Una ricetta al giorno: Lo scoglio alla carbonara

Tempo di cottura: 11 minuti

Ingredienti per 4 persone:
400 gr. di spaghetti
Calamaretti q.b.
Gamberetti q.b.
Vongole veraci q.b.
Cozze q.b.
50 gr. di parmigiano grattugiato
3 uova
2 spicchi d’aglio
Vino bianco secco
2 listarelle di peperone verde
1 acciuga sotto sale
Olio extravergine d’oliva
Sale
Prezzemolo

Mettete le vongole e le cozze ad aprirsi in una pentola coperta con un coperchio, aggiungete una presa di sale grosso e mezzo limone , una volta aperte scolatele e filtrate con un colino la loro acqua di cottura.

In una padella preparate un fondo con abbondante olio d’oliva, le due listarelle di peperone, l’aglio tritato e fate soffriggere .
Pulite i calamaretti e tagliateli a pezzetti piuttosto piccoli, quindi aggiungete un filetto di acciuga sotto sale che avrete precedentemente disliscato e sciacquato con cura onde evitare che la vostra pasta diventi troppo saporita.

Mettete il tutto in padella e cominciate a far cuocere a fiamma viva, aggiungete quindi i gamberetti e sfumate con un goccio di vino bianco secco.A questo punto, potete unire anche le conchiglie e, un paio di mestolini di acqua di cottura delle vongole filtrata.

Lasciate che il sugo di pesce sia piuttosto abbondante perché gli spaghetti o le linguine, se preferite utilizzare quelle, assorbono il condimento e si insaporiscono gradevolmente.
Una volta preparato lo scoglio, prendete le conchiglie ed i gamberetti e metteteli in una ciotola a parte (vi serviranno dopo per guarnire il piatto e servirlo con tutte le conchiglie in bella mostra!).

Scolate la pasta ben al dente e fate proseguire la cottura in padella saltandola. Intanto preparate in una terrina tre uova sbattute con del parmigiano.Quando il condimento nella padella sarà in parte assorbito aggiungete le uova con il parmigiano e continuate a saltare fino a che non si formerà qualche “grumino” tipico della carbonara.
Servite lo scoglio alla carbonara spolverandolo con prezzemolo tritato e tutte le conchiglie sopra.

L’udienza per le elezioni irregolari del Criccaboni è stata rinviata a febbraio 2013. Ma per il contratto della Fabbro e della lettera piena di abuso d’ufficio firmata da Criccaboni e Fabbro perché la procura di Firenze non chiede l’avocazione dei fascicoli?

Febbraio-Marzo 2013 sarà il periodo delle due udienze per l’università: dissesto e elezioni del Criccaboni. Al Tribunale di Siena sono molto attenti e precisi che rinviano le udienze per capire meglio le carte; nel frattempo l’università è in ginocchio e coloro che hanno commesso e commettono irregolarità sono ancora impuniti. Per non parlare del contratto della Fabbro e della lettera piena di abuso d’ufficio a favore di Lorenzo Frediani. Ma per il contratto della Fabbro e della lettera piena di abuso d’ufficio firmata da Criccaboni e Fabbro perchè la procura di Firenze non chiede l’avocazione?

In Italia partono i processi,a Siena rinviano le udienze. Buon Natale!!!

 P.S. Criccaboni non ridere perchè il mondo non finisce alla Lizza.

Tommaso Occami. Tutto il potere ai soviet!

Lenin per vincere durante la rivoluzione russa coniò lo slogan: tutto il potere ai soviet. A Siena prima della campagna elettorale Profumo e Ceccuzzi si sono messi d’accordo e la parola d’ordine è: tutta la colpa è dei vecchi manager. In più il nuovo presidente ignora, nelle sue dichiarazioni, l’acquisizione dell’Antonveneta. Non risponde, neppure, a chi ha messo in evidenza che i bonifici all’epoca dell’operazione sulla banca padovana ammontavano a diciassette miliardi. Perchè se tutta la colpa è del management dott. Profumo molti di questi sono al loro posto, compreso quello è più a conoscenza di tutte le operazioni e resta tranquillamente nell’area finanza? Perché i capi area sono sempre gli stessi? Avete soltanto spostato qualche pedina diretti dalla solita manina politica? Scusi, ma lei da dove viene da Marte o è stata la solita manina politica a portarlo a Siena? Suvvia! Di Ceccuzzi non ne parliamo. Antonio Vigni voluto alla guida del Monte da Mussari in accordo con il sindaco dimissionario, l’ex sindaco di Siena Maurizio Cenni (il vero responsabile) e la CGIL. Massimo Castagnini con la conversione piddina e la sua grande capacità di fare campagne elettorali all’ombra della posizione che ricopriva in azienda e nella contrada. Davide Rossi che sta ancora facendo la campagna elettorale per Ceccuzzi condizionando dal suo posto di lavoro alcuni giornali e giornalisti senesi. Che tiene unita, cosa semplice perchè a Siena tutto dipende da una sola addetta stampa, le agenzie “cosiddette autonome”. Valentino Fanti che nell’ultima campagna elettorale, a partire dall’incontro al Garden, ha lavorato per l’elezione di Ceccuzzi a sindaco. Antonio Marino intoccabile fino a poco tempo fa proprio dal sindaco dimissionario. La perla poi si chiama Pieri voluto dalla sera alla mattina dal chianino, oggi completamente appiattito su Di Cunto, responsabile al pari del Parlangeli del disastro della Fondazione. Quindi la politica è estranea secondo la coppia Profumo, Ceccuzzi. Il potere senese, quindi, nel massimo della sua liberalità ha lasciato libero il management di operare come voleva e dato che quest’ultimo non è stato capace, non era all’altezza della situazione, oggi la città si trova in questa crisi. Meglio! Le nomine fatte dalle istituzioni nei vari posti di comando, sotto l’egida dei potentati partitici, non hanno contato nulla. I vari Gabriello Mancini, Alessandro Piazzi, Giuseppe Mussari, Marco Turchi, Graziano Costantini, Fabio Borghi, Paola Rosignoli, Paolo Mazzini, Fiorenza Anatrini, Antonella Buscalferri e via discorrendo sono stati vittime dei manager. Perché li avete nominati? Li avete nominati deboli, professionalmente lontani dall’incarico che dovevano ricoprire soltanto ed esclusivamente perché le decisioni venivano e vengono prese in sede politica. La maggiore responsabile della situazione si chiama politica e porta i nomi di Franco Ceccuzzi, Alberto Monaci, Mauro Marzucchi, Luigi Berlinguer, Claudio Marignani per conto di Denis Verdini e Alberto Brandani.

Allora la battuta della Litizzetto su Berlusconi non vale solo per il cavaliere ma anche per i nostri “eroi”, ci avete rotto in c…..

T.O.

Nella Bulgaria degli anni ’50 le primarie erano più democratiche. Ma i tre costituzionalisti (Giulio “Guido “ Carli, Federico Minghi e Orlando Paris) alla stampa hanno presentato delle regole prive di senso e che violano anche il codice civile. E tra l’altro le regole delle primarie senesi sono incoerenti con le regole di quelle nazionali

Facciamo una premessa. In Italia, quindi anche a Siena, i partiti politici sono forme associative che rientrano nella categoria delle associazioni non riconosciute e come tali regolamentati a livello gerarchico dal codice civile e ogni singolo associato o iscritto può avvalersi del codice civile per far rispettare i propri diritti; e tra i diritti è previsto anche il dissenso.

 Veniamo alle stravaganti regole del centrosinistra senese rappresentato in conferenza stampa da tre noti costituzionalisti: Giulio “Guido” Carli per il PD, Orlando Paris per i sellati e Federico Minghi per i Riformisti. Oltre a discostarsi dalle regole del centrosinistra nazionale, questi tre scienziati della politica e del diritto, hanno illustrato delle regole alquanto strane e nel contempo lesive dei diritti civili dei cittadini e degli stessi associati dei loro partiti.

Partiamo dalla prima regola, o meglio supercazzola giuridica: “Non possono partecipare alla consultazione ed essere iscritti all’albo degli elettori le persone di cui è nota l’appartenenza o il sostegno a gruppi politici diversi da quelli della coalizione; coloro che, nello svolgimento della loro funzione di consiglieri comunali nel precedente mandato, sono venuti meno agli impegni assunti con gli elettori di centrosinistra, provocando la crisi del Comune di Siena e consegnando la città alla gestione commissariale. Non saranno ammessi al voto neanche coloro che hanno sostenuto pubblicamente, in modo documentabile, oggettivo e inequivocabile (a titolo personale o in forma associata) l’iniziativa e l’azione politica degli otto consiglieri comunali della maggioranza uscente che si sono resi responsabili della crisi del Comune di Siena”.

Su questa parte “Non possono partecipare alla consultazione ed essere iscritti all’albo degli elettori le persone di cui è nota l’appartenenza o il sostegno a gruppi politici diversi da quelli della coalizione”. Niente da osservare; ma come fate ad impedire il voto a coloro che non avete espulso dal partito, considerato che sul piano giuridico e formale il comune è stato commissariato per via delle dimissioni del Ceccuzzi e non per una mozione di sfiducia? Come fate ad impedire il voto a degli iscritti che in consiglio comunale non hanno votato un bilancio altrimenti si sarebbero resi complici di votare un atto contabile non conforme? La differenza tra sospesi. Se si legge alla lettera quello che avete scritto “sono venuti meno agli impegni assunti con gli elettori di centrosinistra, provocando la crisi del Comune di Siena e consegnando la città alla gestione commissariale”, anche il Ceccuzzi, non solo non può votare, ma nemmeno candidarsi, considerato che è stato lui con le dimissioni a consegnare il Comune al Commissario. O le riscrivete queste regole, altrimenti sul piano giuridico nemmeno il Ceccuzzi può partecipare alle primarie. Consultatevi con un bravo giurista e fatevi spiegare lo status giuridico dei partiti politici e i diritti degli iscritti.

Ma il massimo lo raggiungono con questa regola: “Non potranno accedere al voto, infine, coloro che, nelle competizioni elettorali degli ultimi 6 anni, hanno sottoscritto o sono stati candidati o rappresentanti di liste diverse dalle forze di coalizione”.

Quindi in base a questi scienziati chi sei anni indietro la pensava in un modo non ha il diritto oggi di pensarla diversamente? Ma siamo in Italia o nella Bulgaria degli anni ’50? Qui siamo oltre il ridicolo.

Comunque celebrate queste strane primarie e sbrigatevi a raccontare ai senesi la verità sull’operazione Antonveneta e come mai Ceccuzzi nel 2006 era a cena a Salerno con quelli del crac del pastificio Amato.

Ma la regola, questa sì seria, del tipo: “non possono partecipare alle primarie coloro che hanno dissestato le istituzioni senesi e che sono indagati” perchè non l’avete scritta?

 P.S. Ma chi nel 2007 era induista e oggi si è convertito al cristianesimo avventista del settimo giorno può votare alle primarie?

Uno schiaffo alla gestione Mussari e al politico Ceccuzzi. Lo schiaffo non è il nostro ma quello di Alessandro Profumo

Dichiarazioni di Alessandro Profumo.

Mps: Profumo, ‘Nessuno con i propri soldi avrebbe comprato tanti bond’
‘Qualcuno ha pensato di fare un pasto gratis’ 

(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Roma, 13 dic – “Nessuno di noi con i propri soldi avrebbe comprato un portafoglio di quel genere”. Alessadro Profumo, presidente di Banca Mps, torna a criticare la precedente gestione della banca (Mussari presidente e Vigni direttore generale) per l’acquisto di un ingente portafoglio di titoli di Stato italiani per un controvalore di 27 miliardi. “Il problema non e’ tanto la quantita’ quanto la durata”, aggiunge Profumo. “Abbiamo dei bond al 2041 e altri al 2034: forse si pensava che ci fosse la possibilita’ di avere un pasto gratis”.

P.S. Gestione Mussari voluta e sostenuta da Franco Ceccuzzi,da SEL,da Mauro Marzucchi e dai Riformisti di Federico Minghi. Tra l’altro Ceccuzzi e Mussari sono sempre solidali e alleati. E ci sarebbe anche una domanda per Profumo: come mai non chiede le dimissioni di Mussari dall’Abi?

Agenzia Ansa del 12 dicembre 2012. “Quanto alla Fondazione Mps, la Gdf ha portato nell’ inchiesta una lettera inviata nel 2009 da Conti al presidente di Banca Mps Giuseppe Mussari perche’ intercedesse sull’omonima fondazione bancaria per sbloccare un contributo da 20.000 euro chiesto dall’associazione Viviani e destinato a realizzare un’opera omnia con il lavoro complessivo dell’urbanista”

Il testo dell’agenzia Ansa.


“Un’inchiesta vuol stabilire se i finanziamenti fossero diretti a Conti anziche’ alle attivita’ culturali dell’associazione. Per un rapporto della Gdf ”appareevidente come il Conti utilizzi l’associazione Viviani piu’ perle proprie finalita’ politiche che per lo scopo sociale” e ne sia il ”’dominus”’. Sono in corso inoltre accertamenti sui documenti sequestrati in varie perquisizioni (conti bancari,fatture, corrispondenza e altro), per ricostruire i passaggi di denaro e stabilire se l’ex assessore, uno dei maggiori referenti del Pd in Toscana, abbia dichiarato, oppure no, di aver ricevuto i finanziamenti.
Tra i contributi erogati direttamente o indirettamente a Riccardo Conti, anche per piccole cifre, per uno o piu’ anni, compaiono quelli di Fondazione Monte dei Paschi di Siena,Toremar compagnia di navigazione, Lazzi Villaggi Turistici, Florentia Bus, Global Service Toscana (che ha partecipato alla progettazione della bretella Prato-Lastra a Signa su cui e’ in corso un’inchiesta per corruzione a carico dello stesso Conti, da cui scaturisce questa indagine). Ci sono anche le coop toscane Legacoop Abitanti, Unica casa, Coop Lat di Firenze, Consorzio Toscano Cooperative. E ancora dall’elenco delle Fiamme Gialle emergono Banca Toscana, Istituto Gramsci, Lorenzini & C.srl di Livorno. Ma contributi all’associazione sono arrivati dai dirigentidel Consorzio Etruria, Armando Vanni (a cui avrebbe chiesto di iscriversi come socio lo stesso consorzio edile) e Fabrizio Bartaloni, nonche’ dal dirigente delle autostrade Riccardo Bicchi. Quanto alla Fondazione Mps, la Gdf ha portato nell’inchiesta una lettera inviata nel 2009 da Conti al presidente di Banca Mps Giuseppe Mussari perche’ intercedesse sull’omonima fondazione bancaria per sbloccare un contributo da 20.000 euro chiesto dall’associazione Viviani e destinato a realizzare un’opera omnia con il lavoro complessivo dell’urbanista. In genere i contributi arrivavano per iniziative promosse dall’associazione Romano Viviani, urbanista e suocero di Conti, oppure sotto forma di pubblicita’ per la rivista ‘Scelte pubbliche’: tra gli inserzionisti anche Banca di Cambiano, Porto di Livorno 2000, Autostrade spa. Nei giorni scorsi il tribunale del riesame ha respinto una domanda di dissequestro dei materiali prelevati dalla Gdf durante le perquisizioni”.

Ester Cicala. By By Mps da Piazza del Campo?

Per colpa della cattiva gestione la nostra amata banca MPS si trova nel bel mezzo di una ventata negativa da parte dell’informazione. Qui la città e la banca devono reagire; e devono reagire con la giusta pubblicità e cambiando i cattivi gestori. Come sarebbe bello veder scorrere in televisione la filiale di MPS ubicata in Piazza del Campo? Un bel messaggio positivo che comprende la meravigliosa Piazza e il marchio MPS. Purtroppo dalle voci raccolte mentre spalavo la neve davanti la mia casa in montagna,sembrerebbe che nelle intenzioni della banca ci sia proprio quella di chiudere la filiale di MPS in Piazza del Campo. Questa eventuale chiusura fa parte del secondo pacchetto sulle 400 che devano chiudere; ma l’affitto più caro che pagano sulle filiali di non proprietà non è quella di Via Montanini, e dicono che lavora meno di quella in Piazza del Campo, ma chi sarà il proprietario del fondo ???????? Per quella di Piazza aperta 4/5 anni fa, ci fu speso molto, era la filiale pilota, con tecnologie ed arredamento all’avanguardia. Mahhhhhh

Forse al posto di MPS ci metteranno Unicredit ? Almeno la mattina, Profumo, da una sua finestra di Piazza del Campo ritorna con la mente ai suoi amori passati  (40 Ml. di liquidazione).

Ma quale risanamento!! La cricca sta portando l’ateneo senese verso il default totale con il silenzio della politica e delle istituzioni.E con l’appoggio della Regione Toscana

I numeri sono numeri e noi i bilanci e le proiezioni economiche li abbiamo letti, a differenza di tutti quei politici e rappresentani istituzionali che passano il tempo ad osannare e sostenere il rettore di fiducia di Franco Ceccuzzi.
La realtà è alquanto drammatica e l’ateneo nelle mani di Criccaboni e Fabbro viaggia verso il default totale. Era un prestigioso ateneo e un groviglio di dissestatori, alcuni dei quali meritavano la galera, ha creato un buco di oltre 200 milioni di euro. Poi sono arrivati i nuovi membri della cricca capitanati dal Criccaboni e dalla condannata dalla Corte dei Conti Ines Fabbro e la situazione volge al peggio.
Non hanno nessun piano di risanamento (hai capito Guicciardini!!?); anzi la situazione è sempre disastrosa. Ecco le cifre del disastro.
Il Criccaboni non avendo una proiezione nel breve, ma anche nel lungo periodo di liquidità, ha pensato di chiedere alla banca MPS la rimodulazione dei mutui e quindi congelare le rate e spostarle al 2017. Comoda cosi, vero Montesquieu di Pontedera e Stella Targetti? Il Cricca pretetende di spostare il debito alle gestioni future.
Facciamo due conti con i bilanci sotto gli occhi. Pensate un po’: senza ristrutturazione nel gennaio del 2019 l’Ateneo andrà sotto di OTTANTA MILIONI, con la ristrutturazione “solo” di QUARANTADUE O QUARANTATRE!!! Capito cosa vuole fare il furbino del Cricca? Lasciare la patata bollente a chi verrà (verrebbe) dopo di lui. Ecco a cosa serve ristrutturare i mutui: a passare la patata bollente al successore.
Noi ci auguriamo che intervengano tutti coloro (e sono tanti) che hanno IL DOVERE di intervenire e che anzi, avevano già da un paio di anni il dovere di intervenire per levare il bastone di mano a questi due cialtroni.
E dove sarebbe il risanamento? Non c’è!!
Vogliamo parlare del contratto di Ines Fabbro, personaggio sponsorizzato da Franco Ceccuzzi? Vogliamo parlare dei libri non autorizzati e pagati con i soldi pubblici per colpa di Maurizio Boldrini, altro supporter di Ceccuzzi che vuole ripartire tutti insieme. Ma per carità! Ripartiamo sì, ma senza Boldrini e Ceccuzzi.
E il cda di MPS in base a quali garanzie rimodula i mutui?
Ma la Corte dei Conti e la magistratura ordinaria? Qui un gruppo di incompetenti e distruttori ha messo in ginocchio la città e non ultima l’università e le colpe per ora le pagano ingiustamente i cittadini.

Questo è veramente troppo. Ora basta!!! Chi ha IL DOVERE di intervenire intervenga e chiudiamola qui

L’ultimo atto della cricca dissestatrice dell’Ateneo si consustanzia, come leggiamo nel comunicato della USB-PI, in questa atroce lettera del Criccaboni:

“Cari Colleghi, per definire l’assetto organizzativo della cerimonia di stasera, anche in funzione delle ultime indicazioni della Questura, e fare la ricognizione dei compiti assegnati a ciascuno di noi, è fissata un riunione per le ore 13,00 presso il mio ufficio. Dovendo prevedere un consistente servizio d’ordine, vi prego di verificare la disponibilità di altri colleghi nell’ambito dei vostri uffici.”

Dunque: in primo luogo visto che si parla di “ciascuno di noi” ci piacerebbe sapere che ruolo aveva il Criccaboni nel gestire il servizio d’ordine. Poi: questo abusivo che non è altro manda questa mail ad alcuni amministrativi e tecnici E QUELLI CI VANNO!!! INCREDIBILE!!! E poi prendono le istruzioni “concordate con la Questura” e LE ESEGUONO!!! Contro i colleghi e contro quelli della cooperativa e contro gli studenti!!! Ma che razza di viscidi servi schifosi!!! Nemmeno Giuda è arrivato a tanto perché lui almeno trenta denari se li è fatti dare! E poi ci dovrebbe spiegare il Criccaboni che legittimazione ha a diramare ordini del genere, lui che si è già beccato non si sa le denunce che giacciono sui tavoli di un paio di Procure della Repubblica, lui che è chiaramente abusivo, lui che lunedì 17 dovrebbe essere automaticamente sollevato dall’incarico perché venerdì è altamente presumibile che la commissione elettorale sarà rinviata a giudizio per FALSO IDEOLOGICO IN ATTO PUBBLICO!!! Ma che è qui??? Ma la Questura, organo dello Stato si presume di diritto (si presume eh!) potrebbe metterci al corrente degli accordi che aveva preso con Criccaboni? I cittadini vorrebbero proprio saperlo.
Ma invece che preoccuparsi delle nostre innocue storielle la Procura di Genova non potrebbe accertarsi di cosa stiano combinando qui a Siena dove vengono violate regolarmente decine e decine di norme della legislazione del lavoro, del diritto sindacale, del codice civile e di quello penale, nell’indifferenza della locale Procura, pur mille volte sollecitata?
Ma che schifo di paese è quello dove succedono queste cose? Comunque, per tornare ai luridi servi, presto sapremo anche i nomi di costoro. Uno lo sappiamo di già, per certo: Moira Centini. Non vi ricordate? L’ex consigliere di amministrazione che si dimise per non dare un dispiacere alla sua amica maestrina condannata dalla Corte dei Conti (altra magistratura dormiente a Firenze, salvo che per rompere i coglioni ai poveracci e ai deboli) Ines Fabbro? La stessa Moira Centini che snazzicava coll’attenzionato Lorenzo Frediani, con gli amichetti del Cineca che dormivano a casa della Fabbro e con chissà quali altri manigoldi e sparvieri che spolpavano e continuano a spolpare il derelitto Ateneo.
Ma che schifo!!! Ateneo che comunque, anche se riesce a rimodulare i mutui (e non è detto perché visto che li aveva già rimodulati Focardi, quante volte li vogliamo rimodulare ‘sti mutui) sarà sempre e comunque sotto la linea di galleggiamento. Pensate un po’: senza ristrutturazione nel gennaio del 2019 l’Ateneo andrà sotto di OTTANTA MILIONI, con la ristrutturazione “solo” di QUARANTADUE O QUARANTATRE!!! Capito cosa vuole fare il furbino del Cricca? Lasciare la patata bollente a chi verrà (verrebbe) dopo di lui. Ecco a cosa serve ristrutturare i mutui: a passare la patata bollente al successore.
Noi ci auguriamo che intervengano tutti coloro (e sono tanti) che hanno IL DOVERE di intervenire e che anzi, avevano già da un paio di anni il dovere di intervenire per levare il bastone di mano a questi due cialtroni, alla loro cricca di rinviati a giudizio (vogliamo vedere se venerdì il direttore di dipartimento nonché membro del Senato accademico Bettalli viene rinviato a giudizio se avrà la faccia di rimanere in carica) e alla pletora di viscidi vermi servili che si prestano alle peggiori porcherie.
Ancora una volta: CHE SCHIFO!!!!!!

Nella foto: il Cricca nell’ufficio che gli auguriamo presto di occupare e che auspichiamo gli venga lestamente assegnato dalle autorità competenti (anche se con grave ritardo).

Un’analisi politica in diretta dal politichese politicante

Il colpo basso di Silvione al governo Monti ha riaperto i giochi politici trascinando tutti nel vecchio schema pre-montiano.In un giorno e una notte gli equilibri politici costruiti all’ombra di Napolitano e Monti sono saltati.Si ritorna alle elezioni per ritrovarci un nuovo governo Monti;un governo eletto dalla maggioranza forzata che l’attuale legge consegnerà alla camera e al senato. L’accellerata delle politiche ha colto di sorpresa anche i movimenti e gli equilibri politici senesi. Sul piano locale alcuni giochi sono già stati chiusi, sempre che non spunti la novità nelle ultime ore. Con la mediazione di Mussari, Ceccuzzi e Mauro Marzucchi hanno siglato un nuovo accordo: Siena Futura non partecipa alle primarie e lascia isolati i Riformisti che volevano presentare una candidatura forte da contrapporre al Ceccuzzi. E per suggellare l’accordo con il Ceccuzzi, accordo che il Marzucchi ha siglato personalmente senza delegazione al seguito, Siena Futura ha attaccato la componente renziana del PD. Quindi lo schema è sempre il solito: Ceccuzzi è il candidato di fiducia di Mussari e Luigi Berlinguer. E per evitare una candidatura di area renziana alle primarie, il gruppo del Ceccuzzi sta lavorando per garantire agli uomini di Renzi, la candidatura al parlamento al posto di Susanna Cenni. Risiamo punto e a capo con la vecchia politica spartitoria; quella politica che ha affossato la città. E alcuni hanno anche la fortuna che le inchieste non sono di competenza di procure attive come Firenze e Milano.
Ma la sorpresa nelle primarie a Siena potrebbe effettivamente arrivare. E non sarebbe poi male per riaprire una dialettica sui contenuti e sul cambio di rotta in città,considerando che da altre parti non arrivano novità per aprire scenari validi per la città.
Ovviamente bisognerà capire se i due viaggi a Roma del Marzucchi per ottenere una candidatura alle politiche con l’ipotetica lista di Montezemolo produrranno il risultato sperato. A quel punto come si collocherà il Marzucchi, considerato il fatto che Montezemolo si sta collocando in alternativa al PD?