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Ceccuzzi e Bezzini, ma fatela voi una volta tanto chiarezza e prendete le distanze dal groviglio bituminoso

Il giornalino online del groviglio Siena News ha pubblicato da poco un comunicato congiunto di Bezzini e Ceccuzzi col quale si chiede che la magistratura faccia chiarezza al più presto a seguito del blitz di stamane.
Caro Ceccuzzi falla te chiarezza su questo:


E se del caso, fai chiarezza anche su questo:


E poi, già che ci siamo a fare chiarezza, spiegaci come mai il rappresentante del Comune Vareno Cucini ha votato a favore di un bilancio dell’Università molto peggiore di quello che è stato bocciato in Comune.
E per maggiore chiarezza una domanda: come mai è dai tempi del Tosi che i rappresentanti degli enti locali non hanno mai verificato la correttezza dei bilanci universitari?
E sempre per la chiarezza: come mai al consigliere di maggioranza Davide Chiti non è mai stato chiesto di dimettersi?
E infine come mai avete dato retta al Bisi e vi siete scagliati contro quella trasmissione, invece che prendere atto che qualcosa non andava e agire di conseguenza? E vediamo di smetterla con questo groviglio bituminoso.
Arriviamo a Bezzini, visto che anche quello della provincia vuole fare chiarezza. Per lui vale la domanda sul rappresentante Roberto Morrocchi a proposito del bilancio universitario.
Poi ci sarebbe qualche chiarezza da fare anche in merito ai cinghiali e agli sbirillamenti in Pian dei Mantellini.
Poi siamo ancora in attesa di chiarezza sugli incarichi a Silvia Viviani in provincia (Eretico ascolta anche te, eh).
Visto che siamo a fare chiarezza ci potete, Ceccuzzi e Bezzini, chiarire quanti soldi sono stati versati all’Agenzia Robespierre negli ultimi dieci anni con tutti gli incarichi avuti dagli enti locali? No perché siccome dichiaravate qui che è roba vostra …


Infine ci spiegate come mai vi siete stretti intorno al rettore più abusivo e inconcludente del mondo nonché al suo altrettanto inconcludente e condannato dalla corte dei conti direttore amministrativo?
Ovvia giù, facciamola un po’ di chiarezza e su queste domande potete fare chiarezza anche prima degli esiti della Magistratura.
Su su … Siamo in attesa di chiarezza!!!

Quando Ceccuzzi esaltava l’acquisto di Antonveneta. Ceccuzzi dimettiti!

Ceccuzzi si voleva presentare come bel discontinuatore, ma non è credibile. Ricordiamo a tutti che Ceccuzzi al momento dell’acquisto di Banca Antonveneta lo stesso aveva dichiarato che Antonveneta era l’anima gemella di MPS.

Per il bene della città caro Ceccuzzi DIMETTITI!!

Ester Cicala. La politica europea divisa tra I Pirati e quel Senni del bilancio. A raccolta tutti i barbieri

Prima di solcare i mari tempestosi della politica europea mi preme segnalare un’iniziativa clamorosa. Fonti quasi asciutte mi dicono che Stefano “groviglio” Bisi ha convocato tutti i barbieri del Centro-Italia per dipanare la matassa di Report e gli interrogativi che attendono i barbieri sono complicati. Meteo permettendo la riunione plenaria dei barbieri si dovrebbe tenere in uno dei cerchi nei campi scoperti dalle parti di Montepulciano a seguito dell’avvistameno di un Ufo. Al centro del cerchio ovviamente il Bisi con la lavagna per segnare le risposte e i barbieri disposti circolarmente con le palettine delle varie opzioni di risposta da sollevare alla fine del conto alla rovescia. Gli interrogativi, prontamente preparati tra Siena e Mantova sono i seguenti: 1) Il Massone intervistato da Report era finto o era finta la barba? 2) La barba del Massone intervistato da Report era vero o la barba era finta) 3) Il Massone intervistato da Report era vero e la barba era vera? 4) Il Massone vero era senza barba? La parola ai barbieri.

Altri interrogativi invece stanno impegnando i crani dei politici di tre quarti d’Europa. La politica europea è in subbuglio per tre fenomeni incontrollabili: in Germania il movimento I Pirati è il terzo partito politico; in Italia il terzo dopo le ultime amministrativa sono i grillini; a Siena Sandro Senni dopo un incontro al Terzo di San Martino è entrato nella minoranza dell’ultimo consiglio comunale. Il “responsabile alla Scilipoti” in salsa senese Sandro Senni coadiuvato dal fine stratega della politica, Alberto Brandani, si è schierato con il Ceccuzzi e i vertici dell’UDC brandaniani hanno giustificato la scelta del Senni come un atto (ir)responsabile, come un avvicinamento al centrosinistra coerente con gli avvicinamenti regionali e nazionali. Addirittura, a sentire il Senni, è stato lo stesso Casini a benedire la scelta di votare il bilancio ceccuzziano. Troppo poco. Se riportate indietro le immagini del Papa in San Pietro di due domeniche fa vi accorgerete che a un certo punto anche lo stesso Ratzinger annuncia la benedizione Urbi et Orbi nei confronti del Senni. Il nostro Senni forse è l’ennesimo segreto di Fatima non svelato? Puo’ darsi; mai precludere le strade della conoscenza mistica. Quindi accordo raggiunto a tutti i livelli tra l’UDC di Casini e il PD di Bersani? No di certo! Ieri è stato Casini stesso che ha chiuso le porte alla coalizione del centrosinistra. Al Senni non rimane che giustificare l’accordo con il Ceccuzzi in due soli modi: il gesto responsabile e il responsabile gesto di essersi svenduto. Ma il professor Brandani, dopo le dichiarazioni di Casini, seguirà il Senni nel palese suicidio politico? La risposta domenica prossima. Preparate un paracadute per il Brandani. Io il Senni, ed esprimo un giudizio da donna, lo vedrei bene come dirigente di Sienambiente. O forse qualcuno ha già pensato a questa ipotesi?

Scuppone!!! Reportage fotografico sulla “nascita” del dissesto dell’Ateneo

La redazione di Fratello Illuminato è entrata in possesso della foto che testimonia l’origine del disastro da oltre 250.000 milioni di euro, nonché della macellazione di migliaia di studenti, docenti e tecnici amministrativi, nonché della reputazione di un ateneo antico e, una volta prestigioso, nella totale indifferenza delle istituzioni locali (e anche nazionali, va detto) nonché in quella – evidente – della magistratura.

Da questo atto, lo riconosciamo, un po’ disgustoso a mostrarsi, rapporto chiaramente non matrimoniale, si è venuta a creare questa situazione:

Ed ecco alla fine il risultato. Complimentoni!!! Davvero!!! Continuate pure così, a fare finta di niente.

Da Londra interviene il nostro Maestro Uriel

Ha-tannut

“Uomo se lanci il tuo spirito oltre lo spazio e il tempo, in ogni attimo puoi essere nell’ eternità”
(Angelus Silesius dal poema “Il pellegrino cherubino” )

É dal κόσμος che promana l’ordine naturale che domina l’universo. Il primordio che non conosce termine conclusivo né origine trascorre sulla vita degli uomini consacrando al cammino antropico un’incommensurabile successione di allegorie. I Simboli soccorrono gli accorti e gli invocanti contemplanti nel momento in cui si coagulano gli eventi fatali assistono l’umanità che invoca.
E come l’oro e l’argento nell’iconografia alchemica vestono i tratti simbolici del Sole e della Luna, della luce e delle tenebre e del principio maschile e femminile, che si uniscono nella coniunctio oppositorum della Grande Opera così, nel tempo sensibile, la concordia discors invoca ed indica la via di un’euritmia di intenti e volontà.
L’al-kimiyah cela nel suo grembo il principio della fusione, della combinazione degli elementi, della corrispondenza ai principi comuni. L’Ἁρμονία, l’ὁμοφωνία determinano l’imperativo assoluto che deve governare i postulati informatori degli agenti, di coloro che per mandato etico assistono e vegliano sugli inermi. E l’opus alchemicum esige la sublimazione del mistero che è racchiuso nel dogma del Solve et Coagula. La “materia prima” ravvivata dal calore della fornace gradualmente si trasmuta. La ὕλη è l’essenza umana prima dellapalingenesi, il fuoco del crogiolo è il potere mentale che dissolve la coscienza dalla cognizione del corpo. L’Athanor è la struttura materiale in cui si compiono le fasi di purificazione degli stati di coscienza, ed è infine l’intero Universo. Decantazione, Decontaminazione, Liberazione sono i tre stadi che sperimenta lo spirito per conseguire il bene comune. L’unione cui allude l’Athanor, Α-Θάνατος si consustanzia nel dissolvimento dell’ego personale nell’eufonia universale ed assoluta, in un canto in cui gli echi individuali mantengono la propria e connaturata specificità, ma che si fondono in una modulazione univoca.

Ad perpetuam memoriam: Il Maestro, il VERO Maestro con la sua tempra morale assurge a simbolo di fedeltà, saggezza e coerenza oltre che di intemerato spirito di giustizia, divenendo esempio di alta umanità. La Parola, di cui è depositario, costituisce l’idea-forza della iniziazione liberomuratoria, tesa a conseguire la Perfezione interiore e il Bene dell’Umanità.
Non adgnosco vos Magister venerabilis in hoc.

Maestro Uriel

Riceviamo e pubblichiamo. Il problema non è Siena, la sua cultura, le sue tradizioni, il Palio ma come è stata governata dai suoi rappresentanti politici che hanno avuto come capo indiscusso l’attuale primo cittadino Ceccuzzi

Parole d’ordine: minimizzare e screditare. Queste sono le azioni che il potere diessino di Siena in tutte le sue varianti sta mettendo in campo per contrastare la trasmissione di Report andata in onda domenica sera. C’è anche una terza iniziativa quella delle querele. C’è da domandarsi, se quest’ultima è stata inventata da Mussari o da Ceccuzzi, propendiamo più per il primo. Cioè l’uso costante della minaccia per annientare, quando si procede alla querela, l’avversario (nemico) con denaro pubblico. È facile capire la sproporzione di forze fra un privato più o meno colpevole e i mezzi che il denaro pubblico può mettere a disposizione dei querelanti. Ciò il conflitto non si regola con l’approfondimento degli argomenti ma con prove muscolari come far pressione su un editore per licenziare un direttore “scomodo”, meglio che racconta la verità. Nelle esternazioni del sindaco Ceccuzzi c’è la solita impostazione di, a torto, voler diventare il paladino della senesità. Le cose non stanno come le vorrebbero rappresentare gli uffici stampa legati al primo cittadino che forse avrebbero fatto meglio a consigliargli di andare alla trasmissione della Gabanelli. Non si può rivendicare di essere il “capitano del popolo” e poi fuggire di fronte alle difficoltà. Sappiamo che è più facile restare nella propria stanza e essere circondati dagli amici ossequiosi (come David Rossi ad esempio), ma essere personaggio pubblico comporta dei rischi che devono essere giocati fino in fondo. Il problema non è Siena, la sua cultura, le sue tradizioni, il Palio, ma come è stata governata dai suoi rappresentanti politici che hanno avuto come capo indiscusso l’attuale primo cittadino Ceccuzzi. Parliamo di questo è lasciamo perdere la senesità Siena non merita di essere confusa con i suoi attuali gestori. Soprattutto se fanno riferimento a difensori che inventano slogan a dir poco esilaranti come: groviglio armonioso o frullato diffamatorio. Chi è Bisi e come si rapporta alla situazione di Siena è chiaro ed è stato evidente proprio nella trasmissione tanto contestata. Sull’argomento non c’è bisogno di spendere altre parole! Quindi la diffamazione sarebbe: nell’acquisto dell’Antonveneta, nell’operazione Alessandria, nella vicenda Ampugnano con tutti gli annessi e connessi, nelle scelte fatte dagli enti locali e gestite dalla Fondazione, nel buco della gestione dell’Università, nei rapporti che con il Fisco ha la famiglia Aleotti, nei presunti provvedimenti che il governo sta prendendo per togliere dai pasticci lo stesso Profumo, nelle relazioni che la Sansedoni tiene o ha tenuto con alcuni imprenditori italiani, che i soldi che provengono dalla BCE non vanno all’economia perché non c’é patrimonio ma a operazioni di natura finanziaria allora il problema potrebbe essere un’altro. Che per buona parte di questi problemi ad essere danneggiato è stato proprio il popolo senese. Che il primo cittadino dovrebbe essere il primo, appunto, a fare le eventuali azioni di responsabilità nei confronti di chi avrebbe mal governato invece di trincerarsi dietro la senesità, che proprio non c’entra nulla. Qui sarebbe la vera discontinuità, ricorra pure Ceccuzzi alla magistratura ma per difendere il mal tolto fatto nei confronti di Siena, dando un autorevole avvio alle iniziative della magistratura che da più parti sono auspicate, altro che adirarsi per una trasmissione della RAI. Francamente ce ne importa poco se gli aggettivi, o qualche sostantivo, o qualche cifra non è corretta. Sindaco lei non lo può fare quello che sarebbe bene che facesse perché emergerebbero le sue responsabilità e allora la butta sulla fuffa, sugli slogan, sulla teoria del nemico tanto cara ai comunisti, fa del fuoco di sbarramento! Ma la verità è sotto gli occhi di tutti e Report ne ha messo in evidenza solo una parte.

Alessandro

Quizzino. Indovinate chi ha scritto il pezzo del Bisi

Invito all’osservazione. Il pezzo di oggi del Bisi nel quale si scaglia contro la trasmissione di Report di domenica sera (http://www.corriere.it/inchieste/reportime/economia/monte-fiaschi/d7da62e6-96b2-11e1-a8a2-11f8cf758d5e.shtml), sembra realizzato da un’altra penna rispetto alla sua. Con questo non vogliamo dire che il Bisi non sappia scrivere. Diciamo solo che non scrive in quel modo. E, come ci è capitato di notare anche in altri casi, quando si toccano certi argomenti talvolta il modo di scrivere del Bisi si trasforma totalmente, a tal punto che non sembra neppure fatto da lui. La cosa è abbastanza semplice, basta fare un raffronto tra i suoi consueti pezzi e questo di oggi, nel quale l’utilizzo di certi termini, l’impostazione delle frasi sembrerebbe davvero roba non sua.

Non vogliamo pensare che ci sia qualcuno che, magari momentaneamente archiviato dallo staff dei comunicatori del Ceccuzzi in quanto considerato non del tutto affidabile, prenda a prestito il giornale del Bisi (peraltro notoriamente suo amico) per scrivere cose ed esprimere commenti e riflessioni che, diversamente ed essendo andato via dalla banca il suo nume tutelare, nessuno gli chiede più.
La nostra è solo una riflessione, non c’è bisogno che alcuni diventino “rossi” di rabbia.

“Sicuramente il sindaco di Siena avrà delle cose da dire, ma è stato invitato a replicare e discutere in trasmissione e si è rifiutato di partecipare”. Milena Gabanelli replica così al primo cittadino di Siena, Franco Ceccuzzi, che ha contestato la puntata di Report andata in onda ieri sera su Rai3 sottolineando la possibilità di ricorrere ad azioni legali nei confronti del programma.
“Quella di non partecipare è una scelta – dice Gabanelli – salvo poi lamentarsi il giorno dopo. E’ un film che in questo Paese capita di vedere spesso”.

Ceccuzzi scende in difesa del groviglio armonioso del Bisi contro Report. E’ evidente che non c’era nessuna discontinuità, ma solo chiacchere. La Gabanelli replica. E noi aggiungiamo: poche chiacchere e smentite, altrimenti vergognatevi per come avete ridotto la città

Siena News il giornalino online del groviglio armonioso non ha perso tempo nel pubblicare l’attacco di Ceccuzzi alla trasmissione di Rai Tre Report e anche da diversi dirigenti ed iscritti del PD senese solo attacchi alla trasmissione. Che strano: il PDL contro Report e il PD contro Report. La tripla morale del PD senese è unica però. Fino a qualche giorno fa la Gabanelli era un’eroina della libera informazione d’inchiesta, oggi una “nemica” di Siena. Rosaria Bindi non ha niente da dire sul servizio di Report? Ma le cifre e i problemi sollevati dalla trasmissione sono veri o falsi? Sono veri! Anche Colonnino lo sa. Con l’intervento del Ceccuzzi contro Report è del tutto chiaro che non c’è nessuna discontinuità e che il gruppo dirigente del PD senese preferisce difendere il groviglio del Bisi piuttosto che fare autocritica e pensare al futuro della città. Basta leggere l’intervento del Ceccuzzi (che pubblichiamo integralmente) per capire la disperazione e l’incoerenza colpevole della classe dirigente che governa la città. Ceccuzzi difende Bisi (tienilo stretto), difende Criccaboni, difende i vertici di Ampugnano, difende la nomenclatura universitaria, difende la gestione Mussari della banca. E infatti il Ceccuzzi aveva esaltato l’acquisto di banca Antonveneta. Per il bene della città non rimane che un bel commissario al posto del Ceccuzzi. E la colpa della crisi della città è tutta del gruppo dirigente del PD e di quei comunicatori aggrovigliati che negano l’evidenza. La politica senese è sull’orlo del precipizio perchè ancora ci sono quelli che basta dirgli “l’asino vola” e tutti in coro “l’asino vola”. Anche il groviglio vola via e ancora non l’avete capito. Poi qualcuno ha il coraggio di ambire al titolo di capitale della cultura europea.

L’intervento integrale del Ceccuzzi

Siena è una città libera e pulita. Respingiamo al mittente la rappresentazione andata in onda, ieri domenica 6 Maggio su Report, perché è molto lontana dalla realtà di una città che per quanto sconti duramente la crisi economica, è sempre un simbolo di molte eccellenze italiane. La trasmissione si è rivelata gravemente offensiva per la città, i senesi, il Palio, le sue tradizioni. La costruzione del servizio parte dalla deformazione del passato ed arriva persino ad ignorare i cambiamenti messi in atto in questo primo anno di mandato e sopratutto negli ultimi mesi con il rinnovamento totale del consiglio di Banca Mps che ha operato la Fondazione. Un chiaro tentativo di  fermare il tempo e raffigurare una situazione senza speranza. Il futuro di Siena è già cominciato, ma c’è qualcuno che lo vuole soffocare per aprire una stagione di vendette e di regolamenti di conti. E’ doveroso, oltre che giusto, riflettere con severità su scelte del passato che non hanno dato i frutti sperati, come su eventuali errori e sottovalutazioni, ma con una storicizzazione documentata ed equilibrata.

La scelta di non rilasciare dichiarazioni è stata ponderata proprio sulla base di quella che poteva essere un’impostazione irreversibilmente di parte del servizio; una sensazione che si è dimostrata esatta nei fatti, e semmai, insufficiente per difetto. Per quanto riguarda le accuse rivolte alla gestione della Banca sono convinto che gli organi competenti sapranno chiarire ogni aspetto a tutela del buon nome di un’azienda che opera al servizio dei clienti e dell’economia reale, anche grazie all’attaccamento ed allo spirito di servizio dei dipendenti. Per la tutela della città, della Festa e della mia persona, tutto ciò che è stato affermato durante la trasmissione sarà verificato attentamente per valutare le necessarie azioni di tutela legale. Ora quello che più conta è proseguire senza esitazioni sulla strada del rinnovamento e della realizzazione del programma di mandato, dando continuità all’azione del Comune per dare le migliori risposte alla città proprio in questa fase difficile.

(Franco Ceccuzzi, sindaco di Siena)

La replica di Milena Gabanelli (trasmissione Report)

Ceccuzzi è stato invitato dalla trasmissione e ha risposto no. Lamentarsi il giorno dopo è il solito vizio italico.

 P.S. Bisi visto che fai le forze muscolari perchè non rendi pubbliche le vendite giornaliere del tuo giornale in tutta la provincia di Siena?

Effetti collaterali del groviglio armonioso. Criccaboni & Fabbro

Chi si ricorda della vergognosa sponsorizzazione da parte del Bisi di Riccaboni, in qualità di continuatore del groviglio armonioso berlingueriano-tosiano? E l’altrettanto vergognosa sponsorizzazione della lady di ferro Ines “condannata dalla Corte dei Conti” Fabbro? E abbiamo visto a più riprese come anche a livello ministeriale la Fabbro sia stata promossa per ragioni di aggrovigliamento berlingueriano, nonché tomasiano, nonché – è importante – piddiino. Vogliamo parlare di Pietro Verzelletti? E vogliamo parlare della Banec?
Parliamo invece dell’attuale attività del duo “aggrovigliato” Criccaboni & Fabbro? Cosa stanno combinano i due? Parecchio, tutto rigorosamente in negativo, ma un’operazione pericolosissima la stanno facendo nei confronti di chi ha sbagliato, senza dubbio, ma molto, molto meno di quelli che invece il duo sta cercando di coprire. E allora facciamo qualche domandina alla condannata dalla Corte dei Conti:
1) Cosa c’è di vero che di denunce alla Corte dei conti ne sia stata fatta solo una? E che abbia prodotto una condanna spropositata, incluso un danno all’immagine per 10.000 euro?
2) Non è che per caso la condanna ricevuta dalla Corte dei conti dell’Emilia Romagna non sia stata sufficiente a sbarbare certe contiguità con magistrati contabili? No perché di Firrao ne bastava una …
3) Non è che creando un capro espiatorio si cerca di coprire i cocchi propri e di Jolanda Cei Semplici, la quale – lo ricordiamo – è in contenzioso con l’AOUS per circa 600.000 euro?
4) E se si chiede il danno all’immagine a un poveraccio per 10.000 euro al Tosi, al Bigi, al Bruni e a tutta la cricca di dissestatori quanto deve chiedere la Corte dei conti?
5) E alla Goracci firmataria del contratto dei CEL (che non hanno certo nessuna colpa di questo) quanto dovrebbero chiedere? E quanto andrebbe fatta lavorare per autoinfliggersi un bel provvedimento disciplinare?
6) E per farlo al Bigi il provvedimento disciplinare? Quante ore di lavoro?
Forse sarebbe il caso che qualcuno, che come ci ricorda il Montesquieu di Pontedera Enrico Rossi, sia abilitato a farlo si interessasse un po’ di più di come sta venendo gestita l’università più dissestata dell’universo conosciuto.

Nel mentre pensa a come rispondere, chiediamo alla condannata dalla Corte dei conti di portare i saluti a Piero e Anna di Torino. A lei l’ascoltano di sicuro …

** Nella foto il risultato dell’amore degli aggrovigliati con il padrino, aggrovigliato anch’esso, sullo sfondo.

Mister Profumo e Dott. Viola, in molti auspicano una svolta di vera discontinuità nella gestione della banca e il superamento del groviglio armonioso

Il Dott. Viola è stato presentato come un manager dal profilo professionale svincolato dalle pressioni politiche e al momento non possiamo che confermare questa valutazione. Mister Alessandro Profumo è stato presentato come un manager dal profilo internazionale capace di risollevare le sorti della banca MPS. Entrambi ricoprono il ruolo di Presidente e amministratore delegato della Banca, Però su Profumo abbiamo qualche dubbio rispetto alle pressioni politiche e non solo noi. A molti non è affatto piaciuta l’ingerenza di Rosy Bindi che di fatto ha messo il cappello sulla nomina di Profumo, così come non sono stati graditi certi articoli di giornalisti faziosi che tentano di legare le sorti di Profumo a quelle del sindaco Ceccuzzi. Il momento è delicato. Ma la famosa discontinuità nella gestione della banca a quando? Con il cambio già avvenuto dei vertici della banca in molti auspicano anche un cambio anche nella tecnostruttura a cominciare dalla sostituzione dei vari Valentino Fanti, Fabrizio Rossi, Nicola Romito, Antonio Marino, David Rossi, etc. O forse anche per Profumo la discontinuità è solo un brand pubblicitario di sole parole e niente fatti? O forse Profumo più che il profilo internazionale farà emergere un profilo provinciale e vincolato a logiche politiche? O peggio ancora un posizionamento dentro quel “groviglio armonioso” che ha messo in ginocchio la banca e tutta la città.

I mercati, le autorità di vigilanza e i cittadini seguono con molta attenzione le vicende della banca MPS e auspicano una discontinuità dal passato, dal vincolo della politica e dai protagonisti del groviglio armonioso. E nel contempo auspicano una chiara autonomia di Profumo e Viola dalle beghe politiche locali e dalle eventuali richieste di far schierare i vertici della banca con un gruppo politico piuttosto che con altri. Tradotto in soldoni: non tirare dalla giacchetta né Viola né Profumo dentro le vicende della crisi nel consiglio comunale di Siena. Mister Profumo e il Dott. Viola, ottimi conoscitori della lingua inglese, sapranno star fuori dall’agone politico. Almeno in molti auspicano questo.