“Uomo se lanci il tuo spirito oltre lo spazio e il tempo, in ogni attimo puoi essere nell’ eternità”
(Angelus Silesius dal poema “Il pellegrino cherubino” )
É dal κόσμος che promana l’ordine naturale che domina l’universo. Il primordio che non conosce termine conclusivo né origine trascorre sulla vita degli uomini consacrando al cammino antropico un’incommensurabile successione di allegorie. I Simboli soccorrono gli accorti e gli invocanti contemplanti nel momento in cui si coagulano gli eventi fatali assistono l’umanità che invoca.
E come l’oro e l’argento nell’iconografia alchemica vestono i tratti simbolici del Sole e della Luna, della luce e delle tenebre e del principio maschile e femminile, che si uniscono nella coniunctio oppositorum della Grande Opera così, nel tempo sensibile, la concordia discors invoca ed indica la via di un’euritmia di intenti e volontà.
L’al-kimiyah cela nel suo grembo il principio della fusione, della combinazione degli elementi, della corrispondenza ai principi comuni. L’Ἁρμονία, l’ὁμοφωνία determinano l’imperativo assoluto che deve governare i postulati informatori degli agenti, di coloro che per mandato etico assistono e vegliano sugli inermi. E l’opus alchemicum esige la sublimazione del mistero che è racchiuso nel dogma del Solve et Coagula. La “materia prima” ravvivata dal calore della fornace gradualmente si trasmuta. La ὕλη è l’essenza umana prima dellapalingenesi, il fuoco del crogiolo è il potere mentale che dissolve la coscienza dalla cognizione del corpo. L’Athanor è la struttura materiale in cui si compiono le fasi di purificazione degli stati di coscienza, ed è infine l’intero Universo. Decantazione, Decontaminazione, Liberazione sono i tre stadi che sperimenta lo spirito per conseguire il bene comune. L’unione cui allude l’Athanor, Α-Θάνατος si consustanzia nel dissolvimento dell’ego personale nell’eufonia universale ed assoluta, in un canto in cui gli echi individuali mantengono la propria e connaturata specificità, ma che si fondono in una modulazione univoca.
Ad perpetuam memoriam: Il Maestro, il VERO Maestro con la sua tempra morale assurge a simbolo di fedeltà, saggezza e coerenza oltre che di intemerato spirito di giustizia, divenendo esempio di alta umanità. La Parola, di cui è depositario, costituisce l’idea-forza della iniziazione liberomuratoria, tesa a conseguire la Perfezione interiore e il Bene dell’Umanità.
Non adgnosco vos Magister venerabilis in hoc.
Maestro Uriel
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Fratello Illuminato ti segnalo una cosa:
POTERI E DOVERI
DEL CONSIGLIO COMUNALE
I Consiglieri definiti “dissidenti”
incontrano i cittadini
MERCOLEDI’ 9 MAGGIO 2012
ORE 16.30
PALAZZO PATRIZI – VIA DI CITTA’ 75
Se ne vedranno delle belle…