Marzo 29th, 2013 — Note redazionali
Cari fratelli e care sorelle vi auguro tanta serenità e tanta energia buona, perché affronteremo un periodo “difficile”, pieno d’insidie, ma ciò non deve toglierci la nostra forza vitale. Siccome tutti, o quasi, si baloccano con questa forsennata ricerca del candidato a sindaco del Pd-Sel , in collaborazione con l’istituto maggiore di ricerca sull’attitudine cognitiva dei disadattati (…le vecchie differenziali…), abbiamo, così per divertirci un pochino anche noi, messo appunto un test, che chiunque di voi può fare e magari scoprirsi con le carte in regola per fare il candidato della spettacolare (non quanto quelli di 53100) redazione di Fratello Illuminato.
Prego gentilmente e rispettosamente, di astenersi dal farlo, il sig. Valentini, in quanto anche se idoneo non sarebbe comunque scelto. Quindi anche noi esprimeremo dal nostro test il candidato, sempre secondo noi ideale.
Partiamo.
– 1 Un importante esponente del tuo partito dice che “non c’è più niente da predare”.
A – Pensi al film “Predator” e cerchi la versione aggiornata.
B – Hai l’istinto della preda e vuoi scappare.
C – Approfondisci chiedendogli a cosa si riferiva e cosa sapeva.
– 2 Viene rivelato un “buco” finanziario nel bilancio dell’Ateneo della tua città.
A – Pensi, non tutti i bilanci riescono con il buco.
B – Pensi che la colpa è della “crisi universale” e che anche l’ozono c’ha il buco ma è sempre li.
C – Chiedi lumi e responsabilità a chi rappresenta nel cda la tua comunità.
– 3 La Banca della tua città che ne rappresenta in toto la storia e le tradizioni viene ridotta al lumicino.
A – Non dici niente, perché non vuoi parlare di aziende quotate in borsa.
B – Vorresti dire qualcosa, ma c’hai d’andare alla messa e non vuoi rompimenti di coglioni.
C – Ti adoperi perché il prossimo presidente sia tale che il banchiere non è il suo mestiere.
– 4 Viene fuori che la magistratura contabile dichiara il comune amministrato dalla tua coalizione prossimo al dissesto.
A – Si, però siamo stati tutti bene e a Siena si fa come ci pare.
B – La colpa è di chi non ha votato il bilancio, almeno ora non sapeva un cazzo nessuno.
C – Propongo a candidato sindaco l’ex assessore al bilancio.
– 5 Il presidente della tua provincia per comunicare si avvale legittimamente di una agenzia per la comunicazione.
A – Siamo più furbi di una volpe.
B – Come si comunica noi non comunica nessuno.
C – Se non c’erano gli anonimi si faceva senza.
– 6 A domanda: “come pensi al rilancio del centro museale , volano della cultura della città?”
A – Ci pensa Sgarbi.
B – Si compra una fionda, ma grossa…..
C – Che palle con questa cultura.
– 7 Fai una proposta.
A – Più “pilu” per tutti.
B – Se mi eleggete sindaco farò correre la formula uno a Siena.
C – Lancerò la campagna “adotta un senese”.
Comunicateci le vostre risposte e sarà nostra premura rispondervi sulle vostre attitudini a sindaco, secondo noi.
Il nostro giudizio sarà insindacabile.
Un abbraccio.
Marzo 28th, 2013 — Note redazionali
Siamo arrivati a toccare con il fondo con l’annuncio da parte della Corte dei Conti di una situazione disastrosa dei conti del Comune di Siena e con il rischio entro 60 giorni della dichiarazione di dissesto del comune stesso.Prima ancora hanno dissestato per oltre 250 milioni l’ateneo e poi hanno messo in crisi patrimoniale la banca e la fondazione MPS.Le conseguenze delle azioni gestionali degli uomini con in tasca la tessera del PD hanno provocato un danno patrimoniale alle istituzioni della città con questi risultati drammatici: perdite di posti di lavoro,tagli al salario,licenziamenti e problemi di finanziamento per opere sociali e utili per la comunità
Ravvisate palesi responsabilità nella gestione da parte degli uomini del PD e verificato che il PD in quanto soggetto giuridico non ha mai blocatto i dissestatori o richiamato a corrette gestioni i propri rappresentanti;verificato che alcuni nominati in enti e società dissestate hanno versato finanziamenti al PD;constatato che il PD di Siena e i suoi attuali rappresentanti nelle istituzioni rifiutano di avviare azioni di responsabilità nei confronti delle gestioni che hanno dissestato gli enti; richiamato e verificato quanto espresso, la città attraverso i cittadini chieda alla magistratura di avviare una causa risarcitoria contro il PD di Siena per i danni subiti dalla comunità e e chiedere il sequestro delle somme versate al partito da coloro che hanno gestito le istituzioni.
Nella foto: Siena a seguito della gestione del PD
Marzo 28th, 2013 — Note redazionali
Ora basta con le bugie e le dichiarazioni in politichese: la decisione della Corte dei Conti, sezione regionale di controllo per la Toscana, con delibera numero 22 del 26 marzo 2013 censura il bilancio consuntivo 2011 del Comune di Siena.”Il Commissario Enrico Laudanna ha ereditato una situazione critica e una montagna di debiti, quelli consolidati sono intorno a 300 milioni. Difficoltà anche a pagare le passività correnti tanto che si è ripiegato sulla moratoria per le rate in scadenza dei Boc, emessi del Comune, e sottoscritti dal Monte dei Paschi. Uno sbocco scontato dopo che la Fondazione Mps, a causa dell’esaurimento del flusso dei dividendi dal Monte, non può concedere le erogazioni (circa 230 milioni, nel periodo 2001-2011) con cui il Comune pagava le rate dei Boc ed anche la spesa corrente. Pratica quest’ultima censurata piu’ volte dalla Corte, poiché l’uso di fondi vincolati a copertura della spesa corrente produce avanzi fittizi ma disavanzi ”di fatto”. La Corte invita Palazzo Pubblico, entro 60 giorni, all’adozione ”di provvedimenti idonei a sanare il bilancio dell’Ente ed ad indirizzare lo stesso ad una corretta gestione finanziaria, evitando il ripetersi delle gravi irregolarità riscontrate”.Nel caso l’Ente non abbia adottato entro il termine assegnato dalla Corte le necessarie misure correttive” la legge prevede che la ”Sezione avvii una procedura che coinvolge il Prefetto finalizzata alla dichiarazione di dissesto dell’Ente locale. Sul bilancio del 2011 per la Corte sussiste di fatto “un disavanzo di amministrazione, pari a Euro. 6.470.706,82″.
Dalla relazione dell’organo di revisione sul rendiconto 2011 e dall’esame dei prospetti ad essa allegati emergono criticita’ e/o irregolarita’ gravi nei profili di seguito riportati, che scaturiscono nelle seguenti ”specifiche pronunce di accertamento” da segnalare all’organo elettivo in quanto ineriscono comportamenti difformi dalla sana gestione finanziaria e/o violazioni degli obiettivi della finanza pubblica allargata e/o irregolarita’ contabili e/o squilibri strutturali del bilancio dell’Ente locale”, proseguono i magistrati contabili.
Viene poi sottolineano come una situazione ”di sostanziale disavanzo era gia’ emersa in occasione del controllo monitoraggio sul rendiconto della gestione 2009” e che le misure adottate ”non hanno pero’ consentito di superare la grave irregolarita’ riscontrata nell’esercizio 2009, in quanto nel successivo rendiconto 2010, veniva nuovamente riscontrata tale grave irregolarità. Inoltre, anche dal controllo sul bilancio preventivo 2011 (deliberazione 487/2011/PRSP), la Sezione già riscontrava la mancata copertura del disavanzo sostanziale 2010”.
E’ chiaro o serve un disegnino? Ceccuzzi e tutto il suo gruppo dirigente, Mauro Marzucchi, Massimo Bianchi, Fulvio Bruni (consigliere comunale che ha votato le manovre di bilancio) e i vari consiglieri che hanno votato il bilancio poi giustamente bocciato.Ora basta con questi dissestatori!!! Se Siena è in crisi e il Comune è in difficoltà la colpa è di questo gruppo dirigente e anche i sindacati che protestano devono prendersela con questa gente e inviatare i cittadini a non votarli più.
Marzo 27th, 2013 — Note redazionali
Le elezioni amministrative per Siena sono state convocate per maggio,siamo a fine marzo e non esiste un minimo di campagna elettorale:tutti sull’albero a cantare?
Uno spiraglio per ripartire sarebbe il caso di offrirlo alla città;dopo il disastro impietoso non è più tempo di traccheggiamenti o tattiche prive di costrutto: la città necessita di un governo, nuovo, di rottura con il vergognoso groviglio ma di un governo. E’ del tutto evidente che ci sono serie difficoltà diffuse in tutti gli schieramenti ma possibile che nessuno è in grado di “occupare” politicamente la scena con proposte, candidati, volantini e assemblee? Sveglia!!!!
Ovviamente i tentativi di restaurazione del groviglio ci sono: il Bisi che tenta di inquinare i pozzi dell’informazione, come al suo solito (e non si capisce per cosa?) e il Ceccuzzi rintanato nell’ufficio della federazione del PD che sguinzaglia i fedelissimi per ostacolare le primarie nel partito e invia emissari a destra e a sinistra per condizionare gli altri schieramenti: utilizzando gli stessi personaggi del PDL che hanno intrallazzato per far nominare Criccaboni e mandando avanti Anna Carli e la Materozzi per proporre la candidatura della Vannozzi (che non farà mai la candidata ufficiale) per indebolire il raggruppamento di Laura Vigni (tentativo fallito in partenza).Questa città è ancora ferma perchè la solita banda trasversale inquina la politica e la vita istituzionale.Anche il Valentini gira a vuoto: il cerchio magico ceccuzziano supportati dall’esponente regionale del PD Luca Sani perdono tempo e non decideranno fino a mercoledi il candidato, per non celebrare le primarie e le primarie a Siena non ci saranno. I nomi che Ceccuzzi tenta di far passare per arrivare al candidato unico sono tre: l’ex capogruppo Massimo Bianchi, Luigi Marroni (nome concordato con il Bisi) e Fulvio Bruni. La strategia della restaurazione del groviglio consiste in questo schema: uno dei tre nomi farà il sindaco, Ceccuzzi verrà nominato assessore, Alessandro Piazzi presidente della fondazione MPS e il Bisi capo ufficio stampa della fondazione al posto del Tiberi.
In tutto questo la garanzia di tenuta del groviglio, anche come sfida alla magistratura, è la poltrona del Criccaboni all’università e qualche coglione degli altri schieramenti non ha capito che il groviglio salta se salta la cricca universitaria: duri come i muri portanti.
Ai magistrati che indagano sul papello dell’inciucio tra una parte del PD e una parte del PDL consigliamo di approfondire il vergogno intrallazzo PD-PDL per nominare il rettore abusivo Criccaboni.
La domanda che tutti dovrebbero porsi e porre: ma con quali soldi si governa visto che in dieci anni di gestione Mussari-Ceccuzzi e con gli altri anni precedenti Tosi-Ceccuzzi hanno distrutto la città, letteralmente?
Marzo 26th, 2013 — Note redazionali
Allora sentite che storia: il Criccaboni non sa più a che santo votarsi perché ormai le cose sono chiare. Ha fallito totalmente nella gestione dell’Ateneo come attestano tanto i Revisori dei Conti che la Corte dei Conti. Ha messo a capo dell’amministrazione una derelitta totale prescelta dall’inciucione PD – PDL (Gelmini, Tomasi, funzionari e dirigenti stiglianesi). E’ dimostrato dai rinvii a giudizio che la sua elezione è stata gravemente irregolare e viziata da un falso ideologico. A che ci s’aggrappa? Alla politica, naturalmente. Ma per ora gli è andata male sia con la combattiva e legalitaria Lega di Giusti e Montigiani sia con l’inflessibile e ben attorniata da teste pensanti Laura Vigni. Il Partito Devastatori ha altri cazzi per il capo visto che non riescono a trovare neanche un candidato a sindaco che faccia quello che vogliono i genii del comunale e del provinciale, nonché l’imboscato Ceccuzzi. E allora che si fa? Si prova a contattare tutte le altre forze politiche contando, a nostro modo di vedere giustamente, sul fatto che NON HANNO DETTO UNA PAROLA SULL’ATENEO e quando l’hanno detta, come il M5S l’altro giorno, se ne escono con delle puttanate prone a questi parassiti che non vale neanche la pena di criticare, tanto sono sconce. Quindi, contando anche sulla presenza in certi schieramenti di suoi amici di vecchia data come il fedele (a chi? a tutti quelli più potenti di lui) Marignani (vi ricordate di il Criccaboni quando andava nella sede del PDL a presentare i piani di risanamento inesistenti? E degli sms del medesimo tenore mandati a Ceccuzzi e al Marignani?), ha voluto un colloquio con Eugenio Neri. Premettiamo che questo che vi stiamo per dire NON ce l’ha detto Neri, ma proviene da fonti vicine al Criccaboni. Ora non succede che durante il colloquio il Criccaboni si mette a fare la mozione degli affetti al Neri dicendogli di essere circondato e ostaggio degli stiglianesi e della Fabbro? Ma vi rendete conto? Il prigioniero! Secondo la nostra modesta opinione questa dovrebbe essere l’occasione per Criccaboni da cogliere e fare quello che avrebbe dovuto fare mesi e mesi fa: LEVARSI DAI COGLIONI! Cricca, capiscilo! Sei finito! Comunque vadano le cose, anche tu dovessi finire il mandato di sei anni, da questa faccenda ne uscirai con le ossa rotte. A Siena non ti vorranno più neanche per andare a raccattare i cartoni come Carlone. Finirai a seguire tutti i funerali come Sello. Prendi la palla al balzo e liberaci della tua presenza, farai un favore a noi e a te stesso. E comunque falla finita con questa riunioncine, tanto lo veniamo a sapere.
Veniamo a sapere anche che certi docenti stiglianesi si scrivono per accusare noi di bruciare la candidatura della Vannozzi (a proposito: Floriana ne siamo lieti di guastare a te e al tuo padrone stiglianese le uova nel paniere), figuriamoci se non sappiamo chi incontri e cosa gli dici. Falla finita no?
Marzo 26th, 2013 — Note redazionali
Lo sapevamo fin dall’inizio che dietro alla condannata dalla Corte dei Conti Ines Fabbro c’era lo zampino della famigerata Jolanda Cei Semplici; e lo zampino c’è sempre. Alle Scotte ve la ricordate la Cei Semplici? Il Montesquieu di Pontedera ricorda la sua amica Cei Semplici?
Anche all’ateneo si ricordano della Cei Semplici: e per non smentirsi il pargolo di Jolanda,lavora proprio all’ateneo ed è talmente organico alla cricca che la condannata Fabbro dopo essersi consultata con la madre del pargolo sta tentando di promuovere a dirigente dell’ateneo proprio il figlio di Jolanda Cei Semplici. Ma non vi sembra di essere ridicoli? Oltre a non poterlo fare, il sol fatto di aver pensato a questa cosa impone irrimediabilmente una reazione civile e forte per deprecare questo continuo giocare con le istituzioni: un rutto liberatorio contro la cricca. E il Criccaboni invece di raccontare balle a destra e a sinistra circa un clima di rottura tra lui e la Fabbro farebbe cosa sana e giusta se si dimettesse velocemente; e la smettesse di passare le giornate al telefono con i soliti dirigenti del MIUR, con quelli del PDL e con quelli del PD: Criccaboni la fai finita di intrallazzare!!
Ed è proprio da questi ambienti collaterali alla cricca principale che spunta fuori la candidatura della ricercatrice di fede tosiana-sempliciana Francesca Vannozzi, la pupilla della filodissestatrice di atenei Anna Carli. Siete ridicoli!!! Come mai la Vannozzi non ha mai aperto bocca contro la cricca universitaria? Diciamo che ha avuto sempre pieno appoggio dalla cricca tosiana. Qualcuno ha detto: sarebbe interessante avere qualche dichiarazione della Vannozzi sulla devstazione dell’Ateneo. Non ne farà mai perché lei della devastazione non se n’è neanche accorta. Nessuno è andata a toccarle il personale che inopinatamente è ai suoi servigi. Nessuno le ha toccato niente. Quando ha perso qualche unità è stata lestamente reintegrata. Perché dovrebbe avere una qualche opinione sulla vicenda?
La città respinga con forza questi personaggi dediti alla cura del proprio ego e organici a quel gruppo che ha devastato prima l’ateneo e poi il resto della città. E alla magistratura chiediamo di intervenire con forza, visto che sono da mesi e mesi tutti gli elementi, per fermare questa associazione di persone che passa e passava il tempo per mortificare l’ateneo e praticare illegalità a cottimo.
P.S. Invitiamo tutte le forze sane dell’azienda ospedaliera e dell’università a tenere alta la guardia perché Jolanda Cei Semplici si aggira come l’ombra lunga di Ines Fabbro.
P.P.S. Ma perché il Criccaboni che ci ha sfrantumato la minchia coi suoi adempimenti della legge Gelmini e della nuova governance non ha ancora adempiuto alla nomina del Direttore Generale che doveva essere nominato a dicembre? Siamo a aprile e ancora non ha adempiuto. COme mai?
Marzo 25th, 2013 — Note redazionali
Tutta la pantomima sul nome di alto profilo per candidarlo a sindaco di Siena nasce da qualche partita a burraco e dal ritrovo dei soliti “santoni” capeggiati dal Barzanti e da Anna Carli con le solite ramificazioni in quel mondo indecente della cricca dei dissestatori di ateneo. Robertino e Annina però si sono divisi i compiti: Robertino ha provato anche con qualche telefonata del Bisi all’interessato di lanciare la candidatura del Vedovelli, rettore dell’università per stranieri e Annina mandando avanti la Tommasina Materozzi per proporre il nome della tosiana di ferro Francesca Vannozzi. E qui siamo di fronte alla confusione più totale. Seguite le contorsioni di questa gente: Barzanti e Bisi sono due sponsor e sodali di Criccaboni; Criccaboni come lo stesso Vedovelli può confermare si era attivato per accorpare l’ateneo con l’università per stranieri; il Bisi ha ingaggiato una campagna stampa pubblicando divesi interventi per difendere l’autonomia dell’università per stranieri. A oggi Bisi e Barzanti continuano a difendere il Criccaboni e nel contempo chiedono al Vedovelli di candidarsi a sindaco di Siena. Ma il Barzanti (promosso presidente della biblioteca dal Ceccuzzi) e il Bisi (teorico del groviglio) non hanno ancora capito che sono tra i responsabili di quanto successo a Siena negli ultimi anni e che sarebbe l’ora di ritirarsi?
Anna Carli, anch’essa responsabile della situazione e premiata con la nomina da Ceccuzzi,dopo aver messo in piedi il gruppettino Marcello Flores-Andrea Milani-Lucia Cresti, poi confluito nell’associazione dei postali,pretenderebbe di imporre alla città il nome della ricercatrice,legata alla cricca tosiana e criccaboniana, Francesca Vannozzi. Ma perchè la Carli e la Vannozzi non raccontano alla città dove si trovavano quando Tosi e compagnia pessima dissestavano e demolivano pezzo dopo pezzo l’ex prestigioso ateneo?
Nel PD hanno perso la bussola e da diverso tempo e Ceccuzzi in quanto a fantasia non è da meno e infatti avrebbe pensato anche alla candidatura dell’ex assessore ala bilancio ed ex capogruppo del PD, il cattolicissimo Massimo Bianchi. E il groviglio si muove nei meandri della politica e non solo nel PD ma anche nel PDL e tra i grillini (soprattutto nei confronti del ceccuzziano e criccaboniano Pinassi) e in ambienti di Pietra Serena molto sensibili ai problemi dell’Estav e della causa del Ceccuzzi.Ovviamente Bisi continua con il suo giornalismo da inquinatore dei pozzi e nel caso lui si dovesse mettere da parte,è già pronta la fidata Gaia Tancredi per prendere le redini del corrierino. E in tutto questo corre ovunque il nuovo verbo del groviglio:deligittimare il lavoro della procura di Siena e far passare il messaggio che questi procuratori perdono tempo e che tutto finirà in bolle di sapone (vedi articolo di Sonia Maggi sul corriere di Siena).
Vediamo se a fare le bolle di sapone nei giardini, fra tutti, ci mandiamo i vari Barzanti, Carli, Bisi e aggrovigliati vari. Bolle di sapone dall’alba al tramonto.
P.S Un suggerimento: perchè per i prossimi 5 anni non chiudete il PD senese con un cartello: ”Chiuso per dissesto”!
Marzo 25th, 2013 — Note redazionali
Fosse furbo il Criccaboni si dimetterebbe oggi stesso e se fossero furbi i suoi amici dovrebbero spingerlo a farlo: la storia del concorso di Elena. Quando i suoi amici comprenderanno che il Criccaboni li trascina tutti giù sarà troppo tardi (per loro).Urge bonificare l’ateneo dalla cricca. Il Criccaboni abituato ad intrallazzare,come ad esempio quando era lui il presidente della commissione per la selezione di Ines Fabbro e poi diventato rettore l’ha nominata su base fiduciaria, interviene anche per agevolare i concorsi delle mogli dei colleghi (perchè noi lo sappiamo chi è Elena). Gli altri partecipanti a questo concorso ma soprattutto la magistratura dopo la lettura come minimo si dovrebbero attivare.
Il 15 novembre 2010 il Criccaboni è intercettato e parla con una voce femminile: “Riccaboni chiama v.f. che, evidentemente, fa parte della commissione di un concorso. Riccaboni le chiede se domani ci sia la valutazione dei titoli e la donna risponde affermativamente. Riccaboni rappresenta che “l’amico di Pisa” farà osservazioni sulle pubblicazioni di un candidato – che interessa a Riccaboni – in quanto, a suo parere, trattano quasi sempre lo stesso argomento. Riccaboni invita la donna a prepararsi osservazioni di risposta ed anzi ad anticipare la mossa ed a tal proposito le suggerisce anche cosa dire, per rafforzare le volontà di coloro che sono favorevoli al candidato. La donna dice a Riccaboni che ci penserà e sicuramente anticiperà le osservazioni del collega di Pisa. Riccaboni le fornisce altri spunti di argomentazione. La donna lo ringrazia per il suggerrimento. Riccaboni dice che questa gentaccia va anticipata e la invita a contattarlo anche “durante”. Evidentemente non faceva parte della commissione ma la voce femminile partecipava come concorrente al concorso (Elena)
Infatti il 16 novembre come da intercettazione un professore universitario chiama il Criccaboni: “”i>L’interlocutore – prof. universitario – chiede a Riccaboni di intervenire per la questione del concorso di Elena con una telefonata a Mazzola “se una volta è rimasta fuori per un voto può rimanere dentro per un voto”. Critica il comportamento del prof. Poddighe e chiede al rettore di intervenire …..fissano di incontrarsi la mattina successiva” I due nomi Mazzola e Poddighe erano i membri della commissione del concorso.
Sempre il 16 novembre intercettati una persona comunica al Criccaboni:”Poddighe è stato molto ma molto ostile. Imbarazzante nella sua aggressività. La speranza è che Amigoni, Lai e Mazzola aprezzino il cv e riconoscano il percorso fatto nonché le differenze abissali con quello di Udine. Pare che Lombrano, di Udine, lavori con Poddighe e si dice fiducioso di chiudere qui.”
Il 18 novembre una voce maschile di complimenta per la vittoria di Elena con il Criccaboni:”VM (docente dell’Università di Macerata) dice di trovarsi in p.za San Francesco e gli chiede se si possono incontrare per un saluto. Riccaboni dice di essere impegnato. La VM si congratula per la vittoria della Giovannoni. Si accordano di incontrarsi più in là”
Per la cronaca, Elena ha vinto il concorso.
Nell’occasione ricordiamo ai magistrati che ci sarebbe quella famosa lettera firmata congiuntamente Criccaboni e Fabbro(palese abuso d’ufficio)per favorire il docente Lorenzo Frediani.
Marzo 25th, 2013 — Note redazionali
Allora cerchiamo di chiarire: non era necessario che fossero rinviati tutti a giudizio i membri della commissione elettorale e del seggio per le elezioni di Criccaboni. Due rinvii sono più che sufficienti perché significa che si va a processo e che quindi la Procura è riuscita a convincere il GUP che il falso c’è stato. Sono quindi profili diversi. Una cosa è ravvisare o meno i profili penali che sono PERSONALI e una cosa è andare a processo per un’irregolarità che a questo punto è PROVATO che ci sia stata e che quindi INVALIDA l’elezione. Inoltre ricordiamo che c’è una nota a corredo del decreto di nomina firmata dal Ministro (non da Gelmini o Profumo, dal Ministro per funzione) in cui si dice che il decreto è semplicemente una presa d’atto del risultato e che ove venissero provate irregolarità il decreto sarebbe stato ritirato. Le irregolarità sono state provate e il decreto deve essere ritirato. Se non lo fa il Ministro può agire direttamente la magistratura con un bel provvedimento interdittivo. Quello che stupisce è che le forze politiche, fatta eccezione di Sinistra per Siena e Lega, non aprano bocca sulla vicenda. Non stupisce invece che il grovigliatore Bisi cerchi di far passare la cosa a tarallucci e vino. I risultati di questa politica dissennata li si vedono nella presunta designazione a candidato a sindaco per il PD di Francesca Vannozzi, superstiglianese doc, ricercatore prima con Cherubini, passata indenne da tutte le traversie finanziarie dell’Ateneo, a capo del sistema museale (fatte salve rare eccezioni riempito di stiglianesi e tosiani, vedi per esempio la figlia del Caronna) e aggrovigliata con l’altra stiglianese Anna Carli e col Santa Maria, berlingueriana, tosiana e criccaboniana. Ancora una volta si va a pescare fra gli stiglianesi e non solo per queste vicende. Vedi per esempio il ritorno sulle scene del Cardini. Ci stiamo oziosamente chiedendo cosa deve perpetrare ancora la cricca degli stiglianesi perché i cittadini si rendano conto che questa gente va estromessa dalla gestione della cosa pubblica per cercare di salvare il salvabile.
Ribadiamo comunque il nostro apprezzamento a Laura Vigni e a Maurizio Montigiani per aver preso posizione in maniera netta ed inequivocabile sulla vicenda e deprechiamo ancora una volta TUTTI gli altri, nessuno escluso, per il sospetto silenzio che stanno tenendo.
Marzo 22nd, 2013 — Note redazionali
Il GUP ha rinviato a giudizio il presidente del seggio elettorale per falso in atto pubblico, insieme a un mebro del seggio. A questo punto le alternative non ci sono: Riccaboni e Fabbro (in quanto nominata dal rettore fiduciariamente) si devono levare dai coglioni. Se non lo fanno da sé ci devono pensare i magistrati o, meglio ancora, il ministro Profumo (che farebbe l’unico atto buono del suo mandato). Incredibile che proprio il Gaeta fosse stato intervistato dal Bisi al quale aveva dichiarato: “E’ tutto a posto”. Lo vediamo sì come è tutto a posto. Bisi non te ne va bene una. Ci aspettiamo che tutte le forze politiche pretendano che adesso si rientri in un clima di legalità. Chi sta col Criccaboni e la Fabbro è un dissestatore come loro. Ricordiamo a tutti la lettera piena di abuso per favorire Frediani, l’esposto presso la Procura di Arezzo e tutto il resto.
P.S. Potrebbero essere impugnati i proscioglimenti per gli altri membri del seggio e della commissione.