Il mito di Via Roma 56 … infact è così …

Noi non abbiamo né tempo né voglia e nemmeno il diritto di entrare nel merito dei rapporti tra aziende private e i propri clienti. Infact noi da giorni mettiamo in luce altro. Come mai una società srl denominata IN.FACT ha dichiarato, utilizzando i locali e altro, di avere la sede operativa in Via Roma 56-53100 (sede dell’Università di Siena, di cui la stessa paga regolare contratto di affitto ad altro soggetto)? Chi ha autorizzata questo visto che la società IN.FACT non risulta essere uno spin off? E ancora come mai un docente dell’Università, tal Antonio Rizzo, è socio e consigliere di amministrazione della stessa società? Forse perchè ha ricevuto l’autorizzazione del CdA dell’Università? Come mai lo stesso Rizzo e il genio Boldrini hanno rilasciato le seguenti dichiarazioni al quotidiano la Nazione di Siena in merito alla società IN.FACT? Dichiarazioni di Rizzo:

“I ragazzi da parte loro hanno contribuito alla crescita del dipartimento realizzando il sito e sperimentando i nuovi servizi. Sono state avviate le procedure di spin off anche se credo che le condizioni attuali, poste dall’università non siano accettabili. Al di là di questi aspetti, che in un modo o nell’altro si risolveranno, come docente li ho sempre sostenuti …”.

Dichiarazioni del genio Boldrini:

“Esiste già uno spin off all’interno dell’Ateneo ma il loro è un modello diverso trattandosi di un’azienda vera e propria. Lo spin off richiede tempi lunghi per affrontare il mercato mentre oggi è importante fare impresa nel più breve tempo possibile. Importante, poi, che inizino a produrre mantenendo un profondo legame con l’Università: le aziende devono rivolgersi a consulenze esterne mentre loro hanno a disposizione attrezzature e professionalità in un luogo dove già si produce ricerca”.

Girovagando sul web abbiamo ritrovato due siti internet che ci informano sulle prodezze degli Infactiani oltre che del genio (onnipresente). Sul sito Linkedin troviamo “Quando Salvietti & Barabuffi e MPS si sono rivolti ad In.Fact cercavano un prodotto editoriale completamente nuovo, in grado di interpretare le nuove tendenze e di sfruttare appieno le potenzialità dei devices tecnologici ormai largamente diffusi”.

http://www.linkedin.com/company/in.fact/miti-di-citt-110868/product

Sul sito www.jiulienews.it troviamo: “La realizzazione tecnica è stata effidata dalla casa editrice Salvietti & Barabuffi ad In.Fact srl, azienda nata nel contesto dell’Università di Siena ed interamente composta da neolaureati di Scienze della Comunicazione ed Ingegneria”

http://www.julienews.it/notizia/economia-e-finanza/miti-di-citta-il-gruppo-montepaschi-lancia-il-primo-ebook/60629_economia-e-finanza_4_1.html

In conclusione: questa IN.FACT srl non risulta essere un spin off, utilizza via e locali di un ente pubblico per attività privata, due docenti sono a conoscenza, hanno rapporti e sponsorizzano la stessa, etc. etc. .., quindi ci domandiamo come sia possibile tutto questo e nel contempo siamo curiosi di conoscere l’esito delle famose indagini interne all’Università annunciate dal Rettore o se il Magnifico si è rivolto ai carabinieri per denunciare la vicenda IN.FACT o eventuali iniziative promosse in tal senso da membri del CdA o dall’ufficio legale dello stesso Ateneo. Siamo curiosi ma curiosi. Cosi come siamo curiosi sulla famosa questione dei volumi in onore di Berlinguer Luigi.