Un pezzo del centro sinistra si stacca a Siena. Al via il nuovo sinistra-centro contro lobby e gruppi di potere

Finalmente qualcosa di serio si muove nell’area della sinistra-centro.
Qualcosa che ha capito che non è sufficiente lamentarsi e dire che il “groviglio del Sistema Siena” (Bisi copyright) andrebbe soppiantato perché oramai ha stufato e ha creato una cappa sotto la quale si fa fatica a respirare, se si vuole che le cose cambino davvero.
E chi più di tutti è in grado di dare la spallata e far vedere che un nuovo sinistra-centro anche a Siena è possibile se non la formazione che ha fatto capolino in questi giorni e che si firma “Città Domani – Sinistra per Siena”?
Siamo onesti, il malumore all’interno del PD senese è sempre più palpabile.
E anche all’interno del vecchio centro sinistra il clima non è dei migliori.
Troppo autoritarismo da parte della componente Diessina; troppe scelte già fatte e poco (per usare un eufemismo) condivise, come l’ultima uscita improvvisa di Ceccuzzi con cui lancia un sasso tra le gambe degli alleati chiedendo le primarie e indicando già la data entro cui farle; data che, almeno stando alle dichiarazioni di Siena Futura, capitanata dal vice sindaco Marzucchi, non pare sia stata affatto concordata con le altre forze della coalizione.
Anche le parole di Cannamela, SEL, lasciano trasparire qualche perrplessità quando riferendosi alla primarie dice “..dietro a queste non ci deve essere una rendicontazione” che noi preferiamo esplicitare inresa dei conti. Perché il vero nodo è proprio questo.
Ceccuzzi vuole esercitare il suo ruolo di Golia con gli alleati e sapendo che i numeri per le primarie sono dalla sua parte si permette di fare la voce grossa, volendo prendere in contropiede gli alleati in modo che escano con le ossa rotte dalla competizione interna e, una volta avvenuto ciò, magari poter loro dire “ora che avete dimostrato che rispetto a noi (DS) i numeri non li avete non rompete più e fate quello che decido io”.
Se per i dirigenti dei partiti alleati la misura, nonostante tutto ciò, ancora non è del tutto colma e ci vogliono chissà quanti altri schiaffi in pieno viso dati davanti a tutti per far uscire fuori quantomeno un minimo di amor proprio, lo stesso forse può non valere per i potenziali elettori di quei partiti. Perché l’elettorato del centro sinistra di non stretta osservanza Diessina degli atti di forza ne ha piene le scatole e non capisce come i dirigenti di certe forze politiche possano ancora accettarli. Tutto dipenderà da quanta miopia certe forze continueranno ad avere.
E questi stessi alleati, a questo punto cosa faranno? Si lasceranno umiliare ancora oppure potrebbero opportunamente valutare la possibilità di tirare fuori la voce e ribellarsi a tali sistemi contribuendo a dare la spallatariacquistando quella dignità e quel peso politico che in queste condizioni hanno completamente perso agli occhi della città?
Perché Ceccuzzi non apre la partecipazione alle primarie a tutta la città invece che ai soli tesserati? Non erano proprio i Diessini che dall’unico incontro del Forum sulla buona politica (a proposito, ma dopo tutti gli entusiasmi del coordinatore Daniele Magrini, che fine ha fatto questo forum?) dicevano di voler aprire la partecipazione ai cittadini?
Firmato
La Primula Rossa

Per chi, come noi, è abituato (ancora) a leggere la legislazione italiana …

Si ricorda ai signori della CGIL universitaria senese, che è tutt’ora in vigore l’articolo 368 del codice penale, che testualmente prevede (reato di calunnia) “Chiunque, con denunzia, querela , richiesta o istanza, anche se anonima o sotto falso nome, diretta all’autorità giudiziaria o ad un’altra autorità che a quella abbia obbligo di riferirne, incolpa di un reato taluno che egli sa innocente, ovvero simula a carico di lui le tracce di un reato, è punito con la reclusione da due a sei anni.”.

Si prega pertanto di volersi astenere per il futuro dal minacciare qualsivoglia azione legale … che siamo innocenti lo abbiamo spiegato chiaramente e a tutti …

Resta in ogni caso applicabile, a prescindere dal ricorso all’attività giudiziaria, l’ipotesi di cui all’articolo 595 del codice penale (reato di diffamazione) “Chiunque, fuori dei casi indicati nell’articolo precedente, comunicando con più persone, offende l’altrui reputazione, è punito con la reclusione fino a un anno o con la multa fino a euro 1.032. Se l’offesa consiste nell’attribuzione di un fatto determinato, la pena è della reclusione fino a due anni, ovvero della multa fino a euro 2.065. Se l’offesa è recata col mezzo della stampa o con qualsiasi altro mezzo di pubblicità, ovvero in atto pubblico, la pena è della reclusione da sei mesi a tre anni o della multa non inferiore a euro 516.

Uomini (e donne) avvisati mezzi salvati …

Otto der Kommissar und seine Freunde

Bau Bau News!!! MPS Channel, ma è solo un canale di comunicazione interna?

E’ uscito un comunicato nel quale si dice che il Monte dei Paschi ha una televisione interna, Montepaschi Channel, e nel quale, quantomeno dalla lettura che abbiamo dato, ciò che si capisce è che dovrebbe trattarsi di uno strumento solamente ad uso interno, non a caso si parla di “Corporate TV efficace strumento di comunicazione interna“. Anche scorrendo tutto l’articolo l’unica cosa che viene in evidenza è quella di unapiattaforma messa a disposizione dei 32.000 dipendenti per veicolare più velocemente le informazioni all’interno della banca.
Abbiamo notato, però, una cosa che stando a ciò che emerge dall’articolo, ci è sembrata un pò in contraddizione con questo aspetto di canale tv solo ad uso interno e quindi vorremo fare una domanda: come mai il collegamento Montepaschi Channel compare nella sezione Siena News TV dell’omonimo giornale online? Qualcuno saprebbe rispondere?
Solo per puro spirito di curiosità, dato che navigando in rete non ci sembra di aver trovato la scritta Montepaschi Channel in altri quotidiani online senesi, peraltro molto visitati.
(ci scuserete se utilizziamo una foto che sembra la foto della schermata che pensiamo possa apparire a chi può accedere alla Tv aziendale, ma avendo letto il comunicato su Siena News di foto c’era questa)

Primarie centro sinistra, possibile gara a uno

La storia senza fine delle primarie del centro sinistra sta diventando sempre più avvincente.

Ha quasi il sapore di un romanzo giallo in cui nessuno si fida più dell’altro, tutti si guardano con sospetto, studiano le mosse dell’avversario (rigorosamente interno alla coalizione), cercano di buttarsi fumo negli occhi per confondere le acque e, come in ogni giallo che si rispetti, alla fine ci scappa di sicuro il morto (ovviamente in senso metaforico e, soprattutto, in accezione politica).

Ora alla già ingarbugliata matassa (ma una cosa che è stata definita con molta ponderatezza da Bisi “groviglio del Sistema Siena” non poteva essere altrimenti) e alla incasinata gestione del tavolo e dei rapporti interni al centro sinistra potrebbe entrare in scena un altro fattore a complicare ancora un po’ di più le cose.

Ricordiamo che il candidato del PD(S) Ceccuzzi ha indetto con un colpo improvviso le primarie del centro sinistra raccogliendo non propriamente entusiasmi da parte degli alleati.

Effettivamente i metodi adoperati dai Diessini sono sempre un po’ “padronali” comeopportunamente indicato dall’Italia dei Valori e, soprattutto, poco rispettosi delle sensibilità altrui, dato che le primarie sono un argomento patrimonio di tutta la coalizione e, quindi, sarebbe stato più corretto prima di lanciare slogan ad effetto (quale effetto, poi è tutto da vedere) aver concordato i dettagli anche con le altre forze politiche. Ma, evidentemente dopo una fuga in avanti di tal fatta, i Diessini preferiscono prima decidere e poi pretendere che si prenda atto delle decisioni già prese. Singolare come metodo democratico.

Ora l’interrogativo è: ma queste primarie del centro sinistra, chi le convoca?A regola pensiamo spetti al tavolo del centro sinistra. Ma dalle parole che Ceccuzzi ha affidato al suo documento emergeva chiaro un suo pensiero non proprio positivo sul tavolo stesso.

Se il tavolo ha di fatto perso tempo, il che tradotto vuol dire che ha fallito, forse non sarà, stando al Ceccuzzi pensiero, l’organismo deputato a farlo, e allora chi?

Altro quesito che viene in mente legato alle primarie è l’aspetto riguardante i votanti.

Chi sarà legittimato a votare? Solo gli iscritti ai partiti? E, in questo eventuale caso, chi gestirà gli elenchi degli iscritti?Sarà la federazione dei DS che pretenderà di farsi inviare gli elenchi dagli altri partiti gestendolimanu militari, oppure gli elenchi verranno affidati al tavolo che ha “trasmesso chiusura” e il cui lavoro, le cui continue riunioni ed incontri condotte dai partecipanti al tavolo non hanno reso “merito allo sforzo di elaborazione compiuto dalle forze politiche” come valutato da Ceccuzzi?Perché la gestione del database dei nominativi degli iscritti ad un partito non è cosa di poco conto.

Chissà che non ci sia già pronta la giustificazione (o meglio scusa) nel caso dovesse andare così, magari prendendo a pretesto la vicenda delle primarie di Napoli in cui si sono mobilitati al voto non solo gli iscritti al PD, con file e file di cinesi ripresi mentre aspettavano fuori dai seggi tanto da far dire a Veltroni  o ci sono tanti cinesi democratici o c’è qualcosa che non va.

Chissà, forse molto democraticamente a Siena potrebbero ricorrere proprio a questo escamotage.

Ossia far votare solo gli iscritti ai partiti, confermando, ancora una volta il tasso di democrazia sostanziale e la coerenza con il voler far partecipi tutti i cittadini (a prescindere della tessera che hanno in tasca) nelle scelte.

Così in questo modo la partita e la gara per Ceccuzzi sarebbe blindata in quanto, di fatto, a partecipante unico, perché è pacifico e non è certo uno scoop, che gli iscritti del PD sono senza dubbio altamente superiori rispetto a quelli di Sel, di Rifondazione Comunista e, a maggior ragione, di una Siena Futura capitanata dal vice sindaco Marzucchi che peraltro è una formazione politica solamente locale.

Ma gli alleati sono disposti a farsi trattare così andando incontro ad una sonora e certa sconfitta interna, alle cui definizione delle regole del gioco, loro, praticamente non hanno partecipato?

Firmato

La Primula Rossa

Una lente di ingrandimento per Micheli e la Di Benedetto

Ringraziamo innanzi tutto il Consigliere provinciale di maggioranza di Siena Antonio Giudilli per le belle parole che ha scritto sul suo blog nei nostri confronti a seguito degli incoerenti e ingiustificati attacchi di Lorenzo Micheli della FLC  CGIL (leggi qui il blog di Giudilli). E sono palesemente ingiustificati questi attacchi, come del resto ci appare ingiustificato l’esposto annunciato dalla Di Benedetto, visto che Micheli afferma

… perché è stata ingiustamente accusata da Fratello Illuminato di aver, quale rappresentante della CGIL, aiutato a far passare un concorso pubblico ad un altro esponente del nostro sindacato

Informiamo Micheli e la Di Benedetto che noi questa cosa non l’abbiamo mai scritta e quindi riportiamo il passaggio relativo alla Di Benedetto:

Marco Iacoboni, per esempio, che nel 2001 partecipò ad un concorso ad Arezzo nell’area biblioteche, nella commissione del quale c’era la rappresentante CGIL Di Benedetto per 29 posti, arrivò per l’appunto ventinovesimo. Vennero prese due persone da quel concorso: la prima e la ventinovesima. Quali criteri sono stati adottati? Epoca Tosi, naturalmente.

Dove sarebbe scritto che la Di Benedetto ha aiutato lo Iacoboni? Semmai le frasi del Micheli sono diffamatorie nei nostri confronti e contemporaneamente siamo a porre ancora una volta la domanda: come mai sono stati presi il primo e il ventinovesimo (non dalla Di Benedetto)?

Quindi non si capisce su quali basi un sindacato, invece di difendere i lavoratori e invece di accanirsi nei confronti dei dissestatori, strumentalmente alza un polverone coll’aiuto mediatico del suo giornalista di riferimento Stefano Bisi contro di noi.

Perché Micheli non pone questa domanda ai Magistrati? Come mai il giornale di Stefano Bisi conosceva il nome di Ines Fabbro come nuovo direttore prima che addirittura fosse bandita la selezione? E come mai tali atti di selezione sono stati sequestrati dalla Magistratura?

Vada a fare tutte queste domande ai Magistrati e non a noi. Gli basta attraversare la strada.

Maestro James e Cesare Mori

Su un commento particolarmente apprezzato

La redazione di Fratello Illuminato vuole mettere in chiaro alcune riflessioni basandosi sul seguente commento:

La verifica che le OOSS chiedono si fa in pochi minuti. Dei 5 criteri previsti sono soddisfatti 3, ovvero, presenza della Facoltà di Medicina, numero di dipendenti (superiore a 2000) e numero corsi di studio (superiore a 40). Pertanto il contratto del DA è, fino ad ora, di IV fascia. Visto che si fa di tutta l’erba un fascio , come mai di si ferma agli ultimi tre DA? E Bigi? E Caronna? Santi subito? Qualcuno si ricorda che c’è un DA che ha rinunciato al premio di 20.000 euro che gli spettava?

1) Partiamo dal fondo: qualcuno si ricorda di un DA che ha rinunciato al premio, si chiama Antonio Davide Barretta che, a parere della redazione, è stato il miglior DA degli ultimi 30 anni. Non solo: la redazione è convinta che se fosse rimasto a capo dell’Amministrazione a quest’ora il cammino di risanamento sarebbe stato a un ottimo punto e comunque l’Ateneo non sarebbe sull’orlo del baratro dove lo sta conducendo la condotta dissennata del duo Riccaboni-Fabbro.

2) Anche non fosse così, ad ogni buon conto la statura morale e la competenza di Barretta sono incomparabili con i sottocitati individui che hanno condotto nel passato e continuano a condurre nel presente l’Ateneo alla situazione di dissesto: Jolanda Cei Semplici, Antonio Caronna, Loriano Bigi e Ines Fabbro. Altri sono stati ininfluenti o solo parzialmente efficaci.

3) Il fatto che in termini di legge Siena si ponga in quarta fascia è solo la dimostrazione che i criteri sono folli o facilmente aggirabili. Ci piacerebbe sapere come è possibile che Siena sia equiparata a Bologna, Roma La Sapienza, Bari, Torino, Palermo. E’ semplicemente folle.

4) Proprio sulla base di quanto asserito sulle qualità morali di Barretta, bisogna mettere in evidenza le qualità immorali di chi, Ines Fabbro condannata dalla Corte dei Conti per danno erariale, di fronte ad un gesto come quello di Barretta, non prende il coraggio a quattro mani e si riduce sponte sua lo stipendio e di chi, Angelo Riccaboni, cui è stato richiesto da più parti di ridursi l’indennità di 30.000 euro, tace e non fa niente di questo genere, approvando per esempio in Senato il taglio delle borse di dottorato.

5) Indipendentemente dall’esito della verifica, la redazione di Fratello Illuminato sostiene che non ci siano i presupposti perché Ines Fabbro debba rimanere al suo posto, considerate mille circostanze, non ultime le condizioni della sua selezione, lo ricordiamo, in mano alla Magistratura, il suo tatcherismo, la sua incompetenza provata dagli errori marchiani in tutti i provvedimenti che ha preso ad oggi.

Chiudiamo con una domanda: ma al dott. Loriano Bigi non gli fanno mai nulla? Possibile che vengano sospesi Angelaccio e Gioffré e che Bigi continui a percepire il lauto stipendio di dirigente presso il Ministero del Lavoro?

La redazione

Una risposta a chi muove accuse inconsistenti

Oggi il giornale del Bisi, da sempre schierato con il gruppo dirigente della CGIL universitaria, comunica che Lorenzo Micheli della FLC-CGIL presenti esposti e segnalazioni alla polizia postale contro il nostro blog. Prima di questa presa di posizione contro di noi c’erano state le dichiarazioni di un altro esponente della FLC-CGIL, Marco Iacoboni, che definiva il blog e i social network come “mafiosi”. Ovviamente questa affermazione è diffamatoria, mentre non lo sono quelle contenute nel blog e quindi entriamo nel merito delle questioni. Innanzitutto rispondiamo al sig. Micheli che questo blog sono mesi che propone soluzioni per risanare l’Ateneo senese e ricordiamo che il medesimo si trova nelle condizioni in cui è per colpa di un dissesto da oltre 250.000.000 che vede tra gli indagati un esponente della FLC-CGIL Diodato Angelaccio, già sottoposto a provvedimento interdittivo da parte della Magistratura. Come mai il sig. Micheli e la FLC-CGIL in questi anni non si sono mai rivolti all’Autorità giudiziaria per denunciare i responsabili del dissesto finanziario? Come mai utilizzano giornali compiacenti per dare dei mafiosi alla gente? Oggi strumentalmente e addirittura a mezzo conferenza stampa si accaniscono verso i bloggers ed in particolare il nostro blog per il solo fatto che diamo informazione e forniamo fatti e dati, pronti sempre a rettificare quando questi risultino effettivamente non reali. Poniamo domande, diamo suggerimenti costruttivi e non insultiamo nessuno. Siamo pronti a qualsiasi verifica.

Perché Micheli e la FLC-CGIL non invocano l’Autorità giudiziaria per i chiarimenti sulle elezioni del Rettore e sul dissesto finanziario, visto che sono passati oltre sei mesi dall’indagine sul Rettore ed oltre 2 anni da quella sul dissesto?

Maestro James e Cesare Mori

Ceccuzzi contro il tavolo del centro sinistra?

Forse il continuo palcoscenico offerto da qualcuno in questi giorni al puma ha scatenato la rincorsa alla ricerca di nuovi felini.

Stavolta, però, tocca al Gattopardo. Per la verità a questo giro il riferimento non è tanto all’animale a quattro zampe, quanto piuttosto al senso del romanzo di Tomasi di Lampedusa.
Qualcuno di voi forse ricorderà la famosa frase caratterizzante l’opera,“tutto cambi, perché nulla cambi”.
E questo potrebbe essere il nuovo slogan del candidato del PD(S) Ceccuzzi.
Nel suo ultimo documento Ceccuzzi saltella di stravaganza in stravaganza. Si parte con un “Basta con tavoli e tavolini” riferendosi al tavolo del centro sinistra, come se alle riunioni e agli incontri del famoso tavolo il suo partito fosse assente.
Ma le dichiarazioni proseguono suscitando un crescendo continuo di stupore nel lettore.
La città non può aspettare per colpa di chi vuol perdere tempo” immaginiamo riferendosi sempre al modo in cui è stao condotto il tavolo e a tutti i suoi traccheggiamenti. Alla buon ora, ma con chi se la va a rifare se il tavolo ha fatto perdere tempo e ha perso tempo?
Si va ben al di là del bizzarro. Ma l’acme delle dichiarazioni non è stato ancora raggiunto.
Il lettore può continuare a stupirsi con “Il tavolo trasmette chiusura“. Ma per caso si sta ancora parlando del solito tavolo del centro sinistra?
Ma Ceccuzzi dov’era fin’ora? Come gli vengono in mente dichiarazioni del genere?
L’altro punto del documento di Ceccuzzi è la richiesta di indire immediatamente le primarie per uscire da questo assurdo stato di stallo in cui lo stesso Ceccuzzi si trova nella sua veste di candidato, a tutt’oggi, del solo PD(S).
A questo punto, però, si apre una ulteriore riflessione. Chi dovrebbe indire, secondo Ceccuzzi, le primarie?
A regola penseremo spetti al famoso tavolo del centro sinistra. Ma dopo le considerazioni che Ceccuzzi ha fatto verso il suo svolgimento pensa ancora che sia legittimato e in grado a farlo?
E’ difficile pensare che Ceccuzzi possa voler dare mandato al tavolo dopo aver scritto che il tavolo stesso “trasmette chiusura e non rende merito allo sforzo di eleborazione compiuto dalle forze politiche”.
Se ha fatto queste affermazioni se ne può trarre una sola riflessione, che il tavolo ha fallito. E quindi, a questo punto cosa intende fare Ceccuzzi con i suoi membri che in tutti questi mesi hanno portato avanti un tavolo che, a detta sempre di Ceccuzzi, ha saputo trasmettere solo chiusure verso l’esterno?
Se le parole hanno un significato, giudicare così l’operato e lo svolgimento del tavolo dovrebbe essere l’anticamera per la fine di eventuali ambizioni, da parte di alcuni componenti del tavolo stesso, di entrare nella rosa dei nomi dei papabili assessori.
Se no per quale motivo esprimersi in quel modo?
P.s. altro aspetto non trascurabile si riscontra quando Ceccuzzi parla di chiudere una fase e aprirne una nuova sia in termini di idee che di persone. Forse è un ennesimo tentativo di prendere le distanze da i dieci anni dell’amministrazione Cenni?
Ci chiediamo cosa ne possa pensare Marzucchi di questa voglia di Ceccuzzi di tagliare e prendere le distanze da tutto ciò che c’è stato fino ad oggi, dato che lo stesso Marzucchi, del sindaco Cenni, è stato prima assessore e poi vice sindaco.
Se sottoscrive le parole pronunciate da Ceccuzzi vuol dire che sconfessa anche l’operato di se stesso?
Ceccuzzi, mica vorrà far credere che i Ds prima e i Ds poi confluiti nel PD nei dieci anni dell’amministrazione Cenni sono sempre e su tutto stati al di fuori di ogni scelta? A tale punto da potersi presentare come il “nuovo”?
Lo capisce Marzucchi in che vicolo cieco si è fatto spingere? Vale forse la pena riflettere un pò meglio sulle scelte da fare in una fase così delicata e nuova?
Firmato
La Primula Rossa

Bau Bau News!!! Rogo in … tribunale, stavolta

Ci sono cose che hanno dell’incredibile.

Ci sono cose che solo i raffinati colpi di un Maestro sono in grado di mettere a segno.
Quello di oggi è quasi un capolavoro.
Il giornale di Stefano Bisi dà la notizia del rogo avvenuto ieri al Tribunale di Siena – peraltro per cause ancora da accertare – e quale parallelismo gli viene in mente di fare?
Quale immagine consegna al lettore?
Quella del rogo doloso in Curia avvenuto nel 2006 preoccupandosi, peraltro, di precisare che proprio in questi giorni è in corso l’udienza penale del processo in cui è coinvolto don Acampa.
Non c’è male. Quindi, ricapitolando.
Nell’articolo da una parte si dice che il fuoco ha mandato in fumo diversi faldoni e dall’altra si ricorda che c’è il processo a don Acampa per il rogo in Curia.
Secondo voi, che ragionamenti avrà scatenato nella fantasia dei senesi il giornale di Bisi?
Chissà quanto saranno contenti gli avvocati difensori di Acampa di questa associazione di idee.
Siccome tra i difensori ci dovrebbe essere anche il suo amico Mussari, figuratevi se gli era nemico cosa faceva.

Trasporti. Quando la matematica è un’opinione. Tiemme: 1+1+1+1 = ……… 5

Recentemente le quattro compagnie di trasporto pubblico locale Train di Siena, Lfi di Arezzo, Rama di Grosseto e Atm di Piombino sono confluite in una nuova azienda chiamataTiemme.

Come spesso accade in questi casi, si sono immediatamente destati timori per una possibileriduzione dei livelli occupazionali, per la necessità di dover far fronte a eventuali esuberi in seguito alla fusione.
Ma niente paura! L’operazione Tiemme ha subito mostrato la sua faccia no-global, schierandosi al fianco degli interessi dei lavoratori e facendosi un baffo di efficientamenti, globalizzazione, raggiungimento di economie di scala, gestione snella e tutto quell’insieme di inutili attrezzi che caratterizzano un management forse moderno ma di sicuro privo di cuore.
Ed ecco allora che Tiemme ha presentato un piano che mette al centro gli interessi di quei buoni padri di famiglia che dovranno pur portare a casa un tozzo di pane, riuscendo perfino a sfidare e gabbare l’algida freddezza delle più fondamentali regole della matematica!
Eh sì, perchè se si fondono insieme quattro aziende, ognuna col proprio Consiglio di Amministrazione, quanti consigli rimangono?
Uno solo?
Giammai! E come li sfamano i propri figlioli i padri di famiglia di cui sopra?
Bene, allora quattro?
Ma nemmeno a pensarci, se no che s’è messa in piedi tutta questa bella operazione a fare?
Eccoci che allora 1+1+1+1 = 5!!!
Esatto cinque bei CdA, uno nuovo di zecca e gli altri quattro come nuovi
… mai usati, nell’imballaggio originale, ancora da scartare!
E che fanno questi CdA? Uno è di Tiemme e gli altri quattro delle società che si sono fuse, ognuno col compito di gestire il patrimonio immobiliare della precedente azienda.
Ma non si erano fuse direte voi? Certo, ma insomma, va bene le regole di buon vicinato, ma le nostre casine ce le vorremo pur gestire ognuna a modo nostro? Al massimo si possono dare le chiavi al nuovo portinaio del condominio (e un posto nel quinto CdA) ma poi rimaniamo col riscaldamento autonomo e la nostra privacy e che cavolo!
Trovata la quadratura del cerchio, la soluzione che salva capra e cavoli e preserva i posti di lavoro dei bravi padri di famiglia; ecco così trasformato un quadrato in un pentagono.
Ah poi ovviamente c’è un 10% di personale in esubero che verrà mandato a casa, eh sì una vera seccatura.
Vediamo se rifunziona il giochino con la matematica, dunque fatto 100, togli 10, rimane 90, moltiplichi per 3,14, fai la radice quadrata…
Eh no rimangono sempre il 10% di esuberi, toccherà mandarli a casa, d’altra parte quella stronza della matematica si fa fregare una volta, ma mica due!
Pazienza, ma l’importante è che quattro CdA diventino cinque… direte voi, ma quel 10% di padri di famiglia che gli porta da mangiare a casa?
Bhe, insomma, mica potrà pensare a tutto Tiemme, se si volevano occupare della fame nel mondo cambiavano nome e diventavano la FAO
.
Intanto comunque 1+1+1+1 = 5 mica poco per una azienda appena nata, sa già far così bene le addizioni!
Ma non chiedetegli del 10%, è ancora troppo piccola le percentuali ancora non le ha studiate.

FitzChevalier Lungavista