Fosse furbo il Criccaboni si dimetterebbe oggi stesso e se fossero furbi i suoi amici dovrebbero spingerlo a farlo: la storia del concorso di Elena. Quando i suoi amici comprenderanno che il Criccaboni li trascina tutti giù sarà troppo tardi (per loro).Urge bonificare l’ateneo dalla cricca. Il Criccaboni abituato ad intrallazzare,come ad esempio quando era lui il presidente della commissione per la selezione di Ines Fabbro e poi diventato rettore l’ha nominata su base fiduciaria, interviene anche per agevolare i concorsi delle mogli dei colleghi (perchè noi lo sappiamo chi è Elena). Gli altri partecipanti a questo concorso ma soprattutto la magistratura dopo la lettura come minimo si dovrebbero attivare.
Il 15 novembre 2010 il Criccaboni è intercettato e parla con una voce femminile: “Riccaboni chiama v.f. che, evidentemente, fa parte della commissione di un concorso. Riccaboni le chiede se domani ci sia la valutazione dei titoli e la donna risponde affermativamente. Riccaboni rappresenta che “l’amico di Pisa” farà osservazioni sulle pubblicazioni di un candidato – che interessa a Riccaboni – in quanto, a suo parere, trattano quasi sempre lo stesso argomento. Riccaboni invita la donna a prepararsi osservazioni di risposta ed anzi ad anticipare la mossa ed a tal proposito le suggerisce anche cosa dire, per rafforzare le volontà di coloro che sono favorevoli al candidato. La donna dice a Riccaboni che ci penserà e sicuramente anticiperà le osservazioni del collega di Pisa. Riccaboni le fornisce altri spunti di argomentazione. La donna lo ringrazia per il suggerrimento. Riccaboni dice che questa gentaccia va anticipata e la invita a contattarlo anche “durante”. Evidentemente non faceva parte della commissione ma la voce femminile partecipava come concorrente al concorso (Elena)
Infatti il 16 novembre come da intercettazione un professore universitario chiama il Criccaboni: “”i>L’interlocutore – prof. universitario – chiede a Riccaboni di intervenire per la questione del concorso di Elena con una telefonata a Mazzola “se una volta è rimasta fuori per un voto può rimanere dentro per un voto”. Critica il comportamento del prof. Poddighe e chiede al rettore di intervenire …..fissano di incontrarsi la mattina successiva” I due nomi Mazzola e Poddighe erano i membri della commissione del concorso.
Sempre il 16 novembre intercettati una persona comunica al Criccaboni:”Poddighe è stato molto ma molto ostile. Imbarazzante nella sua aggressività. La speranza è che Amigoni, Lai e Mazzola aprezzino il cv e riconoscano il percorso fatto nonché le differenze abissali con quello di Udine. Pare che Lombrano, di Udine, lavori con Poddighe e si dice fiducioso di chiudere qui.”
Il 18 novembre una voce maschile di complimenta per la vittoria di Elena con il Criccaboni:”VM (docente dell’Università di Macerata) dice di trovarsi in p.za San Francesco e gli chiede se si possono incontrare per un saluto. Riccaboni dice di essere impegnato. La VM si congratula per la vittoria della Giovannoni. Si accordano di incontrarsi più in là”
Per la cronaca, Elena ha vinto il concorso.
Nell’occasione ricordiamo ai magistrati che ci sarebbe quella famosa lettera firmata congiuntamente Criccaboni e Fabbro(palese abuso d’ufficio)per favorire il docente Lorenzo Frediani.
4 comments ↓
Grandi!!! Che lo sputtanamento continui….
Mi pare che l’opinione pubblica senese (se esiste), abbia come una sorta di “assuefazione da malaffare” per cui qualsiasi cosa accada o venga denunciata, passa tutto in cavalleria……
Spero che qualcuno accolga l’appello dei pochi cani sciolti che invocano la questione morale.
Su altri fronti si vocifera che sono arrivate le rogatorie internazionali. Vedremo.
La Giovannoni è nello stesso dipartimento del marito!
Vogliamo parlare del Master GINTS?