Ci risulterebbe da alcuni rumours che la maestrina condannata dalla Corte dei Conti dell’Emilia Romagna Ines Fabbro si sia diminuita lo stipendio che le era stato illegalmente attribuito sulla base dei requisiti previsti da un decreto interministeriale. Nonostante il dibattito che all’epoca si svolse gli organi di governo dell’ateneo più dissestato d’Italia (e forse del mondo) nel contratto inserirono la cifra massima. Resta comunque da considerare che dal novembre 2011 uno dei tre requisiti (il numero complessivo del personale docente e non superiore alle 2000 unità) era venuto a mancare e ci fu, all’epoca, chi lo fece notare e chiese la riduzione di ben 30000 euro. Pensate voi che la maestrina l’abbia fatto? Non risulta. Ma ammettendo che sia vero che dal gennaio 2012 la condannata se lo sia ridotto, come si spiega questo documento scaricato OGGI 9 novembre 2012 dal sito di Unisi (http://www.unisi.it/ateneo/adempimenti/trasparenza-valutazione-e-merito/dirigenza)?
Delle due l’una: o i rumours sono falsi oppure è falso questo documento UFFICIALE SCARICATO DA SITO DELLA TRASPARENZA UNISI. E con esso sono falsi i bilanci di Unisi perché non è giunta dal CdA comunicazione alcuna in merito a questo fatto. Vorranno mica sostenere che hanno fatto tutto questo SENZA avvertire il CdA? CdA che per bocca di alcuni suoi membri aveva espresso delle perplessità proprio sull’importo in questione e sul contratto, segnatamente sull’articolo 5 di questo ultimo?
INQUIRENTIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!! Sarà mica il caso di dare un’occhiata a questa faccenduola? No perché siccome arrivano altri rumours a proposito della tensione di liquidità che, negata come al solito, si ripresenta puntualmente tanto da far vociferare incertezze sull’erogazione della tredicesima mensilità, non sarebbe tanto corretto veder percepire ad una persona soltanto anche il non dovuto e a tutti gli altri neanche il dovuto. Siamo d’accordo oppure anche questo rientra nell’opinabile?
1 comment so far ↓
Da un articolo (http://www.ilcittadinoonline.it/news/152331/Riccaboni___L_Universit%C3%A0_%C3%A8_uscita_dalla_fase_di_emergenza_acuta_.html) del CittadinoOnline del 12/09/2012, ovvero solo due mesi fa: Il Senato accademico che si è tenuto ieri mattina – il primo dopo la pausa estiva – è stato l’occasione per il rettore dell’Università di Siena, Angelo Riccaboni, di condividere con il Senato l’analisi dell’attuale situazione e le priorità che dovranno caratterizzare l’Ateneo nell’anno che è appena incominciato.
“L’Università di Siena, grazie all’impegno e alla motivazione di tutte le sue componenti, è finalmente uscita dalla fase dell’emergenza acuta. Ora occorre continuare tutti insieme per realizzare un nuovo modello di Ateneo, fortemente innovativo, che, assegnando centralità ai dipartimenti e alla valutazione, possa agire efficacemente all’interno di uno scenario accademico nazionale e internazionale sempre più competitivo. L’Università di Siena, allo stesso tempo, intende fornire le proprie competenze per contribuire al rilancio di Siena e del suo territorio. In questi ultimi anni, avendo messo in atto tutte le azioni opportune, si è allentata in Ateneo la tensione sulla liquidità, sono stati rinsaldati i rapporti istituzionali e l’Università di Siena ha potuto anche godere di ottime valutazioni a livello nazionale.
“Sì è allentata la tensione sulla liquidità”? Ma come sarebbe a dire? Dopo soli due mesi l’annuncio trionfalistico adesso ci sarebbero problemi con le tredicesime? C’è qualcosa che non quadra. La rete internet non dimentica a differenza delle persone… Sarebbe il caso che il Rettore spazzi via queste presunte voci sull’incertezza dell’erogazione delle tredicesime perchè delle du l’una: o non è vero quello che ha detto il 12 Settembre scorso, oppure non sono vere queste voci. In ogni caso, chiarisca.