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Il regista politico sulla città di Siena è Giuliano Amato

Il dottor sottile, il pensionato d’oro, l’uomo di punta di Astrid, l’ex delfino di Bettino Craxi, ovvero il tennista Giuliano Amato. E’ lui il grande vecchio che da anni svolge il ruolo chiave di regista su Siena. Ed è stato lui durante una riunione a tre che ha lavorato con forza per la nomina di Alessandro Profumo alla presidenza della banca MPS. E non è un caso che sempre dal gruppo di Astrid arriva il membro del cda di MPS, la studiosa delle peppole Tania Groppi.A suo tempo fu sempre Giuliano Amato a spingere verso l’alto l’avvocato Mussari e non è stata una coincidenza quell’iniziativa,presente Amato, durante la campagna elettorale del Ceccuzzi all’hotel Garden. Si, proprio lui, il dottor sottile, l’ex braccio destro di Craxi; furbo appunto come pochi, una furbizia che gli ha permesso di “far finta “ di non aver mai collaborato con Craxi.Uscito verginello dal periodo craxiano, contribuendo attivamente alla fine del partito socialista (un dato storico)il dottor sottile, diventa il grande pensatore economico e il grande manovratore del centrosinistra italiano (con un occhio al centrodestra); forte del sodalizio con il presidente della Cassa Depositi e Prestiti Franco Bassanini (altro uomo di punta di Astrid). Se a questo aggiungiamo le sinergie tra Amato, Bassanini e l’altro grande vecchio che orbita attivamente a Siena, ossia Luigi Berlinguer, viene fuori una trimurti di manovratori politici di alto livello. Ovviamente la trimurti non hai mai pensato ,figuriamoci oggi, al bene collettivo dei senesi. La regia su Siena,approfittando di una classe politica locale inconsistente, è servita alla trimurti per controllare l’università e le vicende della banca; due centri di potere funzionali al loro gruppo e alle carriere personali,soprattutto dei tre e in particolare per quella di Luigi Berlinguer. Morale della favola: la città di Siena si ritrova con tutte le istituzioni dissestate e una crisi economica senza precedenti; Giuliano Amato con una pensione mensile di euro 31.411 e Luigi Berlinguer con il figlio nel cda di banca Antonveneta. Per risanare la città e svincolarla dalle regie esterne occorre liberare l’università dalla morsa dei dissestatori e dei burattini che occupano i vertici(oltretutto abusivamente). O forse non l’avete ancora capito qui a Siena?

Nella foto la famosa partita a tennis tra i due amici Giuliano Amato e Piero Tosi (il dissestatore di ateneo).

Maestro Uriel

Maestro James

Cesare Mori

L’angolo del virtuale. I bilanci in rosso tutta colpa dell’inchiostro.”Io non c’ero, io chi sono, non sapevo niente”. Dall’università passando dalla banca per arrivare al bilancio del Comune

La colpa è dell’inchiostro, tutta dell’inchiostro. Piero Tosi dei conti disastrati dell’università non ne era a conoscenza; il Mussari ha dichiarato che quello del banchiere non è il suo mestiere; Ceccuzzi ha dichiarato che è tutto sotto controllo e il Criccaboni arriva ad affermare che la fase acuta è superata (entra in quella ottusa).

 Cari cittadini la colpa è dei vostri occhi che leggono troppe notizie. Uscite dal mondo virtuale e rientrate nella realtà. La colpa è tutta dell’inchiostro sui bilanci.

 – Se il Comune di Siena è in disavanzo per oltre 16 milioni di euro vuol dire che chi ha controllato i conti ha avuto una svista con la penna: ha messo il segno meno al posto del segno più. Il Comune non è in disavanzo ma in avanzo di 16 milioni.

 – Se la banca ha chiuso con una perdità di 1,6 miliardi di euro la colpa è della svista di chi ha messo un segno meno al posto del segno più: la banca MPS ha 1,6 miliardi da spendere e da spandere.

 – Se il Criccaboni è un bugiardo la colpa è di Collodi che si è permesso di scrivere Pinocchio. L’università ha il bilancio in rosso, hanno tagliato il salario ai lavoratori e quindi possiamo affermare che la situazione è migliorata: possono ricominciare con spendere e spandere anche all’università.

Restando in argomento università, memorabile è la risposta dell’ex rettore Piero Tosi durante l’interrogatorio del GIP: “ Io ho saputo che c’erano problemi contabili perchè la mia segretaria mi telefonò mentre era nel parcheggio di piazza San Francesco”. Povero Tosi, era rettore e lo tenevano all’oscuro dei bilanci. Per fortuna che c’erano i ragionieri all’interno del parcheggio di San Francesco.

 In qualsiasi altro paese qualcuno di questi personaggi e finiva in galera e forse anche in qualche altra città italiana sarebbero scattate le manette. Purtroppo qui a Siena la magistratura è impegnata su fronti più urgenti e con poco organico non può di certo seguire le vicende della banca, del Comune e dell’università. Chissenefrega se all’università c’è un rettore abusivo che dissestava prima di esserlo e che commette gravi reati come l’abuso di atti di ufficio durante questo mandato (vedi lettere per favorire il docente Lorenzo Frediani); chissenefrega se il Boldrini ordinava illegalmente libri con i soldi dell’università; chissenefrega se l’Orlandini si è fatto comprare copie dei suoi libri con i soldi del Comune; chissenefrega se hanno pagato quel prezzo per banca Antonveneta.

Qualcuno ha perso il Senno(i) e altri la strada di casa

“E’ crollato il secondo piano del palazzo, non hanno retto i muri portanti”. “La colpa è di quelli che mi hanno bloccato i lavori; io mi stavo impegnando per rifare l’intonaco delle pareti“. Sono crollati i muri portanti e con una scialbata non risolvevi nulla”.

Un dialogo tra sordi evidentemente, come quello che sta andando in scena qui a Siena. Ceccuzzi (PD), Marzucchi (Siena Futura), Cannamela (SEL) e Senni (UDC) sfidando le regole del bilancio e improvvisandosi economisti virtuosi durante gli ultimi giorni del loro pessimo mandato elettorale si erano messi in testa di tappare un buchino quando il problema era non il buchino ma il cratere. Come il dialogo sui muri portanti e l’intonaco. Ceccuzzi e company volevano dare una scialbatina per prolungare di pochi mesi il crollo. Un mix di dilettantismo politico-amministrativo e conclamata malafede.
Oggi finalmente il primo gradi di verità sui conti del Comune. Il Commissario prefettizio Enrico Laudanna durante la conferenza stampa ha comunicato che il disavanzo del Comune di Siena è superiore ai 16 milioni di euro. Ecco il dato reale della cattiva gestione del PD, di SEL, Siena Futura e UDC del Comune. Con tutti i soldi erogati e circolati in questi anni in città il Comune di Siena come minimo doveva chiudere il bilancio con un avanzo di 4-5 milioni di euro. Purtroppo il risultato dei conti è devastante, non solo per la cifra ma per quello che rappresenta quella cifra. Facciamo un resoconto cittadino: l’università dissestata per oltre 200 milioni di euro; la fondazione MPS con i debiti, la banca MPS senza il soccorso dello Stato era quasi in default e il Comune con 16 milioni di disavanzo. Vi serve altro per sparire dalla vita politica e smetterla di scrivere comunicati assurdi e bugiardi? O forse Ceccuzzi, Marzucchi, Cannamela, Senni, speravano di coprire tutto attraverso il patetico tentativo delle richiesta di elezioni anticipate? Di questo passo attenti a non perdere la strada di casa.
Tra i vari comunicati, il migliore di tutti, è quello dell’UDC firmato dallo scrittore Simone De Santi e dal geometra Vittorio Busonero (uno che conosce la differenza tra tempo pieno e parziale dentro l’ufficio tecnico del Comune). Un comunicato che merita una citazione sul prestigioso sito Dagospia.
I due ragazzi del Brandani scrivono:

“Quanto appreso in conferenza stampa dal commissario Laudanna sul bilancio comunale ci conferma che l’impegno da noi intrapreso in Comune durante la delicata fase della manovra economica sulla quale il Sindaco ha perso la maggioranza, era un impegno di serietà e responsabilità. A dimostrazione di questo, la strada intrapresa a suo tempo dal nostro capogruppo Senni per mettere a riparo i conti del Comune è al momento la stessa strada che sta percorrendo il Prefetto Laudanna nel suo delicato e puntuale compito istituzionale. Questo a sottolineare lo spirito costruttivo che ha sempre contraddistinto l’azione politica del nostro Partito”.

De Santi e Busonero oggi sicuramente avevano voglia di scherzare; che burloni. Fino all’altro giorno invocavano le elezioni anticipate e oggi elogiano “la strada che sta percorrendo il Prefetto Laudanna nel suo delicato e puntuale compito istituzionale”. Fermatevi e sincronizzate il pensiero con la tastiera del computer: prima volevano sgombrare il Commissario e oggi tessono lelodi dello stesso. Sono dei burloni e questa la lasciamo correre. Quando parlano del Senni però grida vendetta al cielo. Ricordiamo e ricordatevi la mitica dichiarazione dell’esponente dell’UDC di Siena Sandro Senni (voi di Dagospia seguite attentamente); anzi copiamo e incolliamo il nostro vecchio articolo:

“La redazione di Fratello Illuminato è sconcertata dalle dichiarazioni di Sandro Senni che sostiene “come provocazione” di non aver nemmeno letto il bilancio per il quale ha votato a favore!!! Senni, fai una cosa, vai a casa e falla finita con la politica e l’amministrazione. E mentre ci torni ringrazia il cielo che il bilancio è stato bocciato perché se fosse passato così com’era poi ne rispondevi personalmente in solido con gli altri votanti a favore davanti alla Corte dei Conti che vi avrebbe condannato per danno all’erario, avendo appostato per entrate certe quelle entrate che certe non erano. Almeno il pallottoliere lo sai usare? Lo sai quanto fa 6 milioni e seicentomila diviso 17/18?
Un po’ di serietà non guasterebbe e nemmeno un po’ di senso del pudore!!!!”

Sì certo, caro De Santi e Busonero, il Comune era in ottime mani, ottime, soprattutto nelle mani di uno che non aveva letto il bilancio che si apprestava a votare e che poi ha votato. Tra confusione politica e casini con gli alleati siete messi bene nell’UDC; però non disperate, il Brandani è un fine stratega: voleva entrare in maggioranza e si è trovato il Comune commissariato. Merita e meritate una laurea con 190 e lode e anche tre baci accademici.
Chiudiamo mettendo a confronto le dichiarazioni serie del Commissario Laudanna con quelle esilaranti di PD, SEL, SIENA FUTURA E RIFORMISTI.
Dichiarazioni del Commissario Enrico Laudanna:

“Approfondimenti su questo hanno condotto a un’attualizzazione della fotografie dell’esistente: il malato è stato preso in cura e ha diritto a terapie che lo rimettano in condizione di essere restituito alla famiglia, agli affetti e alle sue attività. Dobbiamo dare risposte in termini di terapia a quello che evidenziano gli atti. Siena non si può permettere una chiusura della vicenda che non sia il riequilibrio del bilancio. Una volta perseguito, da parte mia dopo la manovra l’obiettivo sarà ridisegnare da subito un rilancio.Tra la situazione evidenziata a fine maggio e quella verificata c’è una differenzia sostanziale: ad esempio i 4 milioni in più dovuti al venir meno dei fondi della Fondazione per i Boc, circa 5 milioni dovuti alle conseguenze delle nuove normative nazionali. Il disavanzo sostanziale è nell’ordine dei 16-17 milioni di euro. Ci prendiamo tutto il tempo previsto dalla legge perché ci rendiamo conto che occorre una definizione perfetta dell’esposizione, a cui bisognerà corrispondere con interventi, affinchè nessuno di questi interventi non sia approssimativo e siano tutti strettamente indispensabili, sacrifici richiesti da esigenze di riequilibrio”.

Comunicato di PD, SEL, SIENA FUTURA E RIFORMISTI:

“Sul bilancio l’amministrazione Ceccuzzi ha operato correttamente per mettere in sicurezza i conti del Comune di Siena.Pertanto il disavanzo di 16 milioni cui fa riferimento il prefetto Laudanna non solo non può essere addebitato all’amministrazione uscente, ma sarebbe stato assai superiore se non ci fosse stata la prima manovra di gennaio, per 3 milioni, la seconda di maggio, per sei milioni e la rinegoziazione dei Boc, per 3 milioni“.

Vi lasciamo con questo quesito esistenziale: il disavanzo, quindi, dobbiamo addebitarlo all’ amministrazione entrante?
Ritrovate il senno dentro il PD e company; il Senni non importa, alla città non serve uno che non legge i bilanci. La prossima volta chiamate il Criccaboni per risanare i bilanci.
Infine, l’aspetto sostanziale, evidenziato dalla Corte dei Conti, che annulla tutti i tentativi maldestri del Ceccuzzi, del Marzucchi e dei loro partiti per camuffare la verità. Ecco cosa scrive la Corte dei Conti (una piccola parte, prossimamente il resto):

“La Corte dei Conti, sottolineando come i correttivi predisposti dalla giunta Ceccuzzi siano risultati inefficaci: le dismissioni immobiliari sono rimaste purtroppo sulla carta. Non mancano le amenita’, come quando la Corte punta il dito sui proventi delle multe. Il Comune “non ha rispettato il vincolo di destinazione dei proventi da sanzioni amministrative pecuniarie per violazione del codice della strada, fissato per legge in misura non inferiore al 50% dei proventi stessi. Tale fatto costituisce una grave irregolarità contabile aggravata dalla circostanza che sussiste per l’Ente già una situazione di disavanzo sostanziale”.

Il giorno della verità: il PD e l’ex sindaco Ceccuzzi hanno lasciato il Comune di Siena con un disavanzo di 16 milioni di euro. Comunicazione ufficiale del Commissario prefettizio

Ecco la verità: la gestione del PD e dell’ex sindaco Ceccuzzi ha lasciato un disavanzo di 16 milioni di euro. Dopo il disastro dell’università, della fondazione e banca, oggi emerge il disavanzo del Comune di Siena. Un vero e proprio partito di dissestatori.

Ceccuzzi e i suoi volevano andare alle elezioni anticipate? Andatevene a casa e chiedete scusa a tutta la città. Avete distrutto la città.

 

VERGOGNA!!

Ecco un estratto della conferenza stampa:

”Tra la situazione evidenziata a fine maggio e quella verificata c’è una differenzia sostanziale: ad esempio i 4 milioni in più dovuti al venir meno dei fondi della Fondazione per i Boc, circa 5 milioni dovuti alle conseguenze delle nuove normative nazionali. Il disavanzo sostanziale è nell’ordine dei 16-17 milioni di euro. Ci prendiamo tutto il tempo previsto dalla legge perché ci rendiamo conto che occorre una definizione perfetta dell’esposizione, a cui bisognerà corrispondere con interventi, affinchè nessuno di questi interventi non sia approssimativo e siano tutti strettamente indispensabili, sacrifici richiesti da esigenze di riequilibrio”.

Per pietà! Diteci che è uno scherzo e che un giorno finirà questo assalto alla diligenza nonché questa infinita, distruttiva, esasperante presa per il culo

Leggiamo inorriditi questo comunicato

E’ stata firmata oggi (11 settembre), presso il palazzo del Rettorato dell’Università di Siena, una convenzione tra l’Ateneo senese e il Gruppo Montepaschi focalizzata sull’attività di “Due Diligence”, che si riferisce all’insieme di procedure di analisi e certificazione sulle potenzialità e i rischi di progetti di investimento. Nel dettaglio l’intesa siglata si applica nell’ambito del comparto energetico e delle energie rinnovabili e ad altri interventi nei settori innovazione e sviluppo, internazionalizzazione, management, consulenza direzionale, qualità, digitalizzazione dei sistemi e ICT.
Con la convenzione firmata oggi l’Università di Siena mette a disposizione dei clienti di Banca Mps i propri profili professionali specializzati per analizzare i progetti sotto l’aspetto tecnico, economico-finanziario e previsionale, con l’obiettivo di semplificare la valutazione di finanziabilità da parte delle banche del Gruppo Montepaschi.

e preghiamo tutte le divinità, dal dio Baal alla trimurti Brahama, Shiva e Visnù che sia uno scherzo. Nonostante quello che dicono di noi i maligni (cioè che siamo offensivi e da querela) cerchiamo sempre di fare una specie di satira, ma questa volta veramente siamo in difficoltà a fare satira su una cosa del genere. La Due Diligence!!! LA DUE DILIGENCE!!!!!!!! Ma come????? L’Università più dissestata dell’orbe terracqueo e la banca più disastrata d’Italia stipulano una convenzione nella quale si prevede un prestito di professionalità, quali non si capisce visto che per anni e anni i controllati e i controllori sono stati le medesime persone coi risultati che sono sotto gli occhi di tutti, per fare un lavoro che la banca non ha fatto neanche quando ha comprato un’altra banca alla modica cifra di oltre 10,1 miliardi di euro. Ma siamo impazziti? Ma siete impazziti? Ma ci volete prendere per il culo ancora? Non è bastato il disastro che avete combinato?
Ma poi quali sarebbero queste professionalità? Il Frediani, forse, implicato in quel lurido tentativo del fondo immobiliare insieme all’ex presidente del Cresco (per non parlare delle vicende aretine, non ce ne siamo dimenticati) e insieme a Antonio Marino? E il conflittuccio di interessi non ce lo mettiamo? E le professionalità dei due consiglieri che brillano per la loro inconsistenza, la peppola Tania Groppi e il tennista Angelo Dringoli? E il rappresentante in CdA dell’Ateneo per conto del MPS non dice niente? E Arrogance Parfum? Ma c’è passata in CdA questa convenzione? E se no ci passerà? Ma è veramente roba da matti. Ma chiamate la Banca d’Italia, chiamate Draghi, chiamate i ROS, chiamate il Mossad e l’MI6, chiamate Ban Ki Moon!!!!!!!
Ma di cosa hanno bisogno ancora alla magistratura per procedere? Ma cosa devono combinare ai cittadini perché questi ultimi si incazzino per davvero? Ma che devono trombargli la moglie? Ma davanti al naso, perché sennò non ci credono!!!
Comunque se fosse vero, cosa che non ci auguriamo, già che ci sono queste professionalità provino a retroapplicare la due diligence al pastificio Amato, vediamo cosa ne ricavano. Ma che facce di bronzo!!!!!!!!!! Chiudiamola qui perché veramente rischiamo di esagerare.
Vergognatevi tutta la vita, ma davvero!!!!!!!!

Comunicazione per i lettori: S.E. Cesare Mori il 16 settembre alle ore 21 su Rai 1

La redazione di Fratello Illuminato ha il piacere di informarvi che il giorno 16 settembre alle ore 21 S.E. Cesare Mori sarà presente su Rai 1. Collegatevi numerosi.

Manuale del Genio e della Follia contabile. Capitolo terzo. Dopo Atlantide anche l’atlante?

Si narra che Atlantide sparì in un giorno e una notte; leggende dell’epica lontana, leggenda metropolitana o chiacchere da bar. Non importa: Atlantide è sprofondata negli abissi marini. Altra storia invece è quella “dell’atlante antropologico della mitologia greca e romana”. E non solo. Da una ricerca accurata abbiamo scoperto che la Fondazione MPS, quando erogava a pioggia battente le risorse, ha erogato al Centro AMA gestito da noto studioso del mondo antico Maurizio Bettini le somme così ripartite:

Anno 2006 – Fondazione MPS, esercizio 2006: 20.000 euro
per il “Potenziamento della Biblioteca del Centro AMA”

 Anno 2006 – 50.000 euro dati (in più rate) al Centro AMA in virtù della convenzione fra lo stesso Centro AMA e il S. Maria della Scala come compenso per la realizzazione della mostra Animali, ibridi e mostri, esposta al pubblico da febbraio a luglio 2007

 Anno 2007 – Fondazione MPS, esercizio 2007: 50.000 euro
per il “Finanziamento delle ricerche degli studenti che hanno conseguito il dottorato
per il potenziamento della Biblioteca del Centro e per organizzazione convegni”

 Anno 2009- Fondazione MPS, esercizio 2009: 30.000 euro
per la “Realizzazione di un Atlante antropologico della Mitologia Greca e Romana ”

 Anno 2010- Fondazione MPS, esercizio 2010: 20.000 euro
per la “Realizzazione di un Atlante antropologico della Mitologia Greca e Romana ”.
Secondo anno di lavoro

Un’osservazione preliminare: ma il potenziamento della biblioteca in cosa consiste? No, perché sapevamo che esisteva un Sistema Bibliotecario di Ateneo che provvede ad acquisire tutti i libri necessari alla ricerca ed alla didattica e ad immtterli nel patrimonio librario dell’Ateneo (cioè di TUTTI). Gli scomodava di andare in biblioteca a prendere i libri ai signorini?

Il Centro AMA non è casa privata del Bettini, ma rientra a tutti gli effetti all’interno dell’università di Siena(quindi ente pubblico). Ricordiamo inoltre che il centro del Bettini costa ai contribuenti la cifra annua di affitto pari a euro 46.500,00. Per uno studioso di fama antica come lui non erano adeguati gli spazi vuoti delle varie strutture dell’università; ha preteso la Villa del Glicine. Lo studioso andava premiato per i suoi sostegni intellettuali al mentore Luigi Berlinguer e per la composizione della famosa ode a Piero Tosi con la quale intendeva inghirlandare il genio Boldrini. Tanto i soldi da buttar via all’università del bengodi non sono mai mancati per gli intellettuali organici (totalmente organici e in tutti i sensi).

Arriviamo al dunque. Noi di questo pesonaggio che passa il tempo a studiare i vampiri del mondo antico, i caldarrostai dei tempi degli Antonini e la vita notturna dei pescatori persiani non ci fidiamo. A maggior ragione dopo aver letto la relazione della Guardia di Finanza in merito all’inchiesta del SUM di Firenze: “I documenti contabili sarebbero stati modificati, occultati o smarriti. Oppure palesemente inventati come nel caso del pranzo tra Schiavone (rinviato a giudizio) e Bettini a Lo Squero di Rimini, un pranzo motivato “col coordinamento della ricerca”, ma in realtà per la Finanza “è un evento personale”. Di sicuro, ad esempio, sono state acquistate di 30 bottiglie di vino fatte passare per materiale di cancelleria”. Vi ricordate la famosa cancelleria dello Squero?

A questo punto noi ci rivolgiamo agli organi della Fondazione MPS di verificare l’effettivo utilizzo delle risorse erogate(Mancini non far finta di non leggere!); chiediamo all’amministrazione universitaria di interrompere il contratto di affitto del Centro AMA (se la cosa non è già stata fatta, come auspichiamo e comunque anche in questo caso sarebbe assai tardivo) e alloggiare Bettini in quei locali dove avevano comprato i famosi scopini da 67 euro e inoltre invitiamo l’amministrazione universitaria a verificare: corrispondenza tra entrate e uscite delle somme ricevute dal Centro AMA dalla fondazione, la corrispondenza dell’utilizzo con le normative vigenti e i regolamenti dell’ente università. Infine chiediamo alla magistratura (in virtù del famoso dissesto) di verificare le modalità di utilizzo e i soggetti partecipanti ai vari progetti finanziati con i soldi della Fondazione MPS. Insomma fuori i documenti formali dei movimenti di questi soldi. O si scrive noi una bella ode al dissesto?

In conclusione la domanda delle domande: dove si trova l’atlante? E’ possibile visionarlo e consultarlo o comprarlo?

Era un bel bancomat la Fondazione MPS! Ne hanno goduto anche i greci del mondo antico.

La diligenza(l’università di Siena) è stata saccheggiata e il Criccaboni pensa alle “due diligence”

Due diligence: L’espressione inglese due diligence identifica il processo investigativo che viene messo in atto per analizzare valore e condizioni di un’azienda, o di un ramo di essa, per la quale vi siano intenzioni di acquisizione o investimento.

 A noi risulta, ma in giornata verificheremo meglio, che il noto abusivo e dissestatore Angelo Criccaboni, abusivissimo alla carica di rettore dell’università di Siena ha messo in piedi una società o similare a una società, per la verifica della “due diligence”. Già il fatto che un personaggio come Criccaboni ha pensato di occuparsi di questo merita l’intervento della Guardia Nazionale. Gira voce che ha costituito questa società con un altro personaggio e ora stiamo cercando di capire se l’operazione coinvolge direttamente l’ateneo e se c’è di mezzo anche qualche sinergia con qualche banca. Questo le inventa tutte per non fare il rettore e per continuare ad occuparsi dei “rapporti con le aziende private” (Arezzo docet).

In giornata provvederemo a stanare l’operazione.

Nel frattempo ci chiediamo e chiediamo a chi di dovere:

  • Che fine ha fatto il fascicolo sulla selezione del direttore amministrativo con la commissione presieduta dal Criccaboni;
  • Come mai Criccaboni e Fabbro non sono stati ancora chiamati alle loro repsonsabilità per aver firmato una lettera “abusiva” per favorire il docente amico e collega del Cricca, Lorenzo Frediani;
  • Come mai il Cricca non è sotto processo per quelle vicende del Cresco e di Arezzo;
  • Come mai non è stato fatto un dovuto provvedimento interdittivo per l’abusivismo conclamato;
  • Come mai il MIUR non ha ancora annullato il decreto di nomina.

 Insomma, l’università è stata saccheggiata (che fine ha fatto l’inchiesta sul dissesto), Boldrini ordinava libri non autorizzati, Il Cricca dissestatava, non c’è un piano di rilancio e oggi il Criccaboni si occupa delle “due diligence”.

In tutta la penisola italica c’è un magistrato?

E sullo sfondo … il dissesto

Nel film dei Monthy Python “Il senso della vita” c’è una scena girata in un parco nella quale sullo sfondo si intravede una enorme statua di un piccione con tutti gli omini sopra che ci cacano sopra. Vale a dire l’esatto contrario della realtà nella quale i piccioni riempono di cacche le statue umane. Ora in questo video che Il Santo ha messo sul suo stimato blog c’è l’ex assessore Massimo Bianchi che parla della riedizione del famigerato libro di Alessandro Orlandini. Guardate un po’ chi c’è sullo sfondo! Un panorama umano del dissesto vero e proprio. Si vedono infatti Gabriella Piccinni che discorre animatamente con il cittadino semplice Ceccuzzi e un dissestatore piccolo di statura, ma grande nelle capacità dissestatorie che si aggira presumibilmente in cerca di qualche gazebo o stand da dissestare o, altrimenti, in qualche editore cui ordinare libri illegalmente al fine di commettere qualche danno erariale. I protagonisti VERI della scena sono loro, non certo il candido Bianchi che spara superscazzole come fosse antani.
Ora, siccome siamo dei signori e non vorremmo passare da maleducati e buzzurri con una signora, ci occuperemo un po’ anche di lei visto che – per ragioni a noi sconosciute e che è forse è meglio non conoscere, Gabriella Piccinni dove c’è un po’ di miserabile potere da raccattare è sempre presente. Sono infatti decenni che qualsiasi posticino in CdA, comitati cazzi e mazzi che riguardano la cultura (con la “c” minuscola) lei c’è. Come c’è da raccattare due lire giustificandole con la passione per la sua città (“viva la LORO Siena”) lei risponde presente.
http://www.youtube.com/watch?v=s-WbdUzK_YU&feature=player_embedded
Insomma non facciamo i tangheri!!! Prima le donne e poi i bambini si dice sempre. Noi siamo partiti dai bambini e siamo arrivati alle donne. Pazienza. Facciamo ammenda e rimedieremo a brevissimo e ripetutamente. Intanto guardate bene il video e godetevi quel bel terzetto del dissesto (tutto rigorosamente del Partito Dissestatori), non solo finanziario, ma anche etico e culturale: il genio di Via Roma 56, il cittadino semplice Ceccuzzi nonché sopraffino spaghettaio e la pasionario delle candidature a tutto Gabriella Piccinni.
Poi ve ne raccontiamo quattro e ci facciamo due risate tutti insieme. Va bene così?

Manuale del Genio e della Follia contabile. Capitolo secondo. Gli spaghetti ti allungano la vita (sottotitolo: Vide ‘o mare quant’è bello! Spira tanto sentimento)

« Allora mi ricordai il suggerimento di una grande principessa a cui avevano detto che i contadini non avevano più pane e che rispose: che mangino delle brioches. Perciò mi comprai una brioche. »

(Jean Jacques Rousseau, Le confessioni)

Alcune aziende senesi sono in crisi? Una ricetta imprenditoriale per accedere al credito bancario e rilanciare le imprese potrebbe essere: riconversione aziendale e apertura di un pastificio. Gli spaghetti allungano la vita. Alle banche, soprattutto al Monte dei Paschi piace l’idea di un pastificio collettivo senese? Se ripensiamo al pastificio Amato di Salerno l’idea potrebbe interessare.

Se alle aziende senesi manca il grano (inteso come denaro) che si lancino sul grano (inteso come materia prima per la pasta) (cit. di un contadino banchiere)

Chissà cosa ne pensa la magistratura senese del credito bancario erogato in quel di Salerno? Con molta probabiltà dovrebbero averla letta la vicenda. Non è un problema; con il manuale le notizie ritornano di attualità.

Finanziamento e cena del 2006

 Il GIP di Salerno (GIP non è uno pseudonimo ma il Giudice per le indagini preliminari del tribunale di Salerno) scrive: “A dimostrazione di tutto ciò ci sarebbe, tra l’altro, l’operazione con cui il 1 marzo del 2007 viene stipulato un atto di pegno e quietanza finale tra la Banca Monte dei Paschi di Siena e la Amato Re srl, relativo ad un finanziamento fondiario di 16 milioni di euro accordato, poi, il 29 dicembre 2006. Il Gip che riconosce come questo finanziamento sia stato accordato a condizione onerosissime per l’intera famiglia Amato, e pur dicendosi “non in grado di giudicare la valenza economica del progetto imprenditoriale, né quanto l’azienda fosse in grado di gestire autonomamente il suo business, né ancora quanto il piano finanziario ipotizzato potesse avere una fondata aspettativa di realizzo”, ritiene che sia “alquanto strano” che una banca abbia potuto finanziare per decine di milioni una società neo costituita, dotata di un capitale sociale di appena 10mila euro e con il solo impegno alla sottoscrizione di capitale in aumento da parte dei soci per 5 milioni di euro. In questa operazione avrebbe fatto da mediatore proprio l’ex parlamentare Paolo Del Mese, mettendo in contatto il Cavaliere Giuseppe Amato, capostipite della famiglia e della società, con il presidente dell’istituto di credito costando alla famiglia ingenti somme di denaro.”

Ricordiamo anche che nel 2006 avviene questo: Paolo Del Mese nell’interrogatorio rilasciato ai magistrati ha dichiarato: “Vengo avvicinato dal cavaliere Amato nel 2006 e mi chiese di parlare e organizzai una cena a casa del cavaliere Amato in costiera. C’era tutta la famiglia Amato (anche Antonio che viaggia sulla barca di 20 metri e che sto pensando di querelare), Mussari, Ceccuzzi e il sindaco De Luca”.
Presentai Amato a Mussari, io non ho mai partecipato a una riunione tecnica per il famoso pool, ho sempre parlato con il presidente Mussari che era mio amico.”

 Considerazioni della redazione. Che ci facevano il Ceccuzzi e il Mussari a quella cena?

 A dimostrazione che i pastifici portano fortune: Del Mese dichiara“Ho presentato personalmente Anastasio ad Amato Jr. Ho inserito, tramite Ceccuzzi, Anastasio nella Consumit.”(Consum.i società del gruppo MPS)

 Se apriamo il pastificio Fratello Illuminato ce li date anche a noi 16 milioni di euro?

 P.S. Ricordatevi che Del Mese e altri protagonisti della vicenda sono già agli arresti domiciliari.

http://www.youtube.com/watch?v=ls7iNWTlAEs