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Crack Pastificio Amato: “Le rivelazioni choc”

«Tangenti ai Del Mese». Crac Amato. Le rivelazioni di Antonio Amato: «Somme ingenti ai fedelissimi». Il figlio del Cavaliere inchioda la ‘casta’ al cui vertice c’era Peppino jr. Gli sviluppi dell’inchiesta sul Crac Amato hanno portato la Guardia di Finanza ad ascoltare decine di testi e di indagati e tra questi naturalmente quasi tutti i componenti della famiglia Amato e della società del pastificio. Tutti contro tutti sembra essere stato il leit motiv dell’inchiesta con smentite e accuse. Tra gli interrogatori con risposte più determinate e precise vi è quello di Antonio Amato, classe 1956, il figlio del cavaliere Giuseppe. Le rivelazioni choc.

Domani vi aggiorneremo sulle rivelazioni choc.

Nel frattempo rileggetevi un articolo precedente:

http://shamael.noblogs.org/?p=5491

Ci sarà l’ingresso di un socio forte nella banca MPS?

La poca lungimiranza, la megalomania, l’incapacità politica e gestionale del PD senese hanno condotto la banca MPS dentro quell’area di movimenti economici-finanziari dove “i lupi divorano gli agnelli.” Dall’acquisto di banca Antonveneta, ai rapporti salernitani, alla gestione operativa della banca medesima (rapporti sindacati-partito-vertici della banca):tutto questo insieme di operazioni e gestioni, sommate all’incapacità e al fallimento politico delle istituzioni locali hanno provocato “la morte contadina” del patrimonio della banca e della fondazione MPS. Ci sono i nomi e i cognomi dei responsabili: Mussari e Vigni per la gestione e Ceccuzzi per la politica; poi ci sono anche altre figure ma questi tre erano a stretto contatto. E il rinviato a giudizio Alessandro Profumo è il referente della coppia Mussari-Ceccuzzi; con la novità ancor piu’ pesante per MPS, che consiste nel ruolo di mister Profumo per posizionare la banca dentro quell’area di movimenti borsistici distanti dal territorio senese e toscano e incompatibili con il tanto annunciato ruolo di banca regionale. La conferma di questi movimenti arriva da un nuovo acquirente di azioni MPS, la Proto Organization.

“Nei giorni scorsi gli investitori della Proto
Organization hanno acquistato circa 100 mln di azioni B.Mps pari a circa
lo 0,8% del capitale. I nostri investitori”, spiega in una nota Alessandro Proto, Ceo di Proto Organization, “credono nel piano di sviluppo di B.Mps e nelle capacità di Profumo di far crescere gli asset della banca, oltre al fatto che la Fondazione diluirà nel tempo la sua partecipazione e ci sarà sicuramente l’ingresso di un socio forte”.

Ma a questo Alessandro Proto chi gli ha ventilato o comunicato l’ingresso di un “socio forte”?

Ci sono altre domande, e forse ad alcune ci penserà la Consob a trovarle, ma nel frattempo chiudiamo con una considerazione/domanda per i dipendenti della banca e per i cittadini di Siena: l’avete capito il danno provocato da Mussari e Ceccuzzi e da quel gruppo dirigente del PD?

Albus Silente

Chiediamo le dimissioni immediate di Alessandro Profumo dalla presidenza di MPS

Questo autorevolissimo blog, dopo ampie consultazioni con la sede londinese, chiede a Mister Alessandro Profumo di rassegnare le dimissioni dalla presidenza di MPS, per le seguenti ragioni:
1) Non è etico nel panorama italiano ed europeo che alla presidenza di un istituto di credito ci sia un rinviato a giudizio per frode fiscale, considerando che a breve inizierà anche il processo;
2) non è sostenibile che alla presidenza di MPS ci sia colui che fa da referente a coloro che hanno messo in ginocchio la banca, in particolare Mussari e Ceccuzzi. Infatti Profumo tutela tutti gli uomini di fiducia di Mussari e non ha assunto nessuna posizione chiara (e nemmeno scura) nei confronti di coloro che hanno messo in crisi la banca;
3) Non ci piace per niente il meccanismo che Profumo ha innescato al livello borisistico con le dichiarazioni televisive;
4) Non ci piacciono per niente coloro che stanno rastrellando a tappeto azioni del MPS.
Al MPS serve un presidente autorevole senza commistioni con correnti di partito e che sia nelle condizioni di proporre un piano di rilancio della Banca tutelando la Banca medesima e il livelli occupazionali e non le posizioni che interessano alcuni partiti romani o alcuni pensatori come Astrid.
Insomma si levi da tre passi e uando esce si porti via anche la studiosa delle peppole e dei fringuelli Tania Groppi.

Lo studioso dei caldarrostai e dei vampiri del mondo antico che continua a millantare un ruolo di guida per gli studenti. Raccontiamola tutta su Bettini

Cari studenti del liceo non lasciatevi incantare dall’autore della Ode disgustosa in onore di Piero Tosi; non permettete a un filodissestatore che andava a degustare allo Squero di Rimini insieme all’amico Aldo Schiavone la pregiata “cancelleria” di pregiudicare il vostro percorso di studi e l’idea alta di CULTURA. Chi è Maurizio Bettini? Il cantore del sultano di Stigliano e il cantore della peggiore schiera (di cui fa parte) di docenti sia del mondo antico che di quello contemporaneo.

Dopo la vergognosa passerella alla festa dei dissestatori, oggi, lo studioso dei caldarrostai dei tempi degli Antonini occupa una pagina di un giornaletto locale per parlare di cultura classica, fracassando gli zibidei, con una sintassi periclitante (“credo che deve” “credo che debba” in due periodi collegati) con citazioni del tutto distanti da lui (la coerenza tra le citazioni e la pratica!!) e addirittura il cantore ci ricorda concetti come “cultura … conoscenza … morale … diritto”. La famosa morale che comprende di dissestare atenei, abbeverarsi ai testi tedeschi e spacciarli per nuovi, scrivere odi schifose, farsi pagare un affitto con soldi pubblici per cazzeggiare sui vampiri, disfarsi di dottorati per cederli al SUM? Sì, una grande morale. La conoscenza? A quale ti riferisci Bettini: a quella del docente senza laurea Boldrini, a quella sul come bucherellare i bilanci dell’ateneo o intrallazzare per nominare gli abusivi? Perchè Bettini non ci racconti il concetto di diritto nella gestione del SUM e perchè non ci racconti quante bollicine c’erano nella cancelleria dello Squero di Rimini; perchè Bettini non fai un resoconto di come avete utilizzato le erogazioni della fondazione MPS destinate al tuo Centro sul Mondo Antico? (Gabriello Mancini e la Deputazione della afFondazione perchè non verificano l’utilizzo di queste erogazioni???).

Di Bettini abbiamo scritto e riscritto in abbondanza; oggi ci limitiamo a questa breve notazione, così per non dimenticare che il disgusto è sempre dietro l’angolo.

Vi ricordate quando in Via Roma 56-57 erano di moda le spese folli per il design come gli scopini da cesso e i geni imperversavano parlando di design, di segologia mistica e di supercazzole comunicative? Per ricordare quel periodo abbiamo ritrovato un contributo filmato sulla cultura del design, in voga già nel mondo antico: http://www.youtube.com/watch?v=DjeuTeE19tI

Ma di cosa parli: di etica e politica? Ma smettila!!!

Di etica e politica in Italia potevano parlarne Enrico Berlinguer e Sandro Pertini. Di certo non Luigi Berlinguer.

Il figlio Aldo si laurea Siena quando Luigi era rettore; Luigi incorona rettore il dissestatore Piero Tosi; il dissestatore Piero Tosi reintegra dalla pensione con atto abusivo Luigi in servizio all’università; Luigi intrallazza con la Gelmini per far firmare il decreto di nomina di Criccaboni; Boldrini ordina abusivamente i libri in onore di Luigi Berlinguer; Mussari e Ceccuzzi nominano Aldo nel cda di Antonveneta.

E Luigi viene a Siena a parlare di etica e politica? Ma smettila e smettetela che siete ridicoli.

 Tutto sulle spalle di una comunità e il PD festeggia in fortezza.

Profumo, il banchiere privato con l’intervento dello Stato e il PD, responsabile del declino impietoso di MPS

Bella prova! Sarebbero stati capaci tutti a sfoderare come colpo di genio l’aiuto dello Stato per risollevare la situazione patrimoniale della banca MPS. Tutto qui l’ingegno del banchiere Alessandro Profumo e dell’amministratore delegato Viola? Evidentemente si, considerato l’intervento del Ministero dell’Economia. E ovviamente i responsabili del disastro compiuto in questi ultimi anni a danno della banca MPS non ci sono.(!?!)Profumo e Viola continuano a gestire MPS affiancati dagli uomini di fiducia di Mussari con l’aggravante che mister Profumo si permette di fronte a una situazione drammatica di scendere in pista alla festa di quel partito che politicamente ha la maggiore responsabilità per la crisi pesante di un’intera città, a partire dalla banca. La megalomania del passato mal si coniuga con la novità attuale. Ai protagonisti senesi e a mister Profumo sfugge un particolare non secondario. Con gli aiuti di Stato come minimo la commistione partito-banca va interrotta subito; cosi come vanno cessate le pubblicità e sponsorizzazioni ai giornali. Che poi sono quegli organi d’informazione che di fatto tifano per il solito gruppo politico. Con i soldi dei cittadini non si ruzza piu’ come un tempo. E Profumo e Viola dovrebbero sapere, altrimenti è bene che s’informino, che in presenza di intervento dello Stato nella banca(non importa la forma ma i soldi destinati) qualsiasi cittadino, non importa essere azionista, potrebbe rivolgersi nelle sedi competenti per verificare l’utilizzo di soldi pubblici per risanare perdite di società private(quindi un danno erariale allo Stato?) e nel contempo pretendere dallo Stato di sollecitare un’azione di responsabilità nei confronti di coloro che hanno determinato le perdite della società privata oggetto di intervento pubblico. E forse Profumo, Viola e il cda della banca dovrebbero attivarsi subito in tal senso? In tutto questo i sindacati sono fuori gioco; anzi i dipendenti sono fuori gioco. Decideranno Profumo e Viola. Tutto questo per la gestione megalomane e per i giochini politici del gruppo dirigente del PD senese e per le commistioni sindacati-vertici passati e partito. Del resto l’incontro del 15 Agosto tra il cittadino semplice( a che titolo?) Profumo e Viola nella sede di Rocca Salimbeni conferma la non autorevolezza dei vertici della banca e il permanere del connubio tra partito e banca. Perchè Profumo non ci dice il contenuto e il perchè dell’incontro con quel cittadino semplice Ceccuzzi? Perchè Profumo non ci dice chi sarà o chi saranno i sottoscrittori dell’aumento di capitale di MPS? Perchè i dipendenti di MPS non mandano subito a casa i loro rappresentanti sindacali ? Perchè Profumo non rinuncia a presenziare all festa del PD di Siena?

Nel frattempo le procure continuano ad indagare sull’acquisto di Antonveneta. E non solo. Chi conosce bene il sistema finanziario italiano attende trepidante gli esiti dello scontro dentro e intorno Mediobanca e con molta probabilità l’uscita di scena di Nagel non è soltanto un’ipotesi.

Albus Silente

Spunta anche il nome di Luigi Marroni per candidatura sindaco del PD per Siena

Le provano tutte e vediamo come.
Il noto principe del foro senese Giuseppe Mussari attraverso i suoi uomini spinge per la ricandidatura di Franco Ceccuzzi. La famosa discontinuità. Nel caso dovesse naufragare quella del Ceccuzzi, gli uomini del Mussari, im primis quelli della birreria con Mauro Rosati in testa, vogliono candidare a sindaco l’attuale assessore regionale alla sanità della Toscana Luigi Marroni. Una candidatura sostenuta dai birrai, dal Mussari e dagli amici fraterni del Marroni, soprattutto dall’amico di Sovicille, dirigente della regione, in ottimi rapporti di fiducia con Enrico Rossi. I soliti noti giocano le ultime carte su Ceccuzzi e in alternativa scaldano i motori di Luigi Marroni.
Vedremo come finirà e soprattutto quel che succederà da qui a ottobre.

Quelle mani sulla cultura e le ambizioni del trio Ceccuzzi-Andrea Milani-Lucia Cresti. Risultati nulli per la città di Siena

Mi hanno raccontato un episodio e il contenuto della conversazione ha stimolato i ricordi di altri episodi. Prima dell’ufficializzazione della candidatura a sindaco dell’ex sindaco Ceccuzzi, siamo intorno all fine del 2009 inizio 2010, la signora Lucia Cresti insieme all’architetto Andrea Milani organizzavano delle cene e degli incontri per far conoscere al “loro” giro culturale la figura dell’attuale cittadino semplice.Una figura di alto spessore culturale. Un trio affiatato e infatti l’architetto ha coordinato quel forum sulla (C)cultura del PD e successivamente la signora Lucia Cresti è stata nominata assessore alla (C)cultura dal Ceccuzzi. I risultati dell’assessorato Cresti non sono commentabili in quanto non pervenuti. La signora Cresti e Andrea Milani sono emntrambi soci dell’associazione Brick(centro per la ricerca e la cultura contemporanea) con sede a Siena in Via Tommaso Pendola. “Infine è utile ricordare la mission dell’associazione BRICK che cercherà di sviluppare ed integrare questi linguaggi ed azioni proprio perché i due soci fondatori: Lucia Cresti ed Andrea Milani, che da anni si impegnano e lavorano nell’ambito dell’arte e dell’architettura, vedono nella creazione di questa realtà culturale un modo per concretizzare e dar voce ad una loro profonda passione ed esigenza, nella convinzione di poter e dover dare un contributo significativo a migliorare ed innovare il settore della cultura contemporanea, fermamente convinti del suo valore fondante nella società di oggi. Fondamentale a questo proposito l’apporto e continuo scambio di skills tra l’associazione e lo studio di architettura Andrea Milani, dove tali presupposti vengono posti in essere per una ricerca non solo formale, ma concettualmente all’avanguardia.”

Dopo riprendiamo, ora vi racconto l’episodio. Durante una cena una signora molto irritata raccontava che durante il mandato Cenni si era rivolta a Ceccuzzi(e già questo la dice lunga) per un consiglio in merito a delle esigente in materia urbanistica; e sempre la signora, ecco l’irritazione, manifestava profonda delusione per non aver ottenuto risposte. L’architetto Milani presente alla cena riprende la signora dicendogli che doveva andare direttamente dal sindaco Cenni. Piu’ che altro caro Milani la signora doveva rivolgersi agli uffici comunali come tutti i cittadini e professionisti.O qualcuno ha le corsie preferenziali?Citato questo episodio ritorniamo ai culturali.

Lo schema appare chiaro: Andrea Milani architetto operante nella città di Siena e socio dell’associazione Brick, Lucia Cresti socia dell’associazione Brick e nominata assessore alla cultura e Ceccuzzi eletto sindaco. Il trio della cultura con evidenti scambi di opinione in materia urbanistica. Le ambizioni del trio erano chiare, e fortunatamente è arrivato il commissario e il tutto è stato disambizionato. Naturalmente i disastri per la città era già stati compiuti in abbondanza e la cultura sommersa sotto le macerie. Le ambizioni erano quelle di impossessarsi del sistema culturale cittadino, magari nominando ai vertici del Santa Maria della Scala proprio Andrea Milani, tanto la Cresti era già assessore alla culura e Ceccuzzi sindaco. E sul ruolo inesistente dell’ex assessore Cresti anche sulla vicenda Siena Capitale della Cultura ci tocca dar ragione al Bisi.

Avevano delle ambizioni che evidentemente non collimavano e non collimano con un serio progetto di rilancio e valorizzazione culturale della città. Ecco perchè la giunta Ceccuzzi ha fallito e la cultura in questa città è sempre monopolizzata dai dissestatori e filodissestatori di università.

A tutt’oggi fuori Siena e anche in città l’ultimo evento di prestigio riconosciuto tale, gratificante per la città, è stata la Mostra di Duccio. E infatti se andate a Milano, Firenze, Roma, Torino, in molti si pongono questa domanda: come mai la Dott.ssa Donatella Capresi non si occupa più di iniziative culturali, perchè a Siena non valorizzate le competenze e invece spendete soldi, tipo quelli per Sgarbi, che non vi portano alcun ritorno? Bella domanda!

Chissà cosa ne pensano all’associazione Brick!!

A tu per tu con il Montesquieu di Pontedera (Enrico Rossi)

Massì diamoci del tu! D’altro canto il Montequieu di Pontedera è uno sportivo anche se leggermente permaloso. Ci dicono che ogni volta che gli rivolgiamo qualche domanda si irrita con noi. A noi questo dispiace e quindi cambiamo le domande. Un tu per tu tra sportivi.

Vorrà dire che le domande sul Criccaboni, sul crack Amato, sul dissesto complessivo della città di Siena ad opera dei ceccuzziani, sulla sanità, le rivolgeremo al calzolaio di Montespertoli. E con il calzolaio abbiamo buone probabilità di ottenere delle risposte. Il confronto serio con il Montesquieu lasciamolo alla ceccuzziana Carolina Persi.

Passiamo alle domande sportive.

  1. Caro Montesquieu che film ci consigli per il mese di settembre?

  2. Caro Montesquieu ci dai un tuo parere sul fidanzamento tra Nicole Minetti e Fabrizio Corona?

  3. Secondo te chi è l’attrice più brava del cinema italiano contemporaneo?

  4. Preferisci il mare o la montagna per le vacanze estive?

  5. Gelato alla crema o al limone?

  6. L’ultimo libro che hai letto?

  7. Con estrema sincerità, noi siamo simpatici o antipatici?

 Attendiamo fiduciosi le tue risposte sportive.

 P.S. Nella foto Enrico Rossi impegnato in una corsettina con Maestro James e S.E. Cesare Mori

Tommaso Occami. Bravini fra tutti, davvero!

Ho letto il comunicato del sindacato e devo dire che sia Profumo che i rappresentanti dei lavoratori sono da cartellino giallo. Profumo ha sicuramente invaso il campo della Fondazione e questo non è corretto nei confronti dei soci e soprattutto nei confronti di quello di maggioranza. Ci saremmo aspettati che il presidente ci raccontasse dopo diversi mesi dal suo insediamento quali sono i risultati raggiunti: numeri alla mano come fanno i tecnici, stile asciutto manageriale. Di persone che ci hanno riempito di parole ne abbiamo già troppe a Siena e ci hanno già abbondantemente gonfiato la testa. Lo aspettiamo il 28 alla presentazione della semestrale. Per ora lo abbiamo potuto apprezzare nelle nomine che sono state fatte alla Biverbanca e quelle ultimissime all’Antonveneta. Nomine che ci hanno permesso di apprezzare la volontà di rinnovamento e l’alto profilo professionale (sic!). Anche il sindacato ha sconfinato innanzitutto perché è il sindacato della banca e perché non tiene conto delle dichiarazione degli azionisti. Gli azionisti si sono già espressi così come la politica. La Fondazione ha detto che il piano industriale è corretto e Bezzini lo ha confermato. Quindi cari sindacati il problema si sposta sul piano politico, ma su questo non abbiamo sentito nessuna presa di posizione. Qual’è il giudizio del sindacato sulla politica?

T.O.