Entries from Aprile 2012 ↓

Diamo ancora la parola agli studenti di Dimensione Autonoma Studentesca per una descrizione lucida e veritiera di quanto è accaduto il 27 aprile

La casta che governa la nostra università l’ha saccheggiata per anni, creando il buco di cui paghiamo tutti le conseguenze. L’attuale amministrazione intende recuperare i soldi spesi in anni di clientelismo tagliando gli stipendi dei lavoratori, infrangendo così i loro contratti unilateralmente. Questa ruberia dura da più di 1 anno. Il personale tecnico-amministrativo, dal canto suo, ha aspettato ben 15 mesi prima di entrare in stato di agitazione, e il 24 aprile scorso si è costituito in un’assemblea che ha gridato a gran voce basta a tutto questo! L’assemblea ha deciso di sfiduciare definitivamente l’amministrazione inefficiente e incapace di dare risposte, chiedendo quindi le dimissioni della direttrice amministrativa Ines Fabbro e il voto contrario al bilancio consuntivo, votato oggi dal Consiglio d’Amministrazione di Ateneo. Perché votare contro l’approvazione del bilancio significa arrestare la deriva di disuguaglianze sempre crescenti, tra chi dirige – male- e chi lavora -e non viene pagato. Per questo oggi, lavoratori e studenti uniti hanno interrotto il CDA, per far arrivare fino alle stanze del potere forte e chiara la rabbia di chi per troppo tempo ha subito a testa bassa e ora vuole rivendicare i propri diritti. Il CDA ha approvato il bilancio, nonostante il voto contrario dei 2/3 dei rappresentanti dei tecnici-amministrativi, il voto contrario del rappresentate degli studenti in quota Link; l’altro, eletto in quota Reds, ha pensato invece di votare a favore, palesando per l’ennesima volta come l’interesse degli studenti che lui dovrebbe tutelare, scivola in secondo piano rispetto al lanciarsi sul carro dei vincitori, per assicurarsi di farne parte. Gli altri voti favorevoli sono stati espressi dai rappresentanti della Provincia e del Comune, che hanno anch’essi dato prova di una infima incoerenza: il sindaco Ceccuzzi, infatti, nell’assemblea del 24, aveva dichiarato di appoggiare i lavoratori. Di fronte all’ennesima presa in giro, abbiamo cercato di entrare al Consiglio Comunale per portare direttamente le nostre rivendicazioni, dato che nessuno finora si è fatto portavoce della difesa del lavoro dei cittadini sul territorio. La risposta dei “nostri rappresentanti” è stata quella di arroccarsi sospendendo il consiglio comunale per evitare il confronto.

Il DAS -Dimensione Autonoma Studentesca- è sempre al fianco dei lavoratori oggi come due anni fa. Siamo convinti che la condivisione delle lotte sia la strada giusta; ci stiamo conoscendo sempre di più, ci sentiamo sempre più uniti e dividerci sarà dura!

Unisciti a noi in questa lotta che è anche tua !!!

Corriere Fiorentino e Repubblica di Firenze fanno disinformazione e Cucini e Morrocchi sono i veri registi del Riccaboni

Una bella lettura dei giornali certifica chiaramente come la Repubblica di Firenze e il Corriere Fiorentino siano completamente schierati a favore dei postdissestatori dell’Università. Non ci sono dubbi su questo come non ci sono dubbi che Vareno Cucini e Roberto Morrocchi siano le stampelle in CdA del duo Riccaboni & Fabbro. E d’altronde come potrebbe essere diversamente visti i legami strettissimi dei due con Berlinguer e Tosi? Cioè con l’ur-dissestatore e con il dissestatore dei dissestatori? Certamente non rispondono ai loro nominanti palesi, ma ai loro nominanti occulti e nemmeno tanto occulti. E con questo sono TRE bilanci in disavanzo consecutivi che i due votano col parere contrario dei Revisori dei Conti. Vediamo cosa ne penserà la magistratura contabile e se finalmente qualcuno verrà reso responsabile di queste posizioni inaccettabili se si usa la diligenza del buon padre di famiglia. Il problema è che questa gente ha una paura folle del commissario e di chiunque possa andare a mettere le mani nelle origini del dissesto e quindi hanno votato e continueranno a votare qualsiasi cosa pur di tener lontani organi terzi che verifichino quanto accaduto.

Dobbiamo invece dare atto al Corriere di Siena di affrontare la vicenda “università di Siena” con tutt’altro tipo di atteggiamento e tutt’altra correttezza, da qualche tempo a questa parte. Senza dubbio molto, ma molto meglio degli zerbinati Corriere Fiorentino e Repubblica di Firenze.

Roberto Morrocchi e Vareno Cucini hanno votato la decurtazione del salario ai lavoratori insieme al Criccaboni. La Fabbro vuole provocare lo scontro sociale

Non è mai successo in nessuna pubblica amministrazione che un direttore amministrativo pagato con i soldi dei cittadini si rivolgesse con gesti di sfida e di esultanza contro i dipendenti che protestavano per rivendicare i diritti sacrosanti. E’ un comportamento vergognoso. Dopo il voto sul bilancio la condannata dalla Corte dei Conti Ines Fabbro,uscendo dalla sala del consiglio di amministrazione,si è rivolta ai dipendenti che si trovavano fuori, esultando verso di loro perchè il bilancio è stato approvato.

Il bilancio è stato approvato con soli 9 voti contro 7. Di cosa esulta la condannata? Il bilancio è stato approvato con i voti della cricca dei docenti capitanata da Mariano Bianca e con i due voti determinanti di Vareno Cucini(ex sindacalista e rappresentante del Comune di Siena) e di Roberto Morrocchi( rappresentante della Provincia). Avete capito? Cucini e Morrocchi hanno votato il bilancio che penalizza il salario dei lavoratori, attraverso la decurtazione della somma MESSA a bilancio illegittimamente. Bravo Ceccuzzi, vai ad esprimere solidarietà ai lavoratori e poi il tuo rappresentante e compagno di partito vota contro i lavoratori. Bravo!!

Ma c’è di piu’. La Fabbro attraverso il suo amico al MIUR, il direttore Livon, stanno cercando di convincere il funzionario del MEF a firmare il parere a favore del taglio dell’accessorio. Roba da paese sudamericano degli anni settanta. Di questo verrà interessata la magistratura e non solo per questo. E non la magistratura senese, troppo oberata di lavoro, ma quella fiorentina e romana.Criccaboni e Fabbro stanno gestendo l’ateneo con comportamenti illegali, incivili e privi di consenso.

Nel frattempo ci giunge notizia che sarà presentato alla magistratura contabile un esposto contro i 9 che hanno votato il bilancio.

Le istituzioni dello Stato e le forze politiche intervengano con urgenza perchè Ines Fabbro vuole provocare lo scontro sociale. Altro che risanamento dell’ateneo.

VERGOGNA!!!!

Il bilancio consuntivo in discussione nel cda dell’ateneo va bocciato. E attenzione al probabile falso in bilancio

La lezione delle drammatiche conseguenze dei bilanci del passato forse non è servita. Anzi, qualcuno, è recidivo. E anche sul piano della coerenza politica alcuni fanno acqua da tutte le parti: se si chiede il ripristino del salario accessorio non si può votare un bilancio nel quale si dichiara la decurtazione della somma del medesimo salario. Prima di entrare nel merito del perchè il bilancio consuntivo va bocciato, sfatiamo una notizia divulgata su qualche giornale. La diminuizione del disavanzo di competenza dell’università di Siena è derivante dalle azioni amministrative della gestione Focardi-Barretta (così come scritto anche nella relazione al bilancio che noi abbiamo letto) e quindi la gestione Criccaboni e Fabbro non c’entra niente. Semmai questi due incompetenti e bugiardi, sono due anni che la menano con i discorsi senza far niente di strutturale per un risanamento vero e funzionale al rilancio dell’ateneo. Solo fumo negli occhi e inoltre, invece di decidere soluzioni strutturali continuano a girellare in lungo e in largo per farsi dare soldi. Giusto per mettere i tappi ai buchi. Criccaboni e Fabbro sono oltremodo deleteri per l’ateneo.

Invitiamo i membri del cda dell’ateneo ha respingere con palese voto contrario il bilancio consuntivo per le motivazioni che di seguito esponiamo:

  1. I sindaci revisori hanno espresso parere negativo al bilancio;

  2. La decurtazione della somma relativa al TEA (salario accessorio) prefigura un possibile falso in bilancio, in quanto il TEA è stato a) sospeso illegittimamente e b) decurtato non si sa su che basi.

Non serve a niente addurre che sinora tutti i bilanci sono stati approvati anche se i revisori li bocciavano e con disavanzi di competenza peggiori di questi. E’ assurdo ppersistere nell’errore e, fra l’altro, c’è l’ottima possibilità di aggravare la propria posizione.

Ci dovete dire in quale azienda mai si approvano bilanci in disavanzo, che sia di trenta o dieci milioni non fa differenza. Se un’azienda, anche pubblica, come un ente autonomo locale, non chiude in pareggio si va al commissariamento senza por tempo in mezzo. Ma i consiglieri le capiscono le conseguenze dei propri atti oppure sono talmente accecati dalla barbarie politica con la quale è stata gestita sinora l’università di Siena che sono disposti a rimetterci le penne?

Concludiamo rinnovando l’invito a membri del cda a votare contro e richiedere la modifica del consuntivo e inoltre chiediamo alla Corte dei Conti della Toscana di provvedere al controllo immediato del bilancio nel caso venisse approvato. Facciamo presente a tutti i membri del cda che se il bilancio dovesse essere approvato così come proposto da Criccaboni e Fabbro, forse qualcuno non esiterà nemmeno un giorno nel presentare un esposto alle autorità competenti nei confronti di chi voterà il bilancio.

Pensateci bene e, se ne avete una, chiamate in causa la vostra coscienza invece di zerbinarvi di fronte a questa cricca di incompetenti e incapaci!!!

Bologni e Rossi, due comunicatori che simpatizzano per Criccaboni

Ma il caporedattore di Repubblica di Firenze Maurizio Bologni non faceva prima a scrivere “ Criccaboni forever”?

Quello del giornalista è un mestiere difficile, soprattutto, quando si tratta di scrivere la verità e non le frasi ad effetto che fanno piacere agli amici. Con molta probabilità, Maurizio Bologni, caporedattore di Repubblica di Firenze, quando scrive della politica senese comunica troppo con i comunicatori VIP e quando scrive di università non riesce a liberarsi dai condizionamenti del rapporto storico con la nomenclatura bodriniana-criccaboniana. Caro Bologni, invece, di scrivere l’apologia della gesta del Criccaboni prendi e vieni a Siena e oltre a leggerti il bilancio consuntivo dell’ateneo per come deve esser letto, parla con chi sta subendo i comportamenti illegali e arroganti del tuo amico Criccaboni. Quando è troppo è troppo caro Bologni. Siccome sei nella piena libertà di scrivere quello che ti pare, noi siamo nella libertà di scrivere:

Non comprate più Repubblica con la cronaca di Firenze perchè il caporedattore è un giornalista che sponsorizza il Criccaboni e il resto della cricca universitaria. Ci stupiamo che il gruppo Editoriale Repubblica-Espresso consenta alla redazione fiorentina di stravolgere la realtà dei fatti rispetto alle vicende universitarie senesi.

Ester Cicala. In Finmeccanica!

Debbie Castaneda, ex modella, è diventata mediatrice d’affari tra il suo paese, la Colombia, e Finmeccanica. In una recente intervista ha dichiarato che “In Finmeccanica si lavorava felici. Ho imparato tanto. Guarguaglini era un uomo eccezionale e sua moglie Marina una gran donna, con gli attributi”. Persone eccezionali, confermiamo; anche il Borgogni da Buonconvento è eccezionale. Debbie Castaneda, non solo è una gran figona, ma addirittura un’ottima mediatrice d’affari. Tutto questo cosa c’incastra con la puntata di oggi? Tecnicamente una mazza, ma dal punto di vista filosofico, è una bella metafora di vita. Oggi si suda. E per i prossimi cinque giorni saremo travolti dall’ondata di calore dell’anti-ciclone Hannibal. Il caldo agita gli ormoni e oggi mi sento quasi come Debbie Castaneda:un’ottima mediatrice d’affari.Di prima mattina ho fatto colazione con caffe’ doppio e un biscottino, seduta con il mio interlocutore in Piazza del Campo. Abbiamo parlato di VIP e delle dimissioni di Emilio Fede dal Tg4. Ci mancheranno, le tue supercazzole, caro Emilio. Tra un VIP e un altro ci siamo ricordati che anche qui a Siena c’è un VIP della comunicazione e delle serate mondane romane. Molti di voi sono abituati alle traversate con le zattere del fiume Brenna o al massimo alle traversate estive della barca del De Gortes a largo delle coste di Castiglion della Pescaia, vere e proprie imprese di navigazione. Il VIP de noantri, invece, ha avuto l’onore di solcare le acque del Tevere.Si ,perchè il mega comunicatore che si divide tra Siena, Mantova e Via Roma 56, ovvero il capo della comunicazione di MPS David Rossi, ha avuto il piacere di solcare il Tevere a bordo di un mega motoscafo in compagnia di Carmen Russo e altri nomi noti della Roma Vippissima. Wuaooo, che esperienza straordinaria solcare il Tevere, quasi quasi mi faccio invitare alla prossima navigazione. Immagino già il titolo delle migliori riviste di Gossip: “La Cicala solca il Tevere”. Dopo aver solcato il Tevere, il comunicatore VIP e gli altri 300 ospiti hanno concluso la serata con una cena coccolati dalla musica dal vivo del gruppo(il nome è evocativo) musicale : “AA Vendesi”.

Chissà se in questi ultimi giorni, il comunicatore VIP, tra una vasca per il corso con il banchiere Rosati e gli sfoghi con il Bisi per via delle citazioni sul blog Illuminato, si è fermato un attimo a riflettere sul nome di quel gruppo musicale. Chissà. Musica dal vivo con la band: “ AA Vendesi”. Anche tra i comunicatori va di moda “AA Vendesi”?

Salario accessorio università. Intervenga la magistratura ordinaria. E Criccaboni e Fabbro rassegnino le dimissioni

Perchè continuate a prendere per il culo le persone che lavorano e che sono state danneggiate da un atto illegale e arrogante? La storiella della certificazione da parte del ministero per ripristinare il salario accessorio al personale tecnico-amministrativo è l’ennessimo tentativo stupido e arrogante studiato a tavolino dai due incompetenti con la complicità di qualche furbacchione del ministero per traccheggiare e allontanare nel tempo il problema e con il silenzio complice del cda(salvo qualche voce di contrarietà) e del senato accademico.Basta con i traccheggi e gli equilibrismi da basso impero. Lanciamo un appello pubblico al Capo della Procura della Repubblica di Siena Dott. Salerno per chiedergli un intervento urgente teso al sequestro degli atti decisi da Criccaboni e Fabbro con i quali hanno determinato un vero e proprio abuso d’uffico nei confronti di mille dipendenti. In nessuna università italiana è stato sospeso il salario accessorio e non c’è nessuna legge che attribuisce al Criccaboni e alla Fabbro tale discrezionalità. E ricordatevi bene tutti che il famoso parere inoltrato al ministero sul salario accessorio è successivo al taglio dello stesso. Prima decidono e poi chiedono il permesso di decidere? Buffoni!!

Rifacciamo la storia dell’abuso così tutti possono aver chiaro che l’atto è stato preordinato e deciso a tavolino dalla cricca. E l’arrivo della Fabbro a Siena è stato concordato proprio per coprire i dissestatori. Perchè uno dei motivi che hanno spinto i due incompetenti a tagliare il salario accessorio era funzionale per coprire le responsabilità dell’ex direttore Loriano Bigi. Esattamente,vogliono coprire Loriano Bigi. Vi spieghiamo il perchè. Se fosse vero che nel passato il salario accessorio è stato attribuito erroneamente, i due cervelloni, dovevano agire nel seguente modo: denunciare alla Corte dei Conti i responsabili degli uffici che hanno commesso l’errata attribuzione, verificare singolarmente l’importo dell’accessorio e non tagliarlo in blocco. Siamo stati chiari???

Ecco come e quando hanno deciso il taglio dell’accessorio, con chi e con quali sostegni politici.

L’ex rettore Luigi Berlinguer convinceva la Gelmini a firmare il decreto di nomina di Criccaboni e quest ultimo con l’ex direttore del MIUR, quel Tomasi, concordavano la nomina della Fabbro e il taglio dell’accessorio. E ricordiamo che la nomina della Fabbro è stata suggerita da Jolanda Cei Semplici. Tutto questo accadeva nel 2010. E infatti il primo atto di Criccaboni e della Fabbro è stato quello di sospendere il salario accessorio.

Significativa in tal senso è la telefonata tra Criccaboni e quel Tomasi intercettata dall’Autorità Giudiziaria.

La conversazione è vergognosa. Leggetela attentamente (soprattutto il sindaco e il Bezzini) soprattutto quando parlano della nomina della Fabbro e del salario accessorio. E anche quando parlano della Procura e dei Prefetti. Questi sono il Criccaboni e il Tomasi.

Le telefonate.

Tomasi: Poi è chiaro che lei nel momento che ha l’investitura… provi a sentire, io francamente… lì in Procura dovete vedere voi perché oggi sa com’è. Qui … lì è tutto rischioso. Lì è diventato poco … poco …
Riccaboni: No, no, no. Su questo la convocazione del Consiglio avverrà immediatamente in maniera tale che possa mettere a regime, diciamo… tutto quanto con la nomina da parte della Fabbro che il nostro Statuto dice previo parere del Consiglio di Amministrazione. Su questo dobbiamo passarci, insomma.
Tomasi: Sì, sì.
Riccaboni: E poi, niente…
Tomasi: Lì, penso, che se non prende in mano la gestione anche la Ines … lì non ne uscite! Perché tra l’altro, guardi: io ho visto quella nota che mi ha portato Focardi l’ultimo giorno sul discorso del Prefetto, dell’accessorio … A parte il fatto che io gli ho detto che io non darò nessun parere e che se dovessero chiedermi un parere, non può che essere contrario perché non è certo … dopo visto che sulla stampa lui dice che ha avuto rassicurazioni dai funzionari, francamente non so quali siano questi funzionari. Ma … lì la partita va presa in mano subito, capisce, dal direttore amministrativo. Se no lei si trova una valanga di … a non finire.
Riccaboni: No, no. Certo.
Tomasi: E questo non è il momento di cedere alle pressioni sindacali … questo è il momento di chiudere le fila e rimboccarsi le maniche, non c’è niente da fare.
Riccaboni: Qui c’è solamente bisogno di questo. C’è bisogno di dare un senso di continuità, di dare tranquillità e andare avanti. Questa vertenza, anche, dell’ateneo è stata gestita molto male perché era già chiusa. Poi è stata ritirata fuori, per motivi demagogici e quindi ha provocato questo ambaradan. Ma insomma… questa è già chiusa, non c’è problema. E comunque con il Direttore Amministrativo questa cosa verrà affrontata in un modo migliore sicuramente.
Tomasi: Sì e poi anche il discorso lì di quella partita… il Prefetto… I prefetti ragionano in un altro modo. Il prefetto ragiona per evitare che la gente vada in piazza. Però, sul piano della sostanza c’hai contro tutti… i colleghi… devi recuperare… non è che puoi… quindi… quell’ipotesi lì è veramente… Comunque, secondo me, adesso dovete avere lo spazio per operare poi speriamo… insomma…”

E questi sarebbero i rettori e i funzionari del ministero dell’Italia democratica e civile? Consigliamo ai dipendenti dell’ateneo, oltre a presentare i ricorsi al giudice del lavoro, di denunciare penalmente Riccaboni, Fabbro e quel Tomasi. E ai consiglieri di amministrazione del cda dell’università consigliamo, prima di votarlo, di controllare attentamente il bilancio consuntivo.

P.S. La delegata alla sostenibilità per conto del Criccaboni, la luminare Tania Groppi, perchè non prende una posizione sostenibile in merito a questo squallore?

Ecco tutti i nomi di coloro che sostengono le scelte di Criccaboni e Fabbro

Partiamo dai politici che sono organici alla nomenklatura universitaria che sostiene Criccaboni e Fabbro. Ecco i nomi: Luigi Berlinguer, Denis Verdini, Sandro Starnini, Lorenzo Brenci, Mauro Marzucchi, Alessandro Cannamela, Pasquale D’Onofrio, Anna Carli.

Ora i docenti che sono schierati con il Criccaboni e la Fabbro e che condividono la decisione di affamare lo stipendio dei lavoratori. Ecco i nomi: Walter Bernardi, Mariano Bianca, Enrico Pinto, Maurizio Boldrini, Fabio Berti, Francesco Frati, Luca Verzichelli, Roberto Guerrini,  Marcello Flores, Marco Bettalli, Ranuccio Nuti, Mauro Galeazzi, Roberto Venuti, Maurizio Bettini, la moglie del Cricca, Tania Groppi, Angelo Dringoli, Lorenzo Frediani, Patrizia Marti, Vincenzo Sorrentino, Angelo Barba, Elisabetta Montanari, Cosima Baldari, Maurizio Botta, Enrica Bianchi, Floriana Rosati, Alessandro Donati, Furio Pacini, Roberto Tofanini, Maria Frosini, Fabio Mugnaini, Sonia Carmignani, Lorenzo Zanni, Riccardo Basosi, Maurizio Masini.

P.S. Ci siamo accorti che Tania Groppi è una delle delegate di fiducia del Criccaboni con delega alla Sostenibilità. Ma la Groppi che concetto ha di “sostenibilità”? Sicuramente la stessa del Criccaboni e del resto della cricca che sta mortificando i lavoratori e l’intero Ateneo. Ma chi è venuto in mente di nominare la Groppi nel cda della banca? Ah già, è “sostenibile”.

Anche dal PD solidarietà ai lavoratori dell’Ateneo. Pubblichiamo il testo del comunicato con una precisazione rispetto a quanto scritto dal Carli e dalla Meloni del PD

“Siamo vicini ai lavoratori dell’Università di Siena che stanno scioperando per tutelare i propri diritti”. Con queste parole Giulio Carli, segretario dell’Unione comunale Pd di Siena ed Elisa Meloni, segretario del Partito democratico provinciale, esprimono solidarietà ai dipendenti dell’Università degli Studi di Siena, che oggi, martedì 24 aprile, hanno aderito allo sciopero per difendere i loro diritti.
“Siamo convinti – continuano Carli e Meloni – che i motivi dello sciopero siano più che legittimi. Fino ad oggi, infatti, a dover sobbarcarsi i maggiori sacrifici è stato il personale tecnico amministrativo, insieme ai precari, ai dipendenti delle cooperative sociali e ai collaboratori linguistici. È urgente risolvere la questione legata alla sospensione del salario accessorio al fine di garantire i diritti del personale e per questo serve che il lavoro in atto con il Ministero giunga quanto prima alla sua conclusione, al fine di ottenere la certificazione di compatibilità economico finanziaria, la cui attuale mancanza sta bloccando un diritto dei lavoratori”.
“Il Pd cittadino e quello provinciale – aggiungono Carli e Meloni – continueranno a mantenere alta l’attenzione sul futuro dell’Ateneo, sul percorso di risanamento, che deve essere portato avanti con rigore, e sul futuro dei suoi lavoratori. Nel corso delle prossime sedute dei consigli comunale e provinciale, infatti, il Centrosinistra presenterà una mozione sulla crisi dell’Ateneo, per sostenere, in primo luogo, la necessità di risolvere al più presto la questione legata alla sospensione del salario accessorio per il personale tecnico-amministrativo, per garantire il diritto dei lavoratori di poter ottenere le maggiorazioni salariali previste dalla normativa”.
“Sosteniamo con convinzione – concludono Carli e Meloni – il lavoro del Comune e della Provincia per tenere alta l’attenzione sul risanamento dell’Università, insieme all’impegno che le stesse stanno mettendo per la massima collaborazione al fine di mantenere la qualità dei servizi per gli studenti che vivono nella nostra città”.

P.S. Gentilissimaa Meloni e sig. Carli, il taglio dell’accessorio è un abuso di Riccaboni e Fabbro e la storia della certificazione del ministero è una bugia del Criccaboni. Ci stupiamo della vostra distrazione. Il Cricca prima taglia e poi chiede il parere. Come mai non ha tagliato lo stipendio dei docenti? Prendete le dovute informazioni e non date retta alle bugie del Criccaboni.