Chiediamo le dimissioni immediate di Alessandro Profumo dalla presidenza di MPS

Questo autorevolissimo blog, dopo ampie consultazioni con la sede londinese, chiede a Mister Alessandro Profumo di rassegnare le dimissioni dalla presidenza di MPS, per le seguenti ragioni:
1) Non è etico nel panorama italiano ed europeo che alla presidenza di un istituto di credito ci sia un rinviato a giudizio per frode fiscale, considerando che a breve inizierà anche il processo;
2) non è sostenibile che alla presidenza di MPS ci sia colui che fa da referente a coloro che hanno messo in ginocchio la banca, in particolare Mussari e Ceccuzzi. Infatti Profumo tutela tutti gli uomini di fiducia di Mussari e non ha assunto nessuna posizione chiara (e nemmeno scura) nei confronti di coloro che hanno messo in crisi la banca;
3) Non ci piace per niente il meccanismo che Profumo ha innescato al livello borisistico con le dichiarazioni televisive;
4) Non ci piacciono per niente coloro che stanno rastrellando a tappeto azioni del MPS.
Al MPS serve un presidente autorevole senza commistioni con correnti di partito e che sia nelle condizioni di proporre un piano di rilancio della Banca tutelando la Banca medesima e il livelli occupazionali e non le posizioni che interessano alcuni partiti romani o alcuni pensatori come Astrid.
Insomma si levi da tre passi e uando esce si porti via anche la studiosa delle peppole e dei fringuelli Tania Groppi.

2 comments ↓

#1 Enrico Tucci on 08.22.12 at 19:57

Non ho motivo di dubitare che in caso di condanna a Milano per l’operazione Brontos Profumo non rassegni immediatamente le dimissioni dalla presidenza della Banca Monte dei Paschi di Siena per evidenti motivi di opportunità

#2 Shamael on 08.22.12 at 21:33

Noi invece abbiamo motivi di dubbio a iosa perché ci stiamo rendendo conto, anzi è molto che ce ne siamo resi conto, che certe facce di tolla non mollano neanche di fronte all’evidenza. Caro Dottore guardi i precedenti e ci dica se si sono vergognati, anche di fronte a delle evidenze toto coelo, di rimanere abbarbicati ai posti di potere e anche, addirittura, di essere promossi. E il cittadino semplice Ceccuzzi? Di fronte ad un fallimento spaventoso, letale e micidiale, buttato fuori a calci in culo dopo appena un anno, continua a voler occupare (che poi non ci riesca è un altro discorso) il proscenio della vita politica cittadina. E quanto alle condanne, ci vuole tempo prima di una sentenza passata in giudicato. Nel frattempo il soggetto in questione può tranquillamente terminare il proprio incarico e, dopo la piccola liquidazione che si è portato via da Unicredit e i soldi che prende come consigliere di amministrazione, anche se lo condanneranno, capirai il danno!