Allo zoo di Guduria gli animali, per ammazzare la noia, avevano organizzato un’area attrezzata per comunicare con gli altri animali fuori dallo zoo. A guidare l’area animale c’era il criceto Rossetto, l’Orso Bruno e animali di vario genere. Tra Rosseto e l’Orso Bruno era nata una complicità e i due segretamente lavoravano anche per il foglio di appunti dell’area canina Bau Tic. Orso Bruno scrive a Rossetto: ho finito gli articoli per Bau Tic, dimmi se vanno bene cosi li mando subito. Rossetto scrive a Orso Bruno: ok manda manda. La loro collaborazione con l’area canina rimase tale fino a quando il capo dello zoo avendo scoperto l’arcano decise di mandar via sia Rossetto che Orso Bruno. Ci fu anche l’intervento della Guardia Felina. Rossetto preso dalla paura tentò di far mandar via il capo della Guardia. Rossetto Rossetto prima o poi ti beccano. E infatti è stato beccato.
Una favola per bambini. Le avventure del criceto pennivendolo
Giugno 16th, 2012 — Note redazionali
Aereoporto di Ampugnano: un caso di megalomania da groviglio che ha seccato tutto
Giugno 16th, 2012 — Note redazionali
Il mentore di Stefano Bisi, il famoso ex presidente dell’aereoporto di Ampugnano Enzo Viani nel 2007 confermò che prevedeva per l’aereoporto 4 milioni di passeggeri all’anno. Siena come Madrid?
E non solo, sempre il Viani afferma che “abbiamo avuto la fortuna, oppure la bravura, di trovare un Fondo serio e quasi pubblico come Galaxy che investe davvero”. Fortunati e bravi come nessuno. Risultati: 14 richieste di rinvio a giudizio compreso il Viani e il Mussari e il serio rischio di dover liquidare la società. Quello che merita di essere ricordato è la mega sponsorizzazione dell’ampliamento dell’aereoporto da parte del Bisi e del comunicatore David Rossi. E ricordiamo anche che tra i comunicatori che hanno avuto incarichi guarda caso c’è il solito Maurizio Boldrini. Insomma, un altro fallimento frutto della megalomania del groviglio. Gli enti locali, i cittadini e le istituzioni coinvolte dovrebbero procedere con un’azione di rivalsa nei confronti dei responsabili di questo disastro e avanzare le dovute richieste di danni. Come mai il Bisi era così impegnato nella sponsorizzazione dell’ampliamento?
La megalomania distruttiva e l’ingordigia hanno seccato l’economia senese. Merita ricordare anche che prima dell’arrivo dei megalomani e degli aeroportuali del groviglio e organici al PD, l’aereoporto sotto la presidenza dell’indipendente Carignani funzionava. Come un piccolo aereoporto, ma funzionava e i voli non mancavano. In fondo, Siena non è Madrid.
Ricomincia la caccia a Ottobre Rosso? No, solo a Fratello Illuminato
Giugno 16th, 2012 — Note redazionali
Nella Russia di Putin hanno fatto chiudere i blog, giornalisti contro il regime sono stranamente morti o spariti. Più o meno quello che succedeva negli anni ottanta nel pieno delle guerre di mafia in Italia, sia ai giornalisti sia alle forze dell’ordine, magistrati e gente comune che ha tentato di ribellarsi alla mafia. Queste cose accadono nei regimi dittatoriali, purtroppo ancora presenti in alcune paesi del pianeta.
Qui a Siena fortunatamente non siamo la Russia di Putin e nessuno spara o mette le bombe. Qui la situazione è drammatica perchè la crisi galoppa e il sistema è fallito per colpa della gestione autoreferenziale e ingorda di una certa classe dirigente. O forse non è così, qualcuno ha il coraggio di negarlo? Sì, qualcuno c’è, Stefano Bisi ed è in ottima compagnia con quel comunicatore fenomenale di David Rossi. Il primo è convinto di essere il direttore del Corriere della Sera e appare come uno che vende 700 mila copie del gionale al giorno; invece è il caporedattore del corriere di Siena e se vende più di 2500 copie al giorno siamo disposti a mangiarci 700 mila prugne. Il secondo è straconvinto di essere il migliore comunicatore del mondo e di gestire l’area comunicazione della Casa Bianca. La verità è un’altra: oltre Badesse è considerato solo da chi ha ricevuto la pubblicità dal Monte e di sue perfomance in ambito comunicativo non si trovano segni. Entrambi hanno goduto dei benefici del sistema grazie al loro amico, capo e mentore Giuseppe Mussari. Ora Mussari non c’è più e i due sperano nella riconferma del principe del foro alla presidenza dell’Abi. Tra preghiere, viaggi a Lourdes, lanci di agenzie ansa, hanno iniziato la lunga maratona per ritrovare all’ABI il principe del foro. Fate bene, pregare fa bene allo spirito. Accanto ai due ci sarebbe anche il direttore della Nazione di Siena e infatti non ha perso tempo nel pubblicare sul giornale la notizia che Mussari è in pole position per la presidenza dell’ABI. Inoltre il direttore della Nazione forse ispirato dal Bisi da qualche giorno gira in città chiedendo informazioni sugli autori di Fratello Illuminato. La caccia è aperta. Volate bassi e frenate gli entusiasmi. Innanzitutto il blog non è anonimo, agisce nel rispetto delle leggi e nessuno ha mai smentito le notizie che abbiamo pubblicato. Semmai i fatti ci danno ragione. Inoltre vediamo di smetterla con questi atteggiamenti in stile boss del paese. Non siete nessuno e soprattutto il Bisi e David Rossi sono tra i responsabili della crisi della città e la magistratura non dovrebbe cercare Fratello Illuminato, ma convocare questi due per chiedergli notizie su Ampugnano, la gestione della pubblicità, le vicende universitarie. O forse David Rossi pensa di utilizzare il nome della banca per forzare contro Fratello Illuminato? La città non è vostra. E’ finito il groviglio e comunque vi consigliamo di non eccedere e di occupare il tempo in altro modo.
Inviatiamo tutti i cittadini a rivolgersi alla magistratura per eventuali pressioni improprie da parti di soggetti che grovigliano e non impauritevi per le minacce di querele che vi lanciano questi aggrovigliati. Non siamo nella Russia di Putin e nemmeno sotto scacco mafioso. Non innervositevi nemmeno con questi aggrovigliati: gli fate una risatina, due paroline educate e li mandate a lavorare. Nel frattempo sono partite le dovute segnalazioni all’ordine dei giornalisti per verificare i comportamenti di taluni giornalisti e non solo all’ordine dei giornalisti. Che pena ci fate!
Cari 31000 bancari MPS toccatevi gli zebedei con tutte e due le mani
Giugno 15th, 2012 — Note redazionali
Siena, 10 mag. – (Adnkronos) – “Ho molta fiducia nel nuovo management, nel presidente Alessandro Profumo, nell’amministratore delegato Fabrizio Viola e nell’intero Cda. Le competenze presenti nel consiglio di amministrazione sono molto apprezzabili”. Lo ha sottolineato il professore Angelo Riccaboni rettore dell’Universita’ di Siena a proposito delle vicende legate al Monte dei Paschi di Siena.
“Come tutti mi auguro anch’io che la Banca sia in grado di riprendere con fiducia e ottimismo il suo lavoro e che torni presto in grado di esprimere le sue potenzialità e nuova redditività”, ha commentato Riccaboni parlando con l’ADNKRONOS. “Del resto vorrei sottolineare -ha aggiunto il rettore- come i fondamentali della Banca siano molto buoni”.
Qualche spigolatura:
1) Ho molta fiducia nel rinviato a giudizio per frode fiscale che è stato inopinatamente messo a capo della Banca.
2) Ho anche molta fiducia, io che ci capisco di ‘ste cose come si può ben vedere dal dissesto in cui versa l’università di cui sono rettore, dissesto che ho concretamente contribuito a creare con i molti ruoli che ho svolto, in uno che quando se ne è andato dalla sua precedente banca quelli hanno stappato lo champagne.
3) Per finire con la fiducia nel CdA ci sono tali e tante competenze, soprattutto sulle peppole e sui fringuelli nonché sulle procedure di stabilizzazione senza copertura finanziaria che contribuiscono a mettere in braghe di tela gli enti pubblici nonché a mttere in crisi trecento famiglie alla volta, che non si può che attendersi il meglio del dissesto.
4) Mi auguro che, una volta distrutto tutto il patrimonio mobiliare e immobiliare della banca, esattamente come abbiamo fatto noi tosiani e berlingueriani all’Ateneo, la stessa possa tornare alla redditività magari vendendo i denti d’oro dei dirigenti e borse (firmate 1472) di pelle di dipendente.
5) D’altro canto i fondamentali della Banca sono molto buoni, grazie all’acuto e competente management che ha operato negli ultimi dieci anni, talmente buoni che lasciano sperare bene per ammirare presto un cumulo di macerie fumanti dal quale spuntano pezzi di cadavere esattamente come quelle che può ammirare chiunque passeggi in Banchi di Sotto.
Il mago Zurlì
Giugno 15th, 2012 — Note redazionali
Tra gli otto e gli undici anni partecipa nei panni del Piccolo Principe ad una tournée teatrale”.. Questo è uno dei passaggi del curriculum di Niccolò Guicciardini, nuovo responsabile del PD provinciale al posto della Meloni. E allora, chi è questo Niccolò a cui i panni di principino si adattano perfettamente visto il casato di provenienza? Casato che comunque non è stato poi così determinate nella “carriera” del rampollo. Hanno piuttosto prevalso le amicizie in primis del figlio del Marrucci e del Bezzini così come la spinta ricevuta da Spinelli e Starnini. Tutti determinati a portarlo nell'”Olimpo” del PD senese. Cosa significa negli equilibri del partito? Che la struttura provinciale non è in mano a Ceccuzzi a cui rimane il nucleo cittadino con il “grande” Giulio “Guido” Carli. Quindi, direte voi, si prevedono scintille! Sì e no. Il nobile sangiminianese è uomo di superficie, galleggiatore e deciderà in base a chi prenderà in mano la corona del potere, come hanno sempre fatto i vassalli da che mondo è mondo. Qualche scintilla comunque si vedrà e soprattutto per la scelta del candidato a sindaco perché non è detto che questa ricada su Ceccuzzi. Quest’ultimo non ha capito che sulla falsa idea del cambiamento, sulla giovannotteria di moda, sarà definitivamente messo da parte. In consiglio ci hanno pensato, per gli errori amministrative dell’ex sindaco, i margheritini e altri consiglieri della vecchia maggioranza. Nel partito ci penseranno i berlingueriani. Il chianino si è fatto impallinare come un pollo. Paradossalmente i margheritini e i berlingueriani (Starnini e Monaci si conoscono dai tempi della Regione e in passato insieme di grano ne hanno macinato) si sono nei fatti scoperti alleati nell’obiettivo di voltare pagina dalla gestione Mussari & Cecuzzi. Era prevedibile che ciò potesse accadere. Si domandi Franchino anche della determinazione, nonostante le offerte, della Vigni nel votargli contro, quest’ultima, un’orecchio all’università lo tende sempre. Come ci piacerebbe che rompesse questo legame! Diventerebbe il nostro punto di riferimento. Gli unici che come al solito non ci hanno capito nulla sono quelli di Pietra Serena e i rappresentanti della lista per Corradi: Lele e De Risi. Sono stati semplicemente usati ed escono da questo scampolo di amministrazione di fatto annullati. Ceccuzzi non ha preso in mano la situazione dell’Università e del Rettore, nonostante le varie inchieste della magistratura e oggi ne paga le conseguenze. Avendo, inoltre, letto la convocazione per giovedì dell’ organismo cittadino dei piddiini abbiamo capito che si stanno infilando in un’altra nassa e se l’opposizione saprà gestire il futuro le cose potrebbero cambiare totalmente a Siena. Anche se c’è qualche vecchietto che non si rassegna alla pensione e che sta facendo di tutto per far rivincere i responsabili del disastro senese. La politica per quest’ultimi è diventata una forma di gerovital esistenziale.
T.O.
Rinviata la riunione dei saggi dell’ABI. Spunta per la presidenza il banchiere Patuelli
Giugno 15th, 2012 — Note redazionali
L’editoriale del Maestro James. Ecco perchè chiediamo l’intervento della Direzione Distrettuale Antimafia. Separare il “marcio” dal “pulito”
Giugno 15th, 2012 — Note redazionali
Il grado di civiltà e il senso di legalità di una comunità sono i due presupposti per separare il “marcio” dal pulito. E la differenza tra informazione corretta e informazione di cricca consiste proprio nel decidere se sponsorizzare il “marcio” o il “pulito.”
L’inchiesta sulla vicenda dell’aereoporto di Ampugnano ha messo in luce il “marcio” e la separazione con il “pulito” consiste nel prendere le distanze dagli attori del marcio. Per le sanzioni sui reati ci pensa la magistratura.
Il clamoroso dissesto dell’ateneo senese, le elezioni irregolari di Criccaboni e tutto l’insieme dei rapporti nelle vicende dell’università prefigurano una sorta di associazione tra i vari protagonisti del marcio. Reati gravi e comportamenti squallidi che non hanno trovato la giusta sanzione da parte della magistratura. Una città dilaniata e messa in crisi da un sistema che poggiava anche sul ruolo di questo “marcio”. Con complicità evidenti e con la tolleranza della politica e l’assistenza mediatica del solito giornale del groviglio. Che non cito per non fargli pubblicità. Ci sono tutti i presupposti per richiedere l’intervento della Direzione Distrettuale Antimafia.
Innanzitutto merita ricordare il rallentamento delle inchieste quando la titolare delle stesse era il sostituto procuratore Francesca Firrao, figlia di Donato Firrao (amico di Ines Fabbro) docente del Politecnico di Torino.
Per capire il quadro d’insieme ricordiamo il ruolo e le modalità dei comportamenti di taluni personaggi.
Conversazione tra l’avvocato Vera Benini (moglie di un collega di Criccaboni) e il dissestatore Criccaboni(per gli amici Angelo Riccaboni):
Benini chiama Riccaboni: “Ci sono 27 indagati e tra questi qualcuno potrebbe dire qualcosa che non deve dire”. “Ho fiducia nel PM che ha ereditato il fascicolo dal dott. Formisano”.
Conversazione tra Criccaboni e quello che dicono sia un critico d’arte Gilberto Madioni:
Madioni chiama Riccaboni:”Il critico d’arte (è iscritto all’albo?) contatta Criccaboni e “gli dice che la situazione si è sbloccata grazie all’intervento decisivo del Prefetto che fa parte dell’area governativa. Critica l’operato del precedente rettore che ha fatto intervenire la magistratura. Le cose andavano gestite all’interno”. Il riferimento è all’ex prefetto Pantalone.
Poi c’è questa conversazione penosa e piena d’intrallazzi tra il dirigente del ministero e Criccaboni:
Tomasi: Poi è chiaro che lei nel momento che ha l’investitura… provi a sentire, io francamente… lì in Procura dovete vedere voi perché oggi sa com’è. Qui … lì è tutto rischioso. Lì è diventato poco … poco …
Riccaboni: No, no, no. Su questo la convocazione del Consiglio avverrà immediatamente in maniera tale che possa mettere a regime, diciamo… tutto quanto con la nomina da parte della Fabbro che il nostro Statuto dice previo parere del Consiglio di Amministrazione. Su questo dobbiamo passarci, insomma.
Bastano queste poche conversazione per comprendere il tipo di “sistema” che ha regnato fino ad oggi in città e il perchè la città è in crisi. Il “marcio” aveva preso il sopravvento sul “pulito”.
Criccaboni è la prova provata che il marcio ancora non è stato estirpato dal martoriato ateneo.
La città rinasce partendo dalla separazione tra il “marcio” e il “pulito”. Separare la Siena che lavora e della gente onesta con vizi e virtù, dal groviglio nefasto. Alla Direzione Distrettuale Antimafia chiediamo di estirpare il marcio sanzionando i personaggi e la cricca; alla politica chiediamo uno scatto di civiltà per far uscire Siena dalle secche. Anche perchè qualcuno non ha ben compreso in quale palude si è infilato.
Se pensate che questo blog ha scritto o scrive notizie errate e se pensate che il nostro è un “frullato diffamatorio”, non ci sottrarremo dalle nostre responsabilità. Vedremo. Nel frattempo chi ha il peso delle “vere responsabilità” in positivo e in negativo, la smetta con i traccheggi e le distorsioni della realtà. Conosciamo anche noi il peso del potere. Noi siamo per la separazione del marcio dal pulito.
Maestro James
L’ateneo senese riparte con i filodissestatori. La cricca approfittando della lentezza della magistratura e del silenzio vergognoso della politica senese (nessuno escluso, nessuno) e di quello preoccupante del ministero sta restaurando il sistema tosiano. Criccaboni docet
Giugno 15th, 2012 — Note redazionali
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Vicenda Astrea srl: in qualsiasi paese europeo sarebbero arrivati i militari.
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Ruolo di Criccaboni nel dissesto tosiano (Cresco, GINTS, NUCLEO DI VALUTAZIONE, POLO ARETINO): in qualsiasi paese europeo sarebbero intevenuti dopo due giorni.
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Buco dell’ateneo: sono passati 5 anni e tutti come se niente fosse. Per il buco dell’ASL di Massa sono scattati gli arresti.
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Elezioni irregolari di Criccaboni: in un qualsiasi paese europeo sarebbe stato rimosso immediatamente.
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Libri irregolari su Luigi Berlinguer: il responsabile principale ovvero Maurizio Boldrini gode di protezioni da parte di Criccaboni. Chi li paga i libri abusivi, sempre i soliti coglioni dei cittadini?
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Selezioni irregolare del direttore amministrativo: che fine ha fatto il fascicolo?
Fatto ancor più grave l’indifferenza dei docenti, atteggiamento omertoso tipico di zone primitive.
Con oggi sappiamo per conto di chi esegue gli ordini Criccaboni.
Ecco le decisioni del covo di indagati e condannati che risponde al nome di senato accademico:
“Alla luce di tale graduatorie, e in applicazione delle precedenti delibere del Senato, la lista dei coordinatori dei progetti preselezionati e trasmessi al MIUR è la seguente:
Bando PRIN 2011-12
Area 03: Botta M.
Area 04: Coltorti M.
Area 05: Galvagni F., Marchini D.
Area 06: Giordano A., Nuti R., Petraglia F.
Area 09: Giorgi R.
Area 10: Belletti A., Bettini M.
Area 11: Piccinni G.
Area 12: Santoro V.
Area 13: Pagano U.
Area 14: Isernia P.”
Potete notare i nomi dei filodissestatori Maurizio Bettini, Gabriella Piccinni, Ranuccio Nuti e altri. Tutti fedelissimi di Tosi. A proposito, ma le forze politiche, in primis il PD, non avevano auspicato il rinnovamento anche all’ateneo? Un bel rinnovamento. Da Musolino a Vallanzasca.
VERGOGNA!!
Nel frattempo la nostra risposta nei confronti dei dissestatori, civile ma ferma, come da foto.
Facciamo appello a tutti gli organi d’informazione nazionali e locali (naturalmente a quelli non prezzolati e non servili al gruppo banditesco che ha dissestato l’ateneo), a tutti i blog, per una mobilitazione dell’informazione per denunciare lo stato di abbandono nel quale versa l’ateneo e il regime d’impunità che prosegue nei confronti dei dissastatori, in primis Criccaboni. Un risveglio civile e morale. Chi si chiama fuori si schiera con la cricca.
Nel frattempo a Firenze, non a Berlino, hanno rinviato a giudizio Schiavone (l’amicone di Bettini) e soprattutto Loriano Bigi e non per ruote sul marciapiede, ma per due casi di abuso d’ufficio. A marzo 2013 comincia il processo. E ha già beccato dalla Corte dei Conti un bel provvedimento da 30.000 euro. Qui tutto tace.
Ester Cicala. La cena del mercoledi per trovare il candidato sindaco. Rigorosamente a base di pesce
Giugno 14th, 2012 — Note redazionali
Ieri sera il mio corteggiatore preferito, Bastardo Senza Gloria, mi ha dato buca; ma come in tutte le sere a lieto fine, un altro invito a cena inaspettato si è manifestato come un bacio rubato di notte in riva al mare. E il tema della serata culinaria all’accademia dei Rozzi era proprio il pesce. Bacio e pesce di mare. Seduta al tavolo con un noto avvocato, a un certo punto mi giro e chi scopro nella tavolata accanto? Loro, il cenacolo del mercoledì, i sapientoni della politica e della comunicazione senese. Una tavolata VIP. Chi c’era a quel tavolo? Il guru della tavolata naturalmente il giornalista d’inchiesta di Canale 3 Franco Masoni, poi il criccaboniano Enrico Pinto con amici medici al seguito, poi la mitica Anita Francesconi, poi Skiftas Spiro e udite udite, il capo della comunicazione di MPS David Rossi. Il tema della tavolata il seguente: come trovare un candidato sindaco da far candidare al PD al posto di Ceccuzzi. Tra uno spaghettino alle vongole, il pesce spada ai funghi trifolati e ottime crostate coronate da un ottimo cocomero, le strategie si sprecavano. Che bella scena: il capo della comunicazione di MPS che partecipa alla ricerca di un candidato sindaco. L’azionista Fondazione MPS, Viola e Profumo e i membri del cda della banca, i sindacati, Bezzini, non hanno niente da dire sul ruolo così sfacciatamente politico di parte del capo della comunicazione MPS. Io nel frattempo chiamo Bastardo Senza Gloria. Naturalmente il Bisi era ben rappresentato al tavolo e anche il direttore della Nazione Strambi, sicuramente assente al cenacolo perché impegnato con le buone domeniche, su e giù dalla torre e forse anche lui era ben rappresentato alla cena. Poi vi domandate come mai la città è in ginocchio, la banca peggio e l’informazione locale inesistente. Tutti a mangiare il pesce. Io ho necessità di riprendermi e stasera dopo cena io e Bastardo Senza Gloria, proprio per dimenticare la cena dei sapientoni, ci guarderemo un film francese di successo del 1998, La cena dei cretini.
L’economista Paco Pachese: Il titolo di MPS scende e tutti a mirar le stelle (anche di giorno)
Giugno 14th, 2012 — Note redazionali
Uno scatto di orgoglio, un colpo di reni, una presa di coscienza veloce, per invertire la discesa del titolo di MPS . Voi sottovalutate i miei suggerimenti e non vi rendete conto che la palude è alle porte. Il grande errore per MPS, dopo quello della scelta di Mussari, è aver consegnato la presidenza della banca ad Alessandro Profumo. Un banchiere mal sopportato dal sistema, con l’aggravante di un rinvio a giudizio sul groppone. Pessima scelta e pessima immagine per la banca. Ma secondo quei geni di partito e della comunicazione di MPS da chi è determinato l’andamento del mercato e del titolo in borsa, dai pistolotti su Siena News, dal fruttivendolo di Badesse o da un mondo economico e finanziario che sovrasta anche il parlamento italiano? In questo momento dimostrano di esser fermi al più gretto provincialismo e prigionieri di una sindrome di accerchiamento. La colpa della situazione della banca è tutta della classe dirigente locale: miope, ingorda e incompetente. Non esiste nessuna discontinuità. Lasciamo da parte le polemiche e arrivo alle proposte.
- Consultazione veloce con Banca D’Italia e sostituzione di Alessandro Profumo;
- Via il capo della comunicazione David Rossi in quanto non ha saputo trasmettere un messaggio forte nel mondo della comunicazione. E’ solo un permaloso che impedisce la lettura dei blog. Un provincialotto insomma;
- Via tutti i collaboratori stretti di Mussari. Non c’è bisogno di licenziarli, basta destinarli a ruoli secondari;
- La Fondazione annunci al mercato che è disposta a scendere nel controllo della banca e quindi lavorare per un assetto societario della banca convincente senza farmacisti azionisti;
- Via da tutte le partecipate della banca coloro che rilasciano interviste di natura politica o che sono stati nominati per via dell’amicizia personale con Mussari;
- Prendete le distanze dalla gestione Mussari con comunicati stampa.
Toc toc, c’è nessuno in città nel mondo della politica e delle istituzioni? Hanno commissariato anche i partiti?