Il “rasoio” di Tommaso Occami. Il sonno della ragione genera mostri e gli apprendisti stregoni di provincia generano disastri

“Per lasciare quella poltrona ha incassato 40 milioni di euro, ma alle spalle si è lasciato migliaia di investitori con azioni crollate da 20 euro a 4 euro. I danni provocati dal manager, adesso in pole position per la guida della Banca Monte dei Paschi al posto dell’uscente Giuseppe Mussari, non hanno lasciato indifferenti Pierre-Henri Leroy, presidente Proxinvest e managing director Ecgs e Sergio Carbonara, titolare di Frontis Governance in partnership con Ecgs, che ritengono che la cifra giusta per l’ex manager sia pari a 7,3 milioni. Per questo con una lettera formale hanno scritto al presidente di Unicredit Dieter Rampl invitandolo a recuperare 32,7 milioni. Un gesto che non metterà a posto i conti, ma sicuramente contribuirà a rinsaldare il rapporto di fiducia tra la banca e gli investitori.”
Così si legge in un sito specializzato in questioni economiche a proposito di Alessandro Profumo. Probabilmente tali informazioni sono bene a conoscenza dei nostri governanti visto che oggi hanno avuto l’onore delle proprie foto accanto a quella dell’ex amministratore delegato di Unicredito. Evidentemente a Ceccuzzi non è bastata la figuraccia fatta con la nomina di Panti e sta facendo di tutto per replicarla. Panti non era stato scelto dal sindaco ma quest’ultimo aveva fatto tutto il possibile per metterci il cappello sopra con un memorabile discorso in consiglio comunale. Storia parallela quella dell’ex Unicredito scelto e voluto da Roma e rivendicato fino alla noia da Ceccuzzi che dovrà sobbarcarsi tutte le conseguenze dell’eventuale scelta: le buone se ci saranno come, probabilmente, le cattive. Proprio non impara mai! Non gli è servita la lezione del Mussari e del Mancini! Il perché di tale comportamento sta probabilmente nella non conoscenza delle vicende nazionali, di pensare che tutto possa essere risolta dalla “forza politica” di un gruppo finanziario come quello senese, gestito, peró, da via Rosi. Con la presunzione di poter piegare i salotti buoni della finanza e di controllare personaggi come Profumo o Caltagirone. Che tale politica non paga si vede bene dalla situazione in cui si trova la Fondazione a causa delle spericolate politiche della banca: gli apprendisti stregoni di provincia creano disastri! Così come il buon senso della massaia senese rivendicato in un manifesto appeso ai muri di Siena a firma comitato per la difesa del Monte. L’argomento riportato dal manifesto è esilarante: si riporta il giudizio negativo di Adam Smith, decontestualizzandolo, sulle società per azioni per sostenere che tutti i mali sono in quella forma giuridica. Come se fosse la struttura societaria di un’azienda a creare problemi e non le persone che la dirigono. Comunque il senso del ragionamento del comitato è di chiudersi nelle nostre cucine senesi e cucinare i nostri piatti sotto la protezione pubblica. Quel pubblico mal sopportato proprio da A. Smith. Ma poi pensandoci bene cosa c’era di più pubblico del Monte dei Paschi fra le grandi banche italiane? Le nomine nella Fondazione erano per la quasi totalità di soggetti pubblici! Evidentemente il teorema del manifesto non torna. Torna invece la gestione e gli apprendisti stregoni che non sono stati capaci di essere all’altezza professionale che un gruppo finanziario come quello senese avrebbe richiesto. Il Ceccuzzi e l’estensore del manifesto sono le due facce della stessa moneta. Una moneta che non paga i cittadini senesi che vengono rigettati pericolosamente indietro che non produce né innovazione, né opportunità. Personalmente non sono né uno storico, né uno specialista, ma questa vicenda mi ricorda quella del Duomo Nuovo con le appendici che voi tutti ben conoscete.

Tommaso Occami

3 comments ↓

#1 Fonte Reuters on 03.08.12 at 19:13

ROMA, 8 marzo (Reuters) – Per il Partito democratico, il prossimo presidente del Montepaschi ha già un profilo definito e una missione chiara. Deve avere la forza di far uscire la banca da logiche localistiche e poi accompagnarne la crescita strategica con un nuovo socio, come può essere la

Bnl.

Ieri la Fondazione ha avuto il via libera per vendere fino al 15,5% della banca (ha oggi il 49,01%) per pagare ai creditori

parte del miliardo di debito.

Per farlo deve trovare soci interessati ad entrare in Mps, dove con l’assemblea del 27 aprile sarà nominato il nuovo presidente che affiancherà il futuro Ad Fabrizio Viola (oggi Dg).

“Ci vuole qualcuno che sia in grado di togliere la banca dalle secche del localismo. C’è chi a Siena l’ha capito e sta lavorando per questo”, ha detto a Reuters – senza voler essere citato – un esponente del Pd nazionale che sta seguendo con

attenzione e riservatezza cosa accade in questi giorni a Siena.

Nel partito, su questo come su molti altri dossier, la linea centrale deve affrontare alcune opposizioni interne.

Su Siena e sulla scelta del futuro presidente della banca, in particolare, resta chiara la dicotomia tra ex Ds, oggi più fortemente convinti che serva discontinuità, ed ex Margherita, attenti a valutare gli effetti collaterali di un simile terremoto.

Profumo? “E’ sicuramente una persona che potrebbe essere funzionale a questo progetto. E c’è da chiedersi piuttosto come

mai ancora non abbia trovato una collocazione”, dice la fonte.

Alessandro Profumo, ex Ad di Unicredit, è il candidato fortemente voluto dall’uscente presidente Giuseppe Mussari, fortemente sostenuto dal sindaco Franco Ceccuzzi e dal presidente della Provincia Simone Bezzini, (che eleggono 13 dei

16 membri della Deputazione generale della Fondazione).

Non è stato però ancora indicato nero su bianco nella lista per il nuovo cda che la Fondazione guidata da Gabriello Mancini dovrà stilare entro i primi giorni di aprile.

Profumo, con Viola, sarebbe un altro non senese per i primi due scranni del Monte.

Oltre al suo nome sono emersi sulla stampa via via candidati dal profilo meno di rottura, come lo stimato Divo Gronchi, più vicino all’area ex Margherita del Pd senese (a cui fa capo anche il numero uno della Fondazione), ultrasettantenne di cui oltre 40 già nel Mps.

L’articolo 3 dello Statuto della Fondazione, azionista di riferimento della terza banca italiana, a proposito di localismo, chiede che venga garantito che “almeno la maggioranza dei membri ed il presidente del Consiglio di amministrazione della Banca Monte dei Paschi di Siena spa siano scelti tra

persone domiciliate nel comune o nella provincia di Siena”.

In passato per un presidente non senese, come è stato Piero Barucci, la soluzione fu trovata senza alcun imbarazzo statutario.

“Il problema è quello che si farà dopo”, dice ancora la fonte politica, per sottolineare il discrimine anche strategico

nella scelta del futuro presidente.

Con un Mps “fuori dalle secche” locali, un nuovo management e un nuovo piano industriale, una volta scongiurato il rischio di un ennesimo aumento di capitale per coprire parte del buffer da 3,2 miliardi chiesto dall’Eba per giugno, l’azionista Fondazione potrebbe cominciare a guardare con realismo ai tanti dossier che da tempo ha sul tavolo per un matrimonio a lungo rimandato.

#2 Bastardo Senza Gloria on 03.08.12 at 20:00

Complimenti Sig. Occami il pezzo è comprensibile anche a chi di finanza non mastica. L’estensore del manifesto rappresenta quella comoda posizione che il cittadino medio senese vuole sempre riservarsi. Non potendo e non volendo scagliarsi contro chi ha precise responsabilità, si scaglia contro l’istituzione giuridica, tutto finirà così in disquisizioni accademiche senza capo ne coda.
Questa situazione mi fa essere pessimista verso un reale cambiamento.
Per Dio qui c’è delle responsabilità grosse come una casa, cazzo! Quei manifesti dovrebbero avere nomi e cognomi.
Ma si sa, conviene mettere la testa sotto terra…..così in quella posizione te lo mettono in culo meglio.

#3 Storie del PD senese on 03.09.12 at 10:57

http://espresso.repubblica.it/dettaglio/dopo-l8-marzo-storia-di-milena/2176198

non proprio solidale

http://www.sienapartitodemocratico.it/pdsiena/il-pd-di-siena-lavora-per-una-citta-piu-solida-e-solidale/