Perchè continuate a prendere per il culo le persone che lavorano e che sono state danneggiate da un atto illegale e arrogante? La storiella della certificazione da parte del ministero per ripristinare il salario accessorio al personale tecnico-amministrativo è l’ennessimo tentativo stupido e arrogante studiato a tavolino dai due incompetenti con la complicità di qualche furbacchione del ministero per traccheggiare e allontanare nel tempo il problema e con il silenzio complice del cda(salvo qualche voce di contrarietà) e del senato accademico.Basta con i traccheggi e gli equilibrismi da basso impero. Lanciamo un appello pubblico al Capo della Procura della Repubblica di Siena Dott. Salerno per chiedergli un intervento urgente teso al sequestro degli atti decisi da Criccaboni e Fabbro con i quali hanno determinato un vero e proprio abuso d’uffico nei confronti di mille dipendenti. In nessuna università italiana è stato sospeso il salario accessorio e non c’è nessuna legge che attribuisce al Criccaboni e alla Fabbro tale discrezionalità. E ricordatevi bene tutti che il famoso parere inoltrato al ministero sul salario accessorio è successivo al taglio dello stesso. Prima decidono e poi chiedono il permesso di decidere? Buffoni!!
Rifacciamo la storia dell’abuso così tutti possono aver chiaro che l’atto è stato preordinato e deciso a tavolino dalla cricca. E l’arrivo della Fabbro a Siena è stato concordato proprio per coprire i dissestatori. Perchè uno dei motivi che hanno spinto i due incompetenti a tagliare il salario accessorio era funzionale per coprire le responsabilità dell’ex direttore Loriano Bigi. Esattamente,vogliono coprire Loriano Bigi. Vi spieghiamo il perchè. Se fosse vero che nel passato il salario accessorio è stato attribuito erroneamente, i due cervelloni, dovevano agire nel seguente modo: denunciare alla Corte dei Conti i responsabili degli uffici che hanno commesso l’errata attribuzione, verificare singolarmente l’importo dell’accessorio e non tagliarlo in blocco. Siamo stati chiari???
Ecco come e quando hanno deciso il taglio dell’accessorio, con chi e con quali sostegni politici.
L’ex rettore Luigi Berlinguer convinceva la Gelmini a firmare il decreto di nomina di Criccaboni e quest ultimo con l’ex direttore del MIUR, quel Tomasi, concordavano la nomina della Fabbro e il taglio dell’accessorio. E ricordiamo che la nomina della Fabbro è stata suggerita da Jolanda Cei Semplici. Tutto questo accadeva nel 2010. E infatti il primo atto di Criccaboni e della Fabbro è stato quello di sospendere il salario accessorio.
Significativa in tal senso è la telefonata tra Criccaboni e quel Tomasi intercettata dall’Autorità Giudiziaria.
La conversazione è vergognosa. Leggetela attentamente (soprattutto il sindaco e il Bezzini) soprattutto quando parlano della nomina della Fabbro e del salario accessorio. E anche quando parlano della Procura e dei Prefetti. Questi sono il Criccaboni e il Tomasi.
Le telefonate.
Tomasi: Poi è chiaro che lei nel momento che ha l’investitura… provi a sentire, io francamente… lì in Procura dovete vedere voi perché oggi sa com’è. Qui … lì è tutto rischioso. Lì è diventato poco … poco …
Riccaboni: No, no, no. Su questo la convocazione del Consiglio avverrà immediatamente in maniera tale che possa mettere a regime, diciamo… tutto quanto con la nomina da parte della Fabbro che il nostro Statuto dice previo parere del Consiglio di Amministrazione. Su questo dobbiamo passarci, insomma.
Tomasi: Sì, sì.
Riccaboni: E poi, niente…
Tomasi: Lì, penso, che se non prende in mano la gestione anche la Ines … lì non ne uscite! Perché tra l’altro, guardi: io ho visto quella nota che mi ha portato Focardi l’ultimo giorno sul discorso del Prefetto, dell’accessorio … A parte il fatto che io gli ho detto che io non darò nessun parere e che se dovessero chiedermi un parere, non può che essere contrario perché non è certo … dopo visto che sulla stampa lui dice che ha avuto rassicurazioni dai funzionari, francamente non so quali siano questi funzionari. Ma … lì la partita va presa in mano subito, capisce, dal direttore amministrativo. Se no lei si trova una valanga di … a non finire.
Riccaboni: No, no. Certo.
Tomasi: E questo non è il momento di cedere alle pressioni sindacali … questo è il momento di chiudere le fila e rimboccarsi le maniche, non c’è niente da fare.
Riccaboni: Qui c’è solamente bisogno di questo. C’è bisogno di dare un senso di continuità, di dare tranquillità e andare avanti. Questa vertenza, anche, dell’ateneo è stata gestita molto male perché era già chiusa. Poi è stata ritirata fuori, per motivi demagogici e quindi ha provocato questo ambaradan. Ma insomma… questa è già chiusa, non c’è problema. E comunque con il Direttore Amministrativo questa cosa verrà affrontata in un modo migliore sicuramente.
Tomasi: Sì e poi anche il discorso lì di quella partita… il Prefetto… I prefetti ragionano in un altro modo. Il prefetto ragiona per evitare che la gente vada in piazza. Però, sul piano della sostanza c’hai contro tutti… i colleghi… devi recuperare… non è che puoi… quindi… quell’ipotesi lì è veramente… Comunque, secondo me, adesso dovete avere lo spazio per operare poi speriamo… insomma…”
E questi sarebbero i rettori e i funzionari del ministero dell’Italia democratica e civile? Consigliamo ai dipendenti dell’ateneo, oltre a presentare i ricorsi al giudice del lavoro, di denunciare penalmente Riccaboni, Fabbro e quel Tomasi. E ai consiglieri di amministrazione del cda dell’università consigliamo, prima di votarlo, di controllare attentamente il bilancio consuntivo.
P.S. La delegata alla sostenibilità per conto del Criccaboni, la luminare Tania Groppi, perchè non prende una posizione sostenibile in merito a questo squallore?