Allora c’è qualcuno che pensa di essere furbo e fa il saccentone infischiandosene di quattro anni di lavoro altrui, non certo il suo. Anzi a proposito di lavoro ci sembra che questo furbino (=pirla) abbia delle similitudini sintattiche e argomentative con un altro pirla che fino a qualche mese fa impestava e trollava il blog del Prof. Grasso. Per riassumere le tesi di questo pirla: egli è convinto che il dissesto pauroso dell’Ateneo sia colpa esclusiva del rettore Focardi e della ghenga ciggiellina e sindacale in genere che il Focardi medesimo avrebbe pagato stabilizzando 280 amministrativi inclusa la figlia del Focardi medesimo. Il tutto ben sapendo, sostiene il fava, che i conti non erano disastrati. Ergo con quei 280 è stato distrutto tutto.
Ora: a parte che se noi fossimo quei 280 andremmo in cerca dello scalpo di questo tizio per chiedergli spiegazione (mettiamola così) di cotanta dabbenaggine e cretineria. A parte questo forse è bene fare chiarezza, anche per ingannare il tempo che ci separa dal 6 marzo quando gli organi preposti finalmente cominceranno a tirare fuori le carte.
Le famigerate stabilizzazioni erano previste dalla legge finanziaria 2006 e, nella disciplina, si prevedeva fra le altre cose che non potesse essere stablizzato nessuno che non fosse incardinato, sia pure a tempo determinato, da ALMENO tre anni. Siccome le ultime stabilizzazioni sono state terminate nell’ottobre del 2008 (avanzandone una quarantina che non avevano ancora terminato il triennio in tempo) ciò significa che in ruolo (a tempo determinato) questi signori erano entrati (previo concorso, sia chiaro) come minimo nell’ottobre del 2005 se non prima. Giusto? E allora chi era il rettore nell’ottobre del 2005 (e anche in quello del 2004, del 2003, del 2002 e così via fino a DODICI anni addietro)? Lui!!! Il Faraone di Pescia al secolo Pierino Tosi. E chi era il direttore amministrativo? Lorianino Bigi. Va da sé che tutti questi 280 riscuotevano e per loro venivano pagati i contributi (ehm, beh sì insomma non sempre, anzi quasi mai, ma insomma serve a quantificare il costo). Quindi facevano già parte del disavanzo strutturale che si aggirava già all’epoca intorno ai 30 milioni l’anno.
Ma c’è di più. Un amministrativo costa intorno (a tagliar di grasso) ai 30.000 euro l’anno per un totale di 8.400.000 euro l’anno. Ma il disavanzo si è detto ed è ormai noto che si aggirava intorno ai 30.000.000 di euro l’anno. Avanzano 22.000.000 da giustificare e non si possono spiegare certo con le stabilizzazioni. Giusto? Durante un interrogatorio di garanzia ad un certo direttore amministrativo il GIP ha dimostrato di sapere bene che tra 2005 e 2006 (ante sospensione di Tosi) gli amministrativi erano cresciuti di 280 unità, ma i DOCENTI, grazie alla megalomania (=brama di dissestare enti pubblici antichi e gloriosi) di Tosi e della sua cricca (che includeva, non ce lo dimentichiamo MAI, il Criccaboni in quanto Presidente del Nucleo di Valutazione, Delegato del Polo Aretino e presidente e creatore del CRESCO) erano cresciuti di oltre 200 unità, quasi tutti associati ed ordinari (alcuni dei quali venuti a Siena a chiamata diretta). Il costo medio annuo pro capite di un associato è di 60.000 euro e di un ordinario di 115.000 euro. Forse non è necessario munirsi di pallottoliere per capire dove vanno cercati quei 22.000.000.
Il pirla, che a prima vista dà l’impressione di essere un economista (parla di lease back e usa espressioni tipiche degli economisti), si arrampica forse sui muri scialbati per non far male apparire i suoi presunti compagni di dipartimento? Dipartimento che è se quello che pensiamo noi annovera tra le proprie fila, oltre al Criccaboni, anche il Frediani (=Astrea) nonché il Dringoli che, toh!, all’epoca membro del consiglio di amministrazione, votò a favore della manovra.
Dopo il disastro ovviamente ci hanno rimesso le penne tutti i più deboli, cioè in primis le cooperative, poi gli stabilizzandi non stabilizzati, poi hanno rischiato di rimettercele alcuni ricercatori vincitori di concorso e infine hanno cominciato a gioire, al rettorato, delle morti precoci di alcuni docenti. Infine hanno smantellato, soprattutto ultimamente, una serie di corsi, dipartimenti, master, dottorati, finendo così di macellare completamente la didattica e la ricerca in quanto ci sono andati con l’ascia e col pennato senza curarsi, anche nei prepensionamenti, di salvaguardare alcuni settori scientifici a vantaggio di quelli della cricca imperante. Riportare tutto questo alle responsabilità del solo Focardi è né più né meno che da mentecatti e difatti neanche la magistratura è convinta di questo. E’ invece convinta che per il momento ci siano 18 persone da rinviare a giudizio per reati che vanno dal falso all’abuso di ufficio, cosa che avverrà puntualmente il 6 di marzo andando così a deludere le aspettative di insabbiamento e prescrizione di tutto nutrite dalla parte politica che, tramite queste belle manovre testé illustrate, aveva creato una macchina da consenso con i soldi dei contribuenti.
Hai CALpito, pirla?
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C’è qualcuno che pensa di essere furbo quindi è bene chiarire
Settembre 28th, 2012 — Note redazionali
La controinformazione coordinata dal capo della comunicazione riporta MPS nel passato. Arrivare a mistificare le parole di Ignazio Visco è segno di debolezza e non di forza
Settembre 28th, 2012 — Note redazionali
I vertici di banca MPS si sono rivolti allo Stato per chiedere aiuto in termini economici attraverso i due miliari di bond, richiesta che si trova al vaglio dell’Antitrust europeo. Con molta probabilità arriverà il nulla osta, forse con alcune clausole per giustificare l’aiuto di Stato a una banca. Il motivo vero della richiesta di bond è la catastrofica situazione patrimoniale lasciata dalla gestione Mussari. Doveva iniziare un’operazione verità e trasparenza e invece il tentativo è quello di ammorbidire le responsabilità passate mantenendo fermi ai loro posti due mussariani come David Rossi e Valentino Fanti. Partiamo da tre domande: 1) Perchè non pubblicate nel dettaglio come sono stati spesi dal 2007 al 2011 le risorse destinate all’area comunicazione gestita da David Rossi e soprattutto l’importo complessivo che a noi risultava essere intorno a 355 milioni di euro? 2) E’ possibile conoscere l’elenco degli organi d’informazione(cartacei,
Abbiamo letto che in molti si stracciano le vesti riempiendosi la bocca con la libertà di informazione e sul ruolo del giornalismo. Allora parliamo di informazione corretta.
Allora come mai il documento diffusso ieri dai sindacati MPS,ad eccezione del Cittadinoonline
http://www.ilcittadinoonline.
Però la controinformazione capeggiata da David Rossi si sta muovendo su piu’ fronti facendo filtrare delle interpretazioni che non trovano riscontri nemmeno nelle parole pronunciate dal governatore di Bankitalia, strumentalizzato per giustificare le modifiche statutarie di MPS. Noi siamo in possesso della relazione integrale del governatore di Bankitalia; se qualcuno(compreso quel Fanali) è in grado di sostenere che le parole di Ignazio Visco supportano la volontà di modifiche statutarie di MPS non abbiamo alcun problema a pubblicarla. Il disegno di Profumo è fin troppo chiaro.E poi il titolo del convegno organizzato nella Sala dei Partecipanti aveva questo titolo “Il governo societario e la sana e prudente gestione delle banche”
Il grande comunicatore di MPS David Rossi potrebbe comunicare al mondo intero l’interpretazione dei concetti di “sana e prudente gestione delle banche” e dove ha letto che le modifiche statutarie sono richieste dal mercato e supportate da Bankitalia (siamo in grado anche di capire chi suggerisce certi articoli!!)?
P.S. Invece di perder tempo ad inseguire i blog provate a smentire con documenti e con i numeri quello che viene scritto sui blog.Altrimenti è inutile, da parte di qualcuno, continuare a sbandierare l’iscrizione all’albo dei giornalisti se alla fine scrive solo arrampicate sugli specchi per giustificare il ruolo del suo capo politico.La notizia o è vera o è falsa. Cosi come i buchi di bilancio.Lo sport di di cascare dal pero va di moda; anche quello di ricevere bonifici e magari rispondere “l’ho ricevuto a mia insaputa”, come quello che aveva dichiarato che la casa era stata comprata a sua insaputa.
Riceviamo e pubblichiamo. Chiesto l’intervento della CONSOB
Settembre 28th, 2012 — Note redazionali
CONFRONTI CHIEDE L’INTERVENTO DELLA CONSOB” Valuti se le mosse di Profumo sono contro gli azionisti”
SIENA. “La Consob valuti con attenzione se le mosse e le decisioni che il presidente di Banca Mps, Alessandro Profumo, vuole sottoporre all’assemblea dei soci del 9 ottobre non siano in contrasto con i diritti e le prerogative degli azionisti dell’istituto”. E’ quanto chiede l’associazione di Siena “Confronti” in una lettera inviata al presidente della Consob, Giuseppe Vegas.
“In base ai provvedimenti presentati all’approvazione dell’assemblea del 9 ottobre – spiega l’associazione – appare con evidenza il rischio che gli attuali soci della Banca vengano tagliati fuori da loro ruolo sull’istituto proprio dalle persone che hanno nominato a capo della Banca, in primis il presidente. Da una parte, infatti, le modifiche allo statuto richieste porteranno ad una riduzione dei poteri dell’assemblea dei soci in favore del presidente e del Cda, che acquisiscono un ruolo decisivo tra l’altro nella cessione rami d’azienda e nomina figure dirigenziali. Dall’altra, l’attribuzione di delega al Cda del potere di aumentare il capitale sociale fino a un miliardo di euro, in esclusione del diritto di opzione degli azionisti esistenti, eliminerà i vantaggi per i soci esistenti e modificherà profondamente l’assetto azionario, con la conseguenza che chi ieri ha nominato Profumo e il Cda, domani forse non potrà più sostituirlo”.
“Con una nota del 29 agosto scorso – prosegue la lettera dell’associazione senese – i Piccoli Azionisti di Banca Mps si sono chiesti se le modalità di richiesta di aumento di capitale avanzate da Profumo non celino il rischio che il management voglia scegliersi il proprio azionista di riferimento, quando in tutte le realtà societarie deve avvenire il contrario. Data la grande influenza nel mondo finanziario e bancario internazionale che una personalità come Alessandro Profumo ha, il rischio non può essere escluso”.
“Il legame storico che lega Banca Mps a Siena – conclude la lettera – rappresenta un patrimonio inestimabile per la città e i cittadini senesi tutti, per questo ci permettiamo di sottolinearLe quanto sia importante mantenere alta l’attenzione sulla vicenda”.
Il giovane segretario del PD senese Giucciardini si schiera apertamente con il tosiano Angelo Criccaboni. Pieno sostegno al taglio del salario ai lavoratori
Settembre 28th, 2012 — Note redazionali
Se avevate dei dubbi ecco che il giovane Guicciardi schiera il PD al fianco del rettore abusivo Angelo Criccaboni. Crescono bene questi dirigenti ceccuzziani.
“L’Università di Siena ha attraversato una fase difficilissima – ha ricordato Niccolò Guicciardini (Pd) – ma il piano di risanamento sta andando avanti e va riconosciuto lo sforzo massimo per la riduzione del disavanzo e il recupero della credibilità nazionale e internazionale che ha visto impegnato il rettore e i dipendenti, con il sostegno di tutte le istituzioni locali”.
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Siccome Guicciardini parla di “piano di risanamento che va avanti”, allora lo illustri lui pubblicamente questo piano e in cosa consiste;
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Il contributodei dipendenti sarebbe il taglio al salario subito dal Criccaboni?
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Della vicenda dell’esponente del PD David Chiti e di quel bar di Via Roma non ha niente da dire Gucciardini?
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Sulla credibilità lasciamo perdere perchè che è meglio.
Ecco perchè il PD è il partito dei dei dissestatori.
Crac Pastificio Amato: nuovi interrogatori dei magistrati
Settembre 27th, 2012 — Note redazionali
Ieri pomeriggio (26 settembre) il PM Vincenzo Senatore ha ascoltato per quasi tre ore Giuseppe Amato l’ex direttore del famoso pastificio di Salerno. Durante l’interrogatorio, Giuseppe Amato, oggi in carcere, ha svelato nuovi particolari sulle vicende che hanno portato al crac e ha chiesto un confronto con Mario e Paolo Del Mese. Giuseppe Amato ha ribadito al PM che “avevo poca autonomia nella gestione aziendale ed ero sprovvisto del potere di firma”. Sempre al PM, Giuseppe Amato, ha ribadito di avere a sua disposizione carte e documenti per ricostruire i fatti che hanno portato al fallimento dell’azienda di famiglia e spiegare quei movimenti bancari finito sotto la lente d’ingrandimento degli investigatori. Fonti salernitane sostengono che attendono colpi di scena.
Alleghiamo l’interrogatorio di Paolo Del Mese
Informazione Illuminata a 360 gradi. Il documento dei sindacati della banca Monte dei Paschi
Settembre 27th, 2012 — Note redazionali
ATTENTI ALLE “VERITA’” DELL’AZIENDA!
Come già comunicato nella nostra circolare del 25 settembre u.s., la trattativa sulla procedura riguardante alcuni Progetti del Piano Industriale è stata aggiornata a lunedì 1° ottobre.
Le scriventi OO.SS. davano per scontato che il periodo intercorrente fosse utilizzato dalla delegazione datoriale per verificare le proposte del Sindacato – finalizzate al ritiro dell’intero Progetto sulle esternalizzazioni – compensandolo con una manovra basata principalmente sui prepensionamenti, nel pieno rispetto delle norme del Contratto Nazionale.
Di fronte a questo scenario, la Banca si è dichiarata assolutamente indisponibile a reperire risorse proprie per finanziare i suddetti prepensionamenti, facendoli così gravare in forma esclusiva sui Lavoratori, e comunque mantenendo in piedi il Progetto sulle esternalizzazioni, sia pure ridotto nel perimetro.
Chiarito quanto sopra, risulta evidente che le notizie che la Banca sta veicolando con i molteplici strumenti a sua disposizione, sono destituite di ogni fondamento.
Si invitano quindi i Colleghi, in questa fase così delicata, a valutare attentamente la provenienza delle notizie medesime e lo scopo a cui esse sottendono. Allo stesso modo, evidenziamo l’irresponsabilità della Titolare della Direzione delle Risorse Umane – la quale anziché lavorare per il buon esito della trattativa – alimenta, sia direttamente che indirettamente, un clima di preoccupazione e di confusione tra i Lavoratori.
LE SEGRETERIE
Siena, 27 settembre 2012
La tosiana e ceccuzziana Gabriella Piccinni lanciata alla direzione di un dipartimento universitario di Siena
Settembre 27th, 2012 — Note redazionali
Due destini e due storie politiche che camminano insieme fin dai tempi del sultano di Stigliano, passando per l’era del faraone Piero Tosi fino ad approdare al criccabonesimo. I destini incollati di Maurizio Boldrini e Gabriella Piccinni: con Criccaboni e con Ceccuzzi. Le sponsorizzazioni di carriera e privilegi incrociati. Quando Focardi in quel famoso cda del 2006 annunciò la soppressione dell’area comunicazione e marketing(ovvero la mangiatoia di soldi pubblici) il membro del medesimo cda Gabriella Piccinni alzò le barricate per difendere il gioellino comunicativo del soldale Boldrini. Per il bene delle casse pubbliche e per il rispetto della decenza civile, la mangiatoia è stata soppressa; con il pianto nel cuore di Boldrake e della Piccinni.
La candidata a tutto Gabriella Piccinni tra una riunione con i sellati Cannamela e Paris e le feste in fortezza con Ceccuzzi ha deciso di tentare il ritorno sulle scene del dissesto. Con l’appoggio del partito ceccuzziano e dei fedelissimi del Criccaboni e del dissestatore capo Piero Tosi,sta puntanto alla carica di Direttore di Dipartimento dell’università di Siena. La tosiana(a breve la pubblicazione delle delibere votate dalla Piccinni nei cda dell’università) ha già provveduto con i giri di sponsorizzazione tra i docenti per presentare la sua candidatura al dipartimento.Che dire? Fermate questo ulteriore scempio per l’università e soprattutto ricordate alla Piccinni e a quel covo di docenti tosiani che il 6 marzo il faraone è atteso dal GUP del tribunale di Siena.Fermate lo scempio alla cultura e alla dignità della martoriata università; dissestata anche grazie al sostegno nei cda da parte della rediviva Gabriella Piccinni.
Forse è il caso che qualcuno recapiti alla magistratura tutte le delibere dei cda dell’università votati da Gabriella Piccinni. Questa, in conclusione, è l’ennesima dimostrazione del sostegno ai tosiani da parte del PD ceccuzziano.
Gabriello Mancini se non sei nelle condizioni di arginare Profumo comunicalo alla città. Anche il resto dei membri della fondazione resterà in silenzio?
Settembre 27th, 2012 — Note redazionali
L’università è messa male e sono solo patetici certi tentativi mediatici per nascondere la realtà. Anche quando c’era il buco dicevano che era tutto a posto e invece non è andata cosi. La fondazione MPS è piena di debiti; il comune è commissariato; la provincia rischia di essere smantellata grazie alle leggi volute e votate dal PD; alcune aziende private sono quasi al collasso,altre hanno già chiuo. Altre ancora non riescono a pagare gli stipendi. Forse qualcuno pernsa di allungare i tempi ma la città è quasi al collasso. Chi tenta di approfittare della situazione per portare a compimento progetti lontani dalla città? Lui, proprio lui, il banchiere Alessandro Profumo. Solo il PD ceccuzziano è schierato con Profumo perchè sperano di rioccupare le poltrone. Per fare cosa con la città ridotta cosi proprio per le responsabilità del PD di Ceccuzzi?
Per far ripartire la città occorre frenare il banchiere Alessandro Profumo. Tutto il resto non conta. Quindi Gabriello Mancini e il resto della fondazione rigettate le proposte di modifica dello statuto avanzate da Profumo, altrimenti assumetevi la responsabilità di consegnare a un solo uomole sorti della banca e della città.
Ecco i nomi della Fondazione MPS su cui pesa la responsabilità del futuro della banca MPS:
GABRIELLO MANCINI, PAOLO MAZZINI, FIORENZA ANATRINI, EGIDIO BERTELLI, ALESSANDRO PIAZZI, RICCARDO MARTINELLI, ENRICO CECCHETTI, MAURIZIO BOTARELLI, GIAN PAOLO BRINI, STEFANO CULICCHI, ANTONELLA BUSCALFERRI, LIO SCHEGGI, PAOLO RAPPUOLI, ALESSANDRA DE MARCO, FABIO GIUSTARINI, MAURO MARIOTTI, PAOLO BROGIONI, VITTORIO GALGANI, FRANCA MARIOTTI, ALESSANDRO GRIFONI, PIETRO BURRESI, ENRICO BOSI, PAOLO FABBRINI
Nessuno di questi si è pronunciato sulla situazione della banca, nessuno ha proposto azioni di responsabilità per i responsabili della gestione Mussari-Vigni e nessuno interviene per bloccare le proposte di Alessandro Profumo. E alcuni di questi hanno anche ruoli da dirigente di partito.
Tutto un pacchetto di affetti. L’onda lunga della mangiatoia di Boldrake
Settembre 27th, 2012 — Note redazionali
Boldrake colpisce ancora; pur non essendo più al capo della mangiatoia (ex area comunicazione dell’università) e pur con la mangiatoia soppressa, a tutt’oggi gli effetti delle boldrakate continuano. Su tutto facciamo per l’ennesima volta la considerazione che l’università è un ente pubblico. Al tempo della mangiatoia l’esponente del PD Maurizio Boldrini non esitò ad assumere all’area comunicazione Monica Granchi,vox populi la fidanzata. L’assunzione come di consueto ai tempi della mangiatoia avvenne senza la selezione: decideva tutto il genio Boldrake (siamo ancora in attesa di sapere la procedura con cui Boldrini fu nominato dirigente dell’ente pubblico università)
Che cosa succede oggi? Succede che Monica Granchi ha chiamato in causa l’università di Siena di fronte al giudice del lavoro perchè, la fidanzata o ex fidanzata, pretende la conversione in tempo indeterminato del contratto a tempo determinato stabilito da Boldrake. E la Granchi chi ha chiamato come testimone per supportare la richiesta: ovviamente Maurizio Boldrini (solo nel Lazio accadevano certe cose, vero Ceccuzzi?)
Ci auguriamo che gli organi preposti dell’ateneo riggettino in tutte le sedi queste richieste che offendono l’etica pubblica e nel contempo chi di dovere sanzioni Boldrini per il reato palese per aver ordinato senza autorizzazione i libri in onore di Luigi Berlinguer gravandoli sulle casse dell’ateneo, oltre ad interrompere il contratto di docenza dello stesso Boldrini con l’università.
Avete capito cari cittadini con che pretese si muovono quelli del PD? Di fronte al taglio del salario accessorio dei dipendenti, atto illegale (ci sarà un giudice prima o poi) e vergognoso deciso dagli uomini del PD dentro l’ateneo, i dissestatori e filo dissestatori chiamano in causa addirittura l’ateneo. Hanno delle belle pretese!
LA MAGISTRATURA FERMI QUESTI DISSESTATORI E SANZIONI CHI HA DILAPIDATO I SOLDI PUBBLICI, OLTRE A QUELLI GIÀ CHIAMATI IN CAUSA IL 6 DI MARZO
Cari cittadini Senesi ecco i membri del senato accademico. Ovvero i nomi di coloro che stanno aiutando senza opporsi l’abusivo Criccaboni
Settembre 26th, 2012 — Note redazionali
L’elenco è copiato dal sito dell’università di Siena. Qui ci sono i nomi di coloro che rimangono in silenzio, aiutano e tollerano tutti i comportamenti del Criccaboni e Ines Fabbro.
IL SENATO ACCADEMICO
- Rettore(abusivo) Angelo Riccaboni(con il Tosi ha ricoperto la presidenza del Cresco, del Nucleo di Valutazione e di delegato al Polo aretino)
- Pro-rettore Francesco Frati(criccaboniano di ferro)
- Ines Fabbro(già condannata dalla Corte dei Conti per danno erariale)
- Preside di Facoltà Lettere e Filosofia di Arezzo – Walter Bernardi(già condannato dalla Corte dei Conti)
- Preside della Facoltà di Medicina – Maurizio Botta
- Preside Facoltà di Ingegneria – Andrea Garulli
- Preside Racoltà di Economia – Giulio Ghellini
- Preside Facoltà di Giurisprudenza – Roberto Guerrini(il 14 dicembre sarà davanti al GUP con la richiesta di rinvio a giudizio da parte della procura della repubblica)
- Preside Facoltà Scienze Matematiche – Marcello Mellini
- Preside Facoltà Medicina – Gian Maria Rossolini
- Preside Facoltà Lettere e Filosofia – Roberto Venuti(già membro del comitato elettorale di Franco Ceccuzzi)
- Preside Facoltà Scienze Politiche – Luca Verzichelli(quello che incontrava i mendicanti sul tram da Firenze a Siena, per giustificare il benessere senese)
- Rappresentante docenti Area delle Lettere etc etc – Marco Bettalli( il 14 dicembre sarà davanti al GUP con la richiesta di rinvio a giudizio da parte della procura della repubblica)
- Rappresentante docenti Area delle Scienze Biomediche e mediche – Enrico Pinto(quello delle cene del mercoledi ai Rozzi con il Masoni)
- Rappresentante docenti Area dell’Economia etc etc – Elisabetta Montanaro
- Rappresentante docenti Area delle Scienze Sperimentali – Cosima Baldari
(poi ci sono i rappresentanti degli studenti ma evitiamo di scrivere i loro nomi perchè non vogliamo infierire sugli studenti)
Prima domanda: secondo i due indagati per le elezioni del rettore abusivo Roberto Guerrini e Marco Bettalli contestano il Cricca? No, anzi sono fedelissimi in tutto e per tutto.
Seconda domanda: secondo voi come mai il Tosi ha dissestato l’università? Perchp gli organi di ateneo erano succubi e complici. Cosi come accade oggi con il Criccaboni.
Il Criccaboni e Ines Fabbro sono i due principali responsabili della decadenza dell’università ma insieme a loro anche il senato accademico.
Ad majora.
P.S. Il preside della facoltà di economia Giulio Ghellini se la sente di spiegare i motivi dei continui pareri negativi dei revisori dei conti ai bilanci dell’università?
P.S. (Bis) Il pro-rettore Francesco Frati potrebbe rendere pubblica la famosa convenzione(come da comunicato stampa) che il Criccaboni ha firmato con Banca MPS sulla “due diligence” e illustrare le date e gli atti del cda che hanno autorizzato o ratificato la medesima convenzione?