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Crac pastificio Amato: accolto il ricorso della procura di Salerno e Paolo Del Mese e Simone Labonia dritti nel carcere di Fuorni

ceccuzzi e paolo del meseIn relazione al famoso crac del pastificio Amato di Salerno la Corte di Cassazione ha accolto il ricorso della procura di Salerno e ha deciso di spedire nel carcere di Fuorni Paolo Del Mese e Simone Labonia.

P.S. Nella foto Franco Ceccuzzi alle giostre con Paolo Del Mese

Si vocifera che il Partito Dissestatori sarebbe alla ricerca della terza via. Ma via…

L’ipotesi di scaricare il girovago Franchino, vagabondo giorno e sera per la città in attesa del 25 febbraio, non è infatti improbabile, ma la carta dell’ homo novus Valentini nessuno riesce a prenderla sul serio, manco lo stesso Clooney del bar dell’orso. Ecco allora la terza via, che il genio di Via Roma(Boldrini) e l’abate dei Cappuccini(Barzanti), con l’approvazione dei postini (in particolare della grande collezionista dei Quattro Cantoni), avrebbero individuato in Anna Carli, un “nome nuovo”, giovane, estraneo alla gestione del potere senese.Stiamo parlando di una signora che è stata dieci anni vicesindaco, più o meno altri dieci rettore del Santa Maria della Scala, che è da un bel po’ nel Consorzio per la tutela del Palio e l’anno scorso – diventata anche lei musicologa di fama – è stata nominata presidente della Rinaldo Franci. Ah, mica è finita qui. C’è pure l’unità operativa della candidatura per Siena capitale della cultura 2019, nella quale dicono “tenga l’agenda” del direttore di candidatura prof. Sacco (e forse anche dell’archistar delle poste). Sarebbe questa la risposta dei geni alla voglia di novità e di cambiamento che viene dai senesi? Ma non sarebbe meglio che queste figure adatte a tutte le stagioni si dessero una calmata? Dal conservatorio alla capitale europea della cultura i risultati sono davanti agli occhi di tutti. E non è nemmeno il caso di parlare della triste e anonima gestione del Santa Maria, poi finito di distruggere bene bene dall’ingegnere Tatiana Campioni (altro regalo alla città di Jolanda Cei Semplici) ora ricompensata per tanto zelo con la candidatura alla regione Lazio nella listino del fratello di Montalbano.

Interdizione immediata per Criccaboni per salvare l’università di Siena – La procura di Roma apra un’inchiesta sui dirigenti del MIUR per verificare eventuali coperture nei confronti dei due abusivi Criccaboni e Fabbro – Circondateli!!!

la criccasLa relazione dei revisori dei conti (http://shamael.noblogs.org/?p=6765) conferma tutto quello che noi diciamo da mesi: Criccaboni e Fabbro non solo non hanno risanato niente, ma sono anche due incompetenti a gestire l’ateneo. Inoltre ricordiamo che Criccaboni è stato nominato su pressioni improprie e intrallazzi vari dentro e fuori il ministero e che la stessa Gelmini ha nominato il Cricca con la formula giuridica sub-judice (a conclusione delle indagini). Orbene, con le indagini concluse l’attuale ministro Francesco Profumo omette di annullare il decreto di nomina. Chiediamo alla procura di Roma di entrare con durezza nel ministero e verificare le omissioni,le complicità e le omissioni dei vari livelli istituzionali che ancora oggi permetteno al duo Criccaboni e Fabbro di finire di distruggere l’università di Siena.Pur di fronte a una lettera piena di abusi d’ufficio firmata congiuntamente da Criccaboni e Fabbro a tutt’oggi non ci risulta pervenuta nessuna richiesta d’interdizione.

Circondateli e salvate l’università!!!

P.S. Perchè nessuno dei candidati a sindaco di Siena interviene contro il Criccaboni?

Fratello Illuminato incontra la stampa cinese e pubblica la famosa lettera che Ceccuzzi ha nascosto al consiglio comunale. Anche i cinesi concordano con noi: chi nasconde i documenti non è titolato a ricoprire una carica pubblica

confercinesiDopo il consueto incontro con i giornalisti cinesi pubblichiamo in formato pdf (così potete visionarla e stamparla) la famosa lettera della Fondazione MPS che l’allora sindaco Ceccuzzi ha nascosto al consiglio comunale. Un’omissione che a parere dei cinesi palesa anche violazioni di natura giuridica. Comunque sia, la lettera conferma che il Ceccuzzi aveva nascosto un documento fondamentale per la discussione sul bilancio comunale e chi ha votato contro è stato lungimirante: non vi era nessuna copertura da parte della Fondazione MPS, ma Ceccuzzi ha nascosto la lettera non informando il consiglio comunale. Quello di nascondere i documenti era un vizio diffuso nel groviglio armonioso.

Leggi la lettera della fondazione

Intervista esclusiva di Ester Cicala al professore Remo Plusvalente

professorD) Buongiorno professore,lei è un sociologo e recentemente ha approfondito il legame tra mentalità criminale e disastri finanziari, che idea ha maturato rispetto alle vicende giudiziarie che coinvolgono Siena?

R) Guardi, precisiamo subito due verità: le inchieste riguardano un sistema politico e le gestioni condizionate e volute dal, come lo chiamate voi, groviglio; Siena non è una città che vive di illegalità, non è corretto identificare un gruppo ristretto di classe politica con la storia e la maggioranza dei cittadini senesi. Però?

D) Però?

R) Il campanello d’allarme in città doveva scattare quando hanno scoperto il buco dell’università; nella storia di quel buco ci ritrovate la genesi e il modus operandi di coloro che hanno dissestato la città. Ricordando anche il ruolo distratto della magistratura fino al 2008-2009.Con l’arrivo a Siena del procuratore Formisano si rompe l’indifferenza della procura di Siena nei confronti dei reati commessi nel senese. Oggi, leggendo i giornali, i magistrati lavorano intensamente anche se mi risulta strano che con tutti i dissesti commessi tra università e banca nessun provvedimento cautelativo e interdittivo sia stato comminato. E forse manca altro su cui indagare.

D) In che senso?

R) Il vero groviglio è indubbiamente da ricercare nella triangolazione tra università, aereoporto di Ampugnano e banca, verificando anche i ruoli di personaggi che non hanno avuto incarichi politici o istituzionali ma che hanno avuto vicinanze chiare con i soggetti indagati, soprattutto sul versante Ampugnano.

D) Professore, lei ha letto l’articolo dell’ultimo numero del settimanale L’Espresso in merito alla casa di Antonio Vigni?

R) Ho letto attentamente l’articolo. L’Espresso ha riportato la notizia limitandosi al racconto dei vari passaggi della proprietà da MPS Tenimenti fino alla famiglia Vigni. Forse un approfondimento della vicenda, non sul piano giornalistico, considerato tutto il quadro generale, sarebbe utile. Anche per fugare dubbi o eventuali sospetti.

D) Chi sono i veri artefici della discontinuità rispetto al groviglio armonioso?

R) I magistrati, indubbiamente. La politica rincorre gli eventi e ancora oggi dimostra debolezza di analisi e di reazione. E la politica ha tutte le colpe per i disastri avvenunti. Il ruolo del sig. Ceccuzzi è fin troppo chiaro. Un altro evento che ha sbloccato il sistema è stato il cambio al vertice della prefettura. Lo Stato non è poi così distratto ultimamente.

E che due coglioni con queste aragoste!!! Facciamo qualche domandina a Acheropita Mondera Oranges e per conoscenza direttamente al Presidente Giampaolino

acheropitaCo ‘sta storia delle aragoste di Focardi veramente non se ne può più! A parte che la Procura di Siena ha richiesto l’archiviazione non ravvisando fatti penalmente rilevanti, ma in ogni caso se c’è un danno erariale da 21000 euro questo danno verrà pagato e basta. Così come ci sembra francamente eccessiva la condanna della Corte dei conti per Angelaccio (col quale questo blog non è mai stato tenero) che include 10000 euro di danno all’immagine. Ma andiamo via! E allora al Tosi, al Bigi, all’Interi, al Boldrini, al Bruni e così via? Poi c’è un’altra considerazione da fare: va bene, 21000 euro il Focardi che scioccamente (ma i libri in tribunale ce li ha portati lui, ricordiamocelo) ha comprato ‘sto cazzo di pesce, 21000 euro l’Angelaccio per le missioni e il “danno all’immagine”, siamo a 42.000 euro. Vorremmo ricordare a tutti che il dissesto dell’Ateneo oscilla tra i 250 e i 300 MILIONI di euro. Per non parlare del fatto che l’amica Acheropita non ha ancora richiesto il danno erariale per gli oltre 26000 euro di danno inferti da Boldrini per omaggiare il Sultano di Stigliano, garante dei garanti, musicologo di fama internazionale con quei cazzi di libri in suo onore. Puzza, questo atteggiamento dell’amica Acheropita Mondera più del pesce del Focardi. Allora ci sentiamo in animo di farle qualche domandina, invitando anche i sedicenti giornalisti che con queste due storielle pensano di aver fatto lo scooppone e il procuratore generale Giampaolino a considerarne la portata:

1) Ma di quegli 11.000.000 e passa di euro di spese fuori bilancio quando pensa di chiedere il conto Acheropita?

2) Visto che si diverte con queste cifrette ridicole cosa pensa di fare a proposito dei libri in onore dello Stiglianese?

3) Visto il verbale dei Revisori dei Conti (anzi, tutti i verbali dei Revisori dei Conti da quattro anni a questa parte) che boccia i bilanci dell’Ateneo, non crede che anche questa amministrazione stia facendo danno erariale in continuazione, non sanzionato e nemmeno messo all’ordine del giorno?

4) Ma, domanda delle cento pistole, cosa c’è di vero a proposito di frequentazioni extra lavorative tra la maestrina condannata da UN’ALTRA Corte dei conti Ines Fabbro e Acheropita Mondera Oranges?

Perché certo che se fosse vero quanto siamo venuti a sapere a proposito di queste frequentazioni, si spiegherebbero tante, ma tante, ma tante cose. Quindi, cara Acheropita Mondera Oranges vedi di rispondere, non tanto a noi, ma al tuo capo e di conseguenza ai cittadini che cercate di imbambolare con queste sciocchezze ridicole. Smetta, per cortesia, di baloccarsi con queste cretinate e cominci a fare il suo lavoro per bene e, possibilmente, senza incontrarsi a cena con condannate cui, peraltro, le condanne non hanno insegnato niente visto che continua a devastare, insieme al Criccaboni, i bilanci dell’Ateneo mettendo in mostra, fra l’altro, una comprovata (dai Revisori dei Conti) inettitudine ad amministrare l’Ateneo non essendo capace neanche di scrivere una relazione a bilancio decente e comprensibile.

E smettetela fra tutti di stufarci con queste cretinate da 20000 euro, quando c’è da recuperare oltre 250 milioni di danno.  Le ricordiamo quanto ha lei stessa asserito: «Abbiamo aperto il fascicolo dopo che i giornali si erano occupati della vicenda, poiché si profila una ipotesi di danno erariale. Siccome l’azione contabile della procura della Corte dei Conti è obbligatoria al pari dell’azione penale, abbiamo delegato il gruppo tutela della spesa pubblica della Guardia di Finanza ad acquisire tutta la documentazione possibile relativa al caso».

Album dei ricordi offerto da Fratello Illuminato agli smemorati che girovagano per Siena

Fondazione MPS sotto consulenza torinese – Ceccuzzi che voleva Antonio Vigni consulente della Fondazione – L’allarme lanciato dal Corriere della Sera

Oggi il Corriere della Sera pubblica un articolo dal titolo:”Mps: sta per cadere l’ultimo tabù. La sede non sarà più a Siena.” Che cosa scrive il Corriere? “Adesso qualcosa potrebbe cambiare. Il connubio potrebbe sciogliersi. Nello scenario peggiore, per i senesi, addio al quartier generale di Palazzo Sansedoni, addio anche alla quota del 20% in mano alla Fondazione Mps, considerata la soglia minima per esercitare il controllo sulla banca. A questo arrivano i danni prodotti da una gestione avventurosa”. Aggiungono: ”La Fondazione, depositaria del legame con il territorio ha da sempre tra gli scopi il mantenimento della sede legale e della direzione generale della banca in città. Ma nella bozza del nuovo statuto elaborata dall’avvocato torinese Angelo Benessia, legale storico dell’ente e fino a pochi mesi fa presidente della Fondazione San Paolo, è stato eliminato un paragrafo del terzo articolo, dove sono elencati gli obiettivi dell’ente. «Il mantenimento nella città di Siena della sede della direzione generale della Banca». Non c’è più. Cancellato.” Qui l’articolo http://www.corriere.it/economia/13_febbraio_08/cade-ultimo-tabu-imarisio_03ea4f6c-71ba-11e2-8d40-790077d2d105.shtml

Ricordiamo anche i rapporti storici tra Torino e Siena, leggete qui http://www.economiaweb.it/sguardo-dintesa-tra-legali-e-fondazione/

In questo momento la fondazione MPS è guidata da Gabriello Mancini che ha assunto una posizione di subalternità a Profumo e ascolta in via preferenziale il “vecchietto arzillo” Giuseppe Guzzetti; dal detentore di piu il ceccuzziano Alessandro Piazzi e dall’altro ceccuzziano Vittorio Galgani, e anche il direttore della fondazione Claudio Pieri è un altro ceccuzziano. I discontinui.

Ricordiamo inoltre che nel 2011 Ceccuzzi sponsorizzava il nome di Antonio Vigni nei confronti della Fondazione MPS:””Esprimiamo un sentito ringraziamento al dottor Antonio Vigni per la professionalità, la dedizione e l’attaccamento alla Banca con i quali ha servito prima l’istituto e poi l’azienda  per 40 anni, durante i quali ha ricoperto, con merito, diversi ruoli fino a quello di direttore generale. Per questo – concludono Bezzini e Ceccuzzi – ci auguriamo che tale professionalità possa continuare ad essere al servizio della comunità senese, auspicando che la Fondazione Monte dei Paschi possa avvalersi della sua consulenza per le operazioni strategiche”.”

Emerge quindi con chiarezza che la matrice politica di quanto successo negli ultimi anni e quanto succede oggi è la stessa: Il PD ceccuzziani e i suoi uomini a gestire con annessi accordi trasversali.

Di oggi è anche la notizia di iniziative legali di banca MPS per tutelarsihttp://www.sienafree.it/economia-e-finanza/264-economia-e-finanza/45511-banca-mps-valuta-iniziative-legali-nei-confronti-di-chi-ne-danneggia-lattivita-commerciale-e-diffonde-false-informazioni . Pienamente concordi ma le azioni penali e le azioni di responsabilità nei onfronti di chi ha letteralmente depredato e mal gestito la banca quando? A quando la sostituzione di coloro che collaboravano con il vecchio vertice?

Riusciranno i senesi a reagire e riprendersi la propria dignità di comunità liberandosi definitivamente dalle scorie del groviglio armonioso?

Caro D’Alema, caro mega-economista Fassina e cari giornalisti ecco le parole di elogio del discontinuatore (col cazzo) Franco Ceccuzzi. Fermatevi con la favola della discontinuità!

arrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrCorreva l’anno 2011,l’anno del favoloso mondo della discontinuità (col cazzo).

Ecco le brillanti parole di elogio nei confronti dell’indagato ex direttore di MPS Antonio Vigni pronunciate da due statisti piddini senesi: ”Esprimiamo un sentito ringraziamento al dottor Antonio Vigni per la professionalità, la dedizione e l’attaccamento alla Banca con i quali ha servito prima l’istituto e poi l’azienda  per 40 anni, durante i quali ha ricoperto, con merito, diversi ruoli fino a quello di direttore generale. Per questo – concludono Bezzini e Ceccuzzi – ci auguriamo che tale professionalità possa continuare ad essere al servizio della comunità senese, auspicando che la Fondazione Monte dei Paschi possa avvalersi della sua consulenza per le operazioni strategiche”.”

I tentativi di interferire con le indagini della magistratura – L’anno 2008 – Il mistero di un viaggio a Roma

Con pacatezza e spirito di analisi oggettiva non possiamo nascondere il dato storico che fino al 2008 le inchieste della magistratura senese in merito ai reati legati alla gestione degli enti senesi erano quasi inesistenti, pur in presenza di segnalazioni. L’anno 2008 è l’anno della svolta. La prima inchiesta che ha provocato non pochi malumori nella politica senese è quella sul buco dell’università. E su questa inchiesta,proprio per capire il clima che si respirava in città merita ricordare la famosa frase pronunciata da una docente universitaria (la più stiglianese di tutti) quando la procura ha richiesto il rinvio a giudizio per il buco dell’università e per le elezioni del rettore: ”Accidenti ai magistrati”.

Merita ricordare anche la conversazione tra l’iscritto al PD Gilberto Madioni e il rettore abusivo Criccaboni: Il 5 novembre 2011 entra in campo un noto personaggio iscritto al PD senese che tutti presentano come critico d’arte, un certo Gilberto Madioni. Il critico d’arte (è iscritto all’albo?) contatta Criccaboni e “gli dice che la situazione si è sbloccata grazie all’intervento decisivo del Prefetto che fa parte dell’area governativa. Critica l’operato del precedente rettore che ha fatto intervenire la magistratura. Le cose andavano gestite all’interno”.

Significativa è anche questa: “L’Avv. VERA BENINI chiama Riccaboni e riprende il discorso interrotto poco prima. Gli rappresenta che, secondo lei, l’attivazione per contrastare la volontà della Ministra è da ricercare in un problema tipo la scuola dei Marescialli, relativa alla vendita di Pontignano. Il problema sarebbe che Focardi ha fatto una promessa, ovviamente senza scrivere nulla, che non può mantenere perché non è stato rieletto come rettore. Il commissario avrebbe invece potuto realizzare la promessa. Al Governo sostanzialmente non interessa nulla né di Focardi né dei debiti dell’Università di Siena. C’è poi l’indagine con 27 indagati tra i quali qualcuno potrebbe dire qualcosa che non deve dire. Ha comunque fiducia nel P.M. che ha ereditato il fascicolo dal dr. Formisano (6 -11-2010)”.

Altra stranezza,crediamo caso unico in Italia,è la richiesta che l’allora sindaco Ceccuzzi fece al tribunale di Siena per chiedere di istituire all’interno dello stesso tribunale la sezione dei vigili urbani con funzioni di polizia giudiziaria. Richiesta ovviamente respinta. Come mai Ceccuzzi voleva mandare i vigili urbani all’interno del tribunale?

Altra stranezza è il non aver trasmesso a Firenze da parte di alcuni uffici del tribunale il ricorso in appello sul processo Acampa presentato dal procuratore Marini. Per non parlare dei continui rinvii delle udienze preliminari sul processo di Ampugnano.

Insomma ci sono troppe stranezze e troppe conversazioni ambigue e alla luce di quanto sta emergendo risulta chiaro l’esistenza di un sistema marcio e il disagio da parte di certi ambienti politici e non per l’attività svolta e che stanno svolgendo le forze dell’ordine e la procura qui su Siena. E a questo punto quel famoso commento lasciato sul nostro blog da un lettore, di circa 5 mesi fa,che ci raccontava di un viaggio a Roma di alcuni personaggi per manifestare la necessità di un ricambio dei vertici dei carabinieri,della Guardia di Finanza e del Questore di Siena forse non era una novella. Il politico Ceccuzzi che pensa di tutte queste stranezze?