Marzo 12th, 2012 — Note redazionali
D.: Quando è avvenuta la rottura con Sclavi?
R.: In realta’non ho mai capito perché Sclavi che fa un altro lavoro abbia cominciato a fare pressanti visite alla sede del nostro Festival asserendo di essere entusiasta degli eventi che organizzo (questo è il mio lavoro) e di volermi aiutare ad “aprirmi le porte istituzionali” che mi boicottano dal 2006. quando mi ribellai al sistema della casta che mi voleva scippare il marchio del Festival da me creato nell’ormai lontano 1996. Non mi lasciai intimidire ed andai dal Presidente della Repubblica; infatti l’anno successivo (2007) mi conferì al Quirinale la medaglia d’oro (è su tutti i siti), pertanto risposi a Sclavi che non avevo bisogno del suo aiuto e che avevo già preso contatto con i nuovi vertici degli Enti locali nel frattempo tutti cambiati.
D.: Ma allora perché accettò di fare la presentazione di una Associazione nella sua villa? R.: Non andò così, la mia amica Grazia Giorgi aveva più volte espresso il desiderio ad altri nostri amici di costituire una Associazione culturale per sostenere il Terra di Siena che ha sempre regalato alla città film e concerti gratuiti da sempre, cito ad esempio Emir Kusturica, Luis Bacalov, Max Gazzé, Avion Travel, gli Stadio e Gianna Nannini. Sclavi prese al volo l’idea e disse che si poteva annunciarla durante un party a casa sua, e così fu, era il 17 agosto del 2010. Mi disse di invitare più attori, registi e produttori che conoscevo e trovare sponsor che offriissero cibo e vino. Feci di più: chiamai le conduttrici di Rai 2 a presentare la serata. Più di 300 persone, tra le quali oltre i personaggi dello spettacolo, amici di Siena e alcuni amici suoi era presente anche colui che poi sarebbe divenuto il sindaco Franco Ceccuzzi, ma anche il presidente della Camera di Commercio. Massimo Guasconi.
D.: Cosa successe?
R.: A tutti gli invitati venne consegnata una cartellina con la storia del Terra di Siena film Fest e chi si voleva iscrivere alla Associazione alla quale venne dato il nome Amici del Terra di Siena film festival, poteva sottoscrivere una quota di 10 euro.
D.: Quanti sottoscrissero?
R. Quasi tutti, alcuni vennero a versare la quota nella sede del Festival, poi i soldi furono versati in un conto aperto da Sclavi che si era autocandidato a Presidente della Associazione.
D.: Cosa succede poi?
R. Un fatto allucinante, mentre pubblicamente davanti a 300 persone disse che il suo ruolo, non capendo nulla di cinema, era quello di trovare i finanziamenti mentre io avrei fatto quello che so fare e cioè il direttore artistico.
D.: Quindi?
R.: Una carognata, una cosa ignobile, ipocrita. Fui chiamata ad un incontro (novembre 2010) appena conclusa l’edizione 2010 del festival, senza nessun supporto finanziario di Sclavi in quanto ancora non insediato ufficialmente, in camera di commercio, presenti presidente, direttore e Sclavi il quale mi disse che c’era solo una soluzione per avere i finanziamenti, quello di mettermi da parte non apparire più, diventare una nessuno e dare tutto a lui che avrebbe chiamato un nuovo direttore artistico e che io se volevo potevo fare l’ufficio stampa e portare tutti i miei contatti e avrei avuto un compenso, punto e basta, fine della storia. Al mio rifiuto, Sclavi corse subito a modificare il nome dell’Associazione che chiamò Amici del Cinema in Terra di Siena, senza avvertire i soci che non hanno più capito questo film fantasy. Nasce così Campo e Controcampo prodotto da una Associazione che si era costituita per sostenere il Terra di Siena e non un altro Festival. Ma a Sclavi non è bastato, ha chiamato tutti gli attori e produttori amici miei a chiedere di andare a lavorare per il nuovo marchio. Ha già preso due diffide, una dal produttore Donal Ranvaud che si è sentito ingannato e ha mandato una lettera aperta agli Enti e ai giornali, l’altra dagli uffici legali della Mostra delCinema di Venezia, perché hanno usato a ottobre per la sua pre rassegna da Venezia a Roma, al Pendola, il logo e la dicitura del cinema di Venezia, mettendola nelle locandine senza nessuna autorizzazione.
Marzo 12th, 2012 — Note redazionali
Siccome ci risulterebbe che il poderoso piano di risanamento Unisi 2050 (Odissea nell’ospizio), visti i fallimenti evidenti delle astute e geniali mosse come la rimodulazione dei mutui stipulati con una banca che è alla canna del gas e che si vocifera chiuda il consuntivo con un passivo letale oppure la (s)vendita degli immobili dell’Ateneo alla Sansedoni o chi per lei (che ha GIA’ chiuso con passivi enormi, l’anno scorso la Fondazione andò a -128 milioni), ci risulterebbe quindi che il piano di risanamento passi attraverso l’imposizione di un balzello sui PARCHEGGI (amici di San Miniato e Mattioli: sentito? Speravate di esservela scoppolata con la partenza di Miccolis? E invece no! Occhio!!!), ci sentiamo di fare qualche domanda al Criccaboni che di parcheggi se ne intende e anche di balzelli. Caro Criccaboni che ci dici della gestione del parcheggio di economia (San Francesco) quando eri preside? E di come è stata gestita tutta la faccenda anche per i permessi comunali? E di come sono state gestite le somme del salasso che dalla presidenza è stato operato sui dipendenti? Non sarà mica che almeno una parte di queste cifre non sono mai tornate dove sarebbero dovute tornare? Che ci dici del “fondo accantonato ai fini del parziale rimborso delle spese per la sosta nei parcheggi comunali ai collaboratori a contratto”? E dei 32 euroni del costo della chiavetta? E come mai i dipendenti che lavoravano al rettorato erano esenti dal balzello?
Ricordiamo a tutti i lettori che trattasi di un parcheggio famoso, là dove si facevano confessioni scioccanti (“non ho pagato i contributi INPDAP”) e dal quale segretarie zelanti e trituranti (carte pericolose per l’incolumità dei patologi) avvertivano il Faraone di dissesti raccapriccianti.
Ora siccome una farfallina ci racconta che Criccaboni & Fabbro avrebbero queste intenzioni, prima di procedere ci potrebbero spiegare, soprattutto il Riccaboni, come intendono gestire il denaro eventualmente percepito? Che fanno, le usano per i fondi neri? Per saperlo, sennò non sappiamo cosa raccontare ai Carabinieri …
Marzo 11th, 2012 — Note redazionali
Le bombe sono bombe e non sono giustificabili per nessuna ragione: siamo in una società democratica e questi atti delinquenziali sono fuori dalle regole della convivenza civile. L’ennesimo atto delinquenziale come la bomba che ha colpito la filiale romana della banca MPS, sommato ad altri atti della stessa natura di questi ultimi anni impone una maggiore e costante vigilanza. Detto questo e non è poca cosa, proprio per la natura violenta dell’episodio romano, sarebbe anche il caso di non fare del facile giornalismo dell’esasperazione. Non è la solita polemica, ma l’articolo di Stefano Bisi di sabato 10 marzo è stato inopportuno e alquanto pretestuoso: che cosa c’entra il vile e violento atto contro la filiale di MPS e le critiche, pur dure, nei confronti di questo o l’altro personaggio delle istituzioni senesi? Con quale logica o ratio il giornalista Bisi si è permesso di fare un così sciocco quanto inopportuno accostamento? Perché fare un articolo con questo titolo: “Dagli immobili agli uomini si fa in fretta”? Ma il passo peggiore dell’articolo del Bisi (forse pensava di fare la solita ganzata filo sistema?) è quello in cui cita una frase del blog di Raffaele Ascheri accostandola alla vicenda della bomba. E’ un gioco giornalistico vergognoso accostare le critiche di Ascheri nei confronti di Mussari con la bomba romana. Nemmeno allo stesso Mussari sarà balenata questa associazione di idee. Però il Bisi è sempre un passo avanti a tutti e si erge a difensore di ufficio contro le critiche al sistema: ma come gli sarà venuto in mente di scrivere una simile sciocchezza? Ma non solo: perché eccedere, sempre nello stesso articolo, con l’analisi dell’evento della bomba creando l’allarmismo esasperato con la frase: “dagli immobili agli uomini si fa in fretta”? Le autorità dello Stato, le istituzioni democratiche, i vertici della stessa banca MPS e il 99,99% del giornalismo italiano, hanno reagito “alla bomba” con compostezza e sobrietà, proprio per non generare allarmismi esasperati e nel contempo per non dare eccessiva visibilità agli autori dell’atto delinquenziale. Mai abbassare la guardia; così come, mai esasperare gli animi e strumentalizzare gli eventi violenti per affermare una sciocchezza del tipo: “siccome esplodono le bombe basta con le critiche”. Le bombe, sempre, producono effetti devastanti; a volte certe parole non esplodono, ma fanno inorridire. La redazione di Fratello Illuminato esprime piena solidarietà ai lavoratori e ai responsabili della filiale romana e ai vertici della banca MPS per il vile atto delinquenziale; e nell’occasione esprimiamo piena solidarietà al prof. Raffaele Ascheri per le strumentalizzazioni inopportune fatte dal giornalista Stefano Bisi.
Scriveva un vecchio partigiano socialista: “Per fermare la violenza bisogna prima di tutto isolare gli stupidi, sia quelli che sparano sia quelli che scrivono”.
Marzo 10th, 2012 — Note redazionali
Non abbiamo ancora scoperto chi è l’autore/autrice di quel comunicato trionfale e pieno di colpi di lingua più che di penna, con cui veniva annunciato il viaggio in Giappone di Maurizio Bettini, noto autore dell’Ode disgustosa dedicata al patologo dissestatore. Con calma lo scopriremo; perché non è sostenibile questo continuo rituale di esaltazione nei confronti di coloro che hanno contribuito ad affossare il prestigioso ateneo senese. Di questo ne riparleremo martedi prossimo. Oggi lasciamo lo spazio alla nota giornalista freelance giapponese che collabora con Fratello Illuminato, la penna del Sol Levante Sudopoko Magodo. La freelance ha seguito l’intera vicenda dell’ateneo senese (come del resto i nostri 150 lettori giapponesi) e quando l’abbiamo informata dell’arrivo in Giappone dello studioso dei caldarrostai ai tempi degli Antonini e dei vampiri ellenici dei tempi di Ulisse, si è subito organizzata per seguire il tour nipponico. La notizia dell’arrivo del cantore di Odi disgustose ha messo in allarme i servizi di sicurezza nipponici che per un errore di traduzione della frase “Ode disgustosa”, erano convinti che si trattassa di una bomba chimica. Infatti ecco alcune immagini dei cittadini di Tokyo dopo l’allarme lanciato dai servizi di sicurezza tratti in inganno dall’errore del traduttore.

Nella foto le misure contro gli attentati chimici
Ma l’allarme per l’arrivo degli emissari di Via Roma 56/57 è scattato anche presso il Palazzo Imperiale di Tokyo. L’imperatoreAkihito ha ordinato all’esercito di militarizzare il Palazzo e di provvedere all’installazione di lancia fiamme e lancia missili davanti il Tempio di Kinkaku-ji essendo presente un padiglione d’oro. Forse dopo il furto del tetto d’oro a San Galgano (come denunciato dal semistorico Omar Calabrese) i giapponesi hanno avuto paura di incursioni barbariche, come gesto di ostilità per la presenza degli emissari di Via Roma 56/57. Ma non solo, l’Imperatrice Michiko appresa la notizia dell’arrivo del cantore del mondo antico Bettini si è lasciata andare a un inconsueto urlo: “ki kakki èe?”. Dopodiché ha fatto una dichiarazione scioccante, asserendo che non voleva che i giardini imperiali di Kyoto fossero impestati di nani da giardino stiglianesi.

Nella foto la militarizzazione di Tokyo
Proteste per la presenza imbarazzante, in segno di solidarietà con i lavoratori dell’ateneo senese, sono arrivate dal popolo “fiori d’arancio” (una sorta di popolo viola giapponese) che attraverso il portavoce Mavete RottoilKazzo ha dichiarato: “bastla con kisti dissestlatori!!”.
Ecco alcune immagini della protesta

La copia in lingua originale del servizio di Sudopoko Magodo:
嫌歌手ODIのニュースはフレーズ “気持ち悪い頌歌”の誤訳は、それが化学爆弾であると確信されていること。セキュリティサービスに警告実際には、ここでは、トランスレータのエラーに惑わさセキュリティサービスで発音アラーム後、東京の市民のいくつかの写真です。
しかし、ローマ57分の56経由の使者の到来のアラームは、東京の皇居で撮影されています。明仁天皇は宮殿軍隊を配置するために、現在のように金閣寺金閣寺の寺の前にミサイル発射と芽炎のインストールを提供するために軍隊を命じた。多分サンGalganoの黄金の小屋根(オマー·カラブレーゼsemistoricoによって報告された)の盗難後、日本では、ローマ57分の56経由の使者の存在に敵意のジェスチャーとして、野蛮な襲撃を恐れていた。だけでなく、美智子皇后は、古代世界のベッティーニの歌手のニュースを学んだことは珍しく叫びに耽っています:”気kakkiは、中にいるのですか”。
“KISTI dissestlatoriとbastla:厄介な存在を、シエナ大学の労働者と連帯し、人々は”オレンジブロッサム”(紫色のイタリア人のようなもの)からとMavete RottoilKazzoのスポークスマンは述べ介して来たんでした! “
Marzo 9th, 2012 — Note redazionali
Tra gli anni Settanta e gli anni Novanta il Tribunale di Roma si era conquistato il titolo di “porto delle nebbie”: fascicoli che sparivano, indagini importanti archiviate; succedeva di tutto in quegli anni. Ci sono stati anche dei magistrati dello stesso tribunale di Roma che sono finiti sotto inchiesta proprio per alcune contiguità con indagati. Questa è storia: una di quelle storie buie dell’Italia dell’illegalità.
Oggi sono gli stessi magistrati di Roma che ribadiscono: “Non siamo più il porto delle nebbie”. Chissà dove si sono spostate le nebbie??? Forse da Roma in su?
Marzo 9th, 2012 — Note redazionali
Chiunque, sentendo questo aut aut “O la Borsa o la vita”, penserebbe subito a una rapina in banca: tranquilli, siamo solo al cinema. Per qualcuno la vita è tutto un film; ma a spese degli altri. Facciamo una domanda generica: secondo voi tutti (anche quelli a cui stiamo sulle balle) la promozione di un evento in una città, per far conoscere sia l’evento ma anche la città, non dovrebbe essere lanciato con una conferenza stampa nella stessa città dell’evento e quindi far venire più ospiti e giornalisti da fuori alla conferenza stampa? Nelle città che si sono candidate alla corsa per Città europea avviene cosi e su questo ci siamo documentati. Qui a Siena ai tempi(attuali) del nuovo cinema Sclavi non funziona così: i bus invece di riempirli verso Siena, partono da Siena verso Roma. E la conferenza stampa per promuovere un evento (sospendiamo per ora il giudizio sull’evento) che si svolgerà a Siena questi cineasti de noantri hanno pensato bene di organizzarla a Roma. Ecco l’invito alla conferenza stampa promossa dall’associazione Amici del Cinema in Terra di Siena presieduta da Antonio Sclavi(il panificatore):” “O la Borsa o la vita – 1929/2012: la crisi nell’occhio del cinema” – Roma, 12 marzo – bus da Siena per Roma”. Poi l’invito continua “Per i giornalisti della stampa locale che vogliono partecipare alla conferenza, l’organizzazione mette a disposizione un bus per Roma che partirà da Siena – San Prospero (Campino) lunedì 12 marzo alle 8.00, rientro previsto per le 17.00.” Suspence nella nostra redazione illuminata: che personaggi(visto che si svolge a Roma) avranno chiamato al tavolo della conferenza stampa? Eccoli i cineasti europei: “Antonio Sclavi, presidente dell’associazione Amici del Cinema in Terra di Siena;Giovanni Maria Rossi, direttore artistico di Campo e Controcampo Siena Film Festival; Claudio Carabba, presidente del comitato scientifico di Campo e Controcampo Siena Film Festival.” Naturalmente la conferenza stampa si svolgerà presso la sede della Banca Monte dei Paschi di Roma.
La nostra considerazione su tutto questo consiste in una pernacchia( la libera espressione lo consente).
Alcune domande sono comunque utili da farsi:
1) L’amministrazione comunale è a conoscenza di questo cinema in trasferta?
2) Chi finanzia l’associazione dello Sclavi e quanto costa alla comunità in termini di finanziamenti o sponsorizzazioni erogati?
3) Da chi sono pagati i bus e che da Siena partiranno per Roma?
4) La crisi dell’ateneo, la situazione difficile della banca e della fondazione e della città nel suo insieme: ancora vengono garantiti questi ruzzini?
O la borsa o la vita: si, ma la borsa è sempre quella della comunità e i soliti pochi fanno la bella vita.
Marzo 9th, 2012 — Note redazionali
Anche oggi il giornalino online del groviglio, Siena News, compie l’ennesima apologia giornalistica dei tosiani e criccaboniani: non è una novità, è solo la conferma della vicinanza dei bisiani con i tosiani. Il giornalino del groviglio annuncia trionfalmente il viaggio di Maurizio Bettini a Tokyo e a Kyoto. Ma il terzo gruppo bancario italiano condivide (visto che gli dà la pubblicità) la linea filotosiana di Siena News?
Troviamo singolare che di tutto quello che ci sarebbe da dire sul disastro dell’ateneo, ci si appunti su queste cretinate inverosimili. E anche l’ateneo che, immaginiamo abbia mandato un comunicato di stampa, ci sembra che abbia del tempo da perdere …
La cosa ci fa però porre delle domande che non riteniamo superflue: 1) Ci va da solo o accompagnato da qualche sodale? Perché – poniamo che vada accompagnato da Schiavone – consigliamo ai Giapponesi di mettere sotto chiave la cancelleria, soprattutto quella dei ristoranti; 2) Per caso ha fatto tradurre in giapponese – per renderla comprensibile anche al sol levante – quella famosa Ode al dissestatore Piero Tosi? Speriamo! Siamo sicuri che i Giapponesi dopo Fukushima saprebbero apprezzarla in sommo grado.
Nella foto: due geishe si apprestano a prendere a modello Lo Squero di Rimini e preparare un po’ di cancelleria di cui, come è noto, Bettini (insieme a Schiavone) è particolarmente ghiotto.
3) Consigliamo ai Giapponesi di informarsi se da Via Roma 56 arriverà per caso anche qualche semiologo prestato alla storia perché nel caso potrebbero informarsi su come mettere al sicuro il palazzo imperiale di Kyoto, strapieno di ori, onde evitare di farselo rubare dai barbari. 4) E a proposito di conferenze: non farà mica un’altra dichiarazione come quella che non più tardi di due anni fa fece in consiglio di facoltà – non pago di aver scritto l’Ode vomitevole – in cui ringraziava tutti gli dei dell’antichità per l’assoluzione di Tosi (salvo quei 9 mesi di galera, pena sospesa di cui, esattamente come Bisi, non fece cenno)? In giapponese magari?
Nella foto: due guerrieri giapponesi che si interrogano sulle reali intenzioni del loro ospite: verrà davvero a parlare di Vertumno oppure reciterà odi disgustose o peggio ancora si porterà qualche genio inghirlandato? I nostri tetti del palazzo imperiale saranno al sicuro?
Lo diciamo chiaramente agli universitari e più in generale ai cittadini: ma non l’avete ancora capito che finché l’Ateneo senese sarà nelle mani della cricca berlingueriana-tosiana-bisiana-criccaboniana non c’è speranza? Ma chi credete che l’abbia prodotto questo cumulo di macerie? E ancora ci sono i corifei di questi dissestatori!!! E gli altri? Quelli che lavorano davvero? Quelli che studiano e insegnano ad alto livello, che pure ci sono? Basta coi grovigli armoniosi che poi armoniosi non sono, ma solo dissestanti in sommo grado.
Marzo 8th, 2012 — Note redazionali
“Per lasciare quella poltrona ha incassato 40 milioni di euro, ma alle spalle si è lasciato migliaia di investitori con azioni crollate da 20 euro a 4 euro. I danni provocati dal manager, adesso in pole position per la guida della Banca Monte dei Paschi al posto dell’uscente Giuseppe Mussari, non hanno lasciato indifferenti Pierre-Henri Leroy, presidente Proxinvest e managing director Ecgs e Sergio Carbonara, titolare di Frontis Governance in partnership con Ecgs, che ritengono che la cifra giusta per l’ex manager sia pari a 7,3 milioni. Per questo con una lettera formale hanno scritto al presidente di Unicredit Dieter Rampl invitandolo a recuperare 32,7 milioni. Un gesto che non metterà a posto i conti, ma sicuramente contribuirà a rinsaldare il rapporto di fiducia tra la banca e gli investitori.”
Così si legge in un sito specializzato in questioni economiche a proposito di Alessandro Profumo. Probabilmente tali informazioni sono bene a conoscenza dei nostri governanti visto che oggi hanno avuto l’onore delle proprie foto accanto a quella dell’ex amministratore delegato di Unicredito. Evidentemente a Ceccuzzi non è bastata la figuraccia fatta con la nomina di Panti e sta facendo di tutto per replicarla. Panti non era stato scelto dal sindaco ma quest’ultimo aveva fatto tutto il possibile per metterci il cappello sopra con un memorabile discorso in consiglio comunale. Storia parallela quella dell’ex Unicredito scelto e voluto da Roma e rivendicato fino alla noia da Ceccuzzi che dovrà sobbarcarsi tutte le conseguenze dell’eventuale scelta: le buone se ci saranno come, probabilmente, le cattive. Proprio non impara mai! Non gli è servita la lezione del Mussari e del Mancini! Il perché di tale comportamento sta probabilmente nella non conoscenza delle vicende nazionali, di pensare che tutto possa essere risolta dalla “forza politica” di un gruppo finanziario come quello senese, gestito, peró, da via Rosi. Con la presunzione di poter piegare i salotti buoni della finanza e di controllare personaggi come Profumo o Caltagirone. Che tale politica non paga si vede bene dalla situazione in cui si trova la Fondazione a causa delle spericolate politiche della banca: gli apprendisti stregoni di provincia creano disastri! Così come il buon senso della massaia senese rivendicato in un manifesto appeso ai muri di Siena a firma comitato per la difesa del Monte. L’argomento riportato dal manifesto è esilarante: si riporta il giudizio negativo di Adam Smith, decontestualizzandolo, sulle società per azioni per sostenere che tutti i mali sono in quella forma giuridica. Come se fosse la struttura societaria di un’azienda a creare problemi e non le persone che la dirigono. Comunque il senso del ragionamento del comitato è di chiudersi nelle nostre cucine senesi e cucinare i nostri piatti sotto la protezione pubblica. Quel pubblico mal sopportato proprio da A. Smith. Ma poi pensandoci bene cosa c’era di più pubblico del Monte dei Paschi fra le grandi banche italiane? Le nomine nella Fondazione erano per la quasi totalità di soggetti pubblici! Evidentemente il teorema del manifesto non torna. Torna invece la gestione e gli apprendisti stregoni che non sono stati capaci di essere all’altezza professionale che un gruppo finanziario come quello senese avrebbe richiesto. Il Ceccuzzi e l’estensore del manifesto sono le due facce della stessa moneta. Una moneta che non paga i cittadini senesi che vengono rigettati pericolosamente indietro che non produce né innovazione, né opportunità. Personalmente non sono né uno storico, né uno specialista, ma questa vicenda mi ricorda quella del Duomo Nuovo con le appendici che voi tutti ben conoscete.
Tommaso Occami
Marzo 8th, 2012 — Note redazionali
Sulle notte della famosa canzone di Antonello Venditti “Notte prima degli esami”, il musicologo di chiara fama ispirandosi alle nefandezze universitarie ha composto un singolo che grazie ai nostri potenti mezzi siamo riusciti a recuperare nottetempo (forse un terzo al solito posto??). Ecco in anteprima il testo:
Notte prima del decreto
Io mi ricordo quattro nanetti con la vanga
e un patologo sulla spalla,
come gli scopini di Via Roma la vita non li spezza,
questa notte è ancora nostra,
come fanno le neutrini con gli occhiali a farsi sposare dai sultani.
Le seghe delle sei non fanno male,
è solo l’ateneo che muore, è solo l’ateneo che muore.
Iconcorsi sono vicini e tu sei troppo lontano dalle Scotte,
tuo padre sembra Vallanzasca e il tuo concorrente è arrosto,
stasera al solito posto, la luna sembra strana
sarà che non ti vedo da una settimana.
Università t’avessi preso prima, le mie mani sul tuo grano
è fitto il tuo bilancio,
e il tuo peccato è originale come i tuoi sindaci revisori,
non fermare ti prego le mie mani
sulle tue casse piene, chiuse come le chiese
quando ti vuoi confessare.
Notte prima del decreto, notte di polizia,
certo qualcuno potevi già portarlo via,
notte di nani e di patologi col cellulare in mano,
notte di magistrati alla finestra, ma questa notte è ancora nostra,
notte di giovani dissestatori di decreti da firmare e di coglioni,
notte di inciuci di poltrone e di ministeri,
notte di cricche e faccendieri,
la contabilità non sarà mai il mio mestiere,
e gli aerei volano alto tra Stigliano e Arcore,
ma questa notte è ancora nostra,
Ines non tremare, non ti posso aiutare, se il dissesto è dissesto.
Si accendono le luci qui a Stigliano
ma quanti nani intorno che mi viene voglia di cagare,
forse confessare, certo un po’ di sgherri
ma con la voglia ancora di dissestare,
se il dissesto è dissesto – se il dissesto è dissesto – se il dissesto è dissesto –
se il dissesto è dissesto – se il dissesto è dissesto …
P.S. Per i nostri lettori più romantici la versione vendittiana.
http://www.youtube.com/watch?v=62QLiWcvSQQ
Marzo 8th, 2012 — Note redazionali
Buongiorno Dott. Fabrizio Rossi, scriviamo con una forma inusitata ed estrosa per rivolgerLe alcune domande formali. Noi abbiamo un problema da risolvere con estrema urgenza e comunque prima della festa del 1 maggio. Il nostro Gruppo Editoriale ha approvato un regolamento che vieta a parenti e fidanzati/e di lavorare all’interno della redazione di Fratello Illuminato. Coincidenza vuole che la nostra portavoce Marianne Franceschi è fidanzata con ilMaestro James; quindi siamo costretti a sollevarla dall’incarico formale. Come avrà intuito siamo alla ricerca di una collocazione lavorativa per Marianne. La fanciulla da mesi culla un desiderio: gli piacerebbe lavorare al Monte dei Paschi presso l’area comunicazione. Non siamo qui a chiedere piaceri o forzature ma solo alcune informazioni per presentare la domanda di assunzione e il curriculum: tutto in maniera trasparente. Poggio e buca fanno pari e istintivamente abbiamo ipotizzato una soluzione: avete assunto la fidanzata del nostro concorrente (il Suo amico Stefano Bisi) e quindi perché no, si potrebbero trovare le soluzioni trasparenti e legittime per accontentare la fidanzata del nostro Maestro James. Provi a pensare la scena quando la mattina le due fidanzate attraversano l’ingresso per recarsi nella stessa area comunicazione: il trionfo dell’amore e del bene comune. In questo modo ci mettete anche in difficoltà e per la legge del contrappasso il Bisi avrebbe la molla per titolare: “La fidanzata di Maestro James assunta al Monte dei Paschi, tiè”. Come avrà notato noi siamo dialoganti e moderati e non ci perdiamo in filosofie barzantiane (quelle che durano ore e ore). Se la strada sopra descritta fosse praticabile si sarebbe fatto bingo: due piccioni con una fava. Marianne a quel punto lavorerebbe al Monte, durante l’orario di lavoro continuerebbe ad aggiornare il blog di Luce e all’uscita prima di andare a casa viene in redazione da noi. Comunque queste sono ipotesi (per quanto riguarda il nostro caso!!) e per non tediarla arriviamo al dunque: come possiamo fare per recapitarLe il curriculum (che di seguito alleghiamo) di Marianne Franceschi?
Curriculum di Marianne Franceschi:
Generalità, titoli di studio ed esperienze lavorative: Fidanzata di Maestro James.
A proposito dott. Rossi, girellando sul web ci siamo accorti di questo:
“Anima sgr in collaborazione con SienaNews.it
http://www.sienanews.it/2012/03/07/video-super-mario-monti-e-la-riduzione-dello-spread/
CAPITALE SOCIALE: € 10.000 I.V. – P.IVA/CF 01190490522 – Registrazione Tribunale di Siena n.683 del 25.6.1999 – Direttore Responsabile Stefano Bisi”
E quindi ci siamo fatti un altro film: forse in futuro nel caso andasse a buon fine l’assunzione di Marianne Franceschi si potrebbe avviare anche una collaborazione tra Anima sgr e il blog Fratello Illuminato, visto che nel cda della stessa Anima (http://www.animasgr.it/IT/Societa/CorporateGovernance/Pagine/CorporateGovernance.aspx) siede come vice presidente Nicola Romito (Vice direttore di MPS ). Così come avviene con Siena News; senza considerare la pubblicità di MPS, sempre come avviene ancora su Siena News. Tutte queste coincidenze sono incredibili, non trova?
Facciamo in modo che trionfi l’amore.
Inno all’amore (San Paolo) tratto dalla Prima Lettera ai Corinti:
“Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli,
ma non avessi l’amore,
sono come un bronzo che risuona
… o un cembalo che tintinna.
E se avessi il dono della profezia
e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza,
e possedessi la pienezza della fede così da trasportare le montagne,
ma non avessi l’amore,
non sarei nulla.
P.S. Oltre a far trionfare l’amore ristabiliamo anche un po’ di decenza.