D.: Quando è avvenuta la rottura con Sclavi?
R.: In realta’non ho mai capito perché Sclavi che fa un altro lavoro abbia cominciato a fare pressanti visite alla sede del nostro Festival asserendo di essere entusiasta degli eventi che organizzo (questo è il mio lavoro) e di volermi aiutare ad “aprirmi le porte istituzionali” che mi boicottano dal 2006. quando mi ribellai al sistema della casta che mi voleva scippare il marchio del Festival da me creato nell’ormai lontano 1996. Non mi lasciai intimidire ed andai dal Presidente della Repubblica; infatti l’anno successivo (2007) mi conferì al Quirinale la medaglia d’oro (è su tutti i siti), pertanto risposi a Sclavi che non avevo bisogno del suo aiuto e che avevo già preso contatto con i nuovi vertici degli Enti locali nel frattempo tutti cambiati.
D.: Ma allora perché accettò di fare la presentazione di una Associazione nella sua villa? R.: Non andò così, la mia amica Grazia Giorgi aveva più volte espresso il desiderio ad altri nostri amici di costituire una Associazione culturale per sostenere il Terra di Siena che ha sempre regalato alla città film e concerti gratuiti da sempre, cito ad esempio Emir Kusturica, Luis Bacalov, Max Gazzé, Avion Travel, gli Stadio e Gianna Nannini. Sclavi prese al volo l’idea e disse che si poteva annunciarla durante un party a casa sua, e così fu, era il 17 agosto del 2010. Mi disse di invitare più attori, registi e produttori che conoscevo e trovare sponsor che offriissero cibo e vino. Feci di più: chiamai le conduttrici di Rai 2 a presentare la serata. Più di 300 persone, tra le quali oltre i personaggi dello spettacolo, amici di Siena e alcuni amici suoi era presente anche colui che poi sarebbe divenuto il sindaco Franco Ceccuzzi, ma anche il presidente della Camera di Commercio. Massimo Guasconi.
D.: Cosa successe?
R.: A tutti gli invitati venne consegnata una cartellina con la storia del Terra di Siena film Fest e chi si voleva iscrivere alla Associazione alla quale venne dato il nome Amici del Terra di Siena film festival, poteva sottoscrivere una quota di 10 euro.
D.: Quanti sottoscrissero?
R. Quasi tutti, alcuni vennero a versare la quota nella sede del Festival, poi i soldi furono versati in un conto aperto da Sclavi che si era autocandidato a Presidente della Associazione.
D.: Cosa succede poi?
R. Un fatto allucinante, mentre pubblicamente davanti a 300 persone disse che il suo ruolo, non capendo nulla di cinema, era quello di trovare i finanziamenti mentre io avrei fatto quello che so fare e cioè il direttore artistico.
D.: Quindi?
R.: Una carognata, una cosa ignobile, ipocrita. Fui chiamata ad un incontro (novembre 2010) appena conclusa l’edizione 2010 del festival, senza nessun supporto finanziario di Sclavi in quanto ancora non insediato ufficialmente, in camera di commercio, presenti presidente, direttore e Sclavi il quale mi disse che c’era solo una soluzione per avere i finanziamenti, quello di mettermi da parte non apparire più, diventare una nessuno e dare tutto a lui che avrebbe chiamato un nuovo direttore artistico e che io se volevo potevo fare l’ufficio stampa e portare tutti i miei contatti e avrei avuto un compenso, punto e basta, fine della storia. Al mio rifiuto, Sclavi corse subito a modificare il nome dell’Associazione che chiamò Amici del Cinema in Terra di Siena, senza avvertire i soci che non hanno più capito questo film fantasy. Nasce così Campo e Controcampo prodotto da una Associazione che si era costituita per sostenere il Terra di Siena e non un altro Festival. Ma a Sclavi non è bastato, ha chiamato tutti gli attori e produttori amici miei a chiedere di andare a lavorare per il nuovo marchio. Ha già preso due diffide, una dal produttore Donal Ranvaud che si è sentito ingannato e ha mandato una lettera aperta agli Enti e ai giornali, l’altra dagli uffici legali della Mostra delCinema di Venezia, perché hanno usato a ottobre per la sua pre rassegna da Venezia a Roma, al Pendola, il logo e la dicitura del cinema di Venezia, mettendola nelle locandine senza nessuna autorizzazione.
4 comments ↓
[…] La nostra inviata al Quirinale ha incontrato MAria Pia Corbelli detta Mapi che ha rilasciato questa … (dal blog FRATELLO ILLUMINATO) […]
“Mr. Ciaccino” non potrebbe continuare a sfornare pagnotte con sommo profitto, prima di emulare i disastri compiuti da altri improvvisati del mestiere??? Ma dove vuole arrivare?!?
Leggo con soddisfazione l’intervista a Mapi, in cui sono citata, giustamente,in quanto l’idea di creare un’associazione per sostenere il Terra di Siena Film Festival, ad oggi alla sua sedicesima edizione, fu mia e la proposi in occasione del Forum voluto dal quotidiano La Nazione,presso l’Accademia Dei Rozzi,a Siena,il 13/05/2010, sul tema “La chiusura delle sale cinematografiche a Siena. Sclavi,alla presenza di molte persone,appoggiò la mia idea circa l’associazione e si rese disponibile a diventarne il futuro presidente; lo scopo doveva essere quello di sostenere, con fondi e offerte libere dei futuri associati, il Terra di Siena Film Festival e a tal proposito il 17/08/2010 fu organizzata una cena ad inviti presso l’abitazione di colui che doveva diventare il futuro presidente dell’associazione; alla cena, citata anche nell’intervista, furono raccolti un gran numero di associati e di loro offerte con l’intento di sostenere il festival sopra indicato. La domanda è: ” come si può permettere o accettare che una persona cambi il nome dell’associazione al fine di adoperare soldi e associati per un nuovo Festival, che nulla ha a che vedere con quello per cui nasce l’idea originale e la raccolta fondi? Mi si ruba un’idea e passi, ma chi ha versato i soldi per una “causa” non si sente violato se poi i soldi medesimi e i loro nomi, in quanto associati, vengono adoperati per altro?Ognuno è libero di vivere come vuole, o di accettare ciò che gli va, ma ad una certa età non è vergognoso farsi scoprire a “Rubare la Marmellata”?
Grazia Giorgi
Voglio un “banco” in centro di Siena, per raccogliere firme e adesioni per il TERRA DI SIENA FILM FESTIVAL e vorrei che chi ha versato i soldi a sua insaputa per un altro Festival di chi ha voluto provare a fare anche questo oltre altri mestieri… si facesse vivo e protestasse invece di fare il senesino tipico che si nasconde e che non vuole esporsi; ma alla fine si è trattato di fregare o qualcosa di simile, e a me non piacerebbe essere fregato e quando mi è successo mi sono incazzato forte!! Diranno, ma per pochi euro!!! NO, qui non si tratta solo di pochi Euro! E’ principio, onestà, dignità, finalità e così via. VERGOGNA!! Ma a quel lui del Nuovo Insipido Festival a pagamento (oltre aver avuto soldi da qui e da là!!!) se non porta quattrini in cassa sai che gliene frega?? Le cose invece c’è chi le fa per passione, per ragione di vita!!!! ARIVERGOGNA!! E vergogna al Comune che spende i nostri, miei soldi senza valutare e senza considerare…SIAMO SOTTO DITTATURA!!