Diamo ancora la parola agli studenti di Dimensione Autonoma Studentesca per una descrizione lucida e veritiera di quanto è accaduto il 27 aprile

La casta che governa la nostra università l’ha saccheggiata per anni, creando il buco di cui paghiamo tutti le conseguenze. L’attuale amministrazione intende recuperare i soldi spesi in anni di clientelismo tagliando gli stipendi dei lavoratori, infrangendo così i loro contratti unilateralmente. Questa ruberia dura da più di 1 anno. Il personale tecnico-amministrativo, dal canto suo, ha aspettato ben 15 mesi prima di entrare in stato di agitazione, e il 24 aprile scorso si è costituito in un’assemblea che ha gridato a gran voce basta a tutto questo! L’assemblea ha deciso di sfiduciare definitivamente l’amministrazione inefficiente e incapace di dare risposte, chiedendo quindi le dimissioni della direttrice amministrativa Ines Fabbro e il voto contrario al bilancio consuntivo, votato oggi dal Consiglio d’Amministrazione di Ateneo. Perché votare contro l’approvazione del bilancio significa arrestare la deriva di disuguaglianze sempre crescenti, tra chi dirige – male- e chi lavora -e non viene pagato. Per questo oggi, lavoratori e studenti uniti hanno interrotto il CDA, per far arrivare fino alle stanze del potere forte e chiara la rabbia di chi per troppo tempo ha subito a testa bassa e ora vuole rivendicare i propri diritti. Il CDA ha approvato il bilancio, nonostante il voto contrario dei 2/3 dei rappresentanti dei tecnici-amministrativi, il voto contrario del rappresentate degli studenti in quota Link; l’altro, eletto in quota Reds, ha pensato invece di votare a favore, palesando per l’ennesima volta come l’interesse degli studenti che lui dovrebbe tutelare, scivola in secondo piano rispetto al lanciarsi sul carro dei vincitori, per assicurarsi di farne parte. Gli altri voti favorevoli sono stati espressi dai rappresentanti della Provincia e del Comune, che hanno anch’essi dato prova di una infima incoerenza: il sindaco Ceccuzzi, infatti, nell’assemblea del 24, aveva dichiarato di appoggiare i lavoratori. Di fronte all’ennesima presa in giro, abbiamo cercato di entrare al Consiglio Comunale per portare direttamente le nostre rivendicazioni, dato che nessuno finora si è fatto portavoce della difesa del lavoro dei cittadini sul territorio. La risposta dei “nostri rappresentanti” è stata quella di arroccarsi sospendendo il consiglio comunale per evitare il confronto.

Il DAS -Dimensione Autonoma Studentesca- è sempre al fianco dei lavoratori oggi come due anni fa. Siamo convinti che la condivisione delle lotte sia la strada giusta; ci stiamo conoscendo sempre di più, ci sentiamo sempre più uniti e dividerci sarà dura!

Unisciti a noi in questa lotta che è anche tua !!!

1 comment so far ↓

#1 PerLaCronaca on 04.28.12 at 12:48

Per dovere di cronaca bisogna anche segnalare che nonostante durante questi 16 mesi si sia tentato in tutte le maniere di chiedere un cambio di rotta nel comportamento della D.A. (incontri sindacali, tavoli interistituzionali, icontri con due Prefetti, ecc.) ieri, nonostante i 16 mesi di attesa e dopo che l’assemblea all’unanimità aveva deciso di scrivere un documento unitario in cui si chiedevano le dimissioni del D.A. (cosa peraltro già ribadita nell’assemblea del 24), c’era una sigla sindacale (senza fare nomi perchè questi sono suscettibili e di querela facile) che cercava in ogni modo di evitare la richiesta di dimissioni. Si chiedeva al D.A. un cambio di rotta e solo in caso di risposta negativa le dimissioni. Capito? Aggiungete anche le dimissioni all’ultimo minuto del rappresentante del personale t.a. in quota al suddetto sindacato (motivate per questioni legate alla votazione del bilancio) e tirate voi le somme….