Manuale del Genio e della Follia contabile. Capitolo terzo. Dopo Atlantide anche l’atlante?

Si narra che Atlantide sparì in un giorno e una notte; leggende dell’epica lontana, leggenda metropolitana o chiacchere da bar. Non importa: Atlantide è sprofondata negli abissi marini. Altra storia invece è quella “dell’atlante antropologico della mitologia greca e romana”. E non solo. Da una ricerca accurata abbiamo scoperto che la Fondazione MPS, quando erogava a pioggia battente le risorse, ha erogato al Centro AMA gestito da noto studioso del mondo antico Maurizio Bettini le somme così ripartite:

Anno 2006 – Fondazione MPS, esercizio 2006: 20.000 euro
per il “Potenziamento della Biblioteca del Centro AMA”

 Anno 2006 – 50.000 euro dati (in più rate) al Centro AMA in virtù della convenzione fra lo stesso Centro AMA e il S. Maria della Scala come compenso per la realizzazione della mostra Animali, ibridi e mostri, esposta al pubblico da febbraio a luglio 2007

 Anno 2007 – Fondazione MPS, esercizio 2007: 50.000 euro
per il “Finanziamento delle ricerche degli studenti che hanno conseguito il dottorato
per il potenziamento della Biblioteca del Centro e per organizzazione convegni”

 Anno 2009- Fondazione MPS, esercizio 2009: 30.000 euro
per la “Realizzazione di un Atlante antropologico della Mitologia Greca e Romana ”

 Anno 2010- Fondazione MPS, esercizio 2010: 20.000 euro
per la “Realizzazione di un Atlante antropologico della Mitologia Greca e Romana ”.
Secondo anno di lavoro

Un’osservazione preliminare: ma il potenziamento della biblioteca in cosa consiste? No, perché sapevamo che esisteva un Sistema Bibliotecario di Ateneo che provvede ad acquisire tutti i libri necessari alla ricerca ed alla didattica e ad immtterli nel patrimonio librario dell’Ateneo (cioè di TUTTI). Gli scomodava di andare in biblioteca a prendere i libri ai signorini?

Il Centro AMA non è casa privata del Bettini, ma rientra a tutti gli effetti all’interno dell’università di Siena(quindi ente pubblico). Ricordiamo inoltre che il centro del Bettini costa ai contribuenti la cifra annua di affitto pari a euro 46.500,00. Per uno studioso di fama antica come lui non erano adeguati gli spazi vuoti delle varie strutture dell’università; ha preteso la Villa del Glicine. Lo studioso andava premiato per i suoi sostegni intellettuali al mentore Luigi Berlinguer e per la composizione della famosa ode a Piero Tosi con la quale intendeva inghirlandare il genio Boldrini. Tanto i soldi da buttar via all’università del bengodi non sono mai mancati per gli intellettuali organici (totalmente organici e in tutti i sensi).

Arriviamo al dunque. Noi di questo pesonaggio che passa il tempo a studiare i vampiri del mondo antico, i caldarrostai dei tempi degli Antonini e la vita notturna dei pescatori persiani non ci fidiamo. A maggior ragione dopo aver letto la relazione della Guardia di Finanza in merito all’inchiesta del SUM di Firenze: “I documenti contabili sarebbero stati modificati, occultati o smarriti. Oppure palesemente inventati come nel caso del pranzo tra Schiavone (rinviato a giudizio) e Bettini a Lo Squero di Rimini, un pranzo motivato “col coordinamento della ricerca”, ma in realtà per la Finanza “è un evento personale”. Di sicuro, ad esempio, sono state acquistate di 30 bottiglie di vino fatte passare per materiale di cancelleria”. Vi ricordate la famosa cancelleria dello Squero?

A questo punto noi ci rivolgiamo agli organi della Fondazione MPS di verificare l’effettivo utilizzo delle risorse erogate(Mancini non far finta di non leggere!); chiediamo all’amministrazione universitaria di interrompere il contratto di affitto del Centro AMA (se la cosa non è già stata fatta, come auspichiamo e comunque anche in questo caso sarebbe assai tardivo) e alloggiare Bettini in quei locali dove avevano comprato i famosi scopini da 67 euro e inoltre invitiamo l’amministrazione universitaria a verificare: corrispondenza tra entrate e uscite delle somme ricevute dal Centro AMA dalla fondazione, la corrispondenza dell’utilizzo con le normative vigenti e i regolamenti dell’ente università. Infine chiediamo alla magistratura (in virtù del famoso dissesto) di verificare le modalità di utilizzo e i soggetti partecipanti ai vari progetti finanziati con i soldi della Fondazione MPS. Insomma fuori i documenti formali dei movimenti di questi soldi. O si scrive noi una bella ode al dissesto?

In conclusione la domanda delle domande: dove si trova l’atlante? E’ possibile visionarlo e consultarlo o comprarlo?

Era un bel bancomat la Fondazione MPS! Ne hanno goduto anche i greci del mondo antico.

10 comments ↓

#1 Lucia on 09.11.12 at 21:27

Fuori i documenti contabili!!

#2 remember on 09.11.12 at 21:32

http://shamael.noblogs.org/?p=4362

#3 la moglie on 09.11.12 at 21:33

http://shamael.noblogs.org/?p=3054

#4 gli amici Schiavone e Bigi on 09.11.12 at 21:35

http://shamael.noblogs.org/?p=4220

#5 SUM 1 on 09.11.12 at 21:37

http://ilsensodellamisura.com/2012/06/29/istituto-italiano-di-scienze-umane-sum-processo-alle-eccellenze-strombazzate/

#6 La magistratura di Firenze funziona on 09.11.12 at 21:38

http://www.lanazione.it/firenze/cronaca/2012/06/14/729070-aldo_schiavone_processo_peculato.shtml

#7 Dracula on 09.11.12 at 21:41

http://www.youtube.com/watch?v=-SYt_E8mVKE

#8 Ma viaggia nel tempo? on 09.11.12 at 22:08

http://www.youtube.com/watch?v=AHo7_ce-k90&feature=relmfu

#9 questo del video mi ricorda Bettini on 09.11.12 at 22:16

http://www.youtube.com/watch?v=MgfmJjvTRKg&playnext=1&list=PL44BB161CAE577B5A&feature=results_video

#10 magari ci fosse memoria collettiva on 09.11.12 at 22:50

Alla festa del partito “democratico” di Siena, il filologo Maurizio Bettini, anche se io preferisco definirlo il politicante narcisista, ha presentato un libro,ovviamente intriso di propaganda politica, dal titolo Contro le radici. Purtroppo il politicante è da anni che le ha ancorate al sottosuolo dell’antico Studium. Mi dicono, perchè non oso turbare la purezza della mia umile mente leggendo certi libri, che nel libro il politicante fa riferimento alla “memoria collettiva di Maurice Halbwachs”. Se ci fosse stata memoria collettiva a Siena, i politicanti come Bettini, dovevano fuggir lontano. Molto lontano. Questi citano e citano senza aver mai avuto una coerenza etica e politica adeguata. Sono solo degli usurpatori di luoghi di sapere. E infatti il sapere è sparito dall’antico Studium.