Mi hanno raccontato un episodio e il contenuto della conversazione ha stimolato i ricordi di altri episodi. Prima dell’ufficializzazione della candidatura a sindaco dell’ex sindaco Ceccuzzi, siamo intorno all fine del 2009 inizio 2010, la signora Lucia Cresti insieme all’architetto Andrea Milani organizzavano delle cene e degli incontri per far conoscere al “loro” giro culturale la figura dell’attuale cittadino semplice.Una figura di alto spessore culturale. Un trio affiatato e infatti l’architetto ha coordinato quel forum sulla (C)cultura del PD e successivamente la signora Lucia Cresti è stata nominata assessore alla (C)cultura dal Ceccuzzi. I risultati dell’assessorato Cresti non sono commentabili in quanto non pervenuti. La signora Cresti e Andrea Milani sono emntrambi soci dell’associazione Brick(centro per la ricerca e la cultura contemporanea) con sede a Siena in Via Tommaso Pendola. “Infine è utile ricordare la mission dell’associazione BRICK che cercherà di sviluppare ed integrare questi linguaggi ed azioni proprio perché i due soci fondatori: Lucia Cresti ed Andrea Milani, che da anni si impegnano e lavorano nell’ambito dell’arte e dell’architettura, vedono nella creazione di questa realtà culturale un modo per concretizzare e dar voce ad una loro profonda passione ed esigenza, nella convinzione di poter e dover dare un contributo significativo a migliorare ed innovare il settore della cultura contemporanea, fermamente convinti del suo valore fondante nella società di oggi. Fondamentale a questo proposito l’apporto e continuo scambio di skills tra l’associazione e lo studio di architettura Andrea Milani, dove tali presupposti vengono posti in essere per una ricerca non solo formale, ma concettualmente all’avanguardia.”
Dopo riprendiamo, ora vi racconto l’episodio. Durante una cena una signora molto irritata raccontava che durante il mandato Cenni si era rivolta a Ceccuzzi(e già questo la dice lunga) per un consiglio in merito a delle esigente in materia urbanistica; e sempre la signora, ecco l’irritazione, manifestava profonda delusione per non aver ottenuto risposte. L’architetto Milani presente alla cena riprende la signora dicendogli che doveva andare direttamente dal sindaco Cenni. Piu’ che altro caro Milani la signora doveva rivolgersi agli uffici comunali come tutti i cittadini e professionisti.O qualcuno ha le corsie preferenziali?Citato questo episodio ritorniamo ai culturali.
Lo schema appare chiaro: Andrea Milani architetto operante nella città di Siena e socio dell’associazione Brick, Lucia Cresti socia dell’associazione Brick e nominata assessore alla cultura e Ceccuzzi eletto sindaco. Il trio della cultura con evidenti scambi di opinione in materia urbanistica. Le ambizioni del trio erano chiare, e fortunatamente è arrivato il commissario e il tutto è stato disambizionato. Naturalmente i disastri per la città era già stati compiuti in abbondanza e la cultura sommersa sotto le macerie. Le ambizioni erano quelle di impossessarsi del sistema culturale cittadino, magari nominando ai vertici del Santa Maria della Scala proprio Andrea Milani, tanto la Cresti era già assessore alla culura e Ceccuzzi sindaco. E sul ruolo inesistente dell’ex assessore Cresti anche sulla vicenda Siena Capitale della Cultura ci tocca dar ragione al Bisi.
Avevano delle ambizioni che evidentemente non collimavano e non collimano con un serio progetto di rilancio e valorizzazione culturale della città. Ecco perchè la giunta Ceccuzzi ha fallito e la cultura in questa città è sempre monopolizzata dai dissestatori e filodissestatori di università.
A tutt’oggi fuori Siena e anche in città l’ultimo evento di prestigio riconosciuto tale, gratificante per la città, è stata la Mostra di Duccio. E infatti se andate a Milano, Firenze, Roma, Torino, in molti si pongono questa domanda: come mai la Dott.ssa Donatella Capresi non si occupa più di iniziative culturali, perchè a Siena non valorizzate le competenze e invece spendete soldi, tipo quelli per Sgarbi, che non vi portano alcun ritorno? Bella domanda!
Chissà cosa ne pensano all’associazione Brick!!
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Mi piacerebbe sapere dove è finita quella bellisima città descritta nel programma elettorale corrispondente a “Siena 2.0”. Forse vi è stato da parte di chi ha indicato certe linee politiche un certo ottimismo sfrenato senza contare sul fatto che poi c’era da mantenerle tutte quelle “novelle elettorali”, sempre buone però, questo gli va riconosciuto, per tutti quelli che restano “a bocca aperta” difronte a così tanti imbonitori.