Agosto 27th, 2012 — Note redazionali
Un giorno bisognerebbe chiamare a raccolta in una piazza pubblica davanti al pubblico alcuni giornalisti “moralizzatori” dell’Italia contemporanea, da Marco Travaglio, Antonio Padellaro, Gad Lerner, Eugenio Scalfari, Michele Santoro e sullo stesso palco portarci i moralizzatori benpensanti che per anni hanno riempito la testa degli italiani con: “In Italia serve riaprire la questione morale”, “Berlusconi si deve dimettere perchè rinviato a giudizio” e moralità del genere. Fermo restando che questo blog è Illuminato e quindi distante dal costume berlusconiano e dalla deriva “privatistica” della politica, non possiamo che porre anche l’accento anche sull’ipocrisia di chi criticava o critica Berlusconi. Il PD di Rosy Bindi e Bersani, coadiuvato da Giuliano Amato (vero diretto d’orchestra delle vicende di MPS) ha sponsorizzato e imposto ai senesi la nomina di Alessandro Profumo,pur essendo consapevoli che mister arrogance era coinvolto nell’inchiesta sulla maxi frode fiscale nel caso Brontos. Profumo viene nominato e come annunciato il Tribunale di Milano accorda la richiesta della procura e rinvia a giudizio Profumo. Tutti zitti; nessuna voce moralizzante chiede le dimissioni del rinviato a giudizio. E’ un paese normale quello in cui il governo e le forze politiche chiedono sacrifici e attivano la campagna contro l’evasione fiscale e nel contempo ai vertici di una banca (che gode degli aiuti di Stato) ci troviamo un rinviato a giudizio per una maxi frode fiscale? No! E’ un paese triste e senza decenza politica e istituzionale. Però bisogna rimanere in silenzio perchè Profumo è il banchiere amico dei moralizzatori. E infatti i giornalisti amici del banchiere si guardano bene dall’affrontare nelle loro trasmissioni televisive l’anomalia di un rinviato a giudizio al vertice di una banca. Provate a far nominare in un altro paese europeo un indagato, figuriamoci un rinviato a giudizio, ai vertici di una banca o di una istituzione pubblica. Come minimo vi ridono in faccia o nella peggiore delle ipotesi vi butttano fuori dalla vita politica e istituzionale. L’europeista convinto Eugenio Scalfari come mai non scrive due righe sulla vicenda Profumo o sulle storture del sistema univeritario generate dal suo amico Luigi Berlinguer? Come mai Travaglio non scrive niente? Come mai Gad Lerner o Santoro non hanno mandato in onda delle trasmissioni sul caso Profumo?
Qui a Siena la risposta sul perchè i giornalisti, meglio chiamarli pennivendoli, sono servili a mister arrogance è troppo facile da trovare. Figuriamoci se il partito dei dissestatori guidati dal Ceccuzzi contestava Profumo. Ci sono abituati agli indagati in quel partito: dall’università all’aereoporto di Ampugnano. E poi hanno anche la faccia tosta di improvvisare cerimonie in memoria di quel bravo uomo che era Enrico Berlinguer. Tutti contenti per Profumo. Quello che sfugge, non a Ceccuzzi, è che Profumo non è qui per far carriera ma per portare a compimento il progetto romano sul Monte dei Paschi e per tentare di salvaguardare dalle responsabilità nella gestione della banca il suo amico Mussari. Se alla fine ci rimetteranno i dipendenti non importa; Profumo non è un candidato alle elezioni. Il giochino per votare in autunno è determinato dall’urgenza del PD nel provare a rivincere le elezioni comunali, prima delle decisioni sulla banca. Lo stesso giochino che hanno fatto all’università.
In tutto questo mister Profumo vive la certezza di essere il nuovo padrone della città.
Agosto 26th, 2012 — Note redazionali
Dopo il successo di pubblico dei primi appuntamenti prosegue la Festa Illuminata. Ecco il programma della settimana.(qui il programma precedentehttp://shamael.noblogs.org/?p=5566 )
Martedi 28 Agosto
ore 18:00 Dibattito dal tema: L’estate sta finendo?
Partecipano: Il bagnino di Follonica, una coppia di nudisti di Chivasso e una turista canadese
ore 21:00 Dibattito dal tema: Dopo la provincia fondiamo la contea?
Saranno presenti: il calzolaio di Montespertoli, una barista di Pontedera, un delegato dell’ONU e un giurista della Contea di Seni
ore 23:00 Proiezione del cartoon Boldrake
Mercoledi 29 Agosto
ore 21:00 Dibattito dal tema: Pole il profumo competere con il puzzo?
Parteciperanno: il profumologo tibetano Xman Ygirl, il piedologo argentino Camin Pianos, la scrittrice Tania De Tanis e un maratoneta in pensione
ore 22:30 Musica da ballo con l’orchesta Cricca Jazz
Giovedi 30 Agosto
ore 21:00 Dibattito dal tema: Le esternalizzazioni nel cinema porno.
Il giornalista di una TV di Stato intervisterà l’attore porno Kirk Pacco
ore 23:00 Proiezione del film cult Cicciolina e l’analista economico. Al termine del film avvio del dibattito Eros e Banche
venerdi 31 Agosto
ore 18:00 Gara di sputi profumati (Ingresso a pagamento.Costo del biglietto: 42 milioni di euro; sconti per gli abitanti di Stigliano)
ore 21:00 Dibattito dal tema: Gli effetti nei cessi degli scopini da 60,00 euro.
Interverranno: un agente in incognito della CIA, la scopologa brasiliana Pulemose Caliente e l’esperto di design Genius Truffa
Ore 24:00 Spogliarello a sorpresa
Sabato 1 Settembre
ore 19:00 Presentazione del libro “Io voglio dissestare un ente pubblico e restare impunito”. Sarà presente l’autore
ore 21:00 Dibattito dal tema: Si tromba o si sgombra?
Interverranno: Ester Cicala, un’ex suora di clausura, la famosa Antilopa e due sposini pentiti
Ore 24:00 Caccia al tesoro(ai vincitori premi in natura)
Domenica e Lunedì riposo. Lunedì prossimo pubblicheremo il programma successivo.
Agosto 26th, 2012 — Note redazionali
Perchè Ceccuzzi non è più sindaco di Siena? Perchè si è dimesso, scappando dalle responsabilità, e soprattutto perchè ha raccontato bugie elettorali ai cittadini come i famosi “mille posti di lavoro” e “mai e poi mai la fondazione sotto il 51%.” I politicanti e i bugiardi con i tempi che corrono non possono governare e infatti scappano. E qualcuno pensa anche di fare il furbo tentando di ritornare come un verginello della politica.
L’amico e compagno di partito di Ceccuzzi, il famoso Montesquieu di Pontedera (al secolo Enrico Rossi) ha deciso di ricalcare le orme del chianino sfoderando affermazioni improprie e non supportate da atti istituzionali e legislativi. Insomma, sulla riorganizzazione delle province, il Montesquieu di Pontedera ha perso un’ottima occasione per ossevare il silenzio. Con fare da politicante si è presentanto al fianco del suo amico Ceccuzzi e ha dichiarato che “Siena sarà il capoluogo della futura area vasta con Arezzo e Grosseto”. Rossi ha rilasciato questa dichiarazione solo ed esclusivamente per tirare la volata al Ceccuzzi e nel momento in cui ha parlato sapeva benissimo di illudere i cittadini senesi. Cosi non va bene e infatti Rossi ha scatenato un conflitto istituzionale e politico impressionante e di certo questo non aiuta Siena.Forse Rossi cerca le elezioni anticipate per le regionali?
La legge dice chiaramente che il capoluogo della futura area vasta spetta alla città con più popolazione e quindi nel caso specifico a Grosseto. Tra l’altro ricordiamo a tutti, visto che ora viene a fare il bello con i senesi, che è stato proprio il Montesquieu di Pontedera a spingere per l’eliminazione delle province, soprattutto quella di Siena.
Per farvi capire il clima dentro il PD e nelle istituzione toscane vi segnaliamo le dichiarazioni di diversi autorevoli esponenti politici e istituzionali.
Le dichiarazioni del presidente della provincia di Grosseto Leonardo Marras (PD): “Rossi deve avere più rispetto delle comunità e della legge”.
Le dichiarazioni del sindaco di Arezzo Giuseppe Fanfani (PD): “Il potere amministrativo incarnato dalla Regione è un macigno che pesa sulla testa di Arezzo, così come il potere politico che viene dalle stesse stanze. Se Rossi ridice le stesse cose che ha detto a Siena, mi dimetto e chiedo che si dimettano tutti gli altri amministratori pubblici e dirigenti del PD aretino”.
Anche il senatore livornese del PD Marco Filippi contro Rossi: “Credo che dietro ci sia un disegno politico legato a lobby territoriali”.
Enrico Rossi e Franco Ceccuzzi hanno fatto un bel capolavoro politico, del tutti contro tutti e per colpa della ambizioni del Ceccuzzi, oltre ai problemi che già vive Siena, si è scatenato uno scontro con le altre province. Che politicanti!!
Agosto 26th, 2012 — Note redazionali
Nella mattinata di sabato 24 agosto presso la casa del prof. Giovanni Buccianti, si è svolta una riunione di natura politica tra vecchi amici.Giovanni Buccianti, Vittorio Stelo, Vinicio Serino e Franco Siveri. C’era anche un quinto ma non ricordiamo il nome.
Premesso che alcuni di questi signori godono della nostra stima e ad alcuni rinosciamo l’impegno profuso per la città; premesso questo però ci sentiamo di consigliare prudenza e di superare vecchie ambizioni non utili in questo momento per la città. Perchè questa considerazione?
Durante l’incontro i vecchi amici avrebbero chiesto a Vittorio Stelo di candidarsi a sindaco. Perchè invece di pensare alle candidature a sindaco, questi personaggi come altri, non decidono una volta per tutte di dare un contributo alla città senza velleità. O forse non si sono ancora resi conto della situazione cittadina?
Nota di colore: durante l’incontro non hanno risparmiato critiche dure al nostro dirimpettaio di blog Stefano Bisi. Di Ceccuzzi però non hanno detto tante cose negative.
Al futuro di questa città non ci pensa nessuno?
Agosto 26th, 2012 — Note redazionali
Accadono cose come ai tempi della peggiore prima repubblica. Un cittadino semplice di nome Ceccuzzi senza ruoli istituzionali durante la festa del PD senese ha annunciato (chi è?) che lunedi 27 agosto la giunta regionale erogherà dei finanziamenti per il Santa Maria della Scala di Siena. Chi ha comunicato al cittadino semplice Ceccuzzi una decisione non ancora formalizzata da un ente pubblico come la Regione? Forse Enrico Rossi? Sì Rossi! Come mai persone non titolate e autorizzate intervengono su atti del comune di Siena di competenza del Commissario? Ricordiamo che sul Santa Maria della Scala sta lavorando il Commissario. Il Ceccuzzi ha lasciato solo macerie. Chi di dovere si attivi per verificare come mai un cittadino di nome Ceccuzzi conosceva prima della formalizzazione un atto della Giunta regionale relativo all’erogazione di finanziamenti.Vorremmo anche dire al Montesquieu di Pontedera (o Bientina che sia) che si sta rivelando di una pochezza, di un’arroganza e di una equivocità senza pari. Se ha preso il governo della Regione come il condominio amministrato dal suo partito di dissestatori (di cui fa parte a pieno titolo considerato anche il dissesto in cui versa la sanità regionale di cui, ricordiamolo, è stato assessore), ha preso un granchio colossale. Gli suggeriamo di prendere un bel vespino della PIAGGIO (ne sai qualcosa Montesquieu?) di caricarsi dietro il Mazzarino di Calamoresca Manciulli e dietro a corsetta Leporello-Ceccuzzi e di andare a mettere le palle a guazzo a Marina di Vecchiano o alla bocca d’Arno. Evidentemente il caldo gli fa male, a lui e ai dirigenti del Partito dei Dissestatori. Vedano di darsi una calmata perché l’anello al naso, se del caso, ce l’hanno loro e non pensino, nonostante la distruzione totale della cultura che stanno sistematicamente mettendo in atto consenta loro di metterlo a tutta la popolazione. Ma guarda te questi dissestatori asserviti al sultanato di Stigliano che faccia di bronzo che hanno. Ma il consiglio regionale e la giunta che ci stanno a fare? Sarà il caso di richiamare all’ordine questi signorini?
Agosto 25th, 2012 — Note redazionali
Allora parliamo un po’ del Santa Maria della Scala, tema caldo diventato di grande attualità. Cerchiamo anche di mettere i vari aspetti in fila e vedere di chi sono le reali responsabilità. Per iniziare non confonderei la cattiva gestione amministrativa dalle questioni relative alla sorveglianza e agli aspetti legati alla sicurezza. L’ospedale in tutti questi anni è stato abbandonato a se stesso, considerato una semplice galleria e un luogo da riempire magari con le iniziative politiche; il PD lo ha trasformato nella sua sala conferenze. Ma al Santa Maria si è fatto di tutto screditandolo spesso a un livello di strapaese. Ma abbandoniamo questo terreno e riprendiamo il filo delle così dette gare. L’ultima gara del 2008 è stata fatta dalla giunta Cenni e gestita nei fatti dall’ingegnere Campioni annullata per i palesi errori contenuti nel bando prima dal Consiglio di Stato e poi dal TAR toscano. Dopo questo sonoro schiaffo il Cenni non si è azzardato a rifare la gara e ha continuato con il sistema delle proroghe in attesa che arrivasse il nuovo sindaco. Insediatosi Ceccuzzi cosa è successo? Che il nuovo sindaco doveva rispettare gli impegni presi nei confronti di uno dei suoi maggiori collaboratori nella campagna elettorale: Andrea Milani. Non sto qui a ricordarvi le iniziative prese dall’architetto nel campo della cultura e proprio al Santa Maria della Scala. Insieme alla sua compagna d’arte Lucia Cresti ha, inoltre, costituito una associazione culturale per l’arte contemporanea che ha sede nello studio dell’architetto e lo spazio espositivo nella villa di campagna dell’ex assessore alla cultura. Struttura disegnata dallo stesso compagno d’arte della Cresti. L’associazione privata Bric ha anche sostituito il comune di Siena in alcune iniziative di carattere più istituzionale. Ma torniamo a Ceccuzzi che si è impegnato a rivedere la forma giuridica dell’antico Spedale nella soluzione di una Fondazione e non ha pensato a fare da subito la gara rimasta in sospeso e già pronta. Ma perché non ha adempiuto a rivedere il bando di gara e mettere in sicurezza i lavoratori? Semplicemente perché la gara doveva essere fatta dalla Fondazione e dal suo amico Andrea Milani una volta che fosse stato nominato presidente del Santa Maria. Chiuse le Papesse, nominato il Milani con in più una associazione culturale privata nel settore dell’arte contemporanea, si sarebbe creato un sistema di potere incentrato sui suddetti personaggi più il Ceccuzzi. Ecco svelato il mistero: tutto il resto sono chiacchiere. Sistema di potere che avrebbe condizionato anche altri attori: l’ufficio stampa, gli operatori del settore e via discorrendo. Cosa meglio della Robespierre per la comunicazione diretta dall’amica del sindaco, Lisa Cresti. Gli operatori sarebbero stati scelti fra i più fedeli perché l’elettorato va coltivato per tempo. Questo è il modo in cui Ceccuzzi intende la discontinuità.
T.O.
Agosto 25th, 2012 — Note redazionali
Le foto spesso e volentieri, e soprattutto questa, rappresentano al meglio la decadenza di un sistema e fanno inorridire le persone che ancora credono nella decenza.
Nella foto ci sono due soggetti che hanno sulle spalle grandi responsabilità per la crisi della città e soprattutto della crisi dell’università. Cominciamo dal soggetto con il pugno destro alzato: quel Luigi Berlinguer, grande dominus del PD senese, capo della cricca universitaria, padre di Aldo nominato nel cda di Antonveneta e grande intrallazzatore con la Gelmini per nominare l’abusivo e dissestatore Criccaboni.
Accanto a lui il genio dell’ex mangiatoia universitaria(area comunicazione) e autore dell’ordine dei libri non autorizzati(pagati con soldi pubblici) in onore di Luigi Berlinguer: il noto genio di Via Roma 56 Maurizio Boldrini.
Questi due sono stati osannati alla festa del PD senese (Partito di Dissestatori di città) e quindi quelli del PD sono solidali con coloro che hanno messo in ginocchio l’università e con Criccaboni che sta affamando lo stipendio dei lavoratori.
Ecco perchè la città di Siena è finita nel baratro. Inorriadiamo di fronte a tanta indecenza.
Povera gioventù che si confonde con questi due dissestatori. E Staino condivide le gesta dei due stiglianesi?
P.S. A proposito di Santa Maria della Scala. Indovinate un po’ chi volevano proporre per un ruolo al Santa Maria quelli di SEL (Cannamela, Paris e Dott. Bombola(Pasquale D’Onofrio))? Indovinate un po’? Indovinate un po’? Proprio lui: Maurizio Boldrini. Del resto che meglio di lui è capace di dissestare un ente?
Agosto 25th, 2012 — Note redazionali
Ieri, 24 agosto, ho letto un articolo scritto bene e con chiarezza, sul corriere di Siena a firma della giornalista Gaia Tancredi.L’articolo ricostruiva la situazione difficile del Santa Maria della Scala, riportando le varie posizioni politiche. Gaia Tancredi, giustamente e correttamente, ha riportato una notizia che i comunicatori barzellettieri del cittadino semplice Ceccuzzi tendono a nascondere o a strumentalizzare. La Tancredi ci comunica l’impegno del Commissario Enrico Laudanna alle prese con la difficile situazione e che lo stesso Commissario si è già mosso per reperire le risorse economiche. La corsa è contro il tempo ma le colpe sono tutte della gestione Ceccuzzi-Lucia Cresti e di quella schiera di soggetti che per anni hanno utilizzato il Santa Maria della Scala solo ed escluisvamente per occupare posizioni di potere.
Il vero referente e soggetto istituzionale titolato a seguire e gestire per conto del Comune di Siena la vicenda è,come evidenziato da Gaia Tancredi, il Commissario Laudanna. Tutti i vari tentativi dell’ex sindaco Ceccuzzi nel cercare di accreditarsi un ruolo per la soluzione del problema(problema da lui creato) sono solo delle pagliacciate elettoralistiche.
Speriamo a questo punto che il Commissario Laudanna trovi una soluzione per rimediare al danno provocato dal Ceccuzzi e dai suoi uomini e dagli esponenti politici di SEL, Siena Futura.
Come mai Ceccuzzi non ha trovato una soluzione per il Santa Maria della Scala quando era sindaco? Forse aveva, come ha scritto qualcuno, altri progetti studiati insieme a Lucia Cresti e Andrea Milani? Alla faccia dei lavoratori e della città.
Matteo B.
Agosto 25th, 2012 — Note redazionali
LA LENTA, LUNGA CHIUSURA DEL SANTA MARIA DELLA SCALA
Pierini: “C’è urgente bisogno di idee, di partner, di una radicale rifondazione”
Gentile Direttore,
riguardo alle recenti vicende del Santa Maria della Scala non si può che condividere la preoccupazione per il prossimo futuro dei lavoratori delle cooperative Zelig ed Elicona, vera e propria parte integrante (e spesso vitale) del museo: addetti alla guardiania, alla segreteria, all’organizzazione degli eventi e persino a funzioni più specificamente tecniche, perché non dobbiamo dimenticarci che negli ultimi anni moltissimi dipendenti con contratti “atipici” sono stati, come si dice con parola orrenda ma che rende bene l’idea, “esternalizzati” e spesso mortificati nel ruolo e nello stipendio, a dispetto della professionalità, della solerzia e della passione profuse nel lavoro.
L’urgenza, adesso, sono loro, e soltanto loro.
Non si creda, però – e non si faccia credere – che la chiusura del Santa Maria sia legata soltanto alla circostanza del commissariamento del Comune. Se è vero che il museo serrerà i battenti il primo di settembre, è altrettanto vero che il portone ha cominciato a chiudersi il 27 dicembre 2007, al momento della sciaguratissima delibera di giunta che trasformò il complesso museale da istituzione a semplice ufficio del Comune, governato navigando a vista da chi era privo di qualsiasi esperienza specifica (e relativi, necessari, titoli) e ingessato dall’inefficienza e dall’indecisione tanto politica quanto gestionale. Si è chiuso ancora un pochino quando si è deciso di fare a meno dell’apporto effervescente e positivo dell’arte contemporanea, scegliendo di non chiamare nessuno a sostituire Lorenzo Fusi e il sottoscritto, rispettivamente vincitori del concorso internazionale per curatore alla Biennale di Liverpool e del concorso nazionale per la direzione della Galleria civica di Modena. E ancora quando si è programmato, negli anni più recenti, pochissime e modestissime mostre, fino all’incredibile situazione degli ultimi dodici mesi, durante i quali si è inaugurata al Santa Maria della Scala soltanto una rassegna fotografica in collaborazione con una scuola di judo (il problema non è la mostra in sé, sia chiaro, ma il fatto che non ci sia stato altro prima, durante e dopo a parte l’eternamente prorogato Manara).
E ancora ha continuato a chiudersi, il vetusto portone, quando la giunta ha approvato, lo scorso 15 febbraio (e il consiglio il mese successivo ratificato) lo statuto di una fondazione con un nome non troppo rispettoso della dignità e della storia del luogo (“Antico Ospedale di Santa Maria della Scala”), statuto nel quale manca la figura del direttore, ovverosia del vero, irrinunciabile, motore della vita di un istituto museale, senza il quale un museo neppure è riconosciuto come tale secondo le direttive dell’ICOM (International Council of Museums), ma anche secondo gli standard della Regione Toscana. Si prevedono, è vero, un direttore generale con compiti esclusivamente tecnico-amministrativi e un conservatore che si occupi della collezione, nessuna delle due figure però è legittimata a sostituire quella del direttore e tanto meno lo è il presidente. Ma al di là della pur importantissima forma giuridica e di uno statuto adeguato il Santa Maria ha soprattutto urgente bisogno di idee, di partner, di una radicale rifondazione, di un progetto insomma, sulla base del quale sia possibile chiamare a raccolta i potenziali soci della costituenda fondazione.
L’intellighenzia dunque avrebbe avuto, per riprendere lo spunto di Enrico Tucci, tempo e argomenti (altri e altrettanto gravi si potrebbero ricordare) per intervenire a più riprese. Speriamo sia presto, disse il barbiere.
Marco Pierini
Agosto 24th, 2012 — Note redazionali
La notizia è ufficiale: in borsa da venerdi a oggi è passato di mano il 14,9% del capitale della banca MPS. Questo passaggio ha determinato il rialzo del titolo e una conseguente azione di verifica della Consob. Voci milanesi non escludono che tra i compratori ci sia qualche compratore strategico; per meglio comprendersi, un’altra banca che compra. Ma queste sono solo voci. Il dato vero è comunque il passaggio del 14,9%.
I possibili scenari. Il titolo della banca sale e salirà fino alla presentazione della semestrale,secondo gli analisti poi riscende e con la presentazione della semestrale è quasi sicuro l’ingresso del Ministero del Tesoro con la quota dell’ipotizzato 7% di MPS. Per la fondazione MPS sono ipotizzabili tre tappe per la diluizione graduale fino ad arrivare al 15% più o meno.Anche se quel certo Ceccuzzi ai senesi aveva promesso mai e poi mai sotto il 51%. Si certo, ciao amore ciao! Che grettezza politica e soprattutto che bugiardi.
Con la prima tappa è ipotizzabile una diluizione del 3% della fondazione; con questa diluzione la fondazione incasserebbe soldi utili per la gestione ordinaria. Sulle altre due tappe ci ritorneremo sopra nei giorni successivi alla semestrale della banca.
Questi più o meno i movimenti relativi alla banca MPS. Mi chiedo solo due cose: mister Profumo con tutto questo movimento di borsa e con gli effetti della semestrale trova anche il tempo di inseguire i desiderata del PD senese? Ma a Siena l’avete capito che tra dicembre e febbraio ci sarà un MPS diverso rispetto a oggi ed è per questo che il PD ceccuzziano tenta di accellerare il voto prima di dicembre? Nel senso che il PD e Profumo pensano questo: tentiamo di rivincere il Comune e poi una volta vinto arriva il “cataclisma”. A quel punto mister Profumo in Comune si troverebbe un sindaco amico che di certo non gli contesterebbe nulla.Possibile che a Siena consentite a Profumo di giocare sul vostro futuro e di consegnare la banca a un’altra storia, diversa da quella senesee diversa anche dal sistema in generale.
Albus Silente