Si rimane perplessi quando ci tocca leggere le polemiche tra magistrati. Bruti Liberati accusa alcune procure di indagare violando le competenze territoriali; altri magistrati invocano l’intervento del CSM contro i propri colleghi. Morale della storia: nessun responsabile dei danni paga e le inchieste si allungano nei giornali e nei tempi. E all’improvviso si scopre che alcuni piani del Tribunale di Siena non sono a norma, parola del presidente del Tribunale.
Nel frattempo, mentre giornali e politici si rincorrono tra gossip giudiziari e scontri ideologici, la città di Siena, i cittadini, pagano sulle loro vite lavorative e quotidiane, i disastri colposi di una classe dirigente voluta e sostenuta dal groviglio armonioso e da una combinazione di politica, giornalismo locale servile e interessi finanziari speculativi.
La prima istituzione dissestata è stata l’università di Siena: i responsabili a piede libero e ai loro posti e a rimetterci i lavoratori con tagli di stipendio e cassa integrazione e la didattica. E magari qualche ex procuratore della repubblica dopo la pensione ha goduto anche della nomina da parte degli enti senesi nel cda di qualche società.
Poi è arrivato il disastro MPS: danno per la banca, per i dipendenti e danno patrimoniale per fondazione e per il territorio. Sanzionato qualcuno? No.
L’unico processo che inizierà sarà quello a Salerno, l’11 settembre, sul crac del pastificio Amato http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/1-ceravamo-tanto-amato-ecco-il-sistema-montepaschi-allopera-in-campania2-per-ingraziarsi-lallora-50378.htm
Magari tra 50 anni ci scriveremo un libro per individuare i responsabili.
Siena:tagli di stipendi, cassa integrazione e danno patrimoniale. Ma la politica e i giornali (non tutti) rincorrono solo il gossip giudiziario e lo scontro ideologico. E i magistrati ad oggi non hanno sanzionato nessuno
Febbraio 5th, 2013 | Note redazionali
5 comments ↓
http://www.fondazionemps.it/ita/comunicati_dettaglio.asp?anno=2010&idcom=354&t=rs
e magari la figlia del procuratore in pensione lavorava all’ateneo senese…
[…] Fratello Illuminato – Il blog – Liberté Egalité Fraternité […]
Ogni tanto è bene farsi due risate; sentite cosa dice Ceccuzzi ai dipendenti della Cooperativa Solidarietà che saranno messi in cassa integrazione:
http://www.sienanews.it/2013/02/05/cooperativa-solidarieta-ceccuzzi-intervenire-subito-per-scongiurare-la-cassa-integrazione/
Tanto siamo a carnevale no?
Da Pagina 8 della Nazione Siena del 6.2.2013:
“NON sarà l’Ateneo a mettere in cassa integrazione alcun lavorato-re» della Cooperativa solidarietà perché gli addetti dipendono, appunto, dalla cooperativa stessa.La rimodulazione del contratto di fornitura esterna dei servizi di portierato – prosegue l’Ateneo- è stata imposta dalla necessità del contenimento della spesa, nell’ambito di una complessiva e imprescindibile politica di rigore che coinvolge ogni aspetto della gestione”.
E la fascia più alta di retribuzione della D.A. e l’indennità di Rettore come si coniugano con la “necessità del contenimento della spesa, nell’ambito di una complessiva e imprescindibile politica di rigore che coinvolge ogni aspetto della gestione”?