Novembre 9th, 2012 — Note redazionali
Ci risulterebbe da alcuni rumours che la maestrina condannata dalla Corte dei Conti dell’Emilia Romagna Ines Fabbro si sia diminuita lo stipendio che le era stato illegalmente attribuito sulla base dei requisiti previsti da un decreto interministeriale. Nonostante il dibattito che all’epoca si svolse gli organi di governo dell’ateneo più dissestato d’Italia (e forse del mondo) nel contratto inserirono la cifra massima. Resta comunque da considerare che dal novembre 2011 uno dei tre requisiti (il numero complessivo del personale docente e non superiore alle 2000 unità) era venuto a mancare e ci fu, all’epoca, chi lo fece notare e chiese la riduzione di ben 30000 euro. Pensate voi che la maestrina l’abbia fatto? Non risulta. Ma ammettendo che sia vero che dal gennaio 2012 la condannata se lo sia ridotto, come si spiega questo documento scaricato OGGI 9 novembre 2012 dal sito di Unisi (http://www.unisi.it/ateneo/adempimenti/trasparenza-valutazione-e-merito/dirigenza)?
Delle due l’una: o i rumours sono falsi oppure è falso questo documento UFFICIALE SCARICATO DA SITO DELLA TRASPARENZA UNISI. E con esso sono falsi i bilanci di Unisi perché non è giunta dal CdA comunicazione alcuna in merito a questo fatto. Vorranno mica sostenere che hanno fatto tutto questo SENZA avvertire il CdA? CdA che per bocca di alcuni suoi membri aveva espresso delle perplessità proprio sull’importo in questione e sul contratto, segnatamente sull’articolo 5 di questo ultimo?
INQUIRENTIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!! Sarà mica il caso di dare un’occhiata a questa faccenduola? No perché siccome arrivano altri rumours a proposito della tensione di liquidità che, negata come al solito, si ripresenta puntualmente tanto da far vociferare incertezze sull’erogazione della tredicesima mensilità, non sarebbe tanto corretto veder percepire ad una persona soltanto anche il non dovuto e a tutti gli altri neanche il dovuto. Siamo d’accordo oppure anche questo rientra nell’opinabile?
Novembre 9th, 2012 — Note redazionali
Il grillismo di Grillo e il grillismo dei grilli di Siena evidentemente sono due realtà diverse, stranamente diverse. Noi non nutriamo particolare simpatia nei confronti di Grillo e del M5S, ma va comunque riconosciuto loro l’impegno contro un certo sistema. Condivisibile o meno però a livello nazionale il M5S ha una connotazione ben precisa. Il nostro blog è tutt’altro e non ha mai avuto l’interesse a trasformarsi in soggetto politico. Punto. E nessuno dei soggetti politici in capo detta la linea a questo blog. Altro punto.
I grillini senesi, alcuni forse inconsapevolmente, si sono infiltrati nel sottobosco del groviglio armonioso; sconfessando in toto, e nei fatti, la natura stessa del grillismo. Innanzitutto sono latitanti dai veri problemi della grave crisi che attanaglia Siena (da MPS all’università) e udite udite, arrivano addirittura a giustificare il ruolo del capo del PD degli ultimi 15 anni,ovvero Ceccuzzi, indicandolo come colui che si è ribellato al potere che gestiva Siena. Come volevasi dimostrare: il grillismo del groviglio armonioso. Invece di entrare nel merito dei problemi e di attaccare i responsabili, in primis il Ceccuzzi, i grillini senesi hanno come unico obiettivo dichiarato proprio da ieri sera di attaccare i blog come Fratello Illuminato. Accomodatevi e speriamo che le antenne dei cittadini che cercano nei grillini senesi una sponda seria siano più attente delle antenne di coloro che gestiscono M5S a Siena. E’ paradossale il ruolo di ancora esterna offerta dai grillini al “ribelle” Ceccuzzi, così come è indicativa la scelta dei grillini senesi di evitare di contestare il rettore abusivo Criccaboni. Evidentemente anche qualche grillino senese guarda con ammirazione verso il sultano di Stigliano. E il caso vuole che i nuovi guru dei grillini senesi siano proprio coloro che durante la crisi di maggioranza avevano offerto la propria stampella al Ceccuzzi. E noi non estavamo in pensiero.
E comunque ci vuole un bel coraggio a descrivere il Ceccuzzi come il ribelle contro il sistema. Aggiornatevi le antenne e smettetela di perder tempo contro di noi. Complimenti per la lungimiranza. E se preferite continuate a baloccarvi con il ragazzo ribelle e a propinare quel populismo con il quale evitate di entrare nel merito dei veri problemi di Siena.
Novembre 9th, 2012 — Note redazionali
Quando la cricca e le bande dell’illegalità gestiscono un ente pubblico
Autorità citate tra i destinatari della presente missiva pubblica,
Richiamati gli articoli del Codice Penale e Civile Italiano, le Leggi dello Stato Italiano in materia di abuso d’ufficio, truffa e danno erariale, i poteri conferiti al Tribunale Speciale dell’Aja e le competenze della Procura Nazionale Antimafia;
Preso atto del buco di oltre 200 milioni di euro, le varie truffe perpetrate nell’ateneo senese e considerato il dato oggettivo della possibilità della precrizione per i reati relativi al suddetto buco finanziario;
Preso atto dello stato di abusivo del rettore Angelo Riccaboni e la palese omissione da parte del Ministro Francesco Profumo nell’adempimento dell’annullamento del decreto di nomina ben sapendo che in data 14 dicembre 2012 è fissata l’udienza dal GUP per le elezioni del rettore;
Siamo ad evidenziare che
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Il rettore abusivo Riccaboni appena eletto ha comprato, pur con l’ateneo dissestato, un cellulare con i soldi dell’ente del costo di euro 862,00 e subito dopo ha tagliato con atto unilaterale (e senza supporto legislativo) il salario accessorio al personale tecnico-amministrativo;
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Il rettore abusivo Riccaboni ha nominato in presenza del sequestro della documentazione della selezione del direttore amministrativo la condannata dalla Corte dei Conti Ines Fabbro al ruolo di direttore amminitrativo dell’ateneo senese con un contratto annuo pari a un importo superiore di 30 mila euro in più rispetto all’importo previsto per legge
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Il sig. Maurizio Boldrini ha ordinato senza autorizzazione dei libri esponendo al rischio del pignoramento l’ateneo e ad oggi il rettore e il direttore amministrativo non hanno ancora chiamato (e nemmeno la magistratura) il sig. Boldrini al pagamento del debito fuori bilancio causato all’ateneo (ente pubblico);
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Mentre l’ateneo è in cattive acque economiche di rccente alcuni docenti hanno acquistato strumenti tecnologici a spese dell’ateneo e nello specifico diversi “Ipad”;
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Il rettore abusivo e il direttore amministrativo hanno firmato congiuntamente una lettera piena di abuso d’ufficio per favorire il docente di economia Lorenzo Frediani;
Da quanto evidenziato si comprende lo stato di illegalità in cui versa l’ateneo senese e i numerosi reati ancora impuniti e tollerati dalle autorità e l’assoluta arroganza di una parte minoritaria del corpo docente capitanata da una vera e propria banda di incapaci, tramestatori e indagati (vedi Bettalli). La politica è totalmente indefferente e le istituzioni locali o sono silenziose o sono complici di questo stato di illegalità. E se a questo aggiungiamo che il rettore Riccaboni aveva messo all’asta un immobile privo della certificazione degli impianti e che in suddetto immobile c’erano e ci sono uffici aperti al pubblico si comprende il totale stato di illegalità gestionale e la non più giustificabile assenza di un intervento dovuto da parte della magistratura competente.
Distinti Saluti
S.E Cesare Mori
Maestro Uriel
Maestro James
Marianne Franceschi
Novembre 8th, 2012 — Note redazionali
Cari amici,
ho pensato di proporre la mia candidatura per il nuovo Senato Accademico, come rappresentante dei Direttori dell’area scientifica delle Lettere (area 3).
[Questo nonostante che a breve dovrò affrontare un processo per falso ideologico in atto di ufficio. Non so se vi ricordate: io ero nella commissione elettorale per le elezioni del rettore nel 2010 e, essendo un sostenitore sfegatato di Criccaboni, me ne fregai del fatto che mancasse un’esagerazione di firme sui registri e attestai il falso, traendo così in inganno l’allora ministro Gelmini che nominò il Cricca che ha poi saputo ringraziarmi offrendomi posti negli organi di governo.] Se eletto, potrei così continuare a offrire la mia esperienza per affrontare i numerosi problemi che l’Ateneo, e la nostra area in particolare, si troveranno di fronte nel prossimo futuro, nel campo della didattica, della ricerca, degli spazi e della destinazione delle limitate risorse. [Potete immaginare quanto mi occuperò di questo. Io sarei professore di storia greca, ma è da diverso tempo che me ne frego altamente e mi occupo invece di cricche accademiche e di tramestare coi concorsi, come hanno dimostrato quei banditi di Fratello Illuminato che, non si sa come, sanno sempre tutto e lo documentano anche, stronzi che non sono altro].
Se non vi sembra eccessivo dimostrarmi la vostra fiducia per la seconda volta in sole due settimane, vi invito quindi a scrivere il mio nome sulla parte sinistra (riservata al rappresentante dei Direttori) della scheda che vi verrà consegnata; sulla destra avrete invece la possibilità di segnare il nome del rappresentante d’area da voi prescelto.
[Come faccia a non sembrarvi eccessivo dimostrare la fiducia ad uno che il 14 dicembre deve andare a processo dio solo lo sa, ma visto che siete così fessi io provo a zupparci il biscottino ancora una volta con la fondata speranza di avere a che fare con un branco di deficienti e/o collusi e/o imbelli che purché non si rompa loro i coglioni sarebbero disposti a mangiare anche la merda e che quindi non si meritano altro che soggetti come me, come l’amico Sorrentino, l’amico Nuti, l’amico Frati, insomma gli amici della Cricca].
cordialmente [cordialmente sì, sentite come vi ungo il baugigi per poi violarvelo potentemente]
marco bettalli
[P.S. Speriamo che i giudici a giudicarmi ci mettano una vita come ce l’hanno messa in procura per rinviarmi a giudizio così potrò godermi i miei privilegi in culo all’universo mondo e soprattutto in culo a quei fessi che o mi voteranno o non andranno a votare permettendo così ai miei sostenitori di eleggermi senza colpo ferire e senza alcun contraddittorio. Certo così è come sparare sulla Croce Rossa, ma d’altronde se ci sono due o trecento bischeri proni a una cricchetta di cialtroni e incompetenti cosa bisogna fare? Approfittarne no?]
Novembre 8th, 2012 — Note redazionali
Facciamo il punto sulle varie questioni aperte e apportiamo aggiornamenti freschi di giornata.
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Agitazione in alcuni uffici del MIUR, il ministero guidato da Francesco Profumo. Sembrerebbe che tra le varie carte arretrate depositate sulle scrivanie sia spuntata fuori la nota dell’ex ministro Gelmini relativa alla nomina dell’abusivo Criccaboni. E nella nota la Gelmini ribadiva la nomina subjudice di Criccaboni e se alla conclusione delle indagini ci fossero stati gli avvisi di garanzia il decreto sarebbe stato annullato. Gli avvisi di garanzia ci sono stati e oggi in quegli uffici si sono accorti della dimenticanza del ministro Profumo (forza Criccaboni, affrettati a telefonare a Roma!)
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Dalle notizie in arrivo da Roma sembrebbe che il governo sia intenzionato a porre la fiducia sul decreto che riordina le province. E in caso di fiducia come si comporteranno i parlamentari del PD senese?
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Per ritornare in ambito universitario sembrerebbe che dalla parti di Firenze, in certi uffici, si stiano ponendo due domande: come mai gli uffici universitari di Siena ubicato in Palazzo Bandini Piccoliomini erano e sono aperti pur in assenza delle certificazioni degli impianti del medesimo immobile? Altra domanda: come mai l’università di Siena non rende pubblica la convenzione sulla due diligence firmata con MPS e come mai l’università non mette in rete i voti e le modalità dello svolgimento del voto per l’elezione dei direttori di dipartimento?
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Sul fronte politico gira voce che a Siena il Movimento Cinque Stelle (i grillini) stanno lavorando alla presentazione di una lista autonoma funzionale ai giochi del Ceccuzzi. Una lista tutta schierata a frazionare il voto della protesta con due cavalli di battaglia: scaricare sul Cenni e sui fratelli Monaci le responsabilità politiche e riconoscere al Ceccuzzi la discontinuità Rispetto a M5S del resto d’Italia, il gruppo senese anche dietro suggerimento di ex esponenti di Pietra Serena sembra intenzionato a fare da stampella esterna alle manovre del Ceccuzzi. E molti leggono l’assenza di attività di M5S a Siena proprio per queste ragioni.
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Sul fronte Antonveneta molti commentatori e molti cittadini non solo senesi si stanno chiedendo quando arriveranno le prime conclusioni dell’inchiesta della magistratura.
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L’economista Giulio “Guido” Carli, segretario comunale del PD di Siena dalle pagine del groviglio armonioso ha annunciato che loro ripartono dal Ceccuzzi. In direzione?
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La Corte dei Conti ha condannato per danno erariale il sindaco di Castelnuovo Berardenga Roberto Bozzi, il ceccuzziano prestato alla causa di Matteo Renzi. Non si dimette dalla carica di sindaco?
Novembre 8th, 2012 — Note redazionali
Piovono stages alla Provincia di Siena. Risulta che una certa ragazza sia stata miracolata con ben due stages in Provincia. Vediamo un po’ chi è questa persona. La ragazza è la compagna di Luca Rinaldi, figlio di Francesco Rinaldi priore della Selva ed ex dirigente Mps che ora, dato che è in pensione è tra i promotori di cene con fantini e cavallai in favore di Ceccuzzi, quello che si è dimesso dalla carica di sindaco di Siena a maggio.
La mamma di Luca Rinaldi è una certa Maura Marchionni capo del cerimoniale e relazioni esterne dell’amministrazione provinciale di Siena oltre ad essere una dirigente del PD senese ma, soprattutto, ceccuzziana accanita.
La particolarità è che la compagna di Luca ha beneficiato dei due stages presso la Provincia di Siena sotto la guida della suocera, assegnata, per l’appunto, al servizio cerimoniale. La solita ragazza ha poi firmato un contratto a tempo determinato con l’Asp di Siena con sede di lavoro presso il Campansi nello stesso periodo in cui la sua suocera, Maura Marchionni era casualmente nel cda dell’Asp Siena stessa. Successivamente ha partecipato ad un concorso bandito dalla Asp di Radda in Chianti risultando idonea pur non venendo assunta. Da quella graduatoria ha, guarda caso, attinto proprio la Asp di Siena.
E che dire poi del compagno Luca Rinaldi? Alla Engineering c’è entrato per raccomandazione o per concorso?
Dimenticavamo, Luca Rinaldi è anche il portavoce del comitato senese pro Bersani: che siano tutte coincidenze?
Così, per capire se sono sempre i soliti che hanno le corsie preferenziali.
Ex dipendente della provincia
Novembre 8th, 2012 — Note redazionali
Negli ultimi mesi i ceccuzziani per difendere l’indifendibile ci avevano abituato a delle uscite pubbliche e a dei ragionamenti esilaranti; un campionario di ragionamenti degni di un trattato di fantascienza. Con oggi,dopo l’intervista del capo del PD cittadino, l’economista Giulio “Guido” Carli, lo sbarco dei marziani sulla terra è alle porte. L’intervista andrebbe catalogata come aria fritta e cestinata; ma con le perle sfoderate dall’economista risulta impensabile il silenzio. Evitando di commentare le paranoie sull’informazione inquinata e sui famosi anonimi;questi ultimi si,veri cospiratori contro il poverello Ceccuzzi e contro le menti eccelse che guidavano alla grande la città, sono il vero problema che ha impedito il viaggio del chianino verso il successo. E ti pareva!!! Alle menti eccelse il quesito “siamo incapaci a governare e a far politica” non passa minimamente per la testa? Ed erano talemente eccelse queste menti che hanno sostenuto l’acquisto di Antoneveneta, la gestione Tosi dell’università e stavano per votare un bilancio senza copertura finanziaria. Si, veramente eccelse.La città è in crisi? E l’economista ti risponde: “noi vogliamo ripartire da Ceccuzzi”. Allora ditelo che c’è grossa crisi in Via Rosi, ma grossa grossa. Però il massimo del massimo del minimo politico l’economista lo raggiunge quando afferma che loro le “professionalità le vanno a cercare fuori dalle mura”. E allora che ci state a fare voi dentro le mura? Sarà un discorso serio e rispettoso vero la città? No! Le professionalità dentro le mura voi non le trovate, non perchè non ci sono, ma perchè voi state alle professionalità come la nutella sulla carne chianina. Se non avete professionalità da spendere per la città chiudeto il PD di Siena e dedicatevi all’agricoltura. Il PD pensa seriamente di superare la crisi con queste teste eccelse? E i senesi continueranno a farsi prendere per i fondelli da chi ha distrutto la città?
Michele
Novembre 8th, 2012 — Note redazionali
L’ultimo sondaggio in circolazione sulle primarie del centrosinistra sarebbe questo: Renzi al 43,1%-Bersani al 34,9%. Vedremo come finirà questa competizione. Noi comunque simpatizziamo per Laura Puppato.
Novembre 7th, 2012 — Note redazionali
Lettera aperta al Presidente Barack Obama
Compiacendomi della Sua rielezione a Presidente degli Stati Uniti d’America, vengo, con questa mia a sollecitare la Sua attenzione nei confronti della mia città che versa in cattive acque. Non so se conosce Siena, un’antica città della Toscana, una volta Repubblica indipendente, poi passata nel Granducato di Toscana, poi incorporata nel Regno d’Italia. Vanto della città era l’Ateneo, forse il secondo del mondo dopo l’Alma Mater di Bologna, un centro di studi da quale sono usciti fior di giuristi, letterati, medici e scienziati, oggi fortemente indebitato (ma che vuoi che sia!). Il palazzo comunale, esempio di gotico laico, oggi abitato dal Commissario prefettizio a causa di una situazione debitoria che ha fatto salire vertiginosamente l’imposizione fiscale locale per il pareggio di bilancio (ma che vuoi che sia) c’era una banca,la più antica del mondo, che fino al 2006 aveva una delle più floride capitalizzazioni d’Europa ma oggi ha il titolo azionario pari a 0,23 euro( ma che vuoi che sia). Un ospedale che aveva delle eccellenze, per esempio in oculistica, che oggi ha perduto qualità (ma c’è). Ecco in mezzo alle opere d’arte a cielo aperto vi sono esempi d’arte contemporanea che hanno alimentato il prestigio cittadino: il quartiere di S. Miniato, l’edifico lineare, il nuovo edificio di viale Sardegna, il circling della Colonna di S. Marco, il quartiere ecologico di Malizia, etc. tutte opere segno della lungimiranza dei governi locali che si sono succeduti. La città è un esempio di democrazia: da circa 70 anni vi è la stessa maggioranza al governo, segno di stabilità e di convergenza d’interessi per l’interesse collettivo. Una volta c’erano anche le industrie, farmaceutiche, dolciarie ed elettroniche, ma oggi non ci sono più. Ecco Presidente saremmo tutti felici se venisse a festeggiare la Sua rielezione qui da noi, nella nostra ridente cittadina. Veda il viaggio come una luna di miele in una città da sogno. Del resto lo è! Chissà che non ci aiuti con le situazioni debitorie in cui ci troviamo e, magari chissà che la Sua presenza non faccia da traino per il turismo.
Luca Virgili (detto il Fresco)
Open Letter to President Barack Obama
Delighting in his re-election as President of the United States of America, I should appreciate your attention towards my city which is between Scylla and Caribdes. I do not know if you know Siena, an ancient city in Tuscany, once an independent republic, then moved in the Grand Duchy of Tuscany, later incorporated into the Kingdom of Italy. Pride of the city was the University, perhaps the world’s second after the Alma Mater of Bologna, a center for studies where some fine lawyers, writers, doctors and scientists, now heavily in debt (but it does not matter!) . The town hall, an example of secular Gothic, now occupied by the Prefectural Commissioner because of a debt situation that did soar local taxation to balance the budget (but it does not matter), there was a bank, the more oldest in the world, which until 2006 had one of the most prosperous capitalization of Europe, but today the share of 0.23 euro (but it does not matter). A hospital that had of excellence, for example in ophthalmology, which today has lost quality (but there is). Here in the midst of the works of art in the open, there are examples of contemporary art that have fueled the national prestige: the neighborhood of S. Miniato, the linear building, the new building of Viale Sardegna, the circling of the Column of St. Marco, the district ecological Malizia, etc.. all works sign of foresight of local governments that have followed. The city is an example of democracy for about 70 years there is the same majority government, a sign of stability and convergence of interests to the collective interest. Once there were also the industries, pharmaceutical, confectionery and electronic equipment, but today there are no more. Here President we would all be happy if he came to celebrate his re-election here, in our small town. See the trip as a honeymoon in a dream city. After all it is! Perhaps they help us with debt situations in which we find ourselves, and maybe who knows that his presence does not make a driving force for tourism.
Luca Virgili (aka The Fresh)
Novembre 7th, 2012 — Note redazionali
Urlare quando i buoi sono scappati, e chi urla era davanti al recinto mentre scappavano, è poco serio nei confronti dei cittadini. All’improvviso, solo dopo essere stati chiamati in causa, i parlamentari e i dirigenti del PD senese tuonano contro il riordino delle province. Su questo argomento riconosciamo solo al Bezzini il merito di aver lanciato in tempo l’allarme e siccome non siamo faziosi,riconosciamo anche al Bisi che dal suo giornale da diverso tempo aveva lanciato il medesimo allarme. Tutto il resto del gruppo dirigente del PD e i parlamentari Bindi e Cenni dormivano su due guanciali fiduciosi del famoso proclama del Montesquieu di Pontedera che aveva annunciato “Siena capoluogo della futura area vasta”. Questa è storia e questi sono i fatti. Non è successo niene di tutto ciò:la provincia di Siena è stata accorpata con Grosseto e il nuovo capoluogo spetta ai maremmani. Il Testo del Decreto Legge dice questo. Come sono arrivati al riordino delle province?
In data 6 luglio 2012 il governo emana il decreto n. 95 concernente anche il riordino delle province; in data 7 luglio 2012 il parlamento(PD favorevole) converte nella legge n. 135 il decreto con questa dicitura “Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini nonché misure di rafforzamento patrimoniale delle imprese del settore bancario”; in data 20 luglio 2012 il governo emana una deliberazione “Determinazione dei criteri per il riordino delle province a norma dell’articolo 17, comma 2, del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95″.
Dal 20 luglio fino alla fine di ottobre le Regioni hanno avuto tutto il tempo per avanzare proposte in merito alla riorganizzazione delle proprie province. E infatti nel testo del decreto scrivono “Viste le proposte delle Regioni Piemonte, Lombardia, Veneto, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia e Basilicata, trasmesse al Governo ai sensi del citato articolo 17, comma 3”.
Il 31 ottobre il consiglio dei ministri delibera il Testo del Decreto Legge promulgato dal Presidente della Repubblica il giorno 5 novembre 2012.
Che cosa è successo in Toscana e a Siena dal 20 luglio fino al 31 ottobre 2012? Di tutto e di più. Nel silenzio politico di Siena e con tutte le altre province in agitazione,in particolar modo Arezzo e Livorno, il PD toscano riunito nel cordinamento politico regionale convocato da Manciulli anche alla presenza del membro del coordinamento Franco Ceccuzzi, ha smentito la proposta di Rossi per creare delle aree vaste e di proporre Siena Capoluogo. Lo stesso PD regionale supportato dal PD senese ha sconfessato la proposta di Siena capoluogo. Se qualcuno ha dei dubbi fatevi rendicontare la riunione del coordinamento regionale del PD. E nessun parlamentare si è mosso nei confronti del governo per perorare la causa di Siena. Se qualcuno ha dei dubbi chiedete ai parlamentari di tirare fuori lettere o altro materiale cartaceo agli atti del parlamento o del governo a difesa di Siena capoluogo o di Siena provincia da sola.
Oggi in data 7 novembre le parlamentari del PD Rosy Bindi e Susanna Cenni diffondono un comunicato con il quale promettono battaglia per difendere Siena. Le due parlamentari del comunicato scrivono questo “Al di là delle forti perplessità sul profilo costituzionale del provvedimento sul quale attendiamo il pronunciamento degli organismi competenti, soprattutto alla luce di alcuni ‘recuperi’ dell’ultimo momento”. Ma la Bindi e la Cenni ieri non hanno letto che la Corte Costituzionale ha rinviato il dibattimento del ricorso sul riordino delle province solo alla conclusione dell’iter parlamentare? Erano distratte? E nemmeno oggi hanno letto la notizia? Evidentemente no. Merita comunque ricordare che tra le otto regioni che hanno presentato ricorso alla Consulta nemmeno una è governata dal PD. Se la Bindi e il PD avevano tanto a cuore le sorti di Siena perchè non hanno movimentato fin da subito il parlamento e perchè non hanno chiesto ai presidenti di regione del PD di presentare ricorso, compreso il Montesquieu di Pontedera?
Oggi anche il Ceccuzzi scende in pista proponendo un comitato a difesa di Siena capoluogo.
Le chiacchere non portano risultati. Per modificare l’abolizione della provincia occorre un voto del parlamento e per far diventare Siena capoluogo occorre il parere favorevole di Grosseto. Tutto il resto è propaganda e fumo negli occhi in vista delle elezioni amministrative.
Ecco il Decreto Legge
http://met.provincia.fi.it/news.aspx?n=130010