Riceviamo e pubblichiamo. Lettera aperta di un docente alla magistratura italiana

Non trovando le parole per avviare un’epistola di tale natura, ho rincorso la nostalgia e prendo il largo citando Bertold Brecht: “Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente”.

Ho vissuto in prima persona la ferocia culturale e gestionale del “capo” Piero Tosi; l’arroganza manifesta dei suoi cortigiani, da Boldrini a Bettini senza dimenticare i Bettalli, i Detti, i Flores. Ho visto fare e disfare e ho scoperto solo di recente che quel qualcosa che avevo intuito, non era campato in aria. Hanno ucciso la cultura e la vita economica e morale di uno dei più antichi e prestigiosi Atenei italiani. Tutto questi “delitti” avvenivano con la copertura mediatica dell’informazione locale e con la copertura sistematica della politica.

Con il “figlio prediletto” di Tosi, il presente Riccaboni Angelo, la situazione è forse ancor peggiore del passato. E buona parte dell’informazione locale continua con la copertura mediatica.

Cari magistrati, l’Ateneo senese è nelle mani di millantatori e meri esecutori del solito disegno che disprezza le regole, le leggi e la cultura. E Riccaboni è il nuovo gestore. L’Ateneo riprenderà il corso che merita solo e soltanto con il ritorno alla legalità. Mi mancano pochi anni alla pensione. All’Ateneo forse manca molto meno per soccombere. Perchè la magistratura non preme sull’acceleratore?

Un docente della Facoltà di Lettere

Lo sapevate che la seconda guerra mondiale è stata vinta dallo Stato di San Marino?

Chi l’avrebbe mai detto che nella politica senese albergano dei sottilissimi analisti? Nessuno. Ricredetevi perchè ci sono. Con tutto il rispetto per la persona Enzo De Risi e per i componenti dell’associazione Pietra Serena e comprensione per l’ingenuità politica dell’Angelini, ma leggere che il sistema Siena è crollato grazie al lavoro svolto in consiglio comunale dal De Risi e da una certa componente di Pietra Serena sinceramente ci fa scappare da ridere e ci viene in mente la famosa teoria secondo la quale la Seconda Guerra Mondiale è stata vinta grazie allo Stato di San Marino. Se era per il Corradi e il De Risi o per qualche fine analista di scuola estaviana il Ceccuzzi continuava a fare il sindaco fino al 2061. Si sono dimenticati dei documenti che Pietra Serena aveva diffuso elogiando la “discontinuità” del Ceccuzzi? Noi no, e non ci siamo nemmeno dimenticati che sulla votazione del bilancio preventivo il De Risi è uscito dall’aula insieme al Corradi. Ricordatevi che in Italia e in Europa la Seconda Guerra Mondiale è stata vinta dagli Americani, dai Partigiani e dai Russi a Berlino. Il problema non era Ceccuzzi sì Ceccuzzi no. Il problema era ed è la fine del groviglio armonioso. Non solo il Senni ha tramato per qualche riconoscenza, anche altri nell’opposizione. Si chiude un ciclo e non solo all’interno delle forze di maggioranza. Fare gli splendidi con il sudore degli altri non è corretto e prefigura un panorama fuori dalla realtà, oltre a essere offensivo nei confronti dei tanti “civici” che hanno lavorato, e tanto, nella legislatura precedente. E non si parla solo dei tanto deprecati ex sindaci, ma di tutti i consiglieri e anche dei normali cittadini che hanno sostenuto, volontariamente e con il proprio voto, l’azione degli oppositori al groviglio.

P.S. Possiamo esprimerle queste opinioni ironiche oppure anche questi sono insulti da lavare col sangue e che meritano che le forze dell’ordine ci sfondino la porta alle cinque di mattina stile notte delle matite spezzate?

Uno sguardo sull’ultimo consiglio comunale di Siena in attesa del commissario. Altri 6 consiglieri comunali

Alessandro Nannini.

Si è rivelato una sorpresa. Le quotazione lo davano in soccorso del Ceccuzzi ma il noto imprenditore alla fine ha tirato fuori i due bomboloni e ha palesato le doti da statista politico mandando a casa il sindaco. Gesto responsabile ma le doti del Nannini sono richieste nel campo dell’imprenditoria.

Fulvio Bruni. Mussariano di ferro e sempre alla ricerca delle luci della ribalta. In consiglio comunale è stato un fedelissimo di Ceccuzzi. In una recente intervista ha dichiarato che nei prossimi anni il suo impegno è tutto per la contrada. Saggia decisione.

Sandro Senni. Un personaggio in cerca d’autore. Si è rivelato il peggior amministratore italiano. Ha votato un documento contabile affermando di non averlo letto. A maggior ragione la presenza del commissario è indispensabile. Il Senni si dedichi alle pratiche edilizie.

Marco Fedi. Di lui si ricorderanno queste affermazioni: “ Il Monte dei Paschi gode di ottima salute, quello che viene scritto è tutta propaganda”. E non di poco conto:” ma con l’arrivo del commissario ci saranno sempre i biglietti dei palchi per il Palio?”. Dopo tutto questo attivismo per il bene della città merita la pensione politica.

Leonardo Tafani. A fine corsa è stato l’unico consigliere di maggioranza che ha preso una posizione meno ambigua rispetto alle problematiche dell’università. Spazio ai giovani.

Gabriele Corradi. Non è il suo mestiere.

Radio CLS. Bollettino n. 4 del 09.06.2012

Dopo aver compreso che la legalità, la coerenza e il senso del limite sono optionals e roba da film sulla buona politica, analizziamo la realtà senese.

  • Dal 2006 al 2011 la banca MPS ha speso 355 milioni in pubblicità e 730 milioni di euro in consulenze esterne. I sindacati lamentano la possibile non riscossione del premio di produzione, però non chiedono ai vertici della banca di operare una netta rottura con la gestione Mussari e quindi rimuovere in primis il capo della comunicazione David Rossi, poi Valentino Fanti, Fabrizio Rossi. Se la banca è stata gestita male forse la colpa è degli alieni;

  • Il PD chiede al governo di aumentare la lotta all’evasione fiscale e nel contempo il PD nomina ai vertici della banca Alessandro Profumo,un indagato per una maxi frode fiscale, oggi rinviato a giudizio per lo stesso reato e nessuno gli chiede le dimissioni. Nemmeno i sindacati e nemmeno il PD, nemmeno SEL, nemmeno il moralizzatore della Toscana Enrico Rossi;

  • Tutti dicono “la politica fuori dalla banca” e oggi il vicepresidente di MPS leasing rilascia un’intervista con la quale entra nel merito delle vicende politiche del Comune. Dai vertici della banca non dicono niente;

  • L’università di Siena è gestita da una condannata dalla Corte dei Conti, da un rettore abusivo dissestatore e da un senato accademico composto da indagati, condannati e menefreghisti. Avanti con la cultura.

Una vergogna inaudita aver inserito Gabriella Piccinni nel comitato scientifico di Siena Capitale 2019. Vergogna!!!

Parliamoci chiaramente, questa storia di Siena Capitale 2019 è un ruzzino voluto dal groviglio armonioso di Stefano Bisi, vedi l’attivismo di Siena News e i vari Marcello Flores e nomenclatura universitaria pessima al seguito. Un ruzzino che non serve a niente, solo a spendere altri soldi per far occupare il tempo ai soliti cantori del groviglio. Che cosa ha prodotto questo Marcello Flores quando era assessore per la cultura? Niente di strategico o di rilevante. A proposito quanti soldi ha fatto spendere al Comune con l’assessorato alla cultura?

Ma ciò che offende la vera cultura e la voglia di riscatto di questa città dalle macerie del groviglio armonioso è la nomina di Gabriella Piccinni nel comitato scientifico di Siena Capitale 2019. Questa docente berlingueriana-tosiana ha sostenuto le gestioni di Luigi Berlinguer e di Piero Tosi dell’università e ha difeso fino all’ultimo l’area comunicazione di Maurizio Boldrini come chiunque può leggere nei verbali del CdA dell’Ateneo, nel quale sedeva anche lei. O vi siete dimenticati del dissesto vergognoso dell’ateneo?

Una vergogna inaudita e questo conferma la non discontinuità e la mancanza di un vero rinnovamento da parte della giunta uscente. E’ del tutto evidente che il giochino di Siena Capitale 2019 è solo funzionale ai sogni di gloria di Stefano Bisi e dei pochi reduci del groviglio armonioso. Vogliamo parlare dei motivi per i quali il Bisi ha polemizzato sul logo? Vogliamo parlarne?

Il groviglio armonioso ha consegnato alla città solo disastri. E il caso di fermarsi.

Un’esclusiva Fratello Illuminato. Intervista a Bastardo Senza Gloria: un nickname, una persona VERA

Fr. Ill.: Caro Bastardo è un pò che scorrazzi nel web, ma te che pensi di fare?
B.S.G.: Spesso mi capita di fermarmi a pensare cosa vorrei fare … poi agisco e mi sorprendo. In verità non voglio sapere cosa farò, ma vorrò farla e basta.

Fr. Ill.: Qui si va sul filosofico. Torniamo a quello che pensi. Per te qual’è la cosa che ti fa sobbalzare quando la senti o la vedi?
B.S.G.: Ester Cicala …

Fr. Ill.: Dai fai il serio una volta! A parte quindi Ester Cicala?
B.S.G.: Ci sarebbero tante cose, non riesco a pensarne una in particolare è così diffuso oggi il disagio che sobbalzi con un niente. Direi comunque che in generale a me piacciono gli uomini e le donne liberi di qualunque estrazione politica o di razza o provenienza. Detesto i prepotenti. Ne conoscete qualcuno?

Fr. Ill.: Quanti anni hai?
B.S.G.: Ho quarantuno anni sono nato a Siena e vivo a Siena … per ora.

Fr. Ill.: Si insedia il commissario cosa gli vorresti chiedere?
B.S.G.: Niente. Ho ancora tante domande inevase a chi prima di lui era a dirigere la città, che prima vorrei le risposte da costui.

Fr. Ill.: Ma sempre secondo te quanto siamo lontani dalla libertà di espressione?
B.S.G.: Se pensi che ancora c’è personaggi più o meno pubblici che se la rifanno ancora con i cosidetti anonimi ti lascio pensare a che livello siamo. La possibilità che ha la gente di esprimersi denunciare indignarsi nei blog è stata di fatto negata a tutti coloro che in un certo senso non avevano e non hanno la forza per esporsi pubblicamente per vari motivi. Chiaramente la non possibilità di controllo sul libero pensiero di ognuno rompe parecchio le scatole ai signori dei vari “grovigli armoniosi”.

Fr. Ill.: A proposito che ne pensi del “groviglio armonioso”?
B.S.G.: Penso che appena ce lo spiegheranno meglio ci capirò qualcosa. Di sicuro è armonioso per qualcuno … magari per qualcun’altro è meno armonioso o per niente armonioso … mi ricorda quando per il corso passava una bella donna e qualcuno subito diceva: “Con quella c’è andata mezza Siena” … io ero sempre in quell’altra mezza però … E’pacifico pensare che chi sostiene il groviglio è a mio modo di vedere, incompatibile con l’operare per il bene dei cittadini, perchè mi sembra preferisca soltanto gli aggrovigliati. Ma poi chi sono questi del groviglio? Vorrei sapere chi si dichiara ufficialmente aggrovigliato. Ci sarà a parte i soliti sostenitori chi di fatto è aggrovigliato dichiarato!! Quindi ci sono gli aggrovigliati sostenitori e gli aggrovigliati praticanti …

Fr. Ill.: Senti ma … a livello di comunicatori a Siena siamo messi bene no?
B.S.G.: Sì benissimo. A Siena siamo un popolo di santi (pochini), navigatori (su internet), eroi (quelli di solito fanno una finaccia) e comunicatori … e un pregio che alcuni hanno in particolare è che sanno comunicare in maniera parsimoniosa … cioè riescono ad arrivare, a bucare lo schermo, detto in gergo, anche senza impegnare ingenti capitali. Vorrei tanto conoscere chi ha inventato lo slogan “discontinuità” è veramente un grande. Davvero. Quello che non ho mai capito, perchè sono parecchio duro, è da che cosa si doveva discontinuare il sindaco … forse da coloro che gli suggerivano gli slogan stessi … anche perchè li ha presi in parola … talmente non se la sentiva di continuare che si è dimesso …

Fr. Ill.: Comunque venendo a mancare la maggioranza era l’unico atto da compiere. No?
B.S.G. Certo come no. In fin dei conti siamo un fenomeno oramai internazionale … siamo il primo comune commissariato per la presenza di alieni …

Fr. Ill.: Di alieni? Ma che dici! In che senso?
B.S.G.: Sì alieni! Sono stato giorni fa in comune durante il consiglio comunale e tutti parlavano di cose che stavano accadendo come se si fossero materializzate cinque minuti prima che parlassero. Sentivo persone che sono dieci anni che sono in consiglio e non si erano accorte di niente. Come quelli che gli pagano il mutuo e non se ne accorgono … eccezionale. C’era vicino a me un giornalista di una televisione nazionale che disse: “Ma questi dove erano mentre si consumavano tutte queste cose? … Su Marte? … Ma che sono degli alieni?” … Sì. Sono alieni … Nessuno si assunse responsabilità di nessun genere, come se tutto fosse dipeso da un altra entità … quindi tutte le istituzioni cittadine erano cadute in disgrazia per un entità estranea, sicuramente terrestre … visto che loro sono alieni. Mah!

Fr. Ill.: Bastardo dimmi un numero.
B.S.G.: Sette.

Fr. Ill.: Dimmi un colore.
B.S.G.: Giallo … ma scusa ma che c’entra tutto questo?

Fr. Ill.: Perché le cazzate le vuoi dire solo te?
B.S.G.: No no, ognuno è bene sia libero, ci mancherebbe …

Fr. Ill.: Ecco appunto …
B.S.G.: Io vado a Follonica con Ester Cicala … poi si starà a vedè …

Uno sguardo sull’ultimo consiglio comunale di Siena in attesa del commissario. Tre donne e tre uomini impegnati in politica

Laura Vigni. Donna colta, coraggiosa e coerente. Ha rispettato fino alla fine il mandato degli elettori senza mai cedere alle lusinghe dei compromessi da basso impero; sempre presente sulle questioni, mai un intervento becero e sempre puntuale sui problemi della città. Ha svolto con correttezza e rispetto dei cittadini il mandato elettorale.

Enrico Tucci. Professionista serio, politico raffinato e persona gentile. Ha dato una svolta di chiarezza al ruolo dell’opposizione di centrodestra senza mai scivolare nel vecchio consociativismo. Non ha fatto battaglie ideologiche e non mai ceduto il passo alle polemiche sterili. Sempre attento e presente. Ha svolto con correttezza e rispetto dei cittadini il mandato elettorale.

Francesca Mugnaini. Giovane senese alla prima esperienza amministrativa.

Ha dimostrato autonomia e carattere e non ha ceduto il passo agli insulti ricevuti per l’ultima decisione di sfiduciare il dimissionario Ceccuzzi. Ha un futuro politico.

Marco Falorni. Persona mite, preparato e da sempre impegnato per il bene della città. Non ha mai perso di vista l’orizzonte del cambiamento e non ha mai ceduto alle sirene dei compromessi da basso impero. Merita rispetto e riconoscenza per il lavoro svolto in consiglio comunale.

Rita Petti. Una donna impegnata artisticamente, gentile e alla prima esperienza amministrativa. Purtroppo ha ceduto il passo alla politica della propaganda e ai comunicati provocatori preparati dai comunicatori del partito. Poteva e doveva smarcarsi dalla logiche di fazione e impegnarsi di più per gli interessi della città.

Mario Ronchi. Ceccuzziano di ferro, persona alla mano, educato e rispettoso delle posizioni altrui. Un po’ troppo prolisso con gli interventi, ma tutto sommato ha dimostrato impegno. Poteva, ma non ha voluto distinguersi dalle logiche degli ordini di scuderia.

Amici miei 2.0: Il salvagente di Antonio Sclavi

 La terra vista dalla luna ha sopreso anche i lunatici. Da quando alcuni personaggi sono scesi in pista per dichiarare il proprio sostegno al Ceccuzzi per lo stesso sindaco dimissionario le cose sono andate sempre peggio. Portano sfortuna oppure questi personaggi sono inconsistenti sul piano politico e nei rapporti di potere? La seconda. Due su tutti meritano di essere citati: Stefano Bisi e Antonio Sclavi. Sul primo ci siamo sprecati con la tastiera; del secondo parliamo mal volentieri in quanto figura irrilevante per il nostro osservatorio. In questi giorni girellando su facebook ci siamo accorti di un commento sulla bacheca del cineasta Antonio Sclavi che citiamo testualmente senza modificarne la forma: “forza franco io e tanti altri miei amici siamo con te” (28 aprile 2012).

Il 21 maggio il cineasta aggiunge “hai fatto bene, è vergognoso il comportamento dei traditori,cosi penso io e molti amici in città “

Ci sta che lo Sclavi trovandosi a cena con gli amici e magari il cuoco era proprio lui con annesso grembiulino non riuscendo a digerire la cena perchè colpito dal dramma politico del suo amico Ceccuzzi si sia rifugiato su facebook e abbia lanciato l’anatema contro i traditori. Detto tra noi e voi, se il Ceccuzzi si sceglieva meglio i sostenitori forse durava fino alla fine del mandato. A nostro avviso il grembiulino dello Sclavi non è all’altezza delle buone cucine e sarebbe il caso che certi cuochi non ficcassero troppo il naso nelle cucine altrui. Bisogna essere all’altezza per indossare i grembiulini. Ma lo Sclavi forse si è dimenticato delle poltrone che ha ricoperto letteralmente in questi anni, dalla Camera di Commercio alla MPS Tenimenti? Chi sono i finanziatori istituzionali dell’associazione cinefila presieduta dalla Sclavi? Lo Sclavi faccia un bel piacere alla città: continui a cenare con gli amici e si adegui alla vera discontinuità e basta con il solito groviglio.

Oh, i’ che c’è???

Oh, i che c’è? Calma, il giorno dopo si sono tutti scatenati. Girano già, nel PD, i nomi dei probabili candidati al posto del Ceccuzzi, in città alcuni responsabili politici già fanno ipotesi di alleanze. Ci sembra tutto molto prematuro. Bisogna capire! Il travaglio è appena cominciato e nei prossimi mesi avremo occasione di tornarci sopra guardando al futuro senza ovviamente dimenticare ciò che è successo. Certo non aiuta la relazione letta da Bezzini in consiglio provinciale: siamo ancora al detto e non detto, a far intendere senza mettere i puntini sulle i. Come sempre in questi mesi e nel pieno stile, decisamente imbarazzato, dei dirigenti del PD. Certo la discussione di ieri in consiglio provinciale non aiuta a capire e adesso che avranno i riflettori addosso e bene che elevino il livello, altrimenti daranno ragione a chi vuole eliminare le provincie dall’ordinamento costituzionale italiano. Molto da capire! Come ad esempio la favoletta della discontinuità messa in campo da Ceccuzzi alla quale molti sembrano credere (Corradi per primo). Noi pensiamo che Ceccuzzi sia stato uno dei due garanti insieme all’ex presidente del passaggio di consegne fra Mussari, Profumo e Viola: ha garantito gli accordi. Non è possibile parlare di discontinuità quando rimangono nomi come: Fabrizio Rossi, Valentino Fanti, Antonio Marino e Giancarlo Pompei. Non citiamo David Rossi perché se messo insieme ai sopra menzionati, per importanza, sparisce dal palcoscenico. Questa è la vera continuità e se sta accorgendo qualcuno dei nuovi nominati nel cda della banca. Come dire: fatemi sapere prima di votare. Ora che Mussari non c’è più fisicamente, con il sostegno, comunque, di Profumo per la presidenza dell’ABI e il sindaco è diventato dimissionario i legami si allentano. Bisognerà vedere se gli accordi saranno rispettati e come dal presidente e dall’amministratore delegato. Quindi c’é ancora molta strada da fare e molte cose da capire. Così come in Fondazione; altro che rilancio di una grande istituzione come dice Bezzini, verifichi i numeri prima di parlare il presidente della Provincia. I membri della deputazione si pongono qualche domanda: una se sia stato bene nominare Profumo dopo il rinvio a giudizio, l’altra cosa succederà sui Fresh. Pensate a quello che è successo in Vaticano. Sembrava un normale avvicendamento ai vertici dello IOR con la sostituzione del rappresentante di Botin in Italia, e invece quei ficcanaso dei magistrati italiani hanno trovato un interessantissimo dossier. Anche in Vaticano il diavolo non fa i coperchi.

L’economista Paco Pachese: Dalla Casa Bianca fiducia nei confronti di Viola ma serve una rottura con la gestione e i collaboratori di Mussari. Le sorti di Profumo nel confronto costante tra il Presidente della Repubblica e Banca d’Italia

Quel provincialismo becero e groviglioso che ha condotto Siena e la maggiori istituzioni della città alla crisi impedisce alla politica locale e alla classe dirigente di guardare oltre l’orizzonte della punta delle scarpe. Il mondo è globalizzato, ma la classe dirigente di Siena è ancora aggrovigliata. Chi ben ragiona e segue con umiltà il corso degli eventi non legge il corriere di Siena e non prende in considerazione politicanti del groviglio come quel Senni (anzi tutto il gruppo di Brandani è schierato con il Bisi) e non insegue i piagnistei di chi sente orfano di un sindaco corresponsabile della gestione Mussari della banca. E’ appena arriva nei vari booard finanziari la notizia delle richiesta della procura della Repubblica di Siena di mandare a giudizio per la gara di Ampugnano Giuseppe Mussari. Attendiamo da qui a lunedi le relative dimissioni dall’Abi. Nel frattempo altre decisioni sono attese dal mondo finanziario e da coloro che stanno lavorando per riequilibrare lo sbandamento dei mercati e ristabilire trasparenza e credibilità negli isituti di credito e finanziari. Cosa consigliamo ai vertici della banca MPS noi umili economisti inglesi? Ribadendo la fiducia, anche della Casa Bianca, nei confronti del Dott. Fabrizio Viola, consigliamo ai vertici della banca di mandare tre messaggi forti: pieno sostegno alla magistratura nell’opera di di verifica in corso; presa di distanza netta dalla gestione Mussari rimuovendo dai ruoli attuali David Rossi, Valentino Fanti, Antonio Marino, Fabrizio Rossi; far capire alla politica locale che la banca non è un attore futuro della campagna elettorale. Per rafforzare la rottura con le gestione Mussari consigliamo al Dott. Viola di ristabilire rapporti sindacali tesi alla salvaguardia dei livelli occupazionali procedendo al taglio dei costi dei manager e dell’area comunicazione. Naturalmente invitiamo i sindacati ad operare un netta distanza dalla segreterie di partito e ritrovare autonomia sindacale funzionale ai soli interessi dei lavoratori. Il tempo stringe e il mondo è globalizzato. Fra tutti decidete se crollare con il groviglio o rinascere insieme alle migliori energie di Siena e del resto del mondo. Chi si è fidato fino ad oggi del cantore del groviglio è stato disarcionato.

Per quanto riguarda le sorti di Profumo per ora mi astengo da altri giudizi confidando nei buoni rapporti interlocutori tra il Presidente della Repubblica e i vertici di Banca d’Italia.