Finalmente abbiamo scoperto il punto qualificante della proposta elettorale del sellato D’Onofrio:aprire una grande pasticceria a Siena. Ieri un confuso, quanto poco preparato sulla situazione senese,Vendola è intervenuto annunciando la “rivoluzione dolce” dell’anestesista prestato alla politica Pasquale D’Onofrio. La sfilata politica “Dolce e Gabbati”.Dopo averla dissestata insieme al Ceccuzzi,oggi i sellati propongono di investire nella filiera dei dolciumi per far ripartire Siena? Non male come idea;una rivoluzione dolce ci starebbe bene ma attenzione al colesterolo. Era in vacanza a Santorini,il sellato Vendola,quando Ceccuzzi,Mussari,Tosi,Criccaboni e company hanno portato la città di Siena sul baratro?
Nell’era del “non banchiere” per eccellenza alla presidenza dell’Abi Giuseppe Mussari,ecco il ritorno sulla scena delle banche dell’alleato storico di Ceccuzzi a Siena,Alberto Brandani. Il professore della Val D’Elsa che insieme a Luigi Berlinguer consiglia e aiuta da sempre l’ex sindaco fuggitivo Ceccuzzi è stato nominato presidente della Banca di Spoleto(partecipata da banca MPS). Brandani oltre essere noto per quelle famose traversie giudiziari ai tempi del suo ruolo in MPS è colui che durante l’acquisto di banca Antonveneta scrisse un lungo articolo per esaltare l’operazione, in perfetta coerenza con le parole del fuggitivo Ceccuzzi che aveva definito Antonveneta “anima gemella” di Mps. Ma il Brandani da banchiere di “comprovata esperienza” aggiunse molto di piu’ sull’operazione Antonveneta,sfoderando le sue “alte”qualità da fine economista dichiarando testualmente: “Strategia ok, il gruppo sa i vantaggi e gli oneri, il mercato premierà”.Che dire,un fine economista e un banchiere di “comprovata esperienza”; resta da capire quel mercato che ha premiato MPS per l’acquisto di Antonveneta. Forse quello del mercoledi alla Lizza?
Altra chicca della confusione politica è l’articolo pubblicato oggi sul corriere di Siena a firma del renziano (o ex) Roberto De Vivo che senza giri di parole conferma il proprio sostegno all’amico Ceccuzzicon argomentazioni confuse,come giustamente evidenziate dal commentatore del corriere di Siena sotto l’articolo del fedelissimo del Ceccuzzi. Il motivo dell’articolo del renziano (o ex) De Vivo? Forse voleva sconfessare il ruolo di Bruno Valentini? Ma Valentini non ha mai dichiarato di candidarsi a sindaco in quota renziana,anzi molti dei sostentori di Valentini erano nei comitati pro-Bersani.Quindi il tentativo di De Vivo contro Valentini a favore di Ceccuzzi è stato un flop.Semmai viene fuori proprio l’incoerenza dello stesso De Vivo:voleva rottamare e oggi si ritrova a sostenere proprio quel gruppo che ha distrutto la città.
Per completare la nostra disamina vi proponiamo la lettura del comunicato dell’associazione Confronti pubblicato sul Cittadino Online:
“Domenica 20 gennaio abbiamo deciso di non partecipare alle primarie truffa organizzate dalla banda Ceccuzzi – lo annuncia l’associazione Confronti di Siena -. Non saranno primarie aperte dove i cittadini potranno scegliere il loro candidato. Saranno solo un inganno per Siena per legittimare la vecchia politica e il suo leader massimo: Franco Ceccuzzi, che prima è scappato da Sindaco e ora che è senza seggiola vuole tornare a riprendersi quel potere che pensa essere suo. Non partecipare sarà un segnale importante che si farà sentire forte a Siena e in Toscana. Prima delle primarie è necessario sapere perché Ceccuzzi è scappato dal Comune lasciandolo in mano al Commissario visto che la Corte dei Conti ha definitivamente stabilito che il bilancio del Comune era sbagliato e che i consiglieri che hanno votato contro avevano ragione. E anche il giudice Bernardini, nel motivare la sua sentenza per il ricorso presentato contro il regolamento delle primarie di domenica prossima dove si contesta che le regole sono arbitrarie e tese a escludere per favorire l’unico candidato Ceccuzzi, testualmente scrive: ” In effetti la disciplinata esclusione (per alcuni versi vaga e indeterminata così da divenire arbitraria) dall’elettorato attivo e passivo non appare conforme al principio di eguaglianza ed alle regole democratiche (tra le quali vi è la libertà di manifestazione del pensiero, ivi compresa la libertà di opinione oltre che il diritto di critica)”. Un modo chiaro per legittimare il voto contrario al bilancio. Allora perché l’ex Sindaco se ne è andato?
Per due motivi. Il primo: voleva le mani libere per continuare a coprire gli scandali che hanno distrutto il Monte dei Paschi di Siena e aiutare Giuseppe Mussari a rimanere Presidente dell’ABI. Una strategia di continuità nella gestione della finanza senese che vuole far pagare il prezzo degli “inciuci” del passato ai lavoratori. E dato che per farlo c’è bisogno di trovare un colpevole ecco che iniziano le grandi manovre per le alleanze. Non a caso arriva la nomina di Alberto Brandani a Presidente della Banca di Spoleto, uomo della discontinuità e che con la giustizia ha avuto problemi come deputato del Monte dei Paschi di Siena. Ora è chiaro il rapporto Brandani-Ceccuzzi collaudato da tempo. E l’UDC? E’ lì a testimoniarlo.
Il secondo: Ceccuzzi sapeva tutto, forse troppo, sul bilancio del Comune di Siena che era in dissesto. Come sapeva che in caso di dissesto la legge vieta l’elezione del Sindaco per 10 anni. Allora la strategia è stata semplice: faccio un bilancio falso, accuso gli altri di tradimento, mi dimetto e lascio a gestire il dissesto ad un Commissario. Una volta che il Commissario ha rimesso a posto i conti ritorno per fare il Sindaco senza intoppi.
E dopo tutto questo – concludono da Confronti – c’è ancora qualche cittadino di Siena che pensa sia il caso di andare a votare alle primarie di domenica prossima? Sicuramente non noi”.
Chi sono i vacanzieri per Santorini? http://www.ilcittadinoonline.it/news/156213/MPS__le_perdite_milionarie_del_Progetto_Santorini.html
1 comment so far ↓
D’Onofrio visto che Lei è un ecologista, vada a pulire le strade e le vie del centro storico piene di spazzatura. Visto che dovrebbe occuparsi del binomio ecologia e libertà, liberi tutto e tutti bonificando le discariche che corrono lungo le strade di accesso al centro città. Non Le sarà difficile per esempio fare un gita verso viale Europa o Massetana Romana per non parlare della tangenziale…o delle aree di sosta fagocitate da zozzerie di ogni tipo…da un ecologista libero mi aspetto un’azione reale …efficace…invece tanto fumo e poco arrosto…ma Siena non deve essere capitale europea della cultura? Forse della cultura e/o coltura del sudicio? Intendete questa capitale vero?