabrizio Viola.
Marzo 4th, 2012 — Note redazionali
Di recente abbiamo letto sulle cronache locali che l’assessore alla cultura del comune di Siena Lucia Cresti, rispondendo a un’interrogazione consiliare, si è lamentata della scarsa pubblicità fatta sui media nazionali alla Mostra “Le Stanze del Desiderio” di Milo Manara ancora in corso a Siena. Effettivamente il rilievo dell’assessore non è campato in aria. Comunque la redazione di Fratello Illuminato, senza alcun compenso e in virtù della nostra visibilità nazionale, invita tutti a visitare “Le Stanze del Desiderio”. Siamo rimasti colpiti però da una circostanza alquanto strana.
Per l’ingresso alla Mostra in merito all’acquisto dei biglietti troviamo scritto: “BIGLIETTI: Intero: 10 euro; ridotto e convenzioni: 6 euro (gruppi minimo 15 massimo 25 persone, minori di 18 anni e maggiori di 65; detentori di appositi coupon e possessori di tessera Aci, Tci, Coop, Unpli). Studenti di ogni ordine e grado 4 euro. Gratuito per i bambini fino a 6 anni, disabili e accompagnatori, funzionari del Ministero Pubblica Istruzione e Beni e Attività Culturali”.
Come mai per i funzionari del Ministero Pubblica Istruzione e Beni e Attività Culturali il biglietto è gratuito? Che cosa hanno di speciale questi funzionari rispetto ad altri funzionari di altri ministeri e soprattutto rispetto a tutti i cittadini (visto che lo stipendio dei funzionari viene pagato dall’ente pubblico, quindi dalla collettività!!)? Non vi sembra fuori luogo?
Ritorniamo invece sulle dichiarazioni dell’assessore Lucia Cresti. L’assessore rispondendo a un’interrogazione presentata da un consigliere comunale della stessa maggioranza (sembra fatta ad arte!!??) ha affermato: “L’investimento economico sulla mostra di Manara è stato sicuramente importante, ma il risultato ottenuto è nettamente inferiore alle attese”…. Penso – ha concluso l’Assessore – che l’investimento di 170mila euro per comunicare una mostra, la voce di spesa più alta di tutte – più dell’allestimento e delle spese di personale – sia congruo e necessario perché è inutile fare belle iniziative senza investire in una adeguata promozione. Credo però che con queste risorse si potesse ottenere di più e certamente nel passato è stato ottenuto di più”. Sì certo; ma non potevate intervenire sull’organizzazione della mostra per migliorarla invece di “presentarvi” e “rispondervi” con un’interrogazione tesa a criticare coloro che hanno gestito la promozione della mostra? Chi governa una città ha il dovere di intervenire con atti e non fare la passerella in consiglio comunale sfoggiando l’arte della retorica. Mica ci volete far credere che gli incarichi per la promozione della mostra sono stati affidati dalle forze di opposizione? In merito a quei famosi 170mila euro a noi risulta che sono stati ripartiti cosi: una piccola parte circa 11.000,00 euro all’Agenzia Impress, circa 30.000,00 euro alla società MILC (quella del famoso slogan 2.0 del Ceccuzzi!!) e la restante somma al Sole 24 ore per il catalogo e la pubblicità. Se le cifre e le ripartizioni non sono vere siete pregati di mandare una rettifica perché a noi non piace affermare cose inesatte. Non si capisce come mai in molti nelle chiacchere di corridoio accusavano l’Agenzia Impress di aver gestito male le risorse visto che la medesima Agenzia ha avuto una piccola parte dei 170mila euro.
P.S. Per i visitatori: la mostra è prorogata fino al 9 aprile.