Aprile 29th, 2012 — Note redazionali
E’ stato il voto della vergogna, ma per Siena potrebbe trasformarsi nel voto del riscatto. La vergogna è lampante, quella di un gruppo disposto a rinnegare il mandato dato dagli elettori in nome di privilegi personali, un gruppo che gioca al braccio di ferro e che ha la convinzione di avere tutta la forza per vincerlo.
Ma chi sono. In uno scacchiere politico normale sarebbero definiti gli ex Margherita. A Siena, dove la politica è tutta un’altra cosa, si definiscono “i monaciani”, personalizzazione perfetta di un sistema che merita di essere analizzato. Della Margherita non ricordano più nemmeno l’odore. L’ammutinamento arriva quando al loro Deus ex machina viene negata la vicepresidenza della Fondazione, per la quale aveva già risposto con soddisfazione ai complimenti piovuti da un gran numero di lacchè. La politica si scioglie come neve al sole di fronte alla lesa maestà. Compatti come soldatini si mettono sull’attenti, pronti a rispondere “comandi” al loro capo, sbeffeggiando di fatto il mandato ricevuto dagli elettori. Ma forse nemmeno tanto, chi li ha votati non l’ha fatto certo per le grandi opere da loro compiute in favore della città. A Siena ci si conosce tutti e tutti sanno chi sono i mentori e chi le pedine, e cosa da loro ci si possa aspettare. Pace, Guideri, Ranieri, Bazzini, Gioia e il presidente del consiglio comunale Piccini cosa hanno dato fino ad oggi alla città? Nulla, neppure idee. Servono ad un gioco personale, dal quale la città è allo stesso tempo esclusa e vittima.
L’unica grande cosa per la quale potrebbero essere ricordati è l’aver provocato la caduta di una amministrazione che merita di essere cancellata con un colpo di spugna. Ma spugna bagnata, affinchè non resti neppure la polvere.
Vogliono un ruolo in Fondazione, battono i piedi come bambini in bizza. Con quale faccia Ceccuzzi può cedere ad un simile ricatto? Eppure tenterà di trovare la strada, perchè di togliere il sedere dalla sua poltrona non ne ha proprio intenzione. Sa che poi non ce lo rimetterebbe.
Con una politica di questa bassezza, la città di Siena meriterebbe di poter cancellare tutto e ricominciare daccapo. Basta inciuci, privilegi, grovigli e sistemi. Davanti ad un consiglio comunale di simile bassezza, meglio centomila volte qualsiasi commissario. Servirebbe da spartiacque tra un vecchio dal sapore di tirannia ad un nuovo dal gusto della rinascita. Sarebbe quella linea che divide i due dipinti del Lorenzetti, il Cattivo Governo ed il Buon Governo.
E non tuonino i tromboni dei grandi politici, della Rosi Bindi, di Enrico Rossi e chissà quanti altri nelle prossime ore. A Siena hanno lasciato che la politica non avesse né ideali né colori in nome di un groviglio che ha dato tanto a pochi e beffe agli altri. Adesso non fingano di non sapere, perché anche a loro ha fatto comodo abbeverarsi in certe fonti.
E’ stato il voto della vergogna, ma potrebbe essere il voto del riscatto se la città decidesse di svegliarsi, di cacciare i grovigli e riprendersi la capacità di governarsi che l’ha resa grande nella storia. Via sindaci-politici, via gruppi familiari, via opposizioni fantasma, via inquisiti che amministrano, via incapaci che governano.
Venga pure il commissario. Come i caschi blu in un paese liberato dalla tirannia che deve re-imparare a camminare da solo.
Una senese delusa
Aprile 28th, 2012 — Note redazionali

La nostra inviata Ester Cicala oggi, con questa bella giornata, ha deciso di andare a prendere il sole alle Rocchette. Prima di mettersi ad ascoltare musica stiracchiandosi al sole, come da foto, ha fatto una giratina in centro e ci ha telefonato immediatamente perché si è resa conto che ci deve essere qualche problema sul porto di Castiglione. Evidentemente gli investimenti fatti sul porto non rendono come dovrebbero e forse la gestione dell’opera non è propriamente corretta e redditizia come speravano coloro che hanno investito soldi nell’impresa. La riflessione che la nostra Ester ci ha comunicato è che il anche il governo PD di Castiglione non sia nelle condizioni di amministrare al meglio, come quello senese d’altro canto, e che quindi non si sa se vale la pena di fare qualche favore ai piddiini nella speranza di vederselo restituito sotto forma di valorizzazione, per esempio, di opere ed investimenti come il porto a Castiglione. Tutto questo per sfatare il mito della bella ragazza senza cervello. E’ intelligente la nostra Ester, vero???
Aprile 28th, 2012 — Note redazionali
Dal verbale del collegio sindacale dell’Università di Siena emerge l’irregolarità del cumulo dell’assegno pensionistico con il corrispettivo del contratto stipulato con i docenti in quiescenza anticipata. Chi pagherà per il danno erariale?
Il dissesto non finisce mai!!!
Aprile 28th, 2012 — Note redazionali
La casta che governa la nostra università l’ha saccheggiata per anni, creando il buco di cui paghiamo tutti le conseguenze. L’attuale amministrazione intende recuperare i soldi spesi in anni di clientelismo tagliando gli stipendi dei lavoratori, infrangendo così i loro contratti unilateralmente. Questa ruberia dura da più di 1 anno. Il personale tecnico-amministrativo, dal canto suo, ha aspettato ben 15 mesi prima di entrare in stato di agitazione, e il 24 aprile scorso si è costituito in un’assemblea che ha gridato a gran voce basta a tutto questo! L’assemblea ha deciso di sfiduciare definitivamente l’amministrazione inefficiente e incapace di dare risposte, chiedendo quindi le dimissioni della direttrice amministrativa Ines Fabbro e il voto contrario al bilancio consuntivo, votato oggi dal Consiglio d’Amministrazione di Ateneo. Perché votare contro l’approvazione del bilancio significa arrestare la deriva di disuguaglianze sempre crescenti, tra chi dirige – male- e chi lavora -e non viene pagato. Per questo oggi, lavoratori e studenti uniti hanno interrotto il CDA, per far arrivare fino alle stanze del potere forte e chiara la rabbia di chi per troppo tempo ha subito a testa bassa e ora vuole rivendicare i propri diritti. Il CDA ha approvato il bilancio, nonostante il voto contrario dei 2/3 dei rappresentanti dei tecnici-amministrativi, il voto contrario del rappresentate degli studenti in quota Link; l’altro, eletto in quota Reds, ha pensato invece di votare a favore, palesando per l’ennesima volta come l’interesse degli studenti che lui dovrebbe tutelare, scivola in secondo piano rispetto al lanciarsi sul carro dei vincitori, per assicurarsi di farne parte. Gli altri voti favorevoli sono stati espressi dai rappresentanti della Provincia e del Comune, che hanno anch’essi dato prova di una infima incoerenza: il sindaco Ceccuzzi, infatti, nell’assemblea del 24, aveva dichiarato di appoggiare i lavoratori. Di fronte all’ennesima presa in giro, abbiamo cercato di entrare al Consiglio Comunale per portare direttamente le nostre rivendicazioni, dato che nessuno finora si è fatto portavoce della difesa del lavoro dei cittadini sul territorio. La risposta dei “nostri rappresentanti” è stata quella di arroccarsi sospendendo il consiglio comunale per evitare il confronto.
Il DAS -Dimensione Autonoma Studentesca- è sempre al fianco dei lavoratori oggi come due anni fa. Siamo convinti che la condivisione delle lotte sia la strada giusta; ci stiamo conoscendo sempre di più, ci sentiamo sempre più uniti e dividerci sarà dura!
Unisciti a noi in questa lotta che è anche tua !!!
Aprile 28th, 2012 — Note redazionali




Una bella lettura dei giornali certifica chiaramente come la Repubblica di Firenze e il Corriere Fiorentino siano completamente schierati a favore dei postdissestatori dell’Università. Non ci sono dubbi su questo come non ci sono dubbi che Vareno Cucini e Roberto Morrocchi siano le stampelle in CdA del duo Riccaboni & Fabbro. E d’altronde come potrebbe essere diversamente visti i legami strettissimi dei due con Berlinguer e Tosi? Cioè con l’ur-dissestatore e con il dissestatore dei dissestatori? Certamente non rispondono ai loro nominanti palesi, ma ai loro nominanti occulti e nemmeno tanto occulti. E con questo sono TRE bilanci in disavanzo consecutivi che i due votano col parere contrario dei Revisori dei Conti. Vediamo cosa ne penserà la magistratura contabile e se finalmente qualcuno verrà reso responsabile di queste posizioni inaccettabili se si usa la diligenza del buon padre di famiglia. Il problema è che questa gente ha una paura folle del commissario e di chiunque possa andare a mettere le mani nelle origini del dissesto e quindi hanno votato e continueranno a votare qualsiasi cosa pur di tener lontani organi terzi che verifichino quanto accaduto.
Dobbiamo invece dare atto al Corriere di Siena di affrontare la vicenda “università di Siena” con tutt’altro tipo di atteggiamento e tutt’altra correttezza, da qualche tempo a questa parte. Senza dubbio molto, ma molto meglio degli zerbinati Corriere Fiorentino e Repubblica di Firenze.
Aprile 27th, 2012 — Note redazionali



Non è mai successo in nessuna pubblica amministrazione che un direttore amministrativo pagato con i soldi dei cittadini si rivolgesse con gesti di sfida e di esultanza contro i dipendenti che protestavano per rivendicare i diritti sacrosanti. E’ un comportamento vergognoso. Dopo il voto sul bilancio la condannata dalla Corte dei Conti Ines Fabbro,uscendo dalla sala del consiglio di amministrazione,si è rivolta ai dipendenti che si trovavano fuori, esultando verso di loro perchè il bilancio è stato approvato.
Il bilancio è stato approvato con soli 9 voti contro 7. Di cosa esulta la condannata? Il bilancio è stato approvato con i voti della cricca dei docenti capitanata da Mariano Bianca e con i due voti determinanti di Vareno Cucini(ex sindacalista e rappresentante del Comune di Siena) e di Roberto Morrocchi( rappresentante della Provincia). Avete capito? Cucini e Morrocchi hanno votato il bilancio che penalizza il salario dei lavoratori, attraverso la decurtazione della somma MESSA a bilancio illegittimamente. Bravo Ceccuzzi, vai ad esprimere solidarietà ai lavoratori e poi il tuo rappresentante e compagno di partito vota contro i lavoratori. Bravo!!
Ma c’è di piu’. La Fabbro attraverso il suo amico al MIUR, il direttore Livon, stanno cercando di convincere il funzionario del MEF a firmare il parere a favore del taglio dell’accessorio. Roba da paese sudamericano degli anni settanta. Di questo verrà interessata la magistratura e non solo per questo. E non la magistratura senese, troppo oberata di lavoro, ma quella fiorentina e romana.Criccaboni e Fabbro stanno gestendo l’ateneo con comportamenti illegali, incivili e privi di consenso.
Nel frattempo ci giunge notizia che sarà presentato alla magistratura contabile un esposto contro i 9 che hanno votato il bilancio.
Le istituzioni dello Stato e le forze politiche intervengano con urgenza perchè Ines Fabbro vuole provocare lo scontro sociale. Altro che risanamento dell’ateneo.
VERGOGNA!!!!
Aprile 26th, 2012 — Note redazionali
La lezione delle drammatiche conseguenze dei bilanci del passato forse non è servita. Anzi, qualcuno, è recidivo. E anche sul piano della coerenza politica alcuni fanno acqua da tutte le parti: se si chiede il ripristino del salario accessorio non si può votare un bilancio nel quale si dichiara la decurtazione della somma del medesimo salario. Prima di entrare nel merito del perchè il bilancio consuntivo va bocciato, sfatiamo una notizia divulgata su qualche giornale. La diminuizione del disavanzo di competenza dell’università di Siena è derivante dalle azioni amministrative della gestione Focardi-Barretta (così come scritto anche nella relazione al bilancio che noi abbiamo letto) e quindi la gestione Criccaboni e Fabbro non c’entra niente. Semmai questi due incompetenti e bugiardi, sono due anni che la menano con i discorsi senza far niente di strutturale per un risanamento vero e funzionale al rilancio dell’ateneo. Solo fumo negli occhi e inoltre, invece di decidere soluzioni strutturali continuano a girellare in lungo e in largo per farsi dare soldi. Giusto per mettere i tappi ai buchi. Criccaboni e Fabbro sono oltremodo deleteri per l’ateneo.
Invitiamo i membri del cda dell’ateneo ha respingere con palese voto contrario il bilancio consuntivo per le motivazioni che di seguito esponiamo:
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I sindaci revisori hanno espresso parere negativo al bilancio;
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La decurtazione della somma relativa al TEA (salario accessorio) prefigura un possibile falso in bilancio, in quanto il TEA è stato a) sospeso illegittimamente e b) decurtato non si sa su che basi.
Non serve a niente addurre che sinora tutti i bilanci sono stati approvati anche se i revisori li bocciavano e con disavanzi di competenza peggiori di questi. E’ assurdo ppersistere nell’errore e, fra l’altro, c’è l’ottima possibilità di aggravare la propria posizione.
Ci dovete dire in quale azienda mai si approvano bilanci in disavanzo, che sia di trenta o dieci milioni non fa differenza. Se un’azienda, anche pubblica, come un ente autonomo locale, non chiude in pareggio si va al commissariamento senza por tempo in mezzo. Ma i consiglieri le capiscono le conseguenze dei propri atti oppure sono talmente accecati dalla barbarie politica con la quale è stata gestita sinora l’università di Siena che sono disposti a rimetterci le penne?
Concludiamo rinnovando l’invito a membri del cda a votare contro e richiedere la modifica del consuntivo e inoltre chiediamo alla Corte dei Conti della Toscana di provvedere al controllo immediato del bilancio nel caso venisse approvato. Facciamo presente a tutti i membri del cda che se il bilancio dovesse essere approvato così come proposto da Criccaboni e Fabbro, forse qualcuno non esiterà nemmeno un giorno nel presentare un esposto alle autorità competenti nei confronti di chi voterà il bilancio.
Pensateci bene e, se ne avete una, chiamate in causa la vostra coscienza invece di zerbinarvi di fronte a questa cricca di incompetenti e incapaci!!!
Aprile 26th, 2012 — Note redazionali
Aprile 26th, 2012 — Note redazionali
Quello del giornalista è un mestiere difficile, soprattutto, quando si tratta di scrivere la verità e non le frasi ad effetto che fanno piacere agli amici. Con molta probabilità, Maurizio Bologni, caporedattore di Repubblica di Firenze, quando scrive della politica senese comunica troppo con i comunicatori VIP e quando scrive di università non riesce a liberarsi dai condizionamenti del rapporto storico con la nomenclatura bodriniana-criccaboniana. Caro Bologni, invece, di scrivere l’apologia della gesta del Criccaboni prendi e vieni a Siena e oltre a leggerti il bilancio consuntivo dell’ateneo per come deve esser letto, parla con chi sta subendo i comportamenti illegali e arroganti del tuo amico Criccaboni. Quando è troppo è troppo caro Bologni. Siccome sei nella piena libertà di scrivere quello che ti pare, noi siamo nella libertà di scrivere:
Non comprate più Repubblica con la cronaca di Firenze perchè il caporedattore è un giornalista che sponsorizza il Criccaboni e il resto della cricca universitaria. Ci stupiamo che il gruppo Editoriale Repubblica-Espresso consenta alla redazione fiorentina di stravolgere la realtà dei fatti rispetto alle vicende universitarie senesi.
Aprile 26th, 2012 — Note redazionali
Debbie Castaneda, ex modella, è diventata mediatrice d’affari tra il suo paese, la Colombia, e Finmeccanica. In una recente intervista ha dichiarato che “In Finmeccanica si lavorava felici. Ho imparato tanto. Guarguaglini era un uomo eccezionale e sua moglie Marina una gran donna, con gli attributi”. Persone eccezionali, confermiamo; anche il Borgogni da Buonconvento è eccezionale. Debbie Castaneda, non solo è una gran figona, ma addirittura un’ottima mediatrice d’affari. Tutto questo cosa c’incastra con la puntata di oggi? Tecnicamente una mazza, ma dal punto di vista filosofico, è una bella metafora di vita. Oggi si suda. E per i prossimi cinque giorni saremo travolti dall’ondata di calore dell’anti-ciclone Hannibal. Il caldo agita gli ormoni e oggi mi sento quasi come Debbie Castaneda:un’ottima mediatrice d’affari.Di prima mattina ho fatto colazione con caffe’ doppio e un biscottino, seduta con il mio interlocutore in Piazza del Campo. Abbiamo parlato di VIP e delle dimissioni di Emilio Fede dal Tg4. Ci mancheranno, le tue supercazzole, caro Emilio. Tra un VIP e un altro ci siamo ricordati che anche qui a Siena c’è un VIP della comunicazione e delle serate mondane romane. Molti di voi sono abituati alle traversate con le zattere del fiume Brenna o al massimo alle traversate estive della barca del De Gortes a largo delle coste di Castiglion della Pescaia, vere e proprie imprese di navigazione. Il VIP de noantri, invece, ha avuto l’onore di solcare le acque del Tevere.Si ,perchè il mega comunicatore che si divide tra Siena, Mantova e Via Roma 56, ovvero il capo della comunicazione di MPS David Rossi, ha avuto il piacere di solcare il Tevere a bordo di un mega motoscafo in compagnia di Carmen Russo e altri nomi noti della Roma Vippissima. Wuaooo, che esperienza straordinaria solcare il Tevere, quasi quasi mi faccio invitare alla prossima navigazione. Immagino già il titolo delle migliori riviste di Gossip: “La Cicala solca il Tevere”. Dopo aver solcato il Tevere, il comunicatore VIP e gli altri 300 ospiti hanno concluso la serata con una cena coccolati dalla musica dal vivo del gruppo(il nome è evocativo) musicale : “AA Vendesi”.
Chissà se in questi ultimi giorni, il comunicatore VIP, tra una vasca per il corso con il banchiere Rosati e gli sfoghi con il Bisi per via delle citazioni sul blog Illuminato, si è fermato un attimo a riflettere sul nome di quel gruppo musicale. Chissà. Musica dal vivo con la band: “ AA Vendesi”. Anche tra i comunicatori va di moda “AA Vendesi”?