Il Dott. Viola è stato presentato come un manager dal profilo professionale svincolato dalle pressioni politiche e al momento non possiamo che confermare questa valutazione. Mister Alessandro Profumo è stato presentato come un manager dal profilo internazionale capace di risollevare le sorti della banca MPS. Entrambi ricoprono il ruolo di Presidente e amministratore delegato della Banca, Però su Profumo abbiamo qualche dubbio rispetto alle pressioni politiche e non solo noi. A molti non è affatto piaciuta l’ingerenza di Rosy Bindi che di fatto ha messo il cappello sulla nomina di Profumo, così come non sono stati graditi certi articoli di giornalisti faziosi che tentano di legare le sorti di Profumo a quelle del sindaco Ceccuzzi. Il momento è delicato. Ma la famosa discontinuità nella gestione della banca a quando? Con il cambio già avvenuto dei vertici della banca in molti auspicano anche un cambio anche nella tecnostruttura a cominciare dalla sostituzione dei vari Valentino Fanti, Fabrizio Rossi, Nicola Romito, Antonio Marino, David Rossi, etc. O forse anche per Profumo la discontinuità è solo un brand pubblicitario di sole parole e niente fatti? O forse Profumo più che il profilo internazionale farà emergere un profilo provinciale e vincolato a logiche politiche? O peggio ancora un posizionamento dentro quel “groviglio armonioso” che ha messo in ginocchio la banca e tutta la città.
I mercati, le autorità di vigilanza e i cittadini seguono con molta attenzione le vicende della banca MPS e auspicano una discontinuità dal passato, dal vincolo della politica e dai protagonisti del groviglio armonioso. E nel contempo auspicano una chiara autonomia di Profumo e Viola dalle beghe politiche locali e dalle eventuali richieste di far schierare i vertici della banca con un gruppo politico piuttosto che con altri. Tradotto in soldoni: non tirare dalla giacchetta né Viola né Profumo dentro le vicende della crisi nel consiglio comunale di Siena. Mister Profumo e il Dott. Viola, ottimi conoscitori della lingua inglese, sapranno star fuori dall’agone politico. Almeno in molti auspicano questo.