Si vocifera che il Partito Dissestatori sarebbe alla ricerca della terza via. Ma via…

L’ipotesi di scaricare il girovago Franchino, vagabondo giorno e sera per la città in attesa del 25 febbraio, non è infatti improbabile, ma la carta dell’ homo novus Valentini nessuno riesce a prenderla sul serio, manco lo stesso Clooney del bar dell’orso. Ecco allora la terza via, che il genio di Via Roma(Boldrini) e l’abate dei Cappuccini(Barzanti), con l’approvazione dei postini (in particolare della grande collezionista dei Quattro Cantoni), avrebbero individuato in Anna Carli, un “nome nuovo”, giovane, estraneo alla gestione del potere senese.Stiamo parlando di una signora che è stata dieci anni vicesindaco, più o meno altri dieci rettore del Santa Maria della Scala, che è da un bel po’ nel Consorzio per la tutela del Palio e l’anno scorso – diventata anche lei musicologa di fama – è stata nominata presidente della Rinaldo Franci. Ah, mica è finita qui. C’è pure l’unità operativa della candidatura per Siena capitale della cultura 2019, nella quale dicono “tenga l’agenda” del direttore di candidatura prof. Sacco (e forse anche dell’archistar delle poste). Sarebbe questa la risposta dei geni alla voglia di novità e di cambiamento che viene dai senesi? Ma non sarebbe meglio che queste figure adatte a tutte le stagioni si dessero una calmata? Dal conservatorio alla capitale europea della cultura i risultati sono davanti agli occhi di tutti. E non è nemmeno il caso di parlare della triste e anonima gestione del Santa Maria, poi finito di distruggere bene bene dall’ingegnere Tatiana Campioni (altro regalo alla città di Jolanda Cei Semplici) ora ricompensata per tanto zelo con la candidatura alla regione Lazio nella listino del fratello di Montalbano.