Maggio 28th, 2012 — Note redazionali
Premesso che oramai è palese a tutti la regia politica di Alberto Brandani dietro le scelte di Sandro Senni e Gabriele Corradi e premesso che anche il Dringoli è uomo del Brandani, premesso tutto questo ritorniamo sui forum. Guarda caso i forum tornano di moda quando i dirigenti di partito hanno consumato le scorte di fumo negli occhi di fronte al proprio fallimento e soprattutto di fronte alle proprie responsabilità. Dopo i fori ai bilanci un bel forum ci sta bene (secondo loro). Sì, ma davanti alla televisione a guardarsi la trasmissione Forum di Rita Dalla Chiesa: si spende poco e quando ci siamo stancati si cambia canale con il telecomando. In campagna elettorale a sostegno del Ceccuzzi primeggiavano i forum guidati da due luminari come Daniele Magrini e Andrea Milani: forum della buona politica (dove?) e forum della cultura(quale?). Ieri l’economista Giulio “Guido” Carli ha visto bene di proporre l’ennesimo forum, dei bancari stavolta.. Ma la politica non doveva restare fuori dalla banca? O forse il forum dei bancari serve per informare i cittadini sul funzionamento degli sportelli? Chissà quali sono le reali intenzioni dell’economista Carli.
Perchè, invece, di perder tempo con i forum i dirigenti dei partiti (soprattutto quelli del PD senese) non spiegano ai cittadini i motivi e le responsabilità dei vari fori nei bilanci delle istituzioni cittadine? A tal proposito, suggeriamo, per illustrare meglio i vari fori di chiedere l’aiuto scientifico del Criccaboni, del Dringoli, del Boldrini, del Bigi, del Tosi e della comandante Jolanda Cei Semplici. In alcuni casi più che fori sono dei crateri.
P.S. Visto che ci siamo perché non si riesumano anche i due forum provinciali e comunali sull’università coordinati dagli ottimi Donato Montibello e Dino Marchese? Hanno avuto un impatto talmente benefico sulla crisi dell’Università di Siena che buttare via tutto il lavoro fatto sinceramente non vale la pena. Guardate per esempio qui http://youtu.be/jvzVF9o74lU che genialate! Per non parlare di questo fenomeno qui http://youtu.be/moezYj3Rj0w. Se poi riuscite a capire quello che dice l’economista Giulio “Guido” Carli (http://youtu.be/PPBW_I03TWc) allora siete pronti anche per il forum dei bancari. Ma di andare un pochino a lavorare no eh?
Maggio 28th, 2012 — Note redazionali
Dopo la trasmissione di ieri dall’Annunziata ecco la ricetta di Profumo per il Monte e per Siena:
– licenziamento di un numero cospicuo di dipendenti,
– eliminazione, tramite vendita o chiusura, di sportelli,
– aumento di capitale nella forma classica o a mezzo co.co.bond,
– il Monte è a Siena, ma anche in altre parti dell’Italia,
– conferma di Mussari all’ABI.
Tutto questo per quanto riguarda la Banca. Sul piano più generale:
– quasi sicura uscita della Grecia dall’Europa (chissà che ne pensa Monti impegnato sul fronte contrario),
– crisi dell’euro al 50% (anche su questo Monti sarà particolarmente contento).
Sul fronte delle dimissioni del Ceccuzzi:
– ha capito che il sindaco non è il suo mestiere,
– sta cercando una diversa collocazione con il partito romano e stenta a trovarla,
– probabile ritiro delle dimissioni perché rimarrebbe disoccupato,
– Rosaria Bindi avrebbe accarezzato un percorso alla Fassino, ma Siena le è un po’ ostica.
Maggio 27th, 2012 — Note redazionali
Ma Mussari ha fatto un buon lavoro? La domanda che per ben due volte il giornalista dell’ultimaparola, la trasmissione di RAI 2, rivolge a Ceccuzzi e per due volte il sindaco non risponde. Il primo cittadino preferisce parlare d’altro del futuro, di un futuro, quello della banca dai contorni incerti. Incerti? Poi, neppure tanto, si sta preparando una nazionalizzazione strisciante per mezzo dei co.co.bond. E dell’aumento di capitale sostanzialmente confermato dal presidente Profumo oggi in televisione, a differenza di tutte le rassicurazioni del Ceccuzzi. Ormai le percentuali non esistono più o sono diventate delle variabili indipendenti. Siamo passati dal 50, al 33 a chissà cosa? Non esprime nessun giudizio sull’avvocato presidente dell’ABI che per suo conto ad un’altra domanda: ma chi paga? Non risponde e con il suo zainetto se ne va dando le spalle all’intervistatore. La coppia non risponde, altro che discontinuità. Se ci fosse davvero dovremmo sapere chi ha deciso politicamente l’acquisto dell’Antonveneta. All’epoca chi aveva l’autorità per decidere questioni così importanti erano: Mussari, Ceccuzzi, Ceccherini e Cenni. Non crediamo di andare molto lontano da questi quattro, almeno in sede locale, per una decisione così importante. Quindi senza giudizio sul passato come è possibile guardare al futuro e parlare di rinnovamento, mah mistero! In compenso ci pensa il fido Giulio Carli a darci la ricetta: facciamo parlare i dipendenti della Banca! E cosa dovrebbero dire? Ce lo spieghi lui cosa è successo in questi anni. Dovette essere voi del PD a dirci come sono andate le cose i nomi i cognomi e le relative responsabilità. E la smetta Carli di fare quei comunicati che assomigliano più a dei pizzini che a un pronunciamento di un responsabile politico di un partito. Ci dica nell’ultimo passaggio del suo pronunciamento a chi sono indirizzate le minacce. Ci sembra di aver capito la CGIL, il Meacci, il Cenni; lo dica e si assuma le responsabilità delle sue affermazioni in modo da consentire la replica circostanziata. La città ha bisogno di chiarezza non delle mezze frasi e dei silenzi sul passato da parte del rinnovatore Ceccuzzi che accusa tutti tranne chi di dovere, il Mussari. Tutti responsabili, tutti complottari tranne quelli che veramente hanno responsabilità. Così come con i fiancheggiatori che stanno lavorando nell’ombra, questi sì, per avere un posto al sole e per non consentire il vero rinnovamento. Stiamo parlando del Brandani e del suo compagno di partito Sergio Betti. Cercano voti nell’opposizione con Senni e Corradi. Quest’ultimo teoricamente sarebbe dovuto essere meno disponibile, ma un posto di assessore per lui o per qualcuno vicino a lui è pur sempre qualcosa da non buttare via. Del resto il padre del giocatore non è mai stato lontano dalla democrazia cristiana e dalla coppia Bernini, Brandani in sede locale. I tentativi di convincere a votare Ceccuzzi, da parte dei nostri eroi, non lasciano in pace neppure il PDL, oggetto del desiderio! Senza trovare al momento particolari consensi. I soliti noti vorrebbero continuare a suonare la musica di sempre mentre la città sta dando una bruttissima rappresentazione di se stessa. Solo per questo, se non ci fosse tutto l’altro, il sindaco dovrebbe confermare le sue dimissioni. Un sussulto di dignità che allontanando gli attori del passato permetta di aprire una nuova stagione per Siena.
Maggio 27th, 2012 — Note redazionali
Maggio 26th, 2012 — Note redazionali
(ANSA) – ROMA, 26 MAG – L’Adusbef si dice ”incompatibile” con il presidente di Mps, Alessandro Profumo, e per questo ha deciso ”con rammarico” di uscire dal tavolo tra i consumatori e la banca senese, il ConsumerLab. Lo afferma in una nota il segretario nazionale Mauro Novelli.
L’associazione dei consumatori, in sintesi, contesta a Profumo la gestione di Unicredit attraverso ”il collocamento con destrezza di derivati a clienti e piccole e medie imprese, facendo balenare, qualora non avessero accettato, il mancato rinnovo dell’affidamento”, la ”gigantesca evasione di 700 milioni di euro utilizzando il sistema Brontos, risolta con una sanzione di 245 milioni di euro”, ma anche le recenti dichiarazioni da presidente di Mps. L’Adusbef si dice comunque pronta a riconsiderare la decisione, ”qualora Profumo segua l’esempio del sindaco di Siena, Ceccuzzi”, che si è dimesso (ANSA).
Maggio 26th, 2012 — Note redazionali
La redazione di Fratello Illuminato è molto preoccupata per la misteriosa sparizione del rettore abusivo Criccaboni. Qui viene di sotto tutta la città e questo sparisce e non si sente più. Siamo stati a Stigliano a vedere se era dal Sultano e non c’era; siamo andati a Guistrigona e non c’era; tornando indietro siamo passati da Casetta (al solito posto insomma) e non era neanche lì; abbiamo cercato alla Rocca (casomai fosse andato da Antonio Marino) e Beppe Nucci ci ha detto di non averlo visto; abbiamo inviato un emissario da Tomasi a Trento e neanche lì si era registrata la sua presenza; allora abbiamo fatto un blitz (casto, ci mancherebbe! Abbiamo famiglia) a Roma e nulla; siamo andati a Pisa a vedere se era a dar da mangiare alle colombe (piccole però, colombine), non pervenuto; a Pian del Lago alla Piallaghese non lo vedono da tempo. No, davvero, siamo preoccupati. Eppure anche in Comune, il suo amico Ceccuzzi avrebbe bisogno di un esperto di bilanci come lui e anche di un navigato politico! Non può, il Ceccuzzi, rivolgersi alla competentissima Tania Groppi, perché la politica deve stare fuori dalla banca e poi lei è troppo impegnata con le peppole e i fringuelli, come fa poverina! E poi, insomma, si tratta sempre del rettore (abusivo) a capo (in subaffitto dalla condannata dalla corte dei conti Ines “maestrina” Fabbro) della quarta o quinta istituzione della Città. Vuole dire qualcosa su tutto questo oppure vuole continuare a far finta di nulla? Ha forse paura di qualcosa? VIa su Criccaboni, dì qualcosa e, soprattutto, riappari magicamente.
Una preoccupata redazione di Fratello Illuminato
Maggio 25th, 2012 — Note redazionali

Non confondete Enrico Berlinguer con Luigi Berlinguer: la differenza tra i due è abissale. Enrico Berlinguer è il politico della questione morale; Luigi Berlinguer è colui che ha praticato l’inciucio con la Gelmini per far nominare l’abusivo Criccaboni. E non dimentichiamoci del ruolo di Luigi nella gestione di quel potere senese che ha portato la città al quasi default di oggi. La storia è storia, con i nomi e i fatti. E se leggete i nomi di coloro che spalleggiano il Ceccuzzi scoprirete che sono in prevalenza i nomi di coloro che facevano parte o sono legati alle gestioni Tosi-Berlnguer delle istituzioni cittadine. E c’è un filo rosso che lega quelle gestioni con il governatore Enrico Rossi. Dentro l’ospedale senese in molti si ricordano quando il consigliere regionale Sandro Starnini sponsorizzava la nomina (poi avvenuta) di Jolanda Cei Semplici come Direttore Generale dell’azienda, proprio nel periodo in cui Tosi ricopriva il ruolo di rettore dell’università di Siena. E il governatore Rossi in quel periodo ricopriva il ruolo di assessore regionale alla sanità. La magistratura prima ha scoperto un buco di oltre 200 milioni di euro all’università senese e successivamente un buco di oltre 200 milioni di euro all’ Asl di Massa. Il periodo dei due buchi finanziari è lo stesso e anche i protagonisti politici sono sempre gli stessi. Alla magistratura spetta il compito di individuare le responsabilità penali dei singoli soggetti ma nel contempo ,grazie alla memoria, possiamo indicare chi erano i politici che ricoprivano ruoli istituzionali in quel periodo e i legami tra di loro. Jolanda Cei Semplici fedelissima di Luigi Berlinguer e dominus dell’azienda ospedaliera senese dal 2003 al 2005 (una controllatina ai bilanci di questo periodo sarebbe opportuni), nel 2005 su proposta dell’allora assessore regionale Enrico Rossi in accordo con il rettore Piero Tosi “propose facendola nominare, Jolanda Cei Semplici, per occuparsi del coordinamento interistituzionale, a livello nazionale, dei percorsi di cooperazione tra le Aziende Ospedaliere Universitarie e le Facoltà di Medicina, nell’ambito delle funzioni assistenziali.”
Piero Tosi, Luigi Berlinguer, Jolanda Cei Semplici, Enrico Rossi e Franco Ceccuzzi (allora segretario del partito): la stessa storia e la stessa condivisione del potere. Altro che discontinuità.
Seguite le prossime puntate.
P.S. Stasera qualcuno potrebbe chiedere al barone Luigi Berlinguer cosa intendeva dire quando disse al Criccaboni riferendosi alla città di Siena “ Stai attento a questa città”? Così come scrupolo morale.
Maggio 25th, 2012 — Note redazionali
Prima di entrare nel merito delle cifre milionarie facciamo alcune considerazioni importanti. Oggi stranamente sul giornale MF (Milano Finanza) il giornalista Luca Gualtieri (in buoni rapporti con il capo della comunicazione di banca MPS) pubblica l’intervista al dimissionario Ceccuzzi. E sempre oggi il Bisi (ma interviene in qualità di giornalista, simpatizzante del PD o come esponente della massoneria?) insiste con la richiesta di pace tra il Ceccuzzi e gli ex margherita e arriva anche ad affermare una sciocchezza grossa come il buco dell’ateneo: “Con l’arrivo del commissario viene sospesa la democrazia”. Fino a prova contraria il commissario è un funzionario dello Stato democratico. Basterebbe rileggersi i manuali di educazione civica per rinfrescarsi la memoria. Chiedetevi come mai questo iperattivismo dei comunicatori, in primis il Bisi, a sostegno del Ceccuzzi. Ma a proposito ultimamente il Ceccuzzi non sta attaccando il ruolo del groviglio armonioso? Detto questo.
Facciamo un po’ di conti e mettiamo in evidenza un po’ di cifre. A quanto ammonta il debito complessivo dell Fondazione MPS nei confronti delle banche creditrici? Intorno a un miliardo e cento di euro. La crisi della fondazione come tutti sappiamo ha determinato la mancanza di liquidità per il territorio. Tra il 2006 (bilancio) e il 2011 (bilancio) la banca MPS ha speso ben 355 milioni di euro di pubblicità e ben quasi 730 milioni di euro in consulenze. Se sommate le due cifre e se quesi soldi fossero finiti come utili da erogare alla Fondazione, oggi quest’ultima, non si troverebbe in crisi di liquidità. Ricordiamo che la gestione della pubblicità è prerogativa dell’area comunicazione della banca MPS guidata dal comunicatore David Rossi. Sarebbe interessante scoprire come sono stati spesi e chi sono stati i destinatari di ben 355 milioni di pubblicità. Poi ci sono i 730 milioni di consulenze. Tutto questo avveniva durante la gestione Mussari della banca con il sostegno politico del Ceccuzzi. Qualcuno del PD potrebbe commentare queste cifre visto che in questi giorni tutti parlano di discontinuità e di crisi economica che attanaglia il territorio?Le aziende chiudono e la gente perde il lavoro e in questi anni taluni per fare i fashion hanno speso 355 milioni di euro in pubblicità. Fate un po’ voi. E da questo si capisce anche il comportamento di certa informazione.
Maggio 24th, 2012 — Note redazionali
Maggio 24th, 2012 — Note redazionali
Ieri ho trovato il tempo, dopo l’aereosol, di leggermi alcuni quotidiani online da Fratello Iluminato passando per l’Eretico e il Santo fino a Siena News e Cittadino Online. Dopo aver letto un articolo sul Cittadino Online mi son dovuta rifare un giro di aereosol. Titolo dell’articolo: “Riemergono i “Sottomarini senesi”. E prendono posizione”
Lì per lì ho pensato a una goliardata o a un’invasione marina di commissari russi o al set di un cartone animato. Quando ho letto il corpo dell’articolo i giri di aereosol son diventati quindici. Non respiravo, non mi sentivo la punta del naso e starnutivo da un orecchio e solfeggiavo con l’occhio sinistro. Leggo leggo e scopro che dentro il PD oltre alle varie Caroline Persi, all’economista Giulio “Guido” Carli, ci sono anche i Sottomarini senesi. Si presentano nell’articolo con questo fraseggio oxfordiano: “Abbiamo deciso di spenderci dentro il partito, alcuni di noi assumendo incarichi dirigenziali (non retribuiti) e dunque, inevitabilmente togliendo il tempo restante ad attività extra-partito. La politica, richiede energie non comuni, fisiche ed intellettuali, se si cerca di farla bene privi di rendite di posizione e relativo consenso. E c’è bisogno di buona politica oggi nella nostra città.”
Poi una sequela di argomentazioni complesse che ti complessano leggendole. Un fiume di parole (aderente ai sottomarini) per elogiare l’eroe Ceccuzzi. Mi sono posta questa domanda e se qualcuno mi aiuta a trovare la risposta non posso che ringraziarlo: ma i sottomarini, quando partecipano, le riunioni del partito si svolgono nelle acque del fiume Brenna o nella piscina comunale? Che alcuni dirigenti di partito hanno la testa immersa nell’acqua l’avevo capito ma addirittura immergersi con i sottomarini mi sembra esagerato. Comunque il ritorno dei sottomarini torna utile e sarebbe bello, quasi emozionante, veder salire sui sottomarini pronti per l’immersione un bel po’ di politicanti che hanno portato alla crisi questa città, in primis il Ceccuzzi che irresponsabilmente si è dimesso creando una crisi senza precedenti. Immergetevi che i problemi della terra ferma è meglio lasciarli risolvere ai politici seri. Chissà se da qui al 9 di giugno, tra una sega e un’altra, dopo i sottomarini arrivano anche le tartarughe ninja, Chissà. Maledetto aereosol.