Uno sguardo sull’ultimo consiglio comunale di Siena in attesa del commissario. Tre donne e tre uomini impegnati in politica

Laura Vigni. Donna colta, coraggiosa e coerente. Ha rispettato fino alla fine il mandato degli elettori senza mai cedere alle lusinghe dei compromessi da basso impero; sempre presente sulle questioni, mai un intervento becero e sempre puntuale sui problemi della città. Ha svolto con correttezza e rispetto dei cittadini il mandato elettorale.

Enrico Tucci. Professionista serio, politico raffinato e persona gentile. Ha dato una svolta di chiarezza al ruolo dell’opposizione di centrodestra senza mai scivolare nel vecchio consociativismo. Non ha fatto battaglie ideologiche e non mai ceduto il passo alle polemiche sterili. Sempre attento e presente. Ha svolto con correttezza e rispetto dei cittadini il mandato elettorale.

Francesca Mugnaini. Giovane senese alla prima esperienza amministrativa.

Ha dimostrato autonomia e carattere e non ha ceduto il passo agli insulti ricevuti per l’ultima decisione di sfiduciare il dimissionario Ceccuzzi. Ha un futuro politico.

Marco Falorni. Persona mite, preparato e da sempre impegnato per il bene della città. Non ha mai perso di vista l’orizzonte del cambiamento e non ha mai ceduto alle sirene dei compromessi da basso impero. Merita rispetto e riconoscenza per il lavoro svolto in consiglio comunale.

Rita Petti. Una donna impegnata artisticamente, gentile e alla prima esperienza amministrativa. Purtroppo ha ceduto il passo alla politica della propaganda e ai comunicati provocatori preparati dai comunicatori del partito. Poteva e doveva smarcarsi dalla logiche di fazione e impegnarsi di più per gli interessi della città.

Mario Ronchi. Ceccuzziano di ferro, persona alla mano, educato e rispettoso delle posizioni altrui. Un po’ troppo prolisso con gli interventi, ma tutto sommato ha dimostrato impegno. Poteva, ma non ha voluto distinguersi dalle logiche degli ordini di scuderia.