Banche e dintorni. L’altra metà del campo

Tempi supplementari o un colpo da Me(o)diano?

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#1 Comunicato stampa on 03.05.12 at 17:40

Eh no! Cari “Managers”!
Le dimissioni del Comitato di Presidenza dell’Associazione Bancaria italiana, Mussari in testa, sono inaccettabili.
Non si sono certo potuti dimettere i pensionati e tutti i cittadini a basso reddito che il Governo ha tartassato per primi senza scampo, anzi molti di loro sono già stati “dimessi” (ed altri, purtroppo, lo saranno) dalle aziende che li hanno licenziati, mentre, implacabile, il costo della vita aumenta anche a causa di quello in crescita da anni delle banche e delle assicurazioni.
Nella nostra città, chi l’avrebbe mai detto, purtroppo, il Sindacato del Monte dei Paschi chiede pubblicamente conto sull’entità di consulenze esterne, retribuzioni, liquidazioni e benefici dirigenziali, oltre che sul numero dei vice direttori generali e sulle scelte che hanno portato la “nostra” Banca senese alla perdita di 4 miliardi di euro e all’accumulazione di 1 miliardo di debiti, dal 2010 ad oggi.
Domande che vanno estese agli istituti di credito sul territorio nazionale: hanno ricevuto, fra tutti, 116 miliardi a dicembre e ne attendono, ora, altri 139 (MPS 10 a dicembre più 14 adesso) messi a disposizione dalla Banca Europea.
Capitali ingenti che provengono dalle nostre tasche ma che non risultano impiegati per agevolare le grandi imprese, per ridurre l’impatto sulla sospensione del pagamento delle rate dei mutui da parte di chi ha perso il posto di lavoro e per il finanziamento delle piccole e medie imprese, aiutandole concretamente ad uscire dalla crisi.
Così, anziché spiegare se hanno condotto in perdita (malgrado quanto dichiarato ai quattro venti sulla solidità delle banche italiane, politici compresi) pur continuando a ricevere lauti compensi, al primo intervento serio di un Governo si è fatto subito ricorso alla pratica più consueta, frapponendo al dovere di dare risposte il pericolo per migliaia di posti di lavoro, nella tradizione peggiore di questa cosiddetta classe dirigente, pubblica, privata e politica, per lo più incapace di avere e sostenere nuove idee, improduttiva ma avida, pronta a scaricare sullo Stato e il più in basso possibile le conseguenze di situazioni in cui sguazza da anni ed anni senza ombra di concorrenza, in un clima molto clientelare, sia per le singole carriere che per i metodi di erogazione del credito stesso, metodi e silenzi che hanno permesso ed in certi casi perfino agevolato Parmalat, Cirio, i bond argentini e non solo.
Invitiamo i “managers“ che si sono dimessi a rendere irrevocabile tale scelta: non sono assolutamente indispensabili, come non sono affatto indispensabili le banche come vorrebbero farci credere le istituzioni internazionali dominanti.
Ormai si tratta di organismi geneticamente modificati: sempre meno utili e sempre più pericolosi; non dimentichiamo che la crisi è nata in America proprio dalla dissennata, incontrollata gestione delle banche.
Federconsumatori Provinciale di Siena – Il Presidente Wilde Terrosi

Siena, 5 marzo 2012