Il giovane segretario del PD senese Giucciardini si schiera apertamente con il tosiano Angelo Criccaboni. Pieno sostegno al taglio del salario ai lavoratori

Se avevate dei dubbi ecco che il giovane Guicciardi schiera il PD al fianco del rettore abusivo Angelo Criccaboni. Crescono bene questi dirigenti ceccuzziani.

“L’Università di Siena ha attraversato una fase difficilissima – ha ricordato Niccolò Guicciardini (Pd) – ma il piano di risanamento sta andando avanti e va riconosciuto lo sforzo massimo per la riduzione del disavanzo e il recupero della credibilità nazionale e internazionale che ha visto impegnato il rettore e i dipendenti, con il sostegno di tutte le istituzioni locali”.

  1. Siccome Guicciardini parla di “piano di risanamento che va avanti”, allora lo illustri lui pubblicamente questo piano e in cosa consiste;

  2. Il contributodei dipendenti sarebbe il taglio al salario subito dal Criccaboni?

  3. Della vicenda dell’esponente del PD David Chiti e di quel bar di Via Roma non ha niente da dire Gucciardini?

  4. Sulla credibilità lasciamo perdere perchè che è meglio.

Ecco perchè il PD è il partito dei dei dissestatori.

Crac Pastificio Amato: nuovi interrogatori dei magistrati

Ieri pomeriggio (26 settembre) il PM Vincenzo Senatore ha ascoltato per quasi tre ore Giuseppe Amato l’ex direttore del famoso pastificio di Salerno. Durante l’interrogatorio, Giuseppe Amato, oggi in carcere, ha svelato nuovi particolari sulle vicende che hanno portato al crac e ha chiesto un confronto con Mario e Paolo Del Mese. Giuseppe Amato ha ribadito al PM che “avevo poca autonomia nella gestione aziendale ed ero sprovvisto del potere di firma”. Sempre al PM, Giuseppe Amato, ha ribadito di avere a sua disposizione carte e documenti per ricostruire i fatti che hanno portato al fallimento dell’azienda di famiglia e spiegare quei movimenti bancari finito sotto la lente d’ingrandimento degli investigatori. Fonti salernitane sostengono che attendono colpi di scena.

 Alleghiamo l’interrogatorio di Paolo Del Mese

http://shamael.noblogs.org/?p=5491

Informazione Illuminata a 360 gradi. Il documento dei sindacati della banca Monte dei Paschi

ATTENTI ALLE “VERITA’” DELL’AZIENDA!

 Come già comunicato nella nostra circolare del 25 settembre u.s., la trattativa sulla procedura riguardante alcuni Progetti del Piano Industriale è stata aggiornata a lunedì 1° ottobre.

 Le scriventi OO.SS. davano per scontato che il periodo intercorrente fosse utilizzato dalla delegazione datoriale per verificare le proposte del Sindacato – finalizzate al ritiro dell’intero Progetto sulle esternalizzazioni – compensandolo con una manovra basata principalmente sui prepensionamenti, nel pieno rispetto delle norme del Contratto Nazionale.

 Di fronte a questo scenario, la Banca si è dichiarata assolutamente indisponibile a reperire risorse proprie per finanziare i suddetti prepensionamenti, facendoli così gravare in forma esclusiva sui Lavoratori, e comunque mantenendo in piedi il Progetto sulle esternalizzazioni, sia pure ridotto nel perimetro.

 Chiarito quanto sopra, risulta evidente che le notizie che la Banca sta veicolando con i molteplici strumenti a sua disposizione, sono destituite di ogni fondamento.

 Si invitano quindi i Colleghi, in questa fase così delicata, a valutare attentamente la provenienza delle notizie medesime e lo scopo a cui esse sottendono. Allo stesso modo, evidenziamo l’irresponsabilità della Titolare della Direzione delle Risorse Umane – la quale anziché lavorare per il buon esito della trattativa – alimenta, sia direttamente che indirettamente, un clima di preoccupazione e di confusione tra i Lavoratori.

LE SEGRETERIE

Siena, 27 settembre 2012

La tosiana e ceccuzziana Gabriella Piccinni lanciata alla direzione di un dipartimento universitario di Siena

Due destini e due storie politiche che camminano insieme fin dai tempi del sultano di Stigliano, passando per l’era del faraone Piero Tosi fino ad approdare al criccabonesimo. I destini incollati di Maurizio Boldrini e Gabriella Piccinni: con Criccaboni e con Ceccuzzi. Le sponsorizzazioni di carriera e privilegi incrociati. Quando Focardi in quel famoso cda del 2006 annunciò la soppressione dell’area comunicazione e marketing(ovvero la mangiatoia di soldi pubblici) il membro del medesimo cda Gabriella Piccinni alzò le barricate per difendere il gioellino comunicativo del soldale Boldrini. Per il bene delle casse pubbliche e per il rispetto della decenza civile, la mangiatoia è stata soppressa; con il pianto nel cuore di Boldrake e della Piccinni.

La candidata a tutto Gabriella Piccinni tra una riunione con i sellati Cannamela e Paris e le feste in fortezza con Ceccuzzi ha deciso di tentare il ritorno sulle scene del dissesto. Con l’appoggio del partito ceccuzziano e dei fedelissimi del Criccaboni e del dissestatore capo Piero Tosi,sta puntanto alla carica di Direttore di Dipartimento dell’università di Siena. La tosiana(a breve la pubblicazione delle delibere votate dalla Piccinni nei cda dell’università) ha già provveduto con i giri di sponsorizzazione tra i docenti per presentare la sua candidatura al dipartimento.Che dire? Fermate questo ulteriore scempio per l’università e soprattutto ricordate alla Piccinni e a quel covo di docenti tosiani che il 6 marzo il faraone è atteso dal GUP del tribunale di Siena.Fermate lo scempio alla cultura e alla dignità della martoriata università; dissestata anche grazie al sostegno nei cda da parte della rediviva Gabriella Piccinni.

Forse è il caso che qualcuno recapiti alla magistratura tutte le delibere dei cda dell’università votati da Gabriella Piccinni. Questa, in conclusione, è l’ennesima dimostrazione del sostegno ai tosiani da parte del PD ceccuzziano.

Gabriello Mancini se non sei nelle condizioni di arginare Profumo comunicalo alla città. Anche il resto dei membri della fondazione resterà in silenzio?

L’università è messa male e sono solo patetici certi tentativi mediatici per nascondere la realtà. Anche quando c’era il buco dicevano che era tutto a posto e invece non è andata cosi. La fondazione MPS è piena di debiti; il comune è commissariato; la provincia rischia di essere smantellata grazie alle leggi volute e votate dal PD; alcune aziende private sono quasi al collasso,altre hanno già chiuo. Altre ancora non riescono a pagare gli stipendi. Forse qualcuno pernsa di allungare i tempi ma la città è quasi al collasso. Chi tenta di approfittare della situazione per portare a compimento progetti lontani dalla città? Lui, proprio lui, il banchiere Alessandro Profumo. Solo il PD ceccuzziano è schierato con Profumo perchè sperano di rioccupare le poltrone. Per fare cosa con la città ridotta cosi proprio per le responsabilità del PD di Ceccuzzi?

Per far ripartire la città occorre frenare il banchiere Alessandro Profumo. Tutto il resto non conta. Quindi Gabriello Mancini e il resto della fondazione rigettate le proposte di modifica dello statuto avanzate da Profumo, altrimenti assumetevi la responsabilità di consegnare a un solo uomole sorti della banca e della città.

Ecco i nomi della Fondazione MPS su cui pesa la responsabilità del futuro della banca MPS:

 GABRIELLO MANCINI, PAOLO MAZZINI, FIORENZA ANATRINI, EGIDIO BERTELLI, ALESSANDRO PIAZZI, RICCARDO MARTINELLI, ENRICO CECCHETTI, MAURIZIO BOTARELLI, GIAN PAOLO BRINI, STEFANO CULICCHI, ANTONELLA BUSCALFERRI, LIO SCHEGGI, PAOLO RAPPUOLI, ALESSANDRA DE MARCO, FABIO GIUSTARINI, MAURO MARIOTTI, PAOLO BROGIONI, VITTORIO GALGANI, FRANCA MARIOTTI, ALESSANDRO GRIFONI, PIETRO BURRESI, ENRICO BOSI,  PAOLO FABBRINI

 Nessuno di questi si è pronunciato sulla situazione della banca, nessuno ha proposto azioni di responsabilità per i responsabili della gestione Mussari-Vigni e nessuno interviene per bloccare le proposte di Alessandro Profumo. E alcuni di questi hanno anche ruoli da dirigente di partito.

Tutto un pacchetto di affetti. L’onda lunga della mangiatoia di Boldrake

Boldrake colpisce ancora; pur non essendo più al capo della mangiatoia (ex area comunicazione dell’università) e pur con la mangiatoia soppressa, a tutt’oggi gli effetti delle boldrakate continuano. Su tutto facciamo per l’ennesima volta la considerazione che l’università è un ente pubblico. Al tempo della mangiatoia l’esponente del PD Maurizio Boldrini non esitò ad assumere all’area comunicazione Monica Granchi,vox populi la fidanzata. L’assunzione come di consueto ai tempi della mangiatoia avvenne senza la selezione: decideva tutto il genio Boldrake (siamo ancora in attesa di sapere la procedura con cui Boldrini fu nominato dirigente dell’ente pubblico università)

Che cosa succede oggi? Succede che Monica Granchi ha chiamato in causa l’università di Siena di fronte al giudice del lavoro perchè, la fidanzata o ex fidanzata, pretende la conversione in tempo indeterminato del contratto a tempo determinato stabilito da Boldrake. E la Granchi chi ha chiamato come testimone per supportare la richiesta: ovviamente Maurizio Boldrini (solo nel Lazio accadevano certe cose, vero Ceccuzzi?)

Ci auguriamo che gli organi preposti dell’ateneo riggettino in tutte le sedi queste richieste che offendono l’etica pubblica e nel contempo chi di dovere sanzioni Boldrini per il reato palese per aver ordinato senza autorizzazione i libri in onore di Luigi Berlinguer gravandoli sulle casse dell’ateneo, oltre ad interrompere il contratto di docenza dello stesso Boldrini con l’università.

Avete capito cari cittadini con che pretese si muovono quelli del PD? Di fronte al taglio del salario accessorio dei dipendenti, atto illegale (ci sarà un giudice prima o poi) e vergognoso deciso dagli uomini del PD dentro l’ateneo, i dissestatori e filo dissestatori chiamano in causa addirittura l’ateneo. Hanno delle belle pretese!

LA MAGISTRATURA FERMI QUESTI DISSESTATORI E SANZIONI CHI HA DILAPIDATO I SOLDI PUBBLICI, OLTRE A QUELLI GIÀ CHIAMATI IN CAUSA IL 6 DI MARZO

Cari cittadini Senesi ecco i membri del senato accademico. Ovvero i nomi di coloro che stanno aiutando senza opporsi l’abusivo Criccaboni

L’elenco è copiato dal sito dell’università di Siena. Qui ci sono i nomi di coloro che rimangono in silenzio, aiutano e tollerano tutti i comportamenti del Criccaboni e Ines Fabbro.

IL SENATO ACCADEMICO

 

  • Rettore(abusivo) Angelo Riccaboni(con il Tosi ha ricoperto la presidenza del Cresco, del Nucleo di Valutazione e di delegato al Polo aretino)
  • Pro-rettore Francesco Frati(criccaboniano di ferro)
  • Ines Fabbro(già condannata dalla Corte dei Conti per danno erariale)
  • Preside di Facoltà Lettere e Filosofia di Arezzo – Walter Bernardi(già condannato dalla Corte dei Conti)
  • Preside della Facoltà di Medicina – Maurizio Botta
  • Preside Facoltà di Ingegneria – Andrea Garulli
  • Preside Racoltà di Economia – Giulio Ghellini
  • Preside Facoltà di Giurisprudenza – Roberto Guerrini(il 14 dicembre sarà davanti al GUP con la richiesta di rinvio a giudizio da parte della procura della repubblica)
  • Preside Facoltà Scienze Matematiche – Marcello Mellini
  • Preside Facoltà Medicina – Gian Maria Rossolini
  • Preside Facoltà Lettere e Filosofia – Roberto Venuti(già membro del comitato elettorale di Franco Ceccuzzi)
  • Preside Facoltà Scienze Politiche – Luca Verzichelli(quello che incontrava i mendicanti sul tram da Firenze a Siena, per giustificare il benessere senese)
  • Rappresentante docenti Area delle Lettere etc etc – Marco Bettalli( il 14 dicembre sarà davanti al GUP con la richiesta di rinvio a giudizio da parte della procura della repubblica)
  • Rappresentante docenti Area delle Scienze Biomediche e mediche – Enrico Pinto(quello delle cene del mercoledi ai Rozzi con il Masoni)
  • Rappresentante docenti Area dell’Economia etc etc – Elisabetta Montanaro
  • Rappresentante docenti Area delle Scienze Sperimentali – Cosima Baldari

(poi ci sono i rappresentanti degli studenti ma evitiamo di scrivere i loro nomi perchè non vogliamo infierire sugli studenti)

Prima domanda: secondo i due indagati per le elezioni del rettore abusivo Roberto Guerrini e Marco Bettalli contestano il Cricca? No, anzi sono fedelissimi in tutto e per tutto.

Seconda domanda: secondo voi come mai il Tosi ha dissestato l’università? Perchp gli organi di ateneo erano succubi e complici. Cosi come accade oggi con il Criccaboni.

Il Criccaboni e Ines Fabbro sono i due principali responsabili della decadenza dell’università ma insieme a loro anche il senato accademico.

Ad majora.
P.S. Il preside della facoltà di economia Giulio Ghellini se la sente di spiegare i motivi dei continui pareri negativi dei revisori dei conti ai bilanci dell’università?

P.S. (Bis) Il pro-rettore Francesco Frati potrebbe rendere pubblica la famosa convenzione(come da comunicato stampa) che il Criccaboni ha firmato con Banca MPS sulla “due diligence” e illustrare le date e gli atti del cda che hanno autorizzato o ratificato la medesima convenzione?

Riceviamo e pubblichiamo.Quindi anche Carlo Zini? La politica confusionale del membro del cda di MPS immobiliare il piddino Simone Vigni

 

Dopo tanto penare e vagabondare nei labirinti ossessivi del dramma della caduta politica, il diessino Franco Ceccuzzi, che negli anni è stato alleato di Piero Tosi e garante politico di Mussari,oggi libera le redini del suo fido piddino Simone Vigni(membro del cda MPS Immobiliare) facendogli scrivere sulle pagine del corriere di Siena che “la sinistra democristiana” ha delle grosse responsabilità nella gestione precedente della banca; senza citare nomi e cognomi.Mi stupisco del Bisi che ha pubblicato  le amenità senza un commento all’articolo(non è obbligato); o forse il Bisi ha dimenticato la “sinistra democristiana” di Carlo Zini e Mario Bernini?

Per Simone Vigni la colpa è della sinistra democristiana. E nel liberare parole al vento il piddino esprime pieno appoggio all’uomo di fiducia dell’esponente della sinistra democristiana il banchiere Alessandro Profumo. Bravi, riscrivete il bis dell’intervento.

Facciamo alcune considerazioni. Simone Vigni afferma che Mancini non è legittimato a lavorare al nuovo statuto della fondazione MPS; Piazzi, Galgani invece si?

Simone Vigni con il suo intervento, senza mai nominarli, intende attaccare quelli dell’ex margherita che hanno votato contro il bilancio del comune(che non andava votato). Purtroppo chi ha suggerito l’intervento del Vigni ha liberato troppe parole, confondendo lo scontro interno al partio con la storia della gestione della banca fino al 2000. Affermare che la colpa è della gestione della “sinistra democristiana” significa affermare che tutte le gestioni del passato da Carlo Zini,a Mario Bernini, a tanti dirigenti della banca, sono state deleterie per la banca:o non sono questi gli esponenti della sinistra democristiana che hanno governato la banca? O forse chi ha scritto l’intervento del Vigni ha perso la memoria storica o accecato dalla sconfitta è scivolato dentro la palude del non senso? Che strano. Il piddino non cita mai la gestione Mussari. Il Bisi che di memoria ne ha tanta perchè non ricorda sul suo giornale le figure della sinistra democristiana che hanno avuto ruoli di gestione in banca MPS? Ci sarebbe anche Rosy Bindi che proviene dalla sinistra democristiana adatta a rispondere al quesito, non era in banca ma di sinistra democristiana è esperta e anche di università. Pur di nascondere le responsabilità politiche del politico fuggitivo Ceccuzzi i piddini senesi sono arrivati a negare tutta la storia di MPS. Peccato che con l’acquisto di banca 121 e Antonveneta a trattare c’erano quelli della sinistra del PD. E il danno patrimoniale alla banca non inizia con banca 121 ma con la gestione operativa di Mussari e con l’acquisto di Antonveneta, con il sostegno politico di Ceccuzzi. O forse Mussari proviene dalla sinistra democristiana e non l’avevamo capito? I piddini ceccuzziani non si rendono nemmeno conto della situazione che stanno vivendo i dipendenti di MPS;e naturalmente il Vigni appoggia in pieno la linea di Alessandro Profumo.

Un dirigente MPS in pensione

Dopo queste affermazioni di Ceccuzzi a quelli del PD non resta che inventarsi la scusa che fino ad oggi Siena è stata governata dalla Polverini

Scrive Franco Ceccuzzi:

Lo scandalo che ha coinvolto la Regione Lazio, provocando le dimissioni della Presidente Polverini, ha dato l’ennesimo duro colpo alla credibilità dei partiti e delle stesse istituzioni democratiche. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è intervenuto, giustamente, con durezza, definendo la corruzione “vergognosa”. Capisco la rabbia dei cittadini onesti, chiamati a sacrifici pesanti che ogni giorno si trovano a dover assistere al triste teatrino di una politica ridotta, in molti casi, a sistema di potere ed a partiti che sembrano essere diventati comitati d’affari. Capisco la disaffezione di tanti italiani delusi, ma non dobbiamo cadere nell’errore di considerare tutti uguali. Conosco tante persone che vivono ancora la politica come un impegno civile e disinteressato. Ci sarà sempre chi anteporrà gli affari privati all’interesse della comunità, così come ci saranno sempre coloro che punteranno al potere personale piuttosto che alla realizzazione di progetti condivisi. Il Pd ha il dovere di difendere la democrazia e le istituzioni, con gli strumenti di un grande partito quale esso è: mettendo in campo progetti concreti per l’Italia di domani, combattendo ogni forma di corruzione e proponendo misure che la prevengano, ma sopratutto premiando l’entusiasmo, la passione e l’impegno di tante donne e tanti uomini che ancora credono nella politica, convinti che essa possa essere bella e utile per cambiare, in meglio, il nostro Paese.”

Il ragionamento sarebbe stato condivisibile se a pronuciarlo fosse stato un altro esponente del PD(quelli di Siena pochi); ma fatto dall’e sindaco Ceccuzzi è davvero un’offesa gratuità.

Facciamo l’elenco, cosi poi anche quelli con il prosciutto sugli occhi vediamo se hanno il coraggio di negare i fatti.

  • L’esponente del PD senese Maurizio Boldrini ha ordinato senza autorizzazione dei libri con i soldi pubblici in onore di Luigi Berlinguer(sempre PD);

  • L’esponente del PD ed ex consigliere di fiducia di Ceccuzzi è stato piccionato dalla magistratura perchè con la complicità di Carlo Bruni(dirigente dell’università di Siena e membro del comitato elettorale di Ceccuzzi) ha preso il bar universitario;

  • La gestione degli uomini vicino il PD ha devastato le casse dell’università;

  • I nominati all’aereoporto di Ampugnano dalle istituzioni guidate dal PD il 19 ottobre saranno davanti al GUP con la richiesta di rinvio a giudizio per una “gara truccata”;

  • Non parliamo della banca MPS e dell’operazione Antonveneta e di altro ancora..

 Evita di fare il moralista Ceccuzzi e facci sapere di cosa avete parlato durante la cena con Paolo Del Mese a Salerno nel 2006. Che faccia tosta!!!

  P.S. Lo schifo del caso Polverini è il risultato di un sistema laziale sostenuto anche dal PD e dall’UDC caro Ceccuzzi.

Dopo le parole del governatore di Bankitalia le richieste di dimissioni di Alessandro Profumo dovrebbero essere immediate

Ieri nel Salone dei Partecipanti, il governatore di Bankitalia Ignazio Visco ha letto una lunga relazione durante il convegno “Il governo societario e la sana e prudente gestione delle banche”

Sana e prudente gestione della banche. D’accordo in pieno anche se dovrebbere essere implicito per un banchiere. Il problema caro governatore è che i banchieri italiani hanno problemi di udito rispetto ai concetti “sana”, “prudente” e infatti alla presidenza dell’ABI hanno nominato e confermato l’avvocato Giuseppe Mussari ex presidente di MPS. E la gestione catastrofica di MPS sotto la gestione Mussari è sotto gli occhi di tutti, in particolare degli uffici di Bankitali.

Dopo il saluto iniziale “Sono lieto di dare il mio personale benvenuto e quello della Banca d’Italia a tutti i partecipanti al convegno di oggi. Esso si colloca in un momento particolare della vita economica e istituzionale del Paese e dell’Unione europea, da cui è opportuno partire per inquadrare il tema della governance. Si stanno compiendo scelte importanti e si prospettano cambiamenti significativi nell’assetto della Vigilanza in Europa, scelte e cambiamenti che riteniamo utili per il futuro del sistema bancario europeo e della stessa unione monetari”, il governatore Visco ha esteso il suo concetto “Per questo motivo bisogna intendersi sui contenuti delle regole, confrontarsi sulle soluzioni adottate, far emergere con chiarezza i problemi e le aree di miglioramento. La qualità della governance non può essere valutata solo sulla base del disegno formale della struttura (l’organigramma, lo statuto, i regolamenti interni …): al di là del modello teorico contano i comportamenti, il modo in cui le persone interagiscono tra loro, i valori che esse esprimono”. Ricordatevi la frase “ i valori che esse esprimono”.

Il governatore entra ancora nello specifico e aggiunge “L’economista è interessato alle condizioni che determinano l’equilibrio di un mercato. La “domanda” di buona governance è alta: la chiedono il mercato, l’azionista, l’Autorità di vigilanza. Minore attenzione si presta al lato dell’offerta (il mercato dei manager). Ci sono fattori che dissuadono un buon potenziale esponente dall’assumere l’incarico in una banca? Forse le risposte non si trovano guardando solo al settore finanziario: contano, ad esempio, i meccanismi reputazionali e, in alcune circostanze, i rischi legali. Più in generale, la disponibilità di buoni managers dipende anche dal sistema di istruzione, dai processi di formazione e dai modelli espressi nel mondo della consulenza, ricerca e selezione del personale.”

Caro governatore Visco, il Suo intervento mi trova concorde; non mi torna invece il via libera alla nomina di Alessandro Profumo alla presidenza di banca MPS. Una nomina tutta PD e poco consona ai processi di miglioramento reputazionale che Lei invoca. Alessandro Profumo è stato rinviato a giudizio e nei primi giorni di ottobre parte il processo. La normalità “della sana e prudente gestione delle banche” imporebbe le immediate dimissioni di Profumo. Con tutti i problemi che MPS deve risolvere non credo aiuti avere un presidente rinviato a giudizio. E anche vero che in Italia “l’immagine reputazionale” dei banchieri è un fatto secondario.Tutto sommato in questa fase turbolenta per MPS era preferibile un presidente come Carlo Salvatori una figura piu’ rassicurante per i cittadini senesi e anche per il sistema bancario;non per Giuliano Amato.

Chiudo citando l’economista Luigi Zingales,presente nel Salone dei Partecipanti,il quale ha rivolto una richiesta ai banchieri:“A proposito di trasparenza: pubblichiamo tutte le consulenze e i cosiddetti pareri pro-veritate che chiedete ad avvocati, notai e commercialisti a supporto delle vostre decisioni, così magari ci penseranno due volte prima di scrivere ogni cosa e il suo contrario a seconda delle richieste del committente”.

 Albus Silente