Tutto un pacchetto di affetti. L’onda lunga della mangiatoia di Boldrake

Boldrake colpisce ancora; pur non essendo più al capo della mangiatoia (ex area comunicazione dell’università) e pur con la mangiatoia soppressa, a tutt’oggi gli effetti delle boldrakate continuano. Su tutto facciamo per l’ennesima volta la considerazione che l’università è un ente pubblico. Al tempo della mangiatoia l’esponente del PD Maurizio Boldrini non esitò ad assumere all’area comunicazione Monica Granchi,vox populi la fidanzata. L’assunzione come di consueto ai tempi della mangiatoia avvenne senza la selezione: decideva tutto il genio Boldrake (siamo ancora in attesa di sapere la procedura con cui Boldrini fu nominato dirigente dell’ente pubblico università)

Che cosa succede oggi? Succede che Monica Granchi ha chiamato in causa l’università di Siena di fronte al giudice del lavoro perchè, la fidanzata o ex fidanzata, pretende la conversione in tempo indeterminato del contratto a tempo determinato stabilito da Boldrake. E la Granchi chi ha chiamato come testimone per supportare la richiesta: ovviamente Maurizio Boldrini (solo nel Lazio accadevano certe cose, vero Ceccuzzi?)

Ci auguriamo che gli organi preposti dell’ateneo riggettino in tutte le sedi queste richieste che offendono l’etica pubblica e nel contempo chi di dovere sanzioni Boldrini per il reato palese per aver ordinato senza autorizzazione i libri in onore di Luigi Berlinguer gravandoli sulle casse dell’ateneo, oltre ad interrompere il contratto di docenza dello stesso Boldrini con l’università.

Avete capito cari cittadini con che pretese si muovono quelli del PD? Di fronte al taglio del salario accessorio dei dipendenti, atto illegale (ci sarà un giudice prima o poi) e vergognoso deciso dagli uomini del PD dentro l’ateneo, i dissestatori e filo dissestatori chiamano in causa addirittura l’ateneo. Hanno delle belle pretese!

LA MAGISTRATURA FERMI QUESTI DISSESTATORI E SANZIONI CHI HA DILAPIDATO I SOLDI PUBBLICI, OLTRE A QUELLI GIÀ CHIAMATI IN CAUSA IL 6 DI MARZO