Co ‘sta storia delle aragoste di Focardi veramente non se ne può più! A parte che la Procura di Siena ha richiesto l’archiviazione non ravvisando fatti penalmente rilevanti, ma in ogni caso se c’è un danno erariale da 21000 euro questo danno verrà pagato e basta. Così come ci sembra francamente eccessiva la condanna della Corte dei conti per Angelaccio (col quale questo blog non è mai stato tenero) che include 10000 euro di danno all’immagine. Ma andiamo via! E allora al Tosi, al Bigi, all’Interi, al Boldrini, al Bruni e così via? Poi c’è un’altra considerazione da fare: va bene, 21000 euro il Focardi che scioccamente (ma i libri in tribunale ce li ha portati lui, ricordiamocelo) ha comprato ‘sto cazzo di pesce, 21000 euro l’Angelaccio per le missioni e il “danno all’immagine”, siamo a 42.000 euro. Vorremmo ricordare a tutti che il dissesto dell’Ateneo oscilla tra i 250 e i 300 MILIONI di euro. Per non parlare del fatto che l’amica Acheropita non ha ancora richiesto il danno erariale per gli oltre 26000 euro di danno inferti da Boldrini per omaggiare il Sultano di Stigliano, garante dei garanti, musicologo di fama internazionale con quei cazzi di libri in suo onore. Puzza, questo atteggiamento dell’amica Acheropita Mondera più del pesce del Focardi. Allora ci sentiamo in animo di farle qualche domandina, invitando anche i sedicenti giornalisti che con queste due storielle pensano di aver fatto lo scooppone e il procuratore generale Giampaolino a considerarne la portata:
1) Ma di quegli 11.000.000 e passa di euro di spese fuori bilancio quando pensa di chiedere il conto Acheropita?
2) Visto che si diverte con queste cifrette ridicole cosa pensa di fare a proposito dei libri in onore dello Stiglianese?
3) Visto il verbale dei Revisori dei Conti (anzi, tutti i verbali dei Revisori dei Conti da quattro anni a questa parte) che boccia i bilanci dell’Ateneo, non crede che anche questa amministrazione stia facendo danno erariale in continuazione, non sanzionato e nemmeno messo all’ordine del giorno?
4) Ma, domanda delle cento pistole, cosa c’è di vero a proposito di frequentazioni extra lavorative tra la maestrina condannata da UN’ALTRA Corte dei conti Ines Fabbro e Acheropita Mondera Oranges?
Perché certo che se fosse vero quanto siamo venuti a sapere a proposito di queste frequentazioni, si spiegherebbero tante, ma tante, ma tante cose. Quindi, cara Acheropita Mondera Oranges vedi di rispondere, non tanto a noi, ma al tuo capo e di conseguenza ai cittadini che cercate di imbambolare con queste sciocchezze ridicole. Smetta, per cortesia, di baloccarsi con queste cretinate e cominci a fare il suo lavoro per bene e, possibilmente, senza incontrarsi a cena con condannate cui, peraltro, le condanne non hanno insegnato niente visto che continua a devastare, insieme al Criccaboni, i bilanci dell’Ateneo mettendo in mostra, fra l’altro, una comprovata (dai Revisori dei Conti) inettitudine ad amministrare l’Ateneo non essendo capace neanche di scrivere una relazione a bilancio decente e comprensibile.
E smettetela fra tutti di stufarci con queste cretinate da 20000 euro, quando c’è da recuperare oltre 250 milioni di danno. Le ricordiamo quanto ha lei stessa asserito: «Abbiamo aperto il fascicolo dopo che i giornali si erano occupati della vicenda, poiché si profila una ipotesi di danno erariale. Siccome l’azione contabile della procura della Corte dei Conti è obbligatoria al pari dell’azione penale, abbiamo delegato il gruppo tutela della spesa pubblica della Guardia di Finanza ad acquisire tutta la documentazione possibile relativa al caso».
8 comments ↓
sì ma quella in foto è monica sgherri, consigliere regionale.
Ma che bei ragionamenti a la bettino…
Vi scopro benaltristi…. sono altri i reati non le aragoste….
Non sara’ mica che qualcuna ve la siete mangiata anche voi?
Ha portato i libri in tribunale ma ha tenuto la revisione 1 anno e mezzo nel cassetto e ha buttato dentro altri 300 ottimi amministrativi….. facciamolo santo no?
Scusate, ma la foto che avete messo mi sembra quella di Monica Sgherri, non quella della Procuratrice.
Antonio e Gloria avete ragione, ma la foto – vediamo – della Mondera non si trova. Va beh. La sostituiamo con un’altra e poi ce ne procuriamo una, magari in compagnia di maestre elementari condannate da suoi colleghi dell’Emilia Romagna.
Caro Cicci evidentemente non leggi bene. Abbiamo detto che la Procura ha stabilito che trattasi non di un reato, quindi i reati sono altri. E che ci siano reati nessuno lo nega, solo che addirittura, dopo più di quattro anni, non c’è ancora il rinvio a giudizio e quindi giornalisti cialtroni e cialtroni non giornalisti continuano a baloccarsi con questa cazzata delle aragoste. Poi: poniamo che siano 270 milioni di ammanco. 270 milioni meno 21000 delle aragoste e 21000 dell’Angelaccio 269 milioni e 956 mila euro. Quelli chi li deve restituire? Dei 300 amministrativi sicuramente Focardi porta una parte di responsabilità, ma il capo del personale (Bigi)? Il direttore amministrativo (Bigi)? Il ragioniere che predisponeva i bilanci (Interi)? Che faceva tutto da solo Focardi? Dicci te se questo è benaltrismo? Nota l’educazione della risposta, per cortesia.
Ma ditelo che siete focardiani
esplicitamente….
mettete anche lui tra i dissestatori una buona volta….siate onesti
Ma ci hanno già pensato i magistrati a metterlo tra i dissestatori e noi non abbiamo nulla da eccepire in proposito. Stavamo dicendo un’altra cosa che ora ripetiamo e poi non lo diciamo più: il dissesto dell’ateneo è opera di una banda di dissestatori, di cui è acclarato faccia parte anche Focardi, ma l’ateneo non è stato certo dissestato spendendo 21000 euro di pesce né facendo missioni per 11000 euro da parte di Angelaccio. Questo è quello che c’è scritto nelle carte processuali e a questo ci atteniamo per chiedere che si smetta di dormire su questa vicenda, non meno importante di quella della Banca, e che – almeno – si smetta di rompere i coglioni co’ ‘sta storia del pesce e delle aragoste perché in questo stupido amminchiarsi si vede chiaramente la volontà da parte dei mezzi di (dis)informazione di distrarre l’attenzione dei cittadini. E’ evidente che fa effetto la spesa di una stipendiata annua di un operaio per il pesce (da ricerca o meno), ma che non si inferisca da questo che un buco da 270.000.000 possa essere causato da queste cretinate. Ci vuole ben altro e su quel ben altro vorremmo che si facesse chiarezza. Va bene così? Se non va bene non ce ne può fottere di meno, liberi tutti di pensarla come ci pare. P.S. Non sono sufficienti neanche 300 stabilizzazioni, anche se incidono, ma non sono sufficienti. Conti alla mano.
Cicci, visto che sei a Montalbuccio, mi fai un piacere…..visto che ti piacciono tanto le aragoste prova ad arrivare a Stigliano una domenica…..li fanno certe braciate….e poi tutti al cinema. Ti ricordi? Tra l’altro da montalbuccio ci vuole un attimo. O no?
Caro cicci la penso come te i dissestatori vanno perseguiti, da un euro in sù……te invece come la pensi? Mi sembra che vuoi mettere il tetto al dissesto a ventunomilaeuro…….quelli che hanno totalizzato di più sono fuori concorso? spiegami un pò…….caro cicciaggrovigliato.