Parole d’ordine: minimizzare e screditare. Queste sono le azioni che il potere diessino di Siena in tutte le sue varianti sta mettendo in campo per contrastare la trasmissione di Report andata in onda domenica sera. C’è anche una terza iniziativa quella delle querele. C’è da domandarsi, se quest’ultima è stata inventata da Mussari o da Ceccuzzi, propendiamo più per il primo. Cioè l’uso costante della minaccia per annientare, quando si procede alla querela, l’avversario (nemico) con denaro pubblico. È facile capire la sproporzione di forze fra un privato più o meno colpevole e i mezzi che il denaro pubblico può mettere a disposizione dei querelanti. Ciò il conflitto non si regola con l’approfondimento degli argomenti ma con prove muscolari come far pressione su un editore per licenziare un direttore “scomodo”, meglio che racconta la verità. Nelle esternazioni del sindaco Ceccuzzi c’è la solita impostazione di, a torto, voler diventare il paladino della senesità. Le cose non stanno come le vorrebbero rappresentare gli uffici stampa legati al primo cittadino che forse avrebbero fatto meglio a consigliargli di andare alla trasmissione della Gabanelli. Non si può rivendicare di essere il “capitano del popolo” e poi fuggire di fronte alle difficoltà. Sappiamo che è più facile restare nella propria stanza e essere circondati dagli amici ossequiosi (come David Rossi ad esempio), ma essere personaggio pubblico comporta dei rischi che devono essere giocati fino in fondo. Il problema non è Siena, la sua cultura, le sue tradizioni, il Palio, ma come è stata governata dai suoi rappresentanti politici che hanno avuto come capo indiscusso l’attuale primo cittadino Ceccuzzi. Parliamo di questo è lasciamo perdere la senesità Siena non merita di essere confusa con i suoi attuali gestori. Soprattutto se fanno riferimento a difensori che inventano slogan a dir poco esilaranti come: groviglio armonioso o frullato diffamatorio. Chi è Bisi e come si rapporta alla situazione di Siena è chiaro ed è stato evidente proprio nella trasmissione tanto contestata. Sull’argomento non c’è bisogno di spendere altre parole! Quindi la diffamazione sarebbe: nell’acquisto dell’Antonveneta, nell’operazione Alessandria, nella vicenda Ampugnano con tutti gli annessi e connessi, nelle scelte fatte dagli enti locali e gestite dalla Fondazione, nel buco della gestione dell’Università, nei rapporti che con il Fisco ha la famiglia Aleotti, nei presunti provvedimenti che il governo sta prendendo per togliere dai pasticci lo stesso Profumo, nelle relazioni che la Sansedoni tiene o ha tenuto con alcuni imprenditori italiani, che i soldi che provengono dalla BCE non vanno all’economia perché non c’é patrimonio ma a operazioni di natura finanziaria allora il problema potrebbe essere un’altro. Che per buona parte di questi problemi ad essere danneggiato è stato proprio il popolo senese. Che il primo cittadino dovrebbe essere il primo, appunto, a fare le eventuali azioni di responsabilità nei confronti di chi avrebbe mal governato invece di trincerarsi dietro la senesità, che proprio non c’entra nulla. Qui sarebbe la vera discontinuità, ricorra pure Ceccuzzi alla magistratura ma per difendere il mal tolto fatto nei confronti di Siena, dando un autorevole avvio alle iniziative della magistratura che da più parti sono auspicate, altro che adirarsi per una trasmissione della RAI. Francamente ce ne importa poco se gli aggettivi, o qualche sostantivo, o qualche cifra non è corretta. Sindaco lei non lo può fare quello che sarebbe bene che facesse perché emergerebbero le sue responsabilità e allora la butta sulla fuffa, sugli slogan, sulla teoria del nemico tanto cara ai comunisti, fa del fuoco di sbarramento! Ma la verità è sotto gli occhi di tutti e Report ne ha messo in evidenza solo una parte.
Alessandro
4 comments ↓
Le coincidenze del groviglio armonioso: David Rossi capo della comunicazione MPS e amico del Bisi, la fidanzata del Bisi assunta all’area comunicazione MPS e Bruno Interlandi collaboratore del corriere di Siena assunto all’area comunicazione di MPS. Le coincidenze…..
Oh se mi dici il tuo vero nome, te le trovo anche io le coincidenze che ti appartengono
Maestro James
P.S. senza agitarsi lettore, non fare l’orso bruno
“Siena è una città libera e pulita. Respingiamo al mittente la rappresentazione andata in onda, ieri domenica 6 Maggio su Report, perché è molto lontana dalla realtà di una città che per quanto sconti duramente la crisi economica, è sempre un simbolo di molte eccellenze italiane. La trasmissione si è rivelata gravemente offensiva per la città, i senesi, il Palio, le sue tradizioni. La costruzione del servizio parte dalla deformazione del passato ed arriva persino ad ignorare i cambiamenti messi in atto in questo primo anno di mandato e sopratutto negli ultimi mesi con il rinnovamento totale del consiglio di Banca Mps che ha operato la Fondazione. Un chiaro tentativo di fermare il tempo e raffigurare una situazione senza speranza. Il futuro di Siena è già cominciato, ma c’è qualcuno che lo vuole soffocare per aprire una stagione di vendette e di regolamenti di conti. E’ doveroso, oltre che giusto, riflettere con severità su scelte del passato che non hanno dato i frutti sperati, come su eventuali errori e sottovalutazioni, ma con una storicizzazione documentata ed equilibrata.”
Ceccuzzi vai a vederti i siti del Corriere (della Sera eh, non del corriere dei piccoli dell’amico con il grembiulino).
La Finanza al Monte dei Paschi -Inchiesta sull’acquisizione Antonveneta:
http://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/cronaca/2012/9-maggio-2012/finanza-monte-paschi-201102322821.shtml
http://firenze.repubblica.it/cronaca/2012/05/09/news/siena_blitz_della_finanza_nella_sede_monte_dei_paschi-34758732/?ref=HRER1-1
Forse la Finanza e la Procura la pensano diversamente.