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Settembre 7th, 2012 — Note redazionali
La notizia appare assurda, ma è vera. Durante un convegno tenutosi in Canada un gruppo di studiose e libere pensatrici hanno dibattuto sul futuro delle università e sul ruolo dei docenti nella formazione di mentalità aperte ai piaceri della vita. Ospite d’eccezione Morgane Merteuil, segretario generale di Strass, il sindacato francese “del lavoro del sesso” che conta 500 aderenti. Al convegno la Merteuil ha illustrato il manifesto, battezzato dal sito Dagospia, del “puttanesimo liberato.” E lancia un messaggio deciso «Siamo pro sex ,pro porno e pro puttane. Siamo per la libertà di portare il velo ma anche no, per la presa di coscienza che solo quando saremo libere nelle nostre scelte, il femminismo di lotta potrà essere considerato degno, indipendentemente dal tipo di decisioni prese». Che dire, un messaggio forte sul piano culturale; sul quale non esprimiamo giudizi. A seguito dell’intervento della Merteuil, una delle studiose del convegno, la professoressa Antirnaul, ha lanciato una proposta di rottura con il vecchio schema universitario:” propongo la costituzione dell’università del piacere!”
La professoressa Antirnaul, illustrando la proposta, si è soffermata su due punti: la necessità di un’area comunicazione e marketing (siete sicure??) e la figura di un rettore dal profilo internazionale.
Potevamo esimerci dal suggerire alle libere pensatrici le nostre idee? No! Per l’area comunicazione potrebbero ispirarsi alla famosa mangiatoia gestita dal genio Boldrini (quanti soldi sputtanati!!) e per il nome del rettore, chi meglio del Criccaboni che si vanta di avere un profilo internazionale? Al convegno era presente la vostra Ester Cicala (che gentilmente si è fatta nostra portavoce) che non appena ha illustrato le nostre idee è stata sommersa di fischi e insulti. “Noi non vogliamo spendere soldi per libri in onore di sultani, per scopini o linee di abbigliamento”; “noi non lo vogliamo il Cricca (è famoso anche in Canada! Avrà detto loro qualcosa il supremo comandante del CdA del Monte dei Paschi Tania Groppi?) perchè è abusivo e noi siamo per la legalità”. A quel punto Ester ha mollato la presa e nel salutare le libere pensatrici si è lasciata andare con una frase liberatoria (applauditissima): “fanculo al design degli scopini da cesso!”
Il convegno si concluso con l’approvazione dello statuto della costituenda “Libera Università del piacere”; l’assemblea ha eletto con voto palese (per evitare truffe elettorali) la Rettora e nominato con selezione trasparente (le candidate alla selezione erano nude, per garantire trasparenza) la direttrice amministrativa (nella foto La Rettora e la Direttrice amministrativa).
Tra il “puttanesimo liberato universitario” e lo “sputtanamento di soldi universitari esagerato”, effettivamente è meglio aderire al puttanesimo liberato.
F.to
Studiose e ricercatrici del Centro Antropologico del Piacere Antico
Settembre 7th, 2012 — Note redazionali
Il titolo del nostro articolo è lo stesso dell’articolo pubblicato sul Fatto Quotidiano, segnalando a chi ci legge che oltre ai casi evidenziati dai giornalisti del Fatto noi aggiungiamo il caso unico su tutta la penisola: il caso Agenzia Robespierre.
In più riprese sul nostro blog abbiamo segnalato questa situazione vergognosa e offensiva per il contribuente. Perchè con i soldi pubblici paghiamo un’agenzia che si occupa a tempo pieno della campagna politica di un partito (il PD senese), anzi di un solo gruppo: quello del Ceccuzzi. Perchè? E’ arrivato il momento,vista anche la situazione di crisi senese, di femare questo giochino che si trascina da troppo tempo.
Con “Determinazione dirigenziale-Raccolta n. 340 del 19/03/2012″ il dirigente dell’amministrazione provinciale di Siena Luca Rossi nel corpo delle determinazione scrive:
“Premesso
– che con Determinazione dirigenziale di questo Settore n.1393 dell’08/09/2010 è stata aggiudicata definitivamente, alla Robespierre SAS di Siena, la gara per il servizio di informazione,
comunicazione e di promozione delle azioni promosse dalla Provincia di Siena l’aggiornamento del sito internet e della rete intranet della Provincia di Siena, nonché il Coordinamento di tutte le
attività di comunicazione e informazione e pubblicizzazione, per il biennio 2011/2012;..”
Prime considerazioni e domande:
Se ricordiamo bene la gara affidata alla Robespierre Sas dalla Provincia si aggira intorno ai 260mila euro e come tutti sanno la medesima Robespierre si occupa dei comunicati stampa del PD (partito anche dello stesso Bezzini) e come tutti sanno la Robespierre oltre alla gara in Provincia,oltre al ruolo di comunicazione politica per il PD, ha incarichi con soldi pubblici in diversi comuni della provincia di Siena.
Ricordiamo che la titolare della Robespierre, Lisa Cresti, ricopre il ruolo di portavoce di Simone Bezzini.
Ricordiamo anche le parole pronunciate dall’allora (9-10 settembre 2006) segretario di partito Franco Ceccuzzi:
“Le nostre idee, le nostre emozioni, le nostre battaglie politiche che la creatività, la passione e la professionalità dei nostri comunicatori hanno tradotto con le arti visive e del messaggio scritto. Nel 1999 non avevamo ancora il sito web, né un’agenzia che curasse la nostra comunicazione in via continuativa, né un ufficio stampa. Dal nostro ufficio stampa che è si avviato nel 2002, è nata due anni dopo l’Agenzia Robespierre che oggi occupa sei giovani e che si è fatta strada in un settore difficile”
Facendo seguito a quanto detto sotto dell’agenzia Robespierre, di cui è titolare Lisa Cresti l’attuale portavoce del presidente della provincia Bezzini, siamo ad osservare come quasi tutti i comuni della provincia medesima abbiano affidato alla Robespierre l’ufficio stampa. Ora vi sembra possibile che quando si parla dei conflitti di interesse di certi personaggi siamo tutti d’accordo e quando succedono queste vicende, in cui un fiume di denaro pubblico viene riversato nella casse private di un’agenzia di stampa che è evidentemente legata al PD, tanto da prendere tutte queste assegnazioni, nessuno dice niente. Anzi! Bezzini se ne esce con quei discorsi a viaggio d’acqua sui baracconi politicizzati. Perché questo non è un baraccone politicizzato in cui i soldi dei contribuenti vengono sputtanati a favore di aziende private care al partito? In evidente conflitto di interesse, visto che la provincia e i comuni sono enti autonomi e fare da portavoce al Bezzini e poi da ufficio stampa ai comuni della medesima provincia di cui Bezzini è presidente denota un’irregolarità, se non addirittura un’illegittimità?
Come mai il contribuente deve spendere soldi per pagare un’agenzia che 24 ore su 24 si occupa della campagna elettorale e della gestione e invio agli organi d’informazione dei comunicati (contro altre forze politiche) di un partito o di una componente di un partito? Farebbero bene tutte le forze politiche e i consiglieri provinciali a sollevare nelle sedi opportune questa situazione e denunciarla pubblicamente ai cittadini; soprattutto a quei cittadini che pagano i risultati nefasti della gestione del PD ceccuzziano.
Settembre 7th, 2012 — Note redazionali

Sul Washington Post, in un articolo assai pesante sul Monte dei Paschi appare anche un paragrafetto che riporta le dichiarazioni dell’abusivo Criccaboni:
“It was really an orthodox and cautious bank,” said Angelo [C]Riccaboni, rector of the University of Siena, which last year lost funding that would have come from bank profits. In Siena, he said, “people are either employees of the bank, or former employees of the bank, or would like to be employees of the bank. The city and the bank are so intertwined.”
Al di là della stupefacente affermazione che la Banca sia stata “ortodossa e cauta”, stupefacente perché l’attuale presidente rinviato a giudizio Alexandre Perfume ha detto l’esatto contrario non più tardi del 27 agosto, invitiamo tutti a scoprire la differenza tra quanto dichiarato da uno che dovrebbe – se non fosse abusivo – rappresentare un’istituzione che ha otto secoli tondi carichi di storia e gloria, carica sicuramente pesantissima, e un cittadino qualsiasi qualsiasi intervistato a Piazza Pulita alla partita della Mensana:
http://www.youtube.com/watch?v=mBdowGSiSFQ
al secondo 0.30.
Bella figura sì!
Settembre 7th, 2012 — Note redazionali
A Siena prencipia il dibattito o continuano i monologhi? Finita la Festa prencipia il dibattito. Sembra proprio così a Siena dove, appena si è chiusa la Festa provinciale del Partito Democratico in Fortezza, si è aperto il dibattito politico.
Ha aperto le danze il sindaco di Monteriggioni, Bruno Valentini che sul suo profilo Facebook chiede una “nuova guida che rappresenti efficacemente e democraticamente il capoluogo” e invita la politica a “compiere una severa autocritica, con un forte ricambio di persone”. Il messaggio pare chiaro.
Si è aggiunto poi il vicepresidente della Provinicia, Alessandro Pinciani, che chiede primarie per la scelta del futuro candidato a sindaco di Siena e contesta apertamente la richiesta che il Pd ha fatto nel corso della Festa di accorpare le elezioni comunali della città con quelle della Regione Sicilia il prossimo 28 ottobre. “Andare al voto in autunno – dice – a Siena impedisce di fatto la possibilità eli tenere le primarie per la scelta del candidato a sindaco, non vorremmo che la richiesta di anticipo delle elezioni derivi proprio da questa volontà”. Intanto, dentro la Festa era andato in scena il vero senso di “viva la nostra Siena”, il titolo della kermesse che ha fatto storcere più di un naso ai democratici della provincia.
È durante quelle serate in Fortezza che è stata annunciata – a sorpresa di tutti (compresi gli organi politici del Partito?) – la richiesta di anticipare le elezioni in autunno; è in quel contesto che sono nate le investiture sul Ceccuzzi bis di Enrico Rossi e di Matteo Renzi (cui forse il palco senese era stato dato solo se faceva quelle dichiarazioni viene da pensare). È, infine, nel serata conclusiva della Festa che l’ex sindaco Franco Ceccuzzi ha avuto la sua serata da one man show. Il palco tutto per lui.
Il palco tutto per lui come è stato tutto per lui il partito dal Duemila ad oggi (Ds prima e Pd poi), con una personalizzazione politica che a molti ricorda più i partiti carismatici che forze che si richiamano alla sinistra.
Negli anni ’80 fu Bettino Craxi a personalizzare il Psi (e la cosa non piaceva certo ai comunisti e anche a qualche socialista), poi arrivò Silvio Berlusconi con il suo Forza Italia (e la cosa non piaceva ai Democratici di Sinistra). Da dieci anni a questa parte la deriva ha coinvolto più o meno tutte le forze politiche dove a contare non sono più le sigle ma le personalità da Antonio Di Pietro, a Pierferdinando Casini, da Gianfranco Fini a Nichi Vendola.
Una deriva che, a parole, a sinistra viene contestata perché, si dice, il sale della Democrazia sta nella partecipazione collettiva pur nelle diversità di opinione. Ricordo che alla fine degli anni ’80 nell’allora Pci senese dove Ceccuzzi muoveva i primi passi c’erano figure di grande spessore come Sergio Bindi, Riccardo Margheriti, Aurelio Ciacci, Emo Bonifázi. Da ognuno di loro ha appreso l’arte difficile della politica. Oggi, sembra deciso a proseguire per monologhi. Non tutti però sembrano condividere e cominciano a farsi sentire. Il dibattito. forse, prencipia solo adesso. Ali, s’io fosse fuoco.
Michele Taddei
Settembre 7th, 2012 — Note redazionali

L’anomalia Alessandro Profumo è l’emblema della confusione e della crisi d’indentità che attraversa il PD capitanato da Rosy Bindi e da Franco Ceccuzzi. Il boomerang soprattutto sul ruolo di Rosy Bindi, amica personale di Alessandro Profumo; soprattutto della moglie. Un partito che contestava a Berlusconi la vicenda “dei processi giudiziari”, con la faccia tosta di chi pensa solo alle poltrone, ha dirottato alla presidenza della banca MPS un personaggio rinviato a giudizio (non per parcheggio abusivo ma per presunta frode fiscale) e che viene tirato in ballo in altre vicende, da Mediobanca-Ligresti alla SEA. Il PD sponsor di un banchiere rinviato a giudizio. Questa sarebbe la svolta per il paese voluta da Rosy Bindi e su Siena da Franco Ceccuzzi? Siamo alle comiche (tragiche) finali. Ma l’anomalia è rappresentata anche da un sistema bancario che sopporta e vive con serenità la presenza di un rinviato a giudizio alla guida di una banca.Del resto Profumo è un grande elettore di Mussari all’ABI.E la giustizia, la trasparenza e la tutela del buon nome degli istituti economici che fine hanno fatto?
La banca MPS dopo la devastante gestione precedente meritava alla presidenza un personaggio come Profumo? No, assolutamente no!
Il PD si tenga stretto stretto il rinviato a giudizio; così i cittadini alle prossime elezioni saranno in grado di distinguere tra chi tutela il mondo del lavoro, gli interessi della comunità e chi tutela la carriera dei banchieri amici.
Settembre 6th, 2012 — Note redazionali
Chi conosce bene la politica e gli atti simbolici dei poteri ha la piena consapevolezza che da ieri è iniziata la lunga (per alcuni breve) marcia per le scelte dei nomi per la 4 poltrone delle istituzioni economiche e politiche della città. Dal futuro presidente della banca a quello della fondazione, dal rettore dell’università al sindaco.
Salvo rovesciamenti climatici impossibili, ilsindaco di Siena verrà eletto nella primavera del 2013; prima del rinnovo del presidente della fondazione e forse dopo la nomina di un nuovo presidente di banca MPS.C’è chi prevede un nuovo presidente al posto di Profumo tra novembre e dicembre, altri verso febbraio e altri ancora subito dopo il rinnovo della fondazione MPS nel 2013.
Il rinnovo del rettore si è prolungato per troppo tempo; ora è il momento di decidere, o si salva l’università oppure si lascia verso il declino. Per il bene della stessa università e della città conviene accellerare i tempi.
Chi saranno i candidati a sindaco? Al momento non ci sono candidati,anche se Ceccuzzi ha confidato ai suoi che lui non si ritira dalla corsa, “preferisco spaccare il partito e la colazione”. Gia, la coalizione. Alla città non ci pensa!Come si collocheranno le varie forze politiche. Da ieri tutti hanno messo un freno e tutti stanno valutando i possibili scenari. Ci sono troppe variabili non controllabili dai partiti e i politici piu’ lungimiranti hanno capito che la fretta e l’ambizione non giovano alla città e al risultato elettorale.La marcia verso i rinnovi è partita.
Settembre 6th, 2012 — Note redazionali
Il Comune di Milano a seguito della perquisizione eseguita ieri negli uffici della SEA e a seguito delle notizie stampa ribadisce la correttezza sulle procedure eseguite ma, colpo di scena, comunica che lo stesso Comune non era a conoscenza di una consulenza affidata dalla SEA alla società Appeal Strategy, controllata da Alessandro Profumo. Quindi chi ha deciso e perchè la consulenza?
A nostro avviso la vicenda si ingarbuglia sempre piu’.Parecchio anche.
Settembre 6th, 2012 — Note redazionali
Ieri è stata perquisita la sede della Sea, la società che gestisce gli aeroporti di Linate/Malpensa e controllata dal Comune di Milano. “Il procuratore aggiunto, Alfredo Robledo, ha chiesto al Nucleo tributario della Guardia di Finanza di acquisire documenti sulla vendita del 29,75% della Sea al fondo statale F2I, nell’ambito di un’inchiesta nella quale al momento sono indagati per turbativa d’asta Vito Gamberale, amministratore delegato di F2I, e il senior partner del fondo, Mauro Maia”.
Dalle indiscrezioni in merito all’inchiesta SEA che punta tra l’altro a “chiarire tempi e modi coi quali si è proceduto ad affidare una consulenza da centomila euro alla società Appeal Strategy, controllata al 60% da Alessandro Profumo, attuale numero uno di Mps, e al 20% da Lucciola & Partner, in vista della cessione della società aeroportuale.”, ci sarebbe stato “ un incontro considerato sospetto dai magistrati. Una riunione a tre in un albergo. Presenti Profumo, Gamberale e il potente assessore al Bilancio del Comune Bruno Tabacci.
È una traccia scoperta dagli investigatori nei computer degli indagati. Un’email che Gamberale riceve il 21 ottobre del 2011 dal suo braccio destro Mauro Maia (entrambi sono indagati con l’accusa di turbativa d’asta), in cui quest’ultimo ricorda al numero uno di F2i dell’appuntamento fissato per il lunedì successivo con Profumo e Tabacci.”
La domanda che anche i magistrati di Milano si pongono è “perché a pagare non è il Comune ,che vende le sue quote , ma la stessa Sea.”
Settembre 6th, 2012 — Note redazionali

Via Roma 56-53100 Siena arriva alle cronache mondane da quando il nostro cane Paco insieme al segugio Rabanne(la coppia investigativa Paco & Rabanne Bau Investigation) hanno scoperto il covo dei geni della comunicazione e la presenza di scopini pregiati per i cessi (quelli da 67 euro cadauno). Tra le varie scoperte ci rientra l’occupazione abusiva da parte di una società dei locali universitari di Via Roma 56-53100. E infact ecco i link che affrontano il misfatto. Siamo ancora in attesa di capire come mai gli organi dell’università non hanno intrapeso le dovute iniziative a tutela dell’università nei confronti di INFACT e di quei docenti come Boldrini(ancora docente a contratto) e dell’altro docente(è stato autorizzato?) socio di INFACT. Cosi come siamo ancora in attesa di leggere gli esposti alla Corte dei Conti nei confronti di Boldrini(per quella storia dei libri non autorizzati) firmati da Criccaboni e Fabbro. O per tutte queste vicende gli organi universitari fanno finta di niente? Poi ci sarebbe quel bar di cui riparleremo nei prossimi giorni.
Una rinfrescatina sulla vicenda INFACT e sugli scopini e sui libri non autorizzati:
INFACT
http://shamael.noblogs.org/?p=1245
http://shamael.noblogs.org/?p=3493
http://shamael.noblogs.org/?p=3271
http://shamael.noblogs.org/?p=1106
Scopini pregiati per venerabili culi e altre forniture
http://shamael.noblogs.org/?p=3115
Libri non autorizzati
http://www.lanazione.it/siena/cronaca/2011/02/26/465371-siena_ateneo_crac_sperpera_soldi_paga.shtml
Accanto al 56 c’è il civico 57 sede del Centro gestito dall’autore dell’ode schifosa a Piero Tosi ( http://shamael.noblogs.org/?p=3564 ), quel Maurizio Bettini che degustava la cancelleria allo Squero di Rimini. Non solo; Bettini per i suoi studi sul mondo antico (compresi quelli sui caldarrostai e i vampiri) costa un affitto importante all’università di Siena (lo pagano ancora l’affitto per il Bettini?) E a tal proposito riformuliamo la richiesta anche alla Fondazione MPS: controllate l’utilizzo delle risorse erogate al Centro di Bettini. Verificate per bene!
In questo breve riassunto si palesa il modus operanti degli uomini del PD ceccuzziano all’interno dell’università di Siena, in primis l’iscritto al PD Maurizio Boldrini.
Comunque siamo ritornati in Via Roma 56 per un altro motivo; per prendere un caffè e capire se quel famoso Carlo Bruni si occupa sempre di affidamenti di gare per conto dell’università.
Settembre 6th, 2012 — Note redazionali

Questo nostro intervento con molta probabilità verrà interpretato come un articolo ironico; niente ironia, siamo seri.
Alla convention dei Democratici americani in pieno svolgimento a Charlotte (North Carolina) l’ex presidente Bill Clinton, con un discorso che ha infiammato gli elettori, ha tirato la volata per la rielezione del nostro lettore appassionato Barack Obama. Un discorso quello di Clinton che noi sottoscriviamo: «Io ci credo, dal profondo del cuore, che riporteremo Obama alla Casa Bianca. E se volete che non ci siano più differenze tra ricchi e poveri, tra bianchi e minoranze, se volete un futuro di sicurezza economica e di prosperità, allora dovete votare Barack Obama. Negli ultimi 200 anni – conclude Bill Clinton – siamo sempre usciti più forti da ogni crisi, da ogni momento di difficoltà. Se staremo uniti ci riusciremo anche stavolta».
Alla festa dell’unità di Siena,invece, a tirare la volata per la rielezione di Ceccuzzi è stato l’ex gestore della mangiatoia universitaria (area comunicazione e marketing) Maurizio Boldrini. Con un discorso “interessato” a tu per tu con tutti quelli che incontrava in fortezza il genio di Via Roma 56 si è prodigato per tessere le lodi del peggiore (e più veloce) sindaco della storia senese. Boldrini portatore di quella storia che ha “infiammato”, non gli elettori, ma le risorse della prestigiosa università di Siena (prima dell’avvento dei dissestatori) ha tirato la volata; a nostro avviso non per la rielezione, ma per la catastrofe politica del Ceccuzzi. Ecco come gira il mondo.