SALERNO – Il Monte Paschi di Siena e il suo presidente Giuseppe Mussari, ora al centro di una maxi inchiesta sui derivati nella quale il numero uno dell’istituto di credito è accusato di truffa, hanno gestito importanti affari anche a Salerno. Uno di questi, probabilmente il più rilevante, è legato al gruppo Amato e all’omonimo pastificio – tra i più grandi in Italia, già sponsor della Nazionale di calcio nel 2006 – che nei mesi scorsi alcuni imprenditori hanno salvato in extremis dal fallimento. Mussari e Mps sono menzionati nei faldoni dell’inchiesta della magistratura salernitana – senza essere iscritti al momento nel registro degli indagati – che ha portato il pm Vincenzo Senatore ad accusare i vertici del gruppo Amato, alcuni imprenditori e l’ex presidente della Commissione parlamentare Finanze, Paolo Del Mese, per presunte operazioni illecite. Richiedendo, proprio per quest’ultimo e per Simone Labonia, anche l’arresto. Provvedimento sul quale la Corte di Cassazione dovrà pronunciarsi il prossimo 11 febbraio: ironia della sorte nello stesso giorno di avvio del processo al Tribunale di Salerno.
LA VICENDA – Il pastificio Amato, vicino al fallimento e protagonista di un investimento complicato per la trasformazione del suo vecchio stabilimento in centro direzionale e residenziale su progetto griffato Jean Nouvel, ottiene un finanziamento di 27 milioni di euro da un pool di banche. Sedici milioni e 968mila euro sono del Monte Paschi di Siena. Soldi che sono garantiti dall’istituto di credito a una immobiliare del gruppo Amato all’epoca dei fatti – nel 2008 – appena costituita e poi si scoprirà interamente controllata da una società off-shore di Malta. Questo stesso finanziamento però, qualche tempo prima, altre banche non l’avevano concesso ritenendo l’operazione finanziaria troppo rischiosa. Per il Monte Paschi, invece, non è così. E i magistrati ritengono che Mps abbia garantito fiducia agli Amato grazie a Del Mese.
VIAGGIO A SIENA – Ad accompagnare gli Amato da Mussari a Siena è proprio Paolo Del Mese. E per i magistrati l’ex deputato avrebbe incassato soldi per favorire questa operazione. inoltre, sempre secondo gli inquirenti, il presidente della Commissione Finanze sarebbe riuscito ad inserire uno dei suoi uomini più vicini, l’avvocato Simone Labonia, nel giro Mps. Tant’è che Labonia è stato, per un periodo, procuratore speciale della Consum.it: una società del gruppo Mps. Un altro uomo di Del Mese invece, il consigliere provinciale Antonio Anastasio, nella stessa controllata di Monte Paschi diventa addirittura membro del consiglio di amministrazione. Ma in quel ruolo Anastasio rimane fino al 2008, quando si dimette – come rivela lo stesso beneficiato in una deposizione resa ai magistrati – su consiglio dello stesso Del Mese: «A suo dire – racconta l’indagato – la permanenza in tale incarico costituiva un ulteriore ostacolo alla concessione del mutuo». Quello che poi sarebbe stato garantito agli Amato.
LA CENA IN COSTIERA AMALFITANA – Mussari sembra avere un feeling particolare con Paolo Del Mese e con Salerno. Anche perché il numero due della Commissione Finanze, presieduta dall’ex democristiano salernitano, è Franco Ceccuzzi. Parlamentare del Pd ma anche ex sindaco di Siena. Alla cena, come hanno raccontato alcuni indagati nel corso delle deposizioni, furono invitati e parteciparono numerosi esponenti politici e imprenditoriali di rilievo di Salerno. La conviviale fu organizzata, nella sua villa in costiera amalfitana, da Giuseppe Amato. Pare su input di Del Mese. Che vi partecipò insieme a Mussari e Ceccuzzi. Tra i tanti invitati anche il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca.
Felice Naddeo 29 gennaio 2013 (modifica il 30 gennaio 2013)
4 comments ↓
Che dire…..il mio pensiero va a due aspetti che, leggendo questi fatti, non possono essere ignorati. Il primo aspetto, riguarda quella moralità e quello ostentare sempre in ogni forum ed ad ogni occasione, la “buona politica” , che poi nei fatti viene puntualmente disattesa. Il secondo aspetto riguarda la vita di tutti i giorni, vale a dire la possibilità che ognuno di noi ha di accedere al credito, anche per somme ridicole in confronto a quelle che si leggono nell’articolo. Mi domando come una società appena costituita con un capitale sociale di qualche migliaio di euro, possa ottenere in maniera così disinvolta certi finanziamenti. È etico tutto questo? Quante volte avete sentito dalla bocca di questi signori la parola “etica”? Della serie, si parla in un modo, si “razzola” in un altro.
Qualcuno con un po’ di umiltà, per quello che è la sua storia politica, dovrebbe fare un passo indietro e consentire davvero il ricambio e l’ingresso di forze nuove e pulite, anche provenienti dal suo stesso partito. Che ne pensa sig. Ceccuzzi?
E’ difficile trovare forze pulite proveniente dallo stesso partito!!
Amici fino a ieri e nemici da poche ore?? Affidabili?? Consorti di ex assessore esterne, quale garanzia di “discontinuità” potranno dare?
http://www.dagospia.com/rubrica-4/business/1-avevano-due-banche-la-rivincita-di-consorte-contro-mussari-compagni-ecco-cosa-succedeva-50321.htm
http://www.sienafree.it/economia-e-finanza/264-economia-e-finanza/45301-mps-confronti-consob-verifichi-se-ce-disegno-contro-fondazione